Siamo rimasti clamorosamente indietro ed incombe già la cena della vigilia.
A dir il vero avevo già scritto, ma poi c'è stato un dubbio che non fossi umano e si è cancellato tutto.
Quindi rapido, negli ultimi due giorni:
- Givry 1er cru Clos Jus 2007 Domaine Ragot: non ha certo impressionato, a me aveva dato l'idea di un vino che ricordi il pinot nero senza esserlo, qualche imprecisione di troppo soprattutto al naso. Ha buona bevibilità, ma in Italia, a quel prezzo, si può bere meglio senza fatica.
- Chambolle Musigny 2009 Lecheneaut: ecco un grande Village ed un pinot noir davvero didascalico. Completamente appagato ed ennesima conferma per questo produttore. Confermo che si tratta anche di un bel RQP.
- Barolo Liste 2001 Borgogno: il legno è rientrato quasi completamente, rimane solo un leggero sentore di mandorla. Tanto frutto, gran polpa, ma l'elevata acidità ne preserva la bevibilità
- Grumello ris. 2006 Arpepe: mi ha convinto proprio il giusto, non esprimo giudizi in quanto preso al bicchiere e la bottiglia poteva essere aperta da tempo.
- Verdicchio Classico di Jesi 2010 Vigna delle Oche: lotto 03-03-12 e conferma le belle sensazioni già suscitate in passato. Classico, potente, ma anche minerale e non senza freschezza, molto buono. Da notare che in carta fosse segnalato come un 3 bicchieri, questo naturalmente per evitare imbarazzi a Francvino
- Un Teroldego del quale non ricordo nome ed annata, ma apre sia abbastanza famoso. Non male, ma troppo legno, lascio comunque la parola a manichi.