pippuz ha scritto:tenente Drogo ha scritto:approfitto del ritorno di Digre per linkare quest'ottimo intervento di Sconcerti che condivido in pieno
Ottimo e Sconcerti nella stessa frase non si possono mettere.
Costui è quello che ha scritto che i metodi tipici della mafia, trasferiti nel mondo del calcio, fanno di una persona un eroe.
Forse spera di essere assunto a Panorama.

Questo Sconcerti fa come Berlusconi che un attimo prima dice che la famiglia è la colonna della società e un attimo dopo dice che come tutti quelli che lavorano sodo anche lui dopo tanto lavoro ha diritto a un bel bunga bunga, e che non rompessero con i falsi moralismi.
Prima dice giustamente che due colpevoli non fanno un innocente, che i danneggiati sono le altre squadre e non l'Inter o la Juventus, e un attimo dopo conclude dicendo che Moratti deve stare attento a quello che dice perché neanche lui è pulito, e che si deve stare tutti calmi, cioè lasciare tutto come sta. Perché evidentemente tutto gli sta bene come sta.
Comunque io continuo a pensare due cose. Sul piano della giustizia sportiva, se si trovano uno, due, mille colpevoli di fatti che configurano violazione di norma, tutti "dentro" e senza sconti. Sul piano morale, se si trova uno che fa il mafioso e se la ride gigioneggiando ogni domenica sera in tv perculando chi si lamenta delle puntuali stranezze arbitrali, e l'altro che stufo di pijarla ar culo come un fesso per anni ad un certo punto si rompe i cojoni e chiama il corrotto e dice: "mi sono rotto i cojoni di pijarla sempre ar culo, adesso basta", non sono mica tutti e due sullo stesso piano. Certo avrebbe dovuto denunciare la cosa nelle sedi opportune, magari raccogliendo la registrazione di qualche bella telefonata fatta apposta ai personaggi chiave, con l'avvocato il notaio e magari anche un carabiniere a fianco, ma Massimo Moratti non è mica DareDevil, si sa.
La questione delle intercettazioni telefoniche via Tronchetti Provera invece è uno spizzico di uno dei più grandi scandali POLITICI del paese, di cui ovviamente non si parla più. Qualcuno se lo ricorda ancora che oltre a lasciare giocare Moratti con i tabulati di arbitri e calciatori, mister Pirelli aveva sotto controllo i telefoni di tutto il Paese che conta davvero, istituzioni pubbliche, imprese private, tutto?
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”