CRONACHE D'OSTERIA

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giacobbepavese
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda giacobbepavese » 08 giu 2012 15:15

Dedalus ha scritto:E prima o poi sarà chiaro a tutti che la Malvasia Istriana ha più talento da sola che tutti gli altri vitigni a bacca bianca coltivati in Friuli messi insieme, così come il Pignolo e il Tazzelenghe sono le vere fuoriserie del Friuli in rosso. Il quale è probabilmente superiore a quello in bianco, ma di questo ormai si parla diffusamente, come fa anche qui Palma poco sopra.


Quoto con riserva, il Tocai lo metto li in mezzo. Il tazzelenghe è un bel vitigno, purtroppo mi sembra che necessiti un pò troppo situazioni ideali (vigneto, annata, manico) per esprimersi bene.
Sul Pignolo con ci sono dubbi.
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pippuz
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 08 giu 2012 15:56

giacobbepavese ha scritto:
Dedalus ha scritto:E prima o poi sarà chiaro a tutti che la Malvasia Istriana ha più talento da sola che tutti gli altri vitigni a bacca bianca coltivati in Friuli messi insieme, così come il Pignolo e il Tazzelenghe sono le vere fuoriserie del Friuli in rosso. Il quale è probabilmente superiore a quello in bianco, ma di questo ormai si parla diffusamente, come fa anche qui Palma poco sopra.


Quoto con riserva, il Tocai lo metto li in mezzo. Il tazzelenghe è un bel vitigno, purtroppo mi sembra che necessiti un pò troppo situazioni ideali (vigneto, annata, manico) per esprimersi bene.
Sul Pignolo con ci sono dubbi.

Il Friulano mi piace, ma spesso ne ho trovati con delle note che mi convincono poco (una nota in particolare che può ricordare la TCA).
Poi ha il problema che se viene lavorato troppo (come spesso è stato fatto qualche anno fa) viene un vino troppo pesante.
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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 09 giu 2012 01:18

pippuz ha scritto:
giacobbepavese ha scritto:
Dedalus ha scritto:E prima o poi sarà chiaro a tutti che la Malvasia Istriana ha più talento da sola che tutti gli altri vitigni a bacca bianca coltivati in Friuli messi insieme, così come il Pignolo e il Tazzelenghe sono le vere fuoriserie del Friuli in rosso. Il quale è probabilmente superiore a quello in bianco, ma di questo ormai si parla diffusamente, come fa anche qui Palma poco sopra.


Quoto con riserva, il Tocai lo metto li in mezzo. Il tazzelenghe è un bel vitigno, purtroppo mi sembra che necessiti un pò troppo situazioni ideali (vigneto, annata, manico) per esprimersi bene.
Sul Pignolo con ci sono dubbi.

Il Friulano mi piace, ma spesso ne ho trovati con delle note che mi convincono poco (una nota in particolare che può ricordare la TCA).
Poi ha il problema che se viene lavorato troppo (come spesso è stato fatto qualche anno fa) viene un vino troppo pesante.

Credo sia stato il destino di tanti vitigni "minori" nel decennio scorso.
Che invece andavano bene com'erano, a parte le rese, le vigne invecchiavano e non avrebbero avuto tanto bisogno di tagli internazionali o tecniche intrusive. Bastava capire il vitigno, smussare gli eventuali estremismi "tipici", ma farselo piacere per ciò che poteva dare e per quel che era, non per quello che le "innovazioni" e le mode avrebbero voluto che fosse.
Sulla bottiglia di Friulano dei Clivi, la sensazione è stata quella, come capita per i buoni rossese, i sempre migliori dolcetto che girano, i fiano, i vermentini liguri e da quel che dite anche dei Pignolo, che conosco colpevolmente poco (ricordo solo un buon Zamò 1990, forse ne ho un'altra).
Qualche nome di bottiglia tutto Pignolo?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda giacobbepavese » 10 giu 2012 17:37

pippuz ha scritto:
giacobbepavese ha scritto:
Dedalus ha scritto:E prima o poi sarà chiaro a tutti che la Malvasia Istriana ha più talento da sola che tutti gli altri vitigni a bacca bianca coltivati in Friuli messi insieme, così come il Pignolo e il Tazzelenghe sono le vere fuoriserie del Friuli in rosso. Il quale è probabilmente superiore a quello in bianco, ma di questo ormai si parla diffusamente, come fa anche qui Palma poco sopra.


Quoto con riserva, il Tocai lo metto li in mezzo. Il tazzelenghe è un bel vitigno, purtroppo mi sembra che necessiti un pò troppo situazioni ideali (vigneto, annata, manico) per esprimersi bene.
Sul Pignolo con ci sono dubbi.

Il Friulano mi piace, ma spesso ne ho trovati con delle note che mi convincono poco (una nota in particolare che può ricordare la TCA).
Poi ha il problema che se viene lavorato troppo (come spesso è stato fatto qualche anno fa) viene un vino troppo pesante.


Vero ma penso che ci possano stare interpretazioni un pò pesanti in un contesto di rivalutazione del vitigno, non può essere certamente un punto d'arrivo ma un passaggio intermedio e negli ultimi anni mi par che la cosa si stia concretizzando (nel senso di interepretazioni più lievi).
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2012 17:58

giacobbepavese ha scritto:
Dedalus ha scritto:E prima o poi sarà chiaro a tutti che la Malvasia Istriana ha più talento da sola che tutti gli altri vitigni a bacca bianca coltivati in Friuli messi insieme, così come il Pignolo e il Tazzelenghe sono le vere fuoriserie del Friuli in rosso. Il quale è probabilmente superiore a quello in bianco, ma di questo ormai si parla diffusamente, come fa anche qui Palma poco sopra.


Quoto con riserva, il Tocai lo metto li in mezzo. Il tazzelenghe è un bel vitigno, purtroppo mi sembra che necessiti un pò troppo situazioni ideali (vigneto, annata, manico) per esprimersi bene.
Sul Pignolo con ci sono dubbi.


Il Tocai è in conclusione una variante del Sauvignon, il verde anziché il bianco. Da una parte ha una carica metossipirazinica più sfumata e abbordabile, dall'altra è più grossolano e statico. Non un brutto vitigno, ma a mio gusto la Malvasia Istriana è di un'altra categoria.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 06 ott 2012 01:34

Anche quest'anno è uscito un buon numero di guide, altre ne usciranno a giorni o mesi.
Prima o poi con la crescita di internet e la crisi dell'editoria, in rete ce ne saranno migliaia.
I premi, come ovvio e come sempre, fanno discutere e molto spesso divergono, alcuni Guidici (i giudici delle guide) più ecumenici hanno un metro di giudizio che unisce sil podio produttori opposti per stile e filosofia.
C'è chi è ancora(to) agli anni novanta, chi è ancorato ar fatturato, chi vuole farlo strano. c'è anche quella guida che -se i vini fossero dischi- sembrerebbe una classifica che tra tutti i dischi della Pausini e di Vasco però ne ha uno dei Velvet Underground e pure uno dei Radiohead.
In certe regioni dopo averti condotto tra pendii nebbiosi e antichi che non ci credi ancora, di colpo il navigatore guida critico ti para davanti ad una di quelle strutture moderne, sempre più spesso senza spigoli, che fanno fare "ooh" e il navigatore può dire "hai visto?".
Non ho il navigatore, mi piace chiedere indicazioni alle persone, qualcuno che te la dice sbagliata purtroppo capita anche in strada, ma ce ne sono tanti che conoscono quella stradina che forse l'allunghi un po', ci vuole tempo, ma passi in mezzo alle cose dove l'uomo ci ha messo poco la mano, e solo con amore.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 06 ott 2012 19:51

l'oste ha scritto:.
...I premi, come ovvio e come sempre, fanno discutere e...

...molto meno, anzi, qui sul forum penso che ormai siamo al limite dell'interesse, rasentando l'ecumenico cazzo. Su tutto il resto, bellissima l'allegoria del chiedente la stradina, concordo in toto. La tua poetica visione e come la esprimi, rimane un caposaldo per cui è bello frequentare questa osteria della malora... 8)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 08 ott 2012 00:45

vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:.
...I premi, come ovvio e come sempre, fanno discutere e...

...molto meno, anzi, qui sul forum penso che ormai siamo al limite dell'interesse, rasentando l'ecumenico cazzo. Su tutto il resto, bellissima l'allegoria del chiedente la stradina, concordo in toto. La tua poetica visione e come la esprimi, rimane un caposaldo per cui è bello frequentare questa osteria della malora... 8)

Vecchio mio, so che sei troppo navigato per dare peso alle guide.
Anche se qualcuno le usa ancora come "garanzia" grazie al web il futuro dell'informazione specifica di settore sarà sempre più polverizzata e non ci saranno più "bersagli grossi" come le tre-quattro guide più note e diffuse.
Ti ringrazio per il resto, ogni tanto avanza il tempo per mettere giù due pensieri.
Anche se in sintesi, per esempio, stasera la stradina del vino fatto col cuore mi ha portato ad aprire il Brunello 2006 di Santa Giulia; con gnocchi al ragù e crema di faraona è stato grandioso.
Qui se ne parla poco ma se ne dovrebbe bere di più. Delizioso con forza. Piaciuto proprio.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 11 nov 2012 03:38

Sono stato a Londra qualche giorno per lavoro ed è sempre notevole l'ampiezza e qualità delle carte dei vini dei ristoranti, per esempio ho bevuto:
Ermita 2004 Alvaro Palacios , tre faccine che ridono di gusto, una che gode e una che dice gud gud checcazz'è
Pommard Rugiens 1996 De Montille, una faccina che prega, una che sviene e una che recita una poesia
Volnay 2001 Comte Armand , una faccina che canta e due che fanno il coro
Côte-Rôtie Brune et Blonde 2000 E. Guigal , una faccina che sorride, una che schiocca la bocca

La cosa poi che mi ha colpito favorevolmente sono stati due-tre locali (Kensington Wine Rooms su tutti) con scelte di vini al bicchiere davvero ottime e non scontate.
Ho pensato a Milano e insomma...
Peccato che il valore della sterlina faccia male.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 dic 2012 17:15

Ieri sera con focaccia ripiena di formaggio di capra e cipolla rossa stufata, ravioli home made ai due (avanzi di) arrosti (brasato e rollè di vitello) in brodo, bevuti due vinelli prestigiatori, che in alcuni momenti parevano scambiarsi di bottiglia o meglio, di etichetta. Prendono per il naso e per la bocca fino all'ultimo fondello di liquido.
Burloni, magari volevano dirmi che il vitigno non è mica l'unica cosa quando pucci dentro ad un bicchiere i neuroni investigatori dei sensi.

Barbaresco Rabajà 2007 Castello di Verduno, fruttatura piccola, delicata ma strabordante, dolce con giudizio, speziosamente ammiccante in punta di naso, come una pennellata scura per dare più profondità e ombre all'effetto aromatico.
Polputello sulla lingua dove lascia una scia elettrica di tannini, giovani ed esuberanti ma ordinati e senza punture amare. Piaciuto proprio.

Pommard 1er Rugiens 2006 Voillot, profumi di testa, autunnali anche nel frutto e nel tardivo fiore macerato, radici dense e calde, non amare non dolci, al palato tornano e sembrano appena strappate alla terra. In bocca accede solenne, senza fretta, c'è abbastanza peso, più del solito, bel tannino dritto ma moderato ed equilibrato da un'acidità più morbida e dal calore del succo. Piaciuto proprio.

Buona anche la torta al cioccolato e noci con "inserti" di latte condensato (!) accompagnata da un goccio di ron Zacapa 23 anni.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda de magistris » 01 dic 2012 17:33

l'oste ha scritto:Ieri sera con focaccia ripiena di formaggio di capra e cipolla rossa stufata, ravioli home made ai due (avanzi di) arrosti (brasato e rollè di vitello) in brodo, bevuti due vinelli prestigiatori, che in alcuni momenti parevano scambiarsi di bottiglia o meglio, di etichetta. Prendono per il naso e per la bocca fino all'ultimo fondello di liquido.
Burloni, magari volevano dirmi che il vitigno non è mica l'unica cosa quando pucci dentro ad un bicchiere i neuroni investigatori dei sensi.

Barbaresco Rabajà 2007 Castello di Verduno, fruttatura piccola, delicata ma strabordante, dolce con giudizio, speziosamente ammiccante in punta di naso, come una pennellata scura per dare più profondità e ombre all'effetto aromatico.
Polputello sulla lingua dove lascia una scia elettrica di tannini, giovani ed esuberanti ma ordinati e senza punture amare. Piaciuto proprio.

Pommard 1er Rugiens 2006 Voillot, profumi di testa, autunnali anche nel frutto e nel tardivo fiore macerato, radici dense e calde, non amare non dolci, al palato tornano e sembrano appena strappate alla terra. In bocca accede solenne, senza fretta, c'è abbastanza peso, più del solito, bel tannino dritto ma moderato ed equilibrato da un'acidità più morbida e dal calore del succo. Piaciuto proprio.

Buona anche la torta al cioccolato e noci con "inserti" di latte condensato (!) accompagnata da un goccio di ron Zacapa 23 anni.


piaciuto proprio. :D
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Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gobrish » 01 dic 2012 17:46

l'oste ha scritto:Ieri sera con focaccia ripiena di formaggio di capra e cipolla rossa stufata, ravioli home made ai due (avanzi di) arrosti (brasato e rollè di vitello) in brodo, bevuti due vinelli prestigiatori, che in alcuni momenti parevano scambiarsi di bottiglia o meglio, di etichetta. Prendono per il naso e per la bocca fino all'ultimo fondello di liquido.
Burloni, magari volevano dirmi che il vitigno non è mica l'unica cosa quando pucci dentro ad un bicchiere i neuroni investigatori dei sensi.

Barbaresco Rabajà 2007 Castello di Verduno, fruttatura piccola, delicata ma strabordante, dolce con giudizio, speziosamente ammiccante in punta di naso, come una pennellata scura per dare più profondità e ombre all'effetto aromatico.
Polputello sulla lingua dove lascia una scia elettrica di tannini, giovani ed esuberanti ma ordinati e senza punture amare. Piaciuto proprio.

Pommard 1er Rugiens 2006 Voillot, profumi di testa, autunnali anche nel frutto e nel tardivo fiore macerato, radici dense e calde, non amare non dolci, al palato tornano e sembrano appena strappate alla terra. In bocca accede solenne, senza fretta, c'è abbastanza peso, più del solito, bel tannino dritto ma moderato ed equilibrato da un'acidità più morbida e dal calore del succo. Piaciuto proprio.

Buona anche la torta al cioccolato e noci con "inserti" di latte condensato (!) accompagnata da un goccio di ron Zacapa 23 anni.


è sempre un piacere leggerti Andrea, se hai voglia mi dici di più della focaccia capra-cipolla? mi piace molto fare pizze e focacce e questa mi manca.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 dic 2012 18:16

gobrish ha scritto:
l'oste ha scritto:Ieri sera con focaccia ripiena di formaggio di capra e cipolla rossa stufata, ravioli home made ai due (avanzi di) arrosti (brasato e rollè di vitello) in brodo, bevuti due vinelli prestigiatori, che in alcuni momenti parevano scambiarsi di bottiglia o meglio, di etichetta. Prendono per il naso e per la bocca fino all'ultimo fondello di liquido.
Burloni, magari volevano dirmi che il vitigno non è mica l'unica cosa quando pucci dentro ad un bicchiere i neuroni investigatori dei sensi.

Barbaresco Rabajà 2007 Castello di Verduno, fruttatura piccola, delicata ma strabordante, dolce con giudizio, speziosamente ammiccante in punta di naso, come una pennellata scura per dare più profondità e ombre all'effetto aromatico.
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Pommard 1er Rugiens 2006 Voillot, profumi di testa, autunnali anche nel frutto e nel tardivo fiore macerato, radici dense e calde, non amare non dolci, al palato tornano e sembrano appena strappate alla terra. In bocca accede solenne, senza fretta, c'è abbastanza peso, più del solito, bel tannino dritto ma moderato ed equilibrato da un'acidità più morbida e dal calore del succo. Piaciuto proprio.

Buona anche la torta al cioccolato e noci con "inserti" di latte condensato (!) accompagnata da un goccio di ron Zacapa 23 anni.


è sempre un piacere leggerti Andrea, se hai voglia mi dici di più della focaccia capra-cipolla? mi piace molto fare pizze e focacce e questa mi manca.

Grazie Gabriele, affinità musicali e non crescono.
Per la focaccia, preparo l'impasto con 70% farina 0 e il rimanente con altre farine, a seconda anche di quel che ho in dispensa. Ieri era 70% farina 0 e 30% farina di farro. Per 500 gr. di farine metto 400 ml d'acqua, una tazzina d'olio, 2 cucchiaini sale, 1 di malto (o zucchero grezzo).
In un ciotolone mischio bene acqua, sale, zucchero e olio e poi aggiungo metà della farina e impasto. Quando non ci sono grumi e sembra una pastella densa, aggiungo la restante farina mischiata con il lievito.
Ecco, qui è importante. Va bene anche il lievito di birra, ma se trovi il lievito madre liofilizzato del Molino Rosso è fantastico, ha varie tipologie, c'è da kamut, farro, frumento ecc. A Milano li prendo in viale Coni Zugna, da un Superpolo o comesichiama fornitissimo anche di farine (ha la Senatore cappelli Che per la pasta in casa è strepitosa).
Tornando alla focaccia, aggiunta la farina e il lievito continuo a impastare e poi lascio riposare un quarto d'ora coperta da strofinaccio. Dopo. metto tutto sulla spianatoia con una bella presa di semola di grano duro impasto con forza.
Fatta la palla la metto a lievitare 2-3 ore nel forno spento ma con la luce accesa.
Intanto preparo la cipolla rossa, tagliata a liste, stufandola piano piano in padella con olio, poco aceto sale e zucchero. Non la cuocio, ma la rendo solo morbida, tipo 5/7 minuti a fuoco basso. Quando la pasta è lievitata la divido in due pallette, una appena più grande (se ho tempo le faccio lievitare ancora un'oretta, ma si possono già stendere). Quella più grande la stendo come base e metto prima il formaggio di capra a tocchettini e sopra la cipolla rossa stufata. Copro con l'altra palletta di pasta che ho steso, faccio pochi buchi con una punta e inforno 15/20 minuti al massimo del forno sopra e sotto e non ventilato. I primi 5 minuti uso il ripiano basso e poi la metto a metà forno.
Appena uscita dal forno un giro d'olio ed è pronta.
Viene molto buona anche con il formaggio olandese Gouda, quello arancione un po' stagionato, al posto di quello di capra.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gobrish » 01 dic 2012 18:55

fantastica, sperimenterò sicuramente, io solitamente uso le farine di Mulino Marino con lievito liofilizzato di birra e poi faccio fare lievitazioni lunghissime (48 ore) ma andrò sicuramente a recuperare il lievito madre di Molino Rosso!!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda andrea » 01 dic 2012 20:55

gobrish ha scritto:fantastica, sperimenterò sicuramente, io solitamente uso le farine di Mulino Marino con lievito liofilizzato di birra e poi faccio fare lievitazioni lunghissime (48 ore) ma andrò sicuramente a recuperare il lievito madre di Molino Rosso!!

Che si trova anche nei negozi bio tipo NaturaSì.
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mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 26 dic 2012 19:46

Natale

Menu di Natale un po' tradizione e un po' quel che avevo voglia di cucinare.

- Panettone gastronomico del panettiere ma home stuffed (salmone, patè, salame milano, spuma di tonno)

- Croissant de gambas

- Tortini di patate duchessa con crema di merluzzo mantecato

- Bigne salati ripieni di patè (fegatini, carne di cappone ecc) su salsina calda di cipolla rossa

- Ravioli (ripieno cappone, manzo, pancetta, mortadella, parmigiano, prezzemolo...) in brodo di cappone

- Cosciotti di agnello da latte al forno con patate cotte nel grasso colante

- Tiramisu

- Pandoro (questo però l'ho comprato)

Vini

Champagne Bollinger Special Cuvèe, piaciutello
Verdicchio Castelli di Jesi Sup. Tosius 2008 Marica, piaciuto abbastanza
Alion 1996 Bodega Vega Sicilia, piaciuto un bel po'
Barolo Cascina Francia 1996, piaciuto proprio
Barbaresco 2001 Gaja, piaciuto
Grand Cru Clos St.Denis 2001 Domaine Dujac, piaciuto un bel po'


Oggi a pranzo con insalata di gamberi e granchio, crostini, mandorle e poi cappone arrosto con topinambur

Champagne Blanc de Noirs 'Les Crayeres' VV, Egly-Ouriet, piaciuto proprio
Volnay 1er Les Fremiets 2005 Voillot, piaciuto un bel po'

Nel dettaglio note a richiesta, adesso vado a infornare le lasagne per la cena e a stappare un Pian del Ciampolo...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 26 dic 2012 21:56

Nella scala "giudizi" dell'osteria che sta più in alto, "piaciuto proprio" o "piaciuto un bel po'"? Mica per nulla, per capire chi l'ha spuntata fra il barolo e il borgogna.... :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Nebbiolino » 26 dic 2012 22:29

l'oste ha scritto:Barolo Cascina Francia 1996, piaciuto proprio


Due noticine? :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 dic 2012 00:30

paperofranco ha scritto:Nella scala "giudizi" dell'osteria che sta più in alto, "piaciuto proprio" o "piaciuto un bel po'"? Mica per nulla, per capire chi l'ha spuntata fra il barolo e il borgogna.... :mrgreen:

Riporto la scala dalla prima pagina di questa osteria virtuale.
Il Borgogna comunque aveva più equilbrio e un miglior connubio naso/bocca.

Piaciuto per niente
Piaciuto poco
Piaciuto pochino
Piacicchiato
Piacione
Piaciutino
Piaciutello
Piaciuto abbastanza
Piaciuto
Piaciuto proprio
Piaciuto un bel po'
Piaciuto molto
Piaciuto moltissimo
Piaciuto infinitamente
Piaciuto assoluto (che di più non si può)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 dic 2012 00:52

Nebbiolino ha scritto:
l'oste ha scritto:Barolo Cascina Francia 1996, piaciuto proprio


Due noticine? :D

Il CF è un po' il mio barolo del cuore e il '96 l'ho bevuto più volte, anche se in periodi diversi.
Dopo un'esuberanza giovanile ha preso una strada abbastanza cerebrale, lento ad aprirsi e mai esplosivo come forse speravo, anche se ha offerto note di viola, rabarbaro quasi dolce, niente anguria, alla fine forse un profilo aromatico più scuro che chiaro. In bocca è il solito mostriciattolo di fermezza, adesso però il tannino è più integrato e il vino scivola senza spigolature, non lunghissimo nel finale nel quale torna un misto di viola-frutto in retrogusto.
Per la cronaca, poco tempo fa ho bevuto il '98 e -sembrerà strano- ma tra le due annate non ho notato differenze trascendentali e pensando ad una "cieca virtuale" non so se avrei saputo dire quale fosse l'annata minore.
Nel senso che probabilemente il '98 gli è venuto proprio bene e il '96 forse poteva dare di più.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda barone79 » 27 dic 2012 01:51

mi dici 2 note del clos st denis 2001 dujac?
l'ho bevuto proprio una settimana e son curioso di sapere come era il tuo :D
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Dedalus
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 27 dic 2012 02:47

Cascina Francia 1998 è sempre stato un gran vino. A quel livello nell'annata poca roba, Liste Borgogno, il solito Monprivato, a mia memoria.
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paperofranco
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 27 dic 2012 10:21

l'oste ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
l'oste ha scritto:Barolo Cascina Francia 1996, piaciuto proprio


Due noticine? :D

Il CF è un po' il mio barolo del cuore e il '96 l'ho bevuto più volte, anche se in periodi diversi.
Dopo un'esuberanza giovanile ha preso una strada abbastanza cerebrale, lento ad aprirsi e mai esplosivo come forse speravo, anche se ha offerto note di viola, rabarbaro quasi dolce, niente anguria, alla fine forse un profilo aromatico più scuro che chiaro. In bocca è il solito mostriciattolo di fermezza, adesso però il tannino è più integrato e il vino scivola senza spigolature, non lunghissimo nel finale nel quale torna un misto di viola-frutto in retrogusto.
Per la cronaca, poco tempo fa ho bevuto il '98 e -sembrerà strano- ma tra le due annate non ho notato differenze trascendentali e pensando ad una "cieca virtuale" non so se avrei saputo dire quale fosse l'annata minore.
Nel senso che probabilemente il '98 gli è venuto proprio bene e il '96 forse poteva dare di più.


Parzialmente OT.
Quest'anno, durante la mia solita gitarella langarola, parlando con Mauro Mascarello, mi diceva che i '96 hanno preso una strana curva evolutiva, secondo lui declineranno senza essersi mai realmente aperti. Parlava principalmente dei suoi vini, ma anche in linea più generale dei barolo di quell'annata.
Non lo posso dimostrare qui, ma è una tesi che io sostengo da tempo, sulla base di ciò che ho bevuto, a volte anche scontrandomi con opinioni totalmente divergenti di amici bevitori, e mi ha fatto un certo piacere sentir dire le stesse cose da un produttore che io considero al vertice della denominazione.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paolo7505 » 27 dic 2012 15:08

paperofranco ha scritto:
l'oste ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
l'oste ha scritto:Barolo Cascina Francia 1996, piaciuto proprio


Due noticine? :D

Il CF è un po' il mio barolo del cuore e il '96 l'ho bevuto più volte, anche se in periodi diversi.
Dopo un'esuberanza giovanile ha preso una strada abbastanza cerebrale, lento ad aprirsi e mai esplosivo come forse speravo, anche se ha offerto note di viola, rabarbaro quasi dolce, niente anguria, alla fine forse un profilo aromatico più scuro che chiaro. In bocca è il solito mostriciattolo di fermezza, adesso però il tannino è più integrato e il vino scivola senza spigolature, non lunghissimo nel finale nel quale torna un misto di viola-frutto in retrogusto.
Per la cronaca, poco tempo fa ho bevuto il '98 e -sembrerà strano- ma tra le due annate non ho notato differenze trascendentali e pensando ad una "cieca virtuale" non so se avrei saputo dire quale fosse l'annata minore.
Nel senso che probabilemente il '98 gli è venuto proprio bene e il '96 forse poteva dare di più.


Parzialmente OT.
Quest'anno, durante la mia solita gitarella langarola, parlando con Mauro Mascarello, mi diceva che i '96 hanno preso una strana curva evolutiva, secondo lui declineranno senza essersi mai realmente aperti. Parlava principalmente dei suoi vini, ma anche in linea più generale dei barolo di quell'annata.
Non lo posso dimostrare qui, ma è una tesi che io sostengo da tempo, sulla base di ciò che ho bevuto, a volte anche scontrandomi con opinioni totalmente divergenti di amici bevitori, e mi ha fatto un certo piacere sentir dire le stesse cose da un produttore che io considero al vertice della denominazione.


No dai, che Mascarello pensi questo dei suoi vini ha dell'incredibile........
Posso capirlo se si riferisce al Ca d'Morissio, che è talmente duro che forse non si distenderà mai, ma il Monprivato 96 è a mio parere una delle versioni più luminose della sua storia, uno dei capioni dell'annata come quasi sempre accade se le bottiglie sono a posto, e in assoluto un grandisssssimo vino!
Poi che io abbia anche un'opinione completamente diversa sull'annata è un altro discorso! :wink:
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.

Ci arrabbiamo se vinciamo senza stile. E non prendiamo neppure in considerazione l'eventualità di perdere.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 dic 2012 15:15

barone79 ha scritto:mi dici 2 note del clos st denis 2001 dujac?
l'ho bevuto proprio una settimana e son curioso di sapere come era il tuo :D

C'era equilibrio, poi equilibrio e ancora equilibrio.
Naso e bocca parevano una cosa sola, il frutto/radice rosso, la cola e una nota di sangue dolce al naso ritornavano puntuali al palato e in retrogusto. Rispetto ad altre espressioni più sensuali del pinot noir, non ci sono la parata di incenso e fruttini ma, complice anche l'annata (il 2002 e 2003 erano più "tondi" e caldi) offre erbe aromatiche, sottobosco e una verticalità acida notevole.
Ho pensato che il Clos St.Denis è proprio un vino di Morey, nel senso più esemplare ed elevato perchè senza le rusticità e il sorso grosso che molto spesso caratterizzano quel terroir.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini

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