nicopalaz ha scritto:Direi entrambe le cose se possibile
Da visitare a Castellina sicuramente Buondonno, Gabriele è una persona gentilissima e fa ottimi vini. In alternativa Pomona. Se vuoi acquistare ci sono tantissime enoteche un po’ ovunque, ti consiglio Casa Porciatti a Radda che ha anche un discreto bistrot e una bella gastronomia. Nel budget che hai indicato rientra il 99% della produzione Chiantigiana, dipende piu che altro da ciò che cerchi (e che trovi). Semplificando, cito qualcuna delle principali UGA:
Lamole è un estremo molto didattico, vigne alte (anche sopra i 600m), spesso terrazzate, vini diafani e verticali. Pochi produttori ma quasi tutti buoni, i migliori a mio parere sono Fattoria di Lamole (base ampiamente in budget fantastico, i cru leggermente fuori budget ma sono grandi vini) e I Fabbri.
A Radda trovi ancora dei vini freschi, ma mediamente un po’ più di struttura, Val delle Corti e Monteraponi per me sono i must, in forte ascesa L’Erta di Radda. Montevertine lo conosci di sicuro
A Castellina dipende un po’ dalla zona, in genere troverai vini con più struttura ma che spesso hanno anche buona freschezza. Oltre ai già citati Buondonno e Pomona considero imperdibile il vino del compianto Massimo Bucciarelli, vero e proprio manifesto ideologico del Sangiovese chiantigiano verace, quello più schietto e contadino, un po’ burbero, ma buonissimo e longevo.
Gaiole pure dipende dalla zona, da Riecine puoi trovare un po’ tutte le sfumature (dalla potenza de “la Gioia” alla sensualità del “Riecine di Riecine”). Impossibile non citare San Giusto a Rentennano come portabandiera di una interpretazione più “sudista” e di un saper fare tutto toscano, con i vini aziendali frutto di selezioni via via più serrate, in crescendo “quantitativo” oltre che qualitativo. Puoi invece dirigerti su Maurizio Alongi se cerchi un vino più moderno nell’impostazione, predicato su finissimi tratti floreali e sulla purezza del frutto
A Panzano ci sono diverse interpretazioni classiche e in equilibrio tra struttura e bevibilità, citerei Montebernardi tra gli emergenti e Fontodi come grande azienda che ha fatto la storia della denominazione. Si potrebbero fare decine di altri nomi, cito soltanto Castello di Monsanto e il suo strepitoso Il Poggio, primo vino del Chianti classico da singola vigna, una certezza in ogni annata (ma bisogna dargli un decennio buono per smussare un po’ gli spigoli)