Giornata
EnotriuM 2018 organizzata dagli amici dell'Enoteca La Caneva di Mogliano (TV) presso la bella
Villa Condulmer. Qualche impressione sparsa:
PietraMarko Tavcar (che sta, per chi non lo sapesse, a Duttogliano nella porzione in territorio sloveno del Carso) è di vocazione bianchista, e si sente: pur avendo portato un buon teran 2015 da magnum, sono vitovska e soprattutto malvasia a spiccare.
Verdolina, lieve e pimpante comme il faut la vitovska 2016. Tutte le 4 malvasia prodotte, ovverosia 2016 da vigne giovani, 2015 da vigne di media età (etichetta bianca), 2015 da vigne di 50 anni (etichetta nera), 2015 dalla "Vigna 4 Stati" (coltivata e vinificata assieme a Marko Fon, assieme quale si spartiscono più o meno 300 bottiglie a testa all'anno), hanno grande freschezza ed armonia, nonché complessità aromatica senza ricorrere a lunghe macerazioni (da 2 a 5 giorni massimo). Bravo!
Josko GravnerErrore aver proposto il Breg 2009 (vino di una concentrazione e di una complessità difficilmente descrivibili) prima della pur valida ribolla 2009, vino nel quale però esce piuttosto netto l'alcol sul finale (14%...invece il Breg dei suoi 15% se ne impipa bellamente). Un altro pianeta rispetto a tutti gli altri bianchi/orange in assaggio, ad eccezione dei due produttori che seguono.
Renato KeberUn maestro raro, come sempre. Friulano Riserva Zio Romi 2014 con una botrite splendida e di grande pulizia al naso, Collio Bianco Riserva 2015 (non più Beli Grici in etichetta) dai profumi invece meno esplosivi, più caldi nel frutto, ma dalla bocca salatissima, piena, saturante. Collio Rosso Riserva 2009 sentito un po' troppo caldo di temperatura, sicuramente bella polpa, con coté verde leggermente in evidenza.
Nino BarracoGrillo 2015 vino semplicemente da applausi, l'anima mediterranea dell'interpretazione bianchista scolpita in alto come su una trabeazione dorica...mare, sale, macchia, frutta con l'osso, marzapane, persistenza colossale. Grande! Convincente anche il nero d'avola 2015, tutto acciaio, molto fresco. Per chiudere, l'Alto Grado 2009, un grillo maturato in botte da 10hl scolma: un Marsala
de facto di fascino e personalità.
Damijan PodversicChe dire: tra i "non rossi" (uvaggio Kaplja Riserva 2005, uvaggio Kaplja 2011 da magnum, tocai Nekaj 2013) ho preferito decisamente il terzo, assolutamente non alcolico sebbene servito parcchio caldo, con un bel naso mielato ed anche in questo caso con tocchi botritizzati. Rosso Prelit 2013 (annata relativamente fresca in Collio, con qualche pioggia nei dintorni della vendemmia) di una certa eleganza, da risentire da solo, con più tranquillità.
Podere Santa FelicitaUn solo vino in assaggio, il Cuna 2015 (pinot nero). Il naso "rasposo" (100% grappolo intero!!!) è attraente, il legno è ben calibrato, ma tannini davvero troppo incazzosi e verdi per il mio gusto. Boh, forse quando il vigneto avrà 30-35 anni...
Eugenio RosiSicuramente la simpatia della moglie di Eugenio merita da sola un plauso, ma pure il Doron 2013 (marzemino passito) non scherza: una pulizia ed una freschezza del frutto rosso davvero superiori, ed una spezia sottile che esce alla distanza. Un po' chiuso e sfocato in questa fase invece il bianco Anisos 2015 (nosiola).
Dario PrincicParce sepultis (riferito ai poveri vini, nella fattispecie bianco Trebez 2013 e cabernet sauvignon 2007, letteralmente triturati da un'acetica implacabile).
Franca Miotti Al rosso Valletta 2007 (taglio bordolese) il premio per il vino più "gastronomico" della giornata, bel naso di fascino, leggermente pelliccioso e con una speziatura vagamente evoluta, e bocca setosa, non enorme, compiuta, à point. Torcolato 2010 ancora un bimbo in fasce, miele sparato a mille al naso e tanta dolcezza.