Joyeux Noël
Selosse - Champagne Initial brut (deg. Giugno 2009)Giallo quasi dorato, forse un pò carico per una sboccatura non così avanzata, si presenta almeno al naso con note ossidative abbastanza chiare, soprattutto mandarino e scorza d'arancia. Al palato è più equilibrato, bollicina ancora vivace e fine, bella mineralità, una sensazione limonosa e di anisetta, abbastanza cremoso, dosaggio basso. Difficile che Selosse deluda, tuttavia ho preferito qualche precedente bottiglia.
Roulot - Mersault Le meix chavaux 2002si dispiega nel bicchiere un bel giallo dorato, il quadro olfattivo non è dei più variegati con prevalenti note agrumate e poco più, meglio in bocca dove il supporto minerale si coniuga ad un frutto maturo con finale lievemente tostato e di caramella di orzo. Non certo un campione ma cmq si fa bere gradevolmente.
William Fevre - Chablis Les Clos 2004Abbastanza deludente, forse l'annata, forse il produttore, ma da un Les clos mi aspetto cmq di più. Di colore giallo paglierino con riflessi verdi, fatica davvero a definirsi con espressività al naso, emergono note di camomilla e fiori gialli, ma tutto in tono sommesso. Un pò più definito in bocca dove non manca di acidità, emerge una nota di pietra focaia, tuttavia è poco profondo. Troppo semplice e poco complesso per un Les Clos.
Zind Humbrecht - Riesling Turckheim 2001 (Indice 3)aperto quasi casualmente per abbinarlo ai tortelli di zucca, un giallo dorato maturo introduce un'esplosione di sensazioni olfattive, il naso è sfaccettato e stratificato, un ottovolante di profumi, dove le note idrocarburiche del riesling fanno da contrappunto a fragranze di burro, limone, agrumi, mela cotta, frutta secca e miele. Laddove i due borgogna fanno fatica a definirsi completamente al naso, questo li surclassa dopo solo qualche snasata. Anche al sorso la sensazione di maturita e profondità si coniuga ad una sensazione minerale lunga, senza tra l'altro eccesso di residuo zuccherino che l'indice 3 farebbe presagire (anche se non poò certo dirsi secco). Vino davvero in stato di grazia.
Chateau Montrose - Saint Estèphe 1996rosso rubino abbastanza cupo, c'è grande estrazione, alle note di cassis e frutti scuri, segue una sensazione di cuoio, ma anche di erbaceo e foglia di pomodoro nel finale. In bocca è più concentrato di LB, più austero, nel finale una nota di pasta di oliva nera non proprio esaltante. Buon potenziale ma al momento ancora non del tutto risolto.
Chateau Lynch bages - Pauillac 1997rubino abbastanza chiaro, naso davvero intrigante, molto pulito e più stratificato ed aperto di Montrose,al ribes seguono note di inchiostro, grafite, con sbuffi terrosi e sanguigni, esente da sensazioni verdi.
In bocca è meno compresso, c'è meno estratto di frutto rispetto al Montrose, tuttavia è un ottimo equilibrio, una bella nota mentolata, il tannino è fine e setoso.
L'annata non sarà straordinaria e di grande longevità, ma adesso è il momento migliore per berlo e si fa apprezzare parecchio.
Rizzi - Frimaio vendemmia tardiva 2006albicocca, albicocca sciroppata, mousse di albicocca...and so on