Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

[gremul]

Alla faccia che bevuta!! Si può avere non una nota ma una tesi di laurea su Clos du Mesnil 1985 ?

[sbrega]

vergogna!! nemmeno un vino a merenda.... NOTEEEEEE

[Palma]

Alla faccia che bevuta!! Si può avere non una nota ma una tesi di laurea su Clos du Mesnil 1985 ?

Appena trovo un po' di tempo... però posso anticiparti che a mio modestissimo avviso, se fosse italiano meriterebbe i tre bicchieri

[marwine]

Alla faccia che bevuta!! Si può avere non una nota ma una tesi di laurea su Clos du Mesnil 1985 ?

Appena trovo un po' di tempo... però posso anticiparti che a mio modestissimo avviso, se fosse italiano meriterebbe i tre bicchieri

Tu sei sempre di manica larga,però...

[Palma]

Bene eccoci le prime note e come non iniziare dal miglior vino della serata e certamente quello che interessa di più:
- Il Mattaglio Brut Vigna della Volta: è la degna apertura. Appena nel bicchiere dico che mi sembra tristo, ma chi l'ha portato (grande attore) sembra risentirsi e quindi devo ammettere che non è così male. In effetti è di difficile valutazione, potrebbe essere decoroso se rapportato alla sua zona e di certo è un'operazione coraggiosa, ma nel complesso non riesce a convincermi del tutto.

Kissinger mi fa una pippa...

[Francvino]

- Chi bastona Pergole stasera?
la versione 2007 del blasonato, ma sopravvalutato Toscano, viene agilmente bastonata dal Clos de La Roche pari annata di Lignier-Michelot. Davvero splendido tutto quel legno presente nel francese, che gli conferisce una notevole speziatura e dà la possibilità di poterlo seguire per lungo tempo nel bicchiere e poi nella caraffa, purtroppo Pergole non poteva tener botta, seppur in una versione con più frutto del solito, il vino manifesta i soliti problemi e come sempre ti evapora dal bicchiere.
Chiusura con Monprivato 1995, versione non eccelsa, ma comunque la sua porca figura la fa sempre.

Il primo fresco mi ricorda che è quasi tempo d'incoronare il post dell'anno.
Questo rischia davvero di vincere!

[marwine]

- Chi bastona Pergole stasera?
la versione 2007 del blasonato, ma sopravvalutato Toscano, viene agilmente bastonata dal Clos de La Roche pari annata di Lignier-Michelot. Davvero splendido tutto quel legno presente nel francese, che gli conferisce una notevole speziatura e dà la possibilità di poterlo seguire per lungo tempo nel bicchiere e poi nella caraffa, purtroppo Pergole non poteva tener botta, seppur in una versione con più frutto del solito, il vino manifesta i soliti problemi e come sempre ti evapora dal bicchiere.
Chiusura con Monprivato 1995, versione non eccelsa, ma comunque la sua porca figura la fa sempre.

Il primo fresco mi ricorda che è quasi tempo d'incoronare il post dell'anno.
Questo rischia davvero di vincere!

Pensa che mi sembrava ancora più surreale l'altro capoverso del suo post

[Palma]

- Riserva 1982 Biondi Santi: tappo (e ci tornerò in seguito). Abbiamo anche provato a lasciarlo una notte in caraffa con un foglio di polietilene, col risultato che ha perso un po' il sentore di tappo, ma in compenso sapeva molto di plastica.
- Vintage Tunina 1988: purtroppo un pochetto troppo avanti, ancora in bocca diceva la sua, ma le note ossidative, in particolare al naso, impedivano di poterlo godere e cogliere appieno. Mantiene un certo fascino, ma è ingiudicabile. S.v.
- Porto Colheita 1971 Quinta do Noval: io di Porto ci capisco poco (sì anche del resto, ma qua ancora di meno) e non conosco per nulla il portoghese. Le sole cose che so è che Quinta do Noval ve benissimo, ma deve assolutamente esserci scritto Nacional, allora si che si gode come dei ricci, altrimenti, inzomma.... Neanche male in bocca, ma al naso sembrava un distillato stile Rhum di non alto livello. 79/100
- Riesling Kabinett (per il nome c'è la foto) J.J. Prum: il tedesco invece lo so e Kabinett vuol dire tristo. Naso, con più idrocarburo che agrumi, bocca dolce lieve ed acida, troppa solforosa. Ha sicuramente bisogno di tempo, ma l'idea che sia il solito Riesling di gran bevibilità, ma anche piuttosto sciocco c'è. 82/100
- Champagne Ozanne Fallon: capolavoro nel riconoscerlo, tutti dicono stile Selossiano, ma mi sembra con meno legno ed in fin dei conti anche meno intrigante e corposo, quindi la sparo e ci becco. Tempo fa mi piacque un casino, poi via, via sempre meno, quel naso che mi ricorda le bucce di uva buttate via dopo qualche giorno al sole, non mi piace granchè, non assomiglierà alla Gueze come dice qualcuno, ma insomma. Molto meglio in bocca, ma non è il mio Champagne. 84/100
- Chateau Latour Haut Brion 1994: ha dalla sua freschezza ed assoluta integrità, gli si potrebbe dare qualche anno di meno, gli fa difetto un naso dove il verde esce troppo ed una bocca forse troppo leggera, ma soprattutto ho l'impressione che soffra gli altri due. Non male, ma neppure sto granchè. 85/100

[Palma]

Riprendiamo:
- Litra 1996: al naso c'è troppa ortica, mentre la bocca risulta di bella polpa, possente e con una buona dolcezza finale. Non male. 85/100

E qua mi becco qualche improperio.
- Barolo Brunate le Coste 2007 Rinaldi: molto pulito, ma con una quantità di frutto quasi inusitata, in bocca l'acidità è più sotto controllo che in altre occasioni. Nel complesso un vino più preciso, ma anche di minor personalità rispetto al solito. un'altra bottiglia l'avevo maggiormente apprezzata, ma forse il contesto ha finito per penalizzarlo. 86/100
- Champagne brut zero Tarlant: iniziano i vini pienamente convincenti. Difficile chiedere di più a questo, svolge egregiamente il suo lavoro di aperitivo, si beve benissimo, ma risulta appagante al palato e di sicuro durerà ancora parecchio. Bene. 87/100
- Champagne 1998 Benoit Lahaye. pur con una lieve imperfezione al naso, lascia un'ottima impressione. la bolla non è finissima, il naso parte così, così, ma nel bicchiere evolve molto bene, frutta gialla, ma anche fruttini rossi, un tocco di pasticceria, un accenno di minerale ed una lievissima muffetta che va e viene, bocca ampia, e di bella lunghezza, anch'essa migliora col tempo. 88/100, ma in bottiglia perfetta forse merita di più.
- Barbaresco Rabajà 2004 Giacosa: in una fase difficile, molto riottoso al naso, quasi nord piemontizza all'inizio, poi si apre e le radici ed il cassettone iniziano a lasciar posto a note più fruttate e floreali. la bocca è anch'essa al momento caratterizzata da qualche asperità di troppo. Non è mai stato il cru meglio interpretato da Giacosa, ma credo che possa migliorare parecchio. 88/100

[ugc]

- Riserva 1982 Biondi Santi: tappo (e ci tornerò in seguito). Abbiamo anche provato a lasciarlo una notte in caraffa con un foglio di polietilene, col risultato che ha perso un po' il sentore di tappo, ma in compenso sapeva molto di plastica.

avete in pratica simulato l'invecchiamento con tappo in silicone?

- Porto Colheita 1971 Quinta do Noval: io di Porto ci capisco poco (sì anche del resto, ma qua ancora di meno) e non conosco per nulla il portoghese. Le sole cose che so è che Quinta do Noval ve benissimo, ma deve assolutamente esserci scritto Nacional, allora si che si gode come dei ricci, altrimenti, inzomma.... Neanche male in bocca, ma al naso sembrava un distillato stile Rhum di non alto livello. 79/100

basterebbe anche che ci fosse scritto Vintage...
Non so quanto vecchia fosse questa bottiglia ma in ogni caso i colheita son da bere preferibilmente poco dopo (1-2 anni max) che son stati imbottigliati.

- Riesling Kabinett (per il nome c'è la foto) J.J. Prum: il tedesco invece lo so e Kabinett vuol dire tristo. Naso, con più idrocarburo che agrumi, bocca dolce lieve ed acida, troppa solforosa. Ha sicuramente bisogno di tempo, ma l'idea che sia il solito Riesling di gran bevibilità, ma anche piuttosto sciocco c'è. 82/100

secondo me è perché pensi al "gabinett"

- Champagne Ozanne Fallon: capolavoro nel riconoscerlo, tutti dicono stile Selossiano, ma mi sembra con meno legno ed in fin dei conti anche meno intrigante e corposo, quindi la sparo e ci becco. Tempo fa mi piacque un casino, poi via, via sempre meno, quel naso che mi ricorda le bucce di uva buttate via dopo qualche giorno al sole, non mi piace granchè, non assomiglierà alla Gueze come dice qualcuno, ma insomma. Molto meglio in bocca, ma non è il mio Champagne. 84/100

lanciato troppo presto nell'empireo dal tam tam mediatico...concordo con la tua valutazione

[ugc]

- Champagne 1998 Benoit Lahaye. pur con una lieve imperfezione al naso, lascia un'ottima impressione. la bolla non è finissima, il naso parte così, così, ma nel bicchiere evolve molto bene, frutta gialla, ma anche fruttini rossi, un tocco di pasticceria, un accenno di minerale ed una lievissima muffetta che va e viene, bocca ampia, e di bella lunghezza, anch'essa migliora col tempo. 88/100, ma in bottiglia perfetta forse merita di più.

Concordo e aggiungo che in una verticale 96-2004 era risultato abbastanza nettamente il migliore...imho ovviamente!

[manichi]

E qua mi becco qualche improperio.

Sono in buona e lascio perdere

[arnaldo]

- Barolo Brunate le Coste 2007 Rinaldi: molto pulito, ma con una quantità di frutto quasi inusitata, in bocca l'acidità è più sotto controllo che in altre occasioni. Nel complesso un vino più preciso, ma anche di minor personalità rispetto al solito. un'altra bottiglia l'avevo maggiormente apprezzata, ma forse il contesto ha finito per penalizzarlo. 86/100
-

Azz......da NON-fans del Citrico pensa che i due 2007 mi erano piaciuti assai proprio perchè precisi. Ok, gran frutto ma anche sopratutto pulizia,lunghezza,zero odori strani,insomma BUONO/I.........guarda un po'.........altro che minor o maggior personalita'.....col Citrico si fa' presto a sfociare in altro......

[videodrome]

Riprendiamo:

- Barbaresco Rabajà 2004 Giacosa: in una fase difficile, molto riottoso al naso, quasi nord piemontizza all'inizio, poi si apre e le radici ed il cassettone iniziano a lasciar posto a note più fruttate e floreali. la bocca è anch'essa al momento caratterizzata da qualche asperità di troppo. Non è mai stato il cru meglio interpretato da Giacosa, ma credo che possa migliorare parecchio. 88/100

Stesse identiche mie sensazioni di qualche mese fa, soprattutto quelle note di chiuso e riduzione al naso che facevano fatica a ripulirsi

[videodrome]

Mancano le note sul pergole torte 1985

[JohnnyTheFly]

E qua mi becco qualche improperio.

Sono in buona e lascio perdere

Io aspetto il commento sulla Summa Teologica (cit.).

[Palma]

Mancano ancora i vini da tre bicchieri

[manichi]

Metto anche i miei punteggi sui vini finora "scrutinati" :
Vintage Tunina 1994 n.g.
Porto Colheita 1971 Quinta do Noval 78
Wehlner Sonnenhur Kabinett 2009 JJ Prum 84
Ozanne Fallon 88
Latour Haut Brion 1994 83
Litra 1996 84
Brunate Le Coste 2007 Rinaldi 90
Brut Zero Tarlant 87
Millesime 1998 Lahaye per me n.g. bottiglia non a posto
Rabajà 2004 Giacosa 85 in fase difficile

[Palma]

Ricordo che a volte capita, soprattutto quando si è abbastanza provati, che uno spari una minchiata ed altri gli vadano dietro, senza pensarci troppo...

Iniziano a piovere i bicchieri:
- Chateau Leoville Barton 1979: impressionante la giovinezza di questo vino, dimostra almeno 20 anni di meno e stando nel bicchiere si rinfresca sempre di più. Non è un Bordeaux assoluto, ma comunque è sufficientemente godurioso e se ha un limite è quello di essere fin troppo algido. Se davvero come dettoci è stato pagato 20 euri è un "discreto" RQP. 90/100
- Egly Ouriet 1996: buono molto, anche se la bottiglia bevuta in AVR con UGC valeva almeno un punticino in più, magari eprò ha sofferto l'ingombrante vicino. E' un vinone, ma rispetto ad altre versioni non ha problemi di beva e rispetto a diversi altri 96, l'acidità è sotto controllo. 90/100

[Palma]

E piovono altri due 3 bicchieri:

- Batard Montrachet 1988 Domaine Leflaive: c'è chi ha detto che non poteva certo essere il 2000, perché troppo giovane. La bocca emriterebbe un punteggio abbastanza più alto, ma il naso è limitato da un eccesso di legno che ormai non si riassorbirà più, ed il pirico la fa da padrone, coprendo altri più leggiadri sentori (malvagio di un Francesco, qualche anno fa avrei dato 96 o giù di lì). 91/100
- Riesling Auslese Eitelsbacher 1992 kartausheroff (se il nome non va bene che li mettano più facili): auslese significa buono e vale il nomen vinum. Col tempo ha acquistato la giusta complessità, l'idrocarburo c'è, ma non rompe le palle, il vino ha ababstanza tensione on bocca, nonostante una dolcezza notevole, chiude lungo, ancora dolce e giustamente acido. bene. 91/100

[gremul]

- Egly Ouriet 1996: buono molto, anche se la bottiglia bevuta in AVR con UGC valeva almeno un punticino in più, magari eprò ha sofferto l'ingombrante vicino. E' un vinone, ma rispetto ad altre versioni non ha problemi di beva e rispetto a diversi altri 96, l'acidità è sotto controllo. 90/100

beh pensando a certi tre bicchieri Franciacortini io anche 92/93 punti glieli avrei dati...

a parte le battute grandissima bozza l'ho bevuta l'anno scorso, mineralità paurosa, gesso devastante al naso, secondo me un 92 ma anche 93 ci sta tutto (non ricordo però la sboccatura della mia)

[Palma]

- Barolo Santo Stefano riserva 2004 Castello di Neive: ebbi la fortuna di assaggiare questo vino appena uscito e ne rimasi quasi folgorato, mi chiesi a suo tempo, come fosse possibile che nessuna guida lo avesse premiato, pensai anche che potessi essermi sbagliato, invece no è proprio buono ed evidentemente tanti critici professionisti non capiscono una sega. Meravigliosa espressione del Nebbiolo di Langa (summa teologica, direi), al naso è davvero difficile pretendere di più, c'è la rosa, c'è la fragolina giacosiana, c'è un contorno di sottobosco. la bocca è possente ed ampia, di rara cattiveria, l'unico piccolo difetto è un tannino ancora non perfettamente levigato. Sembra un Giacosa più incazzato avevo detto alla cieca, senza trarre l'ovvia conclusione. Senza regalare una mezza virgola, 92/100.
- Chateau La Mission Haut Brion 1998: tanto, tanto giovane, ci mette parecchio ad esprimersi, ma quando lo fa ti premia la pazienza avuta. tabacco biondo davvero intrigante e tipico, frutta e bacche rosse, un tocco minerale al naso, bocca suadente e di bella dolcezza finale, tannino fitto fitto, ma non eccessivamente rude, non infinito, ma coerente il finale. 93/100

[arnaldo]

- Chateau La Mission Haut Brion 1998: tanto, tanto giovane, ci mette parecchio ad esprimersi, ma quando lo fa ti premia la pazienza avuta. tabacco biondo davvero intrigante e tipico, frutta e bacche rosse, un tocco minerale al naso, bocca suadente e di bella dolcezza finale, tannino fitto fitto, ma non eccessivamente rude, non infinito, ma coerente il finale. 93/100

Inserito alla cieca lo scorso ottobre alla verticale di Sassicaia. Proprio quest'annata (la 98). Vino splendido, tantissimo giovane per freschezza....un bambinello che durera' ancora moltissimo tempo......averne altre..........

[Palma]

- Chateau La Mission Haut Brion 1998: tanto, tanto giovane, ci mette parecchio ad esprimersi, ma quando lo fa ti premia la pazienza avuta. tabacco biondo davvero intrigante e tipico, frutta e bacche rosse, un tocco minerale al naso, bocca suadente e di bella dolcezza finale, tannino fitto fitto, ma non eccessivamente rude, non infinito, ma coerente il finale. 93/100

Inserito alla cieca lo scorso ottobre alla verticale di Sassicaia. Proprio quest'annata (la 98). Vino splendido, tantissimo giovane per freschezza....un bambinello che durera' ancora moltissimo tempo......averne altre..........

Jossik ne ha 12, quindi per un po' siamo a posto. Ora sta cercando HB per il confronto.

[Palma]

Quasi finito, gli ultimi tre sono circa alla pari:

- Pergole Torte 1985: non avveo mai bevuto (o se l'avevo fatto non era certo a questo livello) quest'annata e sono rimasto basito. Vino perfetto al anso, dove ci sono ovviamente la mora e la carruba, ma si avvertono anche sentori più freschi e floreali, nessuna imprecisione. Bocca raffinatissima, delicata, ma allo stesso tempo di bella ampiezza, lungo e setoso come difficilmente sa essere un Sangiovese, il finale. Sembra proprio dire, stavolta non mi bastona nessuno. 95/100
- Champagne Clos de Mesnil 1985 Krug: un mostro, o quasi. Didascalico, tanto che un ignorante come me lo becca all'istante (seppur non mi aspettassi una cosa di quel livello, annata però cannata detto 86). Non lascia davvero dubbi sul fatto che sia uno dei fuoriclasse, al naso parte con quelle note pseudo odssidate tipiche della casa, poi si rinfresca esce, una splendida pasticcceria contornata da mineralità gessosa e rimane come unica piccola pecca un fungino che non mi aspetterei. Bocca grassa, burrosa, potente e di infinita lunghezza, si amplia splendidamente anche se meno sapidamente che in altre occasioni. Splendido, ma a dirla tutta ci si poteva attendere pure un filino di più. 95+/100
- Montrachet 2007 Marc Colin: e dire che c'è chi l'ha definito poco buono. Vino giocato al naso tutto in finezza, complessità ed eleganza, legno praticamente non ravvisato, fiori, fiori ed erbette aromatiche, migliora costantemente nel bicchiere acquistando sempre più complessità, bocca anch'essa molto fresca ed equilibrata, ma attenzione è un falso magro perché la potenza e la polpa non mancano. Splendido l'allungo finale. 95++/100