Pigigres ha scritto:
Tutto chiaro ora. Capito perfettamente. Dico una cosa sola, veloce. Potrebbe essere vero ciò che dici (uno si incazza perché vuole mantenere la propria "credibilità" di assaggiatore), ma esiste anche una seconda ipotesi che, magari, non hai contemplato. Che uno si incazza perché ci tiene al vino. E desidera che venga considerato per come merita. Sono certo che quando vengono rivolte critiche al Colli di Lapio, credo che a te dia fastidio, prima che dal punto di vista professionale, sopratutto perché ci tieni molto a quel vino lì. Sai che vale e merita. E lo stesso per me con quel Rossese.
Comunque se volevi farmi notare come ci si sta male a volte a stare "dall'altra parte del muro" ci sei riuscito benissimo
Prima di andare a nanna, e rispondendo anche a Rossano più sotto: l'ho contemplata eccome, la seconda ipotesi. Ed è proprio questo il punto: per quanto mi possano dare fastidio critiche a mio avviso ingiuste, per quanto ci tenga a quel vino e a quel produttore, non posso pretendere che quasi "per decreto" si scolpisca sulla roccia una e una sola verità. Sbaglio io quando me la prendo e secondo me sbagliate voi quando vi difendete un punteggio, una sintesi, un racconto che già ha raggiunto il suo scopo, che ve ne rendiate conto o no.
Non poteva esserci nessuna continuazione del viaggio senza attendere con serenità il momento in cui altri avrebbero assaggiato quella bottiglia e poi ancora a distanza di tempo e poi ancora leggendo i resoconti di chi avrebbe avuto voglia di farsi un'orizzontale e di chi ancora avrebbe preso la macchina per farsi un giro a Dolceacqua e ancora e ancora via, senza la pagina finale.
i tempi del vino (e della sua comprensione) sono esasperatamente lenti, lo diciamo sempre, ma a volte sembra che non ci crediamo davvero fino in fondo..
