AUGURI ROSSANESE!

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de magistris
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda de magistris » 12 gen 2011 03:53

Pigigres ha scritto:
Tutto chiaro ora. Capito perfettamente. Dico una cosa sola, veloce. Potrebbe essere vero ciò che dici (uno si incazza perché vuole mantenere la propria "credibilità" di assaggiatore), ma esiste anche una seconda ipotesi che, magari, non hai contemplato. Che uno si incazza perché ci tiene al vino. E desidera che venga considerato per come merita. Sono certo che quando vengono rivolte critiche al Colli di Lapio, credo che a te dia fastidio, prima che dal punto di vista professionale, sopratutto perché ci tieni molto a quel vino lì. Sai che vale e merita. E lo stesso per me con quel Rossese.

Comunque se volevi farmi notare come ci si sta male a volte a stare "dall'altra parte del muro" ci sei riuscito benissimo :lol:


Prima di andare a nanna, e rispondendo anche a Rossano più sotto: l'ho contemplata eccome, la seconda ipotesi. Ed è proprio questo il punto: per quanto mi possano dare fastidio critiche a mio avviso ingiuste, per quanto ci tenga a quel vino e a quel produttore, non posso pretendere che quasi "per decreto" si scolpisca sulla roccia una e una sola verità. Sbaglio io quando me la prendo e secondo me sbagliate voi quando vi difendete un punteggio, una sintesi, un racconto che già ha raggiunto il suo scopo, che ve ne rendiate conto o no.
Non poteva esserci nessuna continuazione del viaggio senza attendere con serenità il momento in cui altri avrebbero assaggiato quella bottiglia e poi ancora a distanza di tempo e poi ancora leggendo i resoconti di chi avrebbe avuto voglia di farsi un'orizzontale e di chi ancora avrebbe preso la macchina per farsi un giro a Dolceacqua e ancora e ancora via, senza la pagina finale.
i tempi del vino (e della sua comprensione) sono esasperatamente lenti, lo diciamo sempre, ma a volte sembra che non ci crediamo davvero fino in fondo.. :|
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda de magistris » 12 gen 2011 03:56

Francvino ha scritto:
Dedalus ha scritto: Prima di andare a nanna, però, un bicchiere di Falanghina, quella di Felicia, ci sta ancora.


Scusate, ma è oggettivamente meglio un Colli di Lapio 2008.
Poi fate come volete.
:D


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io ooodiooo colli di lapio 2008
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda alexer3b » 12 gen 2011 04:08

de magistris ha scritto:
Francvino ha scritto:
Dedalus ha scritto: Prima di andare a nanna, però, un bicchiere di Falanghina, quella di Felicia, ci sta ancora.


Scusate, ma è oggettivamente meglio un Colli di Lapio 2008.
Poi fate come volete.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 12 gen 2011 04:29

l'oste ha scritto:Non è questione di avere la macrozona nel bicchiere, quanto la speranza di un numero maggiore di exploit, da un maggior numero di produttori,
La differenza sottintesa è quella che passa tra un grande vino e una grande bottiglia appunto, come hai poi ben specificato nell'ultima frase.
Ovvero, il Latour è un grande vino, quel 2004 di Perrino una grande bottiglia, che potenzialmente sarebbe un grande vino se non vi fosse quella variabilità di bottiglia di cui si è letto. Ma è anche comprensibile che in un produttore artigianale dai piccoli numeri, vi possa essere più variabilità rispetto in una grande azienda come Latour (proprietaria tra l'altro del -ahimè fu- Domaine Engel a Vosne).


Io a questo punto comincerei a focalizzare sul punto fermo del Rossese di Dolceacqua, credo ampiamente condiviso anche in zona.

Terre Bianche, con il suo Rossese di Dolceacqua e con il cru Bricco Arcagna, finalmente a Tre Bicchieri quest'anno con il 2008.

Le annate a cavallo della 2000 sono piuttosto cupe, si riconosce meno che in altre l'impronta del grande Rossese di cui si parla in queste pagine, ma questa etichetta si può stappare con la ragionevole certezza di prepararsi ad incontrare il Rossese di Dolceacqua come deve essere.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda rccmrc » 12 gen 2011 12:03

de magistris ha scritto:(io l'ho letto più volte il thread)

Sei un alieno !!!
:shock: :shock:
:D
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 12 gen 2011 13:39

de magistris ha scritto:

Caro Rossano, mi sono morso le dita dieci volte finora ma non posso fare a meno di dire la mia.
Al di là delle schermaglie personali, c'è un sottotesto per tutto il thread che mi sembra allucinante, che trova un filo rosso soprattutto negli interventi tuoi e di francesco, ma non solo. Questa contrapposizione amatori Vs professionisti, bevitori dal basso Vs auctoritas, neo-illuminati Vs aristocrazia immobile. Come se esistesse un'unica indistinta categoria di professionisti-auctoritas-soloni, con la cravatta di paperino che danno il biscottino al cometa di planeta e non capiscono una cippa di quanto è profondo il mare del terroir e dell'estetica. Ma di che cosa stiamo parlando?
Il vero amatore, come dovremmo esserlo tutti qui dentro, non dovrebbe avere questa ossessione, perché di ossessione perenne e perdipiù negata si tratta a mio avviso.
Il vero amatore non si mette al di sopra del vino, come state facendo anche voi, probabilmente inconsciamente, con questo rossese. Perché per me è mettersi al di sopra del vino tutte le volte che la questione diventa chi ha parlato prima di una certa cosa, come tutte le volte che nell'entusiasmo si divide il mondo fra buoni e cattivi, chi ha fatto l'esperienza più sconvolgente-esclusiva e chi no, competenti e incompetenti, portatori di un'estetica di serie a e di serie b. Come tutte le volte che la scoperta-promozione della novità diventa uno spot per sé stessi e solo ipocritamente di chi ci ha lavorato a quel nuovo vino e quella nuova azienda (tanto tra un mese ne troverò un altro...)
Ma quanti sono i veri amatori rimasti? E quanti sono quelli che nella definizione cercano solo una comoda ma ingannevole coperta di Linus per poter dire tutto e il contrario di tutto, maturando più ansie ed ambizioni dell'odiato professionista stesso? Eppure non dovrebbe essere difficile oggi crearsi una propria finestra editoriale, quanti appassionati-critici che contano hanno iniziato solo con un semplice blog?
E' un discorso assai più lungo e complicato di quanto si possa ridurre in poche righe, ma penso che sono riuscito a farti almeno intuire il senso principale.
ciao :D


Naturalemente sottoscrivo anche le virgole e le cose pensate ma non dette.

Ciao

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 12 gen 2011 13:41

birrachiara ha scritto:
Mi fa piacere di quotarti in toto ed anche a luciano vignadelmar , del quale apprezzo sempre l'onestà intellettuale, che alcuni superficiali confondono con estremismo e a vinogodi. un thread allucinante!


Già e ti ringrazio.

Per un paio di forumisti sono un provocatore seriale, specialmente quando metto in dubbio le granitiche assolutistiche soggettive certezze espresse sempre da quel paio di forumisti.

Ciao

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 12 gen 2011 13:49

EnJoy ha scritto:

Il thread l'ho riletto e lo conosco bene... l'aura di oggettività e di autorevolezza del giudizio era ben palpabile anche se espressa a mezze parole...

Metterla in discussione, visto anche il risultato eclatante, non è così grave...

Io mi pongo in una situazone di mezzo: lo assaggerei volentieri... ma capisco anche che la bottiglia non era chiaramente identificabile come annata e gradi, non è reperibile, non è facilmente riproducibile... insomma un mezzo miracolo, ma per ora è difficile si presenti la nuova Madame de' noantri. Magari se qualche enologo volesse investire in quella zona...

PS: e poi Vignadelmar mi è simpatico :D Con metodi non sembre eleganti, è l'unico che si oppone a quello che dall'esterno a volte sembra il Pensiero Unico del forum... guai a dissociarsi ;-)


Ringrazio Enjoy che non credo di conoscere per l'apprezzamento.

Vedi Enjoy, quando Rossano che accusa volgarmente me di essere tante cose usando turpiloquio pesante che in un forum amministrato avrebbe portato almeno ad un rimprovero formale si trova alle strette, ti banna. E' un suo diritto farlo ma ciò rende chiara la sua predisposizione al dialogo....
In un forum pubblico poi pretendere l'abbandono dell anonimato è pura follia.

Ma andiamo avanti......

.
Ultima modifica di vignadelmar il 12 gen 2011 18:12, modificato 1 volta in totale.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Andyele » 12 gen 2011 13:54

E io che ero entrato per fare gli auguri a Rossano :oops:
Ho anche provato a leggere un paio di pagine, ma un ce la faccio mica a seguivvi!
Sono io che son limitato?...bè effettivamente credo di si :lol:
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 12 gen 2011 13:56

de magistris ha scritto:

Prima di andare a nanna, e rispondendo anche a Rossano più sotto: l'ho contemplata eccome, la seconda ipotesi. Ed è proprio questo il punto: per quanto mi possano dare fastidio critiche a mio avviso ingiuste, per quanto ci tenga a quel vino e a quel produttore, non posso pretendere che quasi "per decreto" si scolpisca sulla roccia una e una sola verità. Sbaglio io quando me la prendo e secondo me sbagliate voi quando vi difendete un punteggio, una sintesi, un racconto che già ha raggiunto il suo scopo, che ve ne rendiate conto o no.
Non poteva esserci nessuna continuazione del viaggio senza attendere con serenità il momento in cui altri avrebbero assaggiato quella bottiglia e poi ancora a distanza di tempo e poi ancora leggendo i resoconti di chi avrebbe avuto voglia di farsi un'orizzontale e di chi ancora avrebbe preso la macchina per farsi un giro a Dolceacqua e ancora e ancora via, senza la pagina finale.
i tempi del vino (e della sua comprensione) sono esasperatamente lenti, lo diciamo sempre, ma a volte sembra che non ci crediamo davvero fino in fondo.. :|


Riquoto anche le virgole e le cose non dette

Ciao

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 12 gen 2011 14:29

de magistris ha scritto:Prima di andare a nanna, e rispondendo anche a Rossano più sotto: l'ho contemplata eccome, la seconda ipotesi. Ed è proprio questo il punto: per quanto mi possano dare fastidio critiche a mio avviso ingiuste, per quanto ci tenga a quel vino e a quel produttore, non posso pretendere che quasi "per decreto" si scolpisca sulla roccia una e una sola verità. Sbaglio io quando me la prendo e secondo me sbagliate voi quando vi difendete un punteggio, una sintesi, un racconto che già ha raggiunto il suo scopo, che ve ne rendiate conto o no.
Non poteva esserci nessuna continuazione del viaggio senza attendere con serenità il momento in cui altri avrebbero assaggiato quella bottiglia e poi ancora a distanza di tempo e poi ancora leggendo i resoconti di chi avrebbe avuto voglia di farsi un'orizzontale e di chi ancora avrebbe preso la macchina per farsi un giro a Dolceacqua e ancora e ancora via, senza la pagina finale.
i tempi del vino (e della sua comprensione) sono esasperatamente lenti, lo diciamo sempre, ma a volte sembra che non ci crediamo davvero fino in fondo.. :|

Scusa Paolo, se il caso scatenante i tuoi commenti è, come dici altrove, il caso Colli di Lapio, mi spiace ma è tutta un'altra cosa. Qui nessuno ha preteso di scolpire nella roccia alcun'altra verità se non quella di aver goduto di una bottiglia di livello altissimo, per alcuni assoluto. Nient'altro. La sola cosa che alcuni hanno cercato di oggettivizzare e "assolutizzare" è che il Rossese può essere grande, che non va escluso dal novero a priori solo perché è periferico o perché lo dice Ziliani.
I critici e gli scettici hanno continuato a dire "vorrei berlo perché non ci credo" e non "vorrei berlo perché le vostre note mi affascinano o perché mi riporta alla mente altri Rossese". Nessuno, tranne Aldo, lo ha bevuto.
Il Fiano Colli di Lapio è stato superbevuto, tutti lo hanno bevuto, analizzato, ribevuto, riportato i lotti. Alcuni hanno criticato la scelta del GR, quindi anche un po' tua, di farlo vino dell'anno, ma nessuno, con eccezioni irrilevanti, ha espresso scetticismo sulla possibilità che il vino potesse essere buono o buonissimo, anzi le valutazioni sono state mediamente coerenti con i Tre bicchieri. Noti una leggera differenza? Io sì. Vino dell'anno? Nel contesto dei bianchi italiani (tristanzuolo anzichéno....) ci sta anche che un vino ottimo anche se non assoluto venga valutato il migliore dell'anno.

Qui si parla d'altro, si dice che questa bottiglia era assoluta e che ciò era anche abbastanza coerente con le possibilità del Rossese. Gli scettici vorrebbero verificare la prima cosa ma non credono alla seconda....
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda gianluca1975 » 12 gen 2011 15:32

Innanzi tutto, AUGURI DI BUON COMPLEANNO ROSSANO!!! (arrivo tardi ma come avrai notato sono super incasinato e latitante dal forum da tempo)
Sul Rossese vorrei dire alcune cose, in primis mi sembra che la contestazione, giusta o sbagliata o provocatoria o che dir si voglia, non sia dovuta assolutamente al voto (come invece, sbagliando, qualcuno ha inteso), ma alle note che hanno giustificato il voto. Mi spiego meglio, nessuno si è dimostrato "scettico" per il 96/100 dato al Rossese ma bensì perchè è stato paragonato e messo sullo stesso piano di Leroy, haut brion, Rayas e compagnia bella almeno come profilo olfattivo. Su questo punto ci tenevo a fare chiarezza pur non avendo partecipato in alcun modo al dibattito.
Dal mio punto di vista sono veramente curioso di sentire questo vino a cui vorrò dedicare tutto il tempo necessario per una giusta valutazione (sempre che riesca a reperire la bottiglia visto che Bologna a livello enologico è il quarto mondo), non solo, voglio affiancargli anche una bottiglia di Rayas 1995, Soldera riserva 2001 e qualche altra cosuccia over 95 (nella mia scala). Questo non per sminuire il Rossese ma solo per valutare la sua reale qualità fianco a fianco a mostri sacri o riconosciuti tali almeno da parte mia. Quando avrò fatto questo posterò il mio pensiero a tal proposito, il Rossese è un vino che non conosco e che quindi non posso in alcun modo valutare sia nel bene che nel male.
Sarò felicissimo se il Rossese si dimostrerà all'altezza delle aspettative che mi avete ingenerato, anche se in tutta onestà sono dubbioso e curioso allo stesso tempo.
Se poi fosse vero che il Rossese di Perrino è un vino assoluto allora ci sarebbe veramente da chiedersi come tutta la stampa specializzata non se ne sia mai accorta in tutti questi anni, stampa e simili che degustano 20.000/50.000 vini ogni anno, che pretendono di informare e divulgare l'arte del bere bene, ecc. ecc..
Ultima cosa, non prendiamoci in giro con la scusa della bottiglia miracolata, se il Rossese 2004 di Perrino è un vino assoluto è certo che non ne esiste una sola bottiglia assoluta e le altre disgraziate, potrà capitare la bottiglia sfortunata per millanta motivi ma state pur certi che la maggior parte delle bottiglie saranno assolute se quel vino è assoluto.
L'importante è giudicare sempre e solo a ragion bevuta...
... Se l'insegnamento dell'enologia deve cominciare dalla degustazione, l'insegnamento della degustazione deve contemplare necessariamente delle lezioni sulla costituzione del vino e sulla sua elaborazione. ...
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 12 gen 2011 15:39

gianluca1975 ha scritto:Sul Rossese vorrei dire alcune cose, in primis mi sembra che la contestazione, giusta o sbagliata o provocatoria o che dir si voglia, non sia dovuta assolutamente al voto (come invece, sbagliando, qualcuno ha inteso), ma alle note che hanno giustificato il voto. Mi spiego meglio, nessuno si è dimostrato "scettico" per il 96/100 dato al Rossese ma bensì perchè è stato paragonato e messo sullo stesso piano di Leroy, haut brion, Rayas e compagnia bella almeno come profilo olfattivo. Su questo punto ci tenevo a fare chiarezza pur non avendo partecipato in alcun modo al dibattito.

Hai letto male. NESSUNO di quelli che ha partecipato alla degustazione lo ha paragonato o messo sullo stesso piano di Latour, Monfortini, Haut Brion & cazziemazzi simili.
Il primo dei partecipanti che ha citato uno di quei vini sono stato io: ho fatto un paragone con il naso di Rayas a pag 3 in fondo.
pippuz ha scritto:Il bello è che il Rossese è stato stagnolato per mezz'ora e nessuno aveva la minima idea di cosa fosse (io ho ipotizzato Rayas, però poi ho visto la bottiglia bordolese).

Ma a quel punto la polemica era già iniziata.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda gianluca1975 » 12 gen 2011 15:48

Dedalus ha scritto:
A volerla mettere sul tecnico, come è doveroso quando si comincia a parlare di vini assoluti, la bocca pagava qualcosa in purezza, anticipata da un occhio non limpidissimo, a parlare dell'artigianato enoico di cui è figlio, che è causa prevedibile di una forte variabilità di bottiglia. Ma il naso è stato una delle mie più grandi esperienze di sempre. Fosse venuta fuori una grande annata dei vini culto di Rostaing, di Clape, di Chave, di Guigal, di Rayas, nessuno avrebbe detto nulla, se non: "lamadonnasantissima, eccoperchéimiticostanocosìtanto". Con tutto che non sarebbe stato possibile, perché il Rossese è diverso dagli altri vini, è Rossese e basta, è Dolceacqua e basta.

Tranne il buon Veronelli, che forse non a caso parlava della Romanée italiana. La Romanée, mica pizza e fichi.

Davanti a bicchieri come quello di ieri sera, le chiacchere stanno a zero. Fascia alta dei 90 punti, ovvero da 95 in su. Vini che ci si ricorda per tutta la vita. Voto alla cieca, non voto emozionale.

Volendo dire con dettaglio, 97-98 al naso, e 92-93 alla bocca.
... Se l'insegnamento dell'enologia deve cominciare dalla degustazione, l'insegnamento della degustazione deve contemplare necessariamente delle lezioni sulla costituzione del vino e sulla sua elaborazione. ...
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 12 gen 2011 15:49

pippuz ha scritto:
gianluca1975 ha scritto:Sul Rossese vorrei dire alcune cose, in primis mi sembra che la contestazione, giusta o sbagliata o provocatoria o che dir si voglia, non sia dovuta assolutamente al voto (come invece, sbagliando, qualcuno ha inteso), ma alle note che hanno giustificato il voto. Mi spiego meglio, nessuno si è dimostrato "scettico" per il 96/100 dato al Rossese ma bensì perchè è stato paragonato e messo sullo stesso piano di Leroy, haut brion, Rayas e compagnia bella almeno come profilo olfattivo. Su questo punto ci tenevo a fare chiarezza pur non avendo partecipato in alcun modo al dibattito.

Hai letto male. NESSUNO di quelli che ha partecipato alla degustazione lo ha paragonato o messo sullo stesso piano di Latour, Monfortini, Haut Brion & cazziemazzi simili.
Il primo dei partecipanti che ha citato uno di quei vini sono stato io: ho fatto un paragone con il naso di Rayas a pag 3 in fondo.
pippuz ha scritto:Il bello è che il Rossese è stato stagnolato per mezz'ora e nessuno aveva la minima idea di cosa fosse (io ho ipotizzato Rayas, però poi ho visto la bottiglia bordolese).

Ma a quel punto la polemica era già iniziata.


Il paragone però è automatico, viene dal punteggio. Cioè con quel punteggio, quel vino, va automaticamente ad inserirsi ed a confrontarsi con i più grandi del mondo.

Ciao

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 12 gen 2011 15:54

gianluca1975 ha scritto:
Dal mio punto di vista sono veramente curioso di sentire questo vino a cui vorrò dedicare tutto il tempo necessario per una giusta valutazione (


Attento a come ti vesti però, potresti non sapere di non essere nemmeno potenzialmente un buon degustatore.
Solo pochi eletti, pochi supermegaultradegustatori possono giustamente arrivare a capire determinate vette enologiche e tu, forse, non saresti tra di essi. Quindi il tuo giudizio pur se legittimo potrebbe essere del tutto ininfluente.

Ciao

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 12 gen 2011 16:00

gianluca1975 ha scritto:
Dedalus ha scritto:
A volerla mettere sul tecnico, come è doveroso quando si comincia a parlare di vini assoluti, la bocca pagava qualcosa in purezza, anticipata da un occhio non limpidissimo, a parlare dell'artigianato enoico di cui è figlio, che è causa prevedibile di una forte variabilità di bottiglia. Ma il naso è stato una delle mie più grandi esperienze di sempre. Fosse venuta fuori una grande annata dei vini culto di Rostaing, di Clape, di Chave, di Guigal, di Rayas, nessuno avrebbe detto nulla, se non: "lamadonnasantissima, eccoperchéimiticostanocosìtanto". Con tutto che non sarebbe stato possibile, perché il Rossese è diverso dagli altri vini, è Rossese e basta, è Dolceacqua e basta.

Tranne il buon Veronelli, che forse non a caso parlava della Romanée italiana. La Romanée, mica pizza e fichi.

Davanti a bicchieri come quello di ieri sera, le chiacchere stanno a zero. Fascia alta dei 90 punti, ovvero da 95 in su. Vini che ci si ricorda per tutta la vita. Voto alla cieca, non voto emozionale.

Volendo dire con dettaglio, 97-98 al naso, e 92-93 alla bocca.


Filippo parla di caratteristiche organolettiche, e dice che il più vicino poteva essere Rayas, e non altri vini che come tipo di vino non c'entrano nulla con il Rossese, né con Rayas.

Invece tu parli di livello qualitativo, mi pare. In ogni caso è quello che ho fatto io facendo quell'elenco che qui sottolinei, e che ho ripetuto anche più avanti mettendoci dentro un bel po' di altri grandissimi del mondo.

In ogni caso confermo. Del resto i numeri servono proprio a questo. Se uno dà 96 ad un vino, vuol proprio dire che pur nella propria ed unica caratterizzazione di vitigno e di territorio, il livello qualitativo generale è lo stesso di quello degli altri vini a cui si dà lo stesso punteggio.

Quindi se io do 97-98 al naso di quel vino, voglio proprio dire che è stato uno dei più grandi della mia vita, e che non era secondo a quello dei vini elencati.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 12 gen 2011 16:30

gianluca1975 ha scritto:Dal mio punto di vista sono veramente curioso di sentire questo vino a cui vorrò dedicare tutto il tempo necessario per una giusta valutazione (sempre che riesca a reperire la bottiglia visto che Bologna a livello enologico è il quarto mondo), non solo, voglio affiancargli anche una bottiglia di Rayas 1995, Soldera riserva 2001 e qualche altra cosuccia over 95 (nella mia scala). Questo non per sminuire il Rossese ma solo per valutare la sua reale qualità fianco a fianco a mostri sacri o riconosciuti tali almeno da parte mia. Quando avrò fatto questo posterò il mio pensiero a tal proposito, il Rossese è un vino che non conosco e che quindi non posso in alcun modo valutare sia nel bene che nel male.
Sarò felicissimo se il Rossese si dimostrerà all'altezza delle aspettative che mi avete ingenerato, anche se in tutta onestà sono dubbioso e curioso allo stesso tempo.


Dedalus ha scritto:Per esperienza, queste cose non funzionano.

O la cieca è assoluta, come è stato l'altro ieri, oppure i giudizi tornano ad essere non dico stravolti ma certamente "normalizzati".

La serata in cui ci sono i mammasantissima tirati fuori a bella posta ed il gioco è quello di fare il torello con il povero Rossese di turno a rincorrere la palla in mezzo, si concludono con un unico risultato: "sì, buon vino, ma quelli grandi sono un'altra cosa. 88-89, 90 punti proprio perché non mi va di infierire, e pedalare."

E anche il contrario, quando si critica una grandissima etichetta che alla cieca vera è inequivocamente mediocre, la cieca fatta apposta per verificare come stanno le cose si conclude con un unico risultato: "sì, il 1989 era più buono, ma anche questo 1996 non è affatto male, e certamente fra 20 anni vedrai che sarà come il 1989, spiaccicato. 92 93 punti non gli si possono proprio togliere, in prospettiva almeno 94-95."
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Dedalus
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 12 gen 2011 16:35

gianluca1975 ha scritto:Ultima cosa, non prendiamoci in giro con la scusa della bottiglia miracolata, se il Rossese 2004 di Perrino è un vino assoluto è certo che non ne esiste una sola bottiglia assoluta e le altre disgraziate, potrà capitare la bottiglia sfortunata per millanta motivi ma state pur certi che la maggior parte delle bottiglie saranno assolute se quel vino è assoluto.


La variabilità di bottiglia è una questione oggettiva con ben precise cause di lavorazione. Non è qualcosa di effimero, metafisico, imperscrutabile, che colpisce casualmente questo o quel vino, in proporzioni anch'esse casuali.

La variabilità di bottiglia è figlia dell'instabilità chimico-fisica del vino. Più il vino è instabile, più si riduce il numero di bottiglie che rimangono vicine al 100% della qualità potenziale messa in bottiglia in principio.

E' una questione di vitigno e uvaggi, prima di tutto. Ci sono vini che sono stabili come rocce, per antonomasia i Bordeaux, e altri vini che sono per loro natura varietale bizzosi e discontinui, anche nelle mani più sicure, come il Sangiovese ad esempio. Poi, fattore decisivo, ci sono i produttori più e meno artigianali, e su questo credo che vi sia casistica assai ampia.

Se la variabilità di brick del vino pastorizzato è pari a zero, la variabilità di bottiglia è un tema che quasi non si pone per chessò, Antinori o Feudi di San Gregorio, evidentemente in maniera diversa. Per altri produttori come Mauro Mascarello e Valentini, ancora in maniera diversa, è forse il tema principale. E stiamo parlando di due fra i più storici, importanti, riconosciuti, celebrati, votati e costosi produttori italiani, che lavorano in denominazioni grandi, stabili, antiche, fortissime.

Perrino è un garagista vero. Uno che ha la cantina nel garage, perché la cantina non ce l'ha. I suoi vini sono chiaramente instabili, ad un livello ben superiore rispetto allo standard medio corrente del vino di qualità. La cosa si percepiva chiaramente, come ho detto più volte parlando del colore del vino, anche in quella bottiglia di assoluta grandezza.

Avessimo avuto una sensazione diversa, non avremmo detto un cazzo a nessuno e ci saremmo messi in caccia spasmodica di queste benedette bottiglie di Testalonga 2004. E magari non avremmo fatto neanche male, chissà.

Qui quello che è stato detto molto chiaramente, sin dal principio, sono state tre cose:

1) abbiamo assaggiato un vino grandissimo
secondo il nostro collettivo ma sempre personale giudizio, cosa che vale per qualsiasi vino e qualsiasi gruppo d'assaggio

2) abbiamo avuto la sensazione che si trattasse, per i motivi detti, di una grande bottiglia più che di un grande vino

3) quella bottiglia non è tuttavia caso isolato
rappresenta a mio avviso l'espressione veritiera del potenziale del Rossese di Dolceacqua
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda gremul » 12 gen 2011 16:39

gianluca1975 ha scritto:Ultima cosa, non prendiamoci in giro con la scusa della bottiglia miracolata, se il Rossese 2004 di Perrino è un vino assoluto è certo che non ne esiste una sola bottiglia assoluta e le altre disgraziate, potrà capitare la bottiglia sfortunata per millanta motivi ma state pur certi che la maggior parte delle bottiglie saranno assolute se quel vino è assoluto.


beh questa mi sembra una considerazione piuttosto interessante e che mi sento di sottoscrivere, anche io sinceramente sono piuttosto scettico quando sento parlare di bottiglie miracolate

p.s. vedo che Rossano ha già risposto mentre stavo postando
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 12 gen 2011 16:41

Dedalus ha scritto:Qui quello che è stato detto molto chiaramente, sin dal principio, sono state tre cose:

1) abbiamo assaggiato un vino grandissimo
secondo il nostro collettivo ma sempre personale giudizio, cosa che vale per qualsiasi vino e qualsiasi gruppo d'assaggio

2) abbiamo avuto la sensazione che si trattasse, per i motivi detti, di una grande bottiglia più che di un grande vino

3) quella bottiglia non è tuttavia caso isolato
rappresenta a mio avviso l'espressione veritiera del potenziale del Rossese di Dolceacqua

Ecco, se non ci fossero tutti queste orecchie da mercante in giro per il thread si sarebbero potuti evitare un sacco di sproloqui. E magari parlare di vino e non delle prossime agognate degustazioni di quel vino, così ve lo faccio vedere io!!!!!
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Deruj » 12 gen 2011 16:49

Dedalus ha scritto:Perrino è un garagista vero. Uno che ha la cantina nel garage, perché la cantina non ce l'ha. I suoi vini sono chiaramente instabili, ad un livello ben superiore rispetto allo standard medio corrente del vino di qualità. La cosa si percepiva chiaramente, come ho detto più volte parlando del colore del vino, anche in quella bottiglia di assoluta grandezza.
cqua

Beh, ora non esageriamo, la cantina la ha e non è un garage; solo che è un po' diversa da quelle che siamo abituati a visitare:

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Jadis, si je me souviens bien, ma vie était un festin où s’ouvraient tous les cœurs, où tous les vins coulaient.Un soir, j’ai assis la Beauté sur mes genoux. — Et je l’ai trouvée amère. — Et je l’ai injuriée...
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 12 gen 2011 16:57

andrea ha scritto:Ecco, se non ci fossero tutti queste orecchie da mercante in giro per il thread si sarebbero potuti evitare un sacco di sproloqui.


Ma non era onestà intellettuale? :D

andrea ha scritto:E magari parlare di vino e non delle prossime agognate degustazioni di quel vino, così ve lo faccio vedere io!!!!!


Confidando nel fatto che tutti possano un giorno bere una bottiglia di Rossese come quella, io mi sto chiedendo, visto che sono in molti a sostenere le potenzialità della zona (e avendone avuta io stesso una prova), se fra qualche anno possa accadere una riscoperta (o forse sarebbe meglio parlare di scoperta a tutti gli effetti) di quella zona come è successo in questi anni in tante parti di Italia (Boca, Gattinara, Etna...). Chissà se magari in futuro si potrà avere un Kunzli anche a Dolceacqua. O magari esiste già.
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There shall be one cigarette to two men,
To two women one half pint of bitter
Ale. In this land
No man has hired us.
Our life is unwelcome, our death
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda M. de Hades » 12 gen 2011 17:17

Pigigres ha scritto:Chissà se magari in futuro si potrà avere un Kunzli anche a Dolceacqua. O magari esiste già.



Sull' "altra" Riviera avevano Kurt Wachter e l'hanno un po' scoraggiato...
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda l'oste » 12 gen 2011 17:31

A chi segue e ama il calcio, non manca il ricordo di alcuni grandi calciatori di scuola slava.
Dzajic, Savicevic, Stoikovic, Boban, Suker, Mjatovic, Stankovic, la lista di grandi giocatori è lunga.
E' vero, sono generalmente incostanti e umorali, dopo i 30 anni spesso tirano i remi in barca, non hanno avuto grandi successi di squadra, nemmeno quando erano ancora sotto un'unica bandiera.
Purtroppo a volte capita anche qualche "pacco" ben confezionato.

Ecco, il rossese mi ricorda il calcio slavo, con il completo di genio e sregolatezza ed exploit individuali di grande eccellenza ma non senza un movimento unito vincente.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini

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