gobrish ha scritto:l'oste ha scritto:Ieri sera con focaccia ripiena di formaggio di capra e cipolla rossa stufata, ravioli home made ai due (avanzi di) arrosti (brasato e rollè di vitello) in brodo, bevuti due vinelli prestigiatori, che in alcuni momenti parevano scambiarsi di bottiglia o meglio, di etichetta. Prendono per il naso e per la bocca fino all'ultimo fondello di liquido.
Burloni, magari volevano dirmi che il vitigno non è mica l'unica cosa quando pucci dentro ad un bicchiere i neuroni investigatori dei sensi.
Barbaresco Rabajà 2007 Castello di Verduno, fruttatura piccola, delicata ma strabordante, dolce con giudizio, speziosamente ammiccante in punta di naso, come una pennellata scura per dare più profondità e ombre all'effetto aromatico.
Polputello sulla lingua dove lascia una scia elettrica di tannini, giovani ed esuberanti ma ordinati e senza punture amare. Piaciuto proprio.
Pommard 1er Rugiens 2006 Voillot, profumi di testa, autunnali anche nel frutto e nel tardivo fiore macerato, radici dense e calde, non amare non dolci, al palato tornano e sembrano appena strappate alla terra. In bocca accede solenne, senza fretta, c'è abbastanza peso, più del solito, bel tannino dritto ma moderato ed equilibrato da un'acidità più morbida e dal calore del succo. Piaciuto proprio.
Buona anche la torta al cioccolato e noci con "inserti" di latte condensato (!) accompagnata da un goccio di ron Zacapa 23 anni.
è sempre un piacere leggerti Andrea, se hai voglia mi dici di più della focaccia capra-cipolla? mi piace molto fare pizze e focacce e questa mi manca.
Grazie Gabriele, affinità musicali e non crescono.
Per la focaccia, preparo l'impasto con 70% farina 0 e il rimanente con altre farine, a seconda anche di quel che ho in dispensa. Ieri era 70% farina 0 e 30% farina di farro. Per 500 gr. di farine metto 400 ml d'acqua, una tazzina d'olio, 2 cucchiaini sale, 1 di malto (o zucchero grezzo).
In un ciotolone mischio bene acqua, sale, zucchero e olio e poi aggiungo metà della farina e impasto. Quando non ci sono grumi e sembra una pastella densa, aggiungo la restante farina mischiata con il lievito.
Ecco, qui è importante. Va bene anche il lievito di birra, ma se trovi il lievito madre liofilizzato del Molino Rosso è fantastico, ha varie tipologie, c'è da kamut, farro, frumento ecc. A Milano li prendo in viale Coni Zugna, da un Superpolo o comesichiama fornitissimo anche di farine (ha la Senatore cappelli Che per la pasta in casa è strepitosa).
Tornando alla focaccia, aggiunta la farina e il lievito continuo a impastare e poi lascio riposare un quarto d'ora coperta da strofinaccio. Dopo. metto tutto sulla spianatoia con una bella presa di semola di grano duro impasto con forza.
Fatta la palla la metto a lievitare 2-3 ore nel forno spento ma con la luce accesa.
Intanto preparo la cipolla rossa, tagliata a liste, stufandola piano piano in padella con olio, poco aceto sale e zucchero. Non la cuocio, ma la rendo solo morbida, tipo 5/7 minuti a fuoco basso. Quando la pasta è lievitata la divido in due pallette, una appena più grande (se ho tempo le faccio lievitare ancora un'oretta, ma si possono già stendere). Quella più grande la stendo come base e metto prima il formaggio di capra a tocchettini e sopra la cipolla rossa stufata. Copro con l'altra palletta di pasta che ho steso, faccio pochi buchi con una punta e inforno 15/20 minuti al massimo del forno sopra e sotto e non ventilato. I primi 5 minuti uso il ripiano basso e poi la metto a metà forno.
Appena uscita dal forno un giro d'olio ed è pronta.
Viene molto buona anche con il formaggio olandese Gouda, quello arancione un po' stagionato, al posto di quello di capra.