Al contrario bellissimo vino il San Lorenzo di G. Russo...velluto quasi setoso, ma anche sapido e "vero", beva strepitosa veramente piaciuto.
Se penso al costo dei due vini... direi che ho ancora un Redigaffi 2007 potrei proporre scambi?

ilvinaio ha scritto:Nebbiolino ha scritto:marcolandia ha scritto:Sangiovese di Romagna DOC Superiore Assiolo 2011 - Costa Archi
Gabriele ha prodotto un vino della madonna. L'avrei tranquillamente posizionato tra i Chianti di alto lignaggio magari da zona un po' più calda. Chapeau al produttore, lavoro incredibile, primo Sangiovese di Romagna che bevo da millenni a questa parte e che mi piace veramente. Bottiglia finita in un amen, io e la fidanzata in evidente stato di allegria, avessimo avuto una magnum avremmo finita pure quella. Felici come bambini che mangiano la nutella con le mani.
Grazie!
Ma cacchio, penso di essere l'ultimo rimasto sul forum a non aver assaggiato questo vino...dovrò rimediare quanto prima.
Siamo in due
paperofranco ha scritto:Ieri sera una serata sulla carta di un certo rilievo, e invece poi non ha riservato vere emozioni.
La Mission Haut-Brion 1988.
Il dubbio di una boccia non perfetta mi rimane in testa fino all’ultimo, anche se il livello era subito sotto il tappo(che si è sbriciolato) ed il vino non ha mostrato difetti evidenti.
Nota fumé da subito molto intensa, rimane un po’ statica per tutto il tempo senza trovare quella vera eleganza che ricordo in certe belle versioni di Haut-Brion, come un po’ sporcata da “qualcos’altro”. Dico questo immaginando che lo stile dei vini sia più o meno lo stesso. Bocca di notevole freschezza con un tannino fine ancora incisivo, ti lascia una sensazione di crudezza di fondo e un ché di irrisolto, persistenza comunque molto lunga.
Mi manca la signorile eleganza del profumo e il tatto vellutato e setoso del grande vecchio Bordeaux.
ilvinaio ha scritto:Nebbiolino ha scritto:marcolandia ha scritto:Sangiovese di Romagna DOC Superiore Assiolo 2011 - Costa Archi
Gabriele ha prodotto un vino della madonna. L'avrei tranquillamente posizionato tra i Chianti di alto lignaggio magari da zona un po' più calda. Chapeau al produttore, lavoro incredibile, primo Sangiovese di Romagna che bevo da millenni a questa parte e che mi piace veramente. Bottiglia finita in un amen, io e la fidanzata in evidente stato di allegria, avessimo avuto una magnum avremmo finita pure quella. Felici come bambini che mangiano la nutella con le mani.
Grazie!
Ma cacchio, penso di essere l'ultimo rimasto sul forum a non aver assaggiato questo vino...dovrò rimediare quanto prima.
Siamo in due
andrea ha scritto:ilvinaio ha scritto:Nebbiolino ha scritto:marcolandia ha scritto:Sangiovese di Romagna DOC Superiore Assiolo 2011 - Costa Archi
Gabriele ha prodotto un vino della madonna. L'avrei tranquillamente posizionato tra i Chianti di alto lignaggio magari da zona un po' più calda. Chapeau al produttore, lavoro incredibile, primo Sangiovese di Romagna che bevo da millenni a questa parte e che mi piace veramente. Bottiglia finita in un amen, io e la fidanzata in evidente stato di allegria, avessimo avuto una magnum avremmo finita pure quella. Felici come bambini che mangiano la nutella con le mani.
Grazie!
Ma cacchio, penso di essere l'ultimo rimasto sul forum a non aver assaggiato questo vino...dovrò rimediare quanto prima.
Siamo in due
quattro
lafacciazza ha scritto:paperofranco ha scritto:Ieri sera una serata sulla carta di un certo rilievo, e invece poi non ha riservato vere emozioni.
La Mission Haut-Brion 1988.
Il dubbio di una boccia non perfetta mi rimane in testa fino all’ultimo, anche se il livello era subito sotto il tappo(che si è sbriciolato) ed il vino non ha mostrato difetti evidenti.
Nota fumé da subito molto intensa, rimane un po’ statica per tutto il tempo senza trovare quella vera eleganza che ricordo in certe belle versioni di Haut-Brion, come un po’ sporcata da “qualcos’altro”. Dico questo immaginando che lo stile dei vini sia più o meno lo stesso. Bocca di notevole freschezza con un tannino fine ancora incisivo, ti lascia una sensazione di crudezza di fondo e un ché di irrisolto, persistenza comunque molto lunga.
Mi manca la signorile eleganza del profumo e il tatto vellutato e setoso del grande vecchio Bordeaux.
La Mission fa vini diversi da Haut Brion, molto piu' potenti e tannici, piu' balsamicie molto piu' "terrosi". C'e' fruttato dolce e spesso se li bevi accanto l'uno all'altro la Mission ti sembra un vino piu' "rustico". Ma sempre elegante; immagina un gentiluomo di campagna inglese vestito con abiti su misura ma adatti al luogo,giusto per darti un'immagine di riferimento
La nota fume' e' un classico.
Haut Brion 88 (bevuto parecchie volte e l'ultima volta penso l'estate scorsa),ne ho parlato di recente e Ale lo ha confermato, e' un vino anche se diverso dall'89 , semplicemnte fantastico; algido, ricco di note iodate e mentolate. Penso che berremo questa bottiglia insieme ad Haut Brion nell'orizontale che sta organizzando Ale quindi vedremo a che punto sta
gabriele succi ha scritto:andrea ha scritto:ilvinaio ha scritto:Nebbiolino ha scritto:marcolandia ha scritto:Sangiovese di Romagna DOC Superiore Assiolo 2011 - Costa Archi
Gabriele ha prodotto un vino della madonna. L'avrei tranquillamente posizionato tra i Chianti di alto lignaggio magari da zona un po' più calda. Chapeau al produttore, lavoro incredibile, primo Sangiovese di Romagna che bevo da millenni a questa parte e che mi piace veramente. Bottiglia finita in un amen, io e la fidanzata in evidente stato di allegria, avessimo avuto una magnum avremmo finita pure quella. Felici come bambini che mangiano la nutella con le mani.
Grazie!
Ma cacchio, penso di essere l'ultimo rimasto sul forum a non aver assaggiato questo vino...dovrò rimediare quanto prima.
Siamo in due
quattro
Viste le numerose richiesteorganizzate qualcosa voi milanesi, mi dite quando che vengo con quella boccia e anche altre al seguito!
ilvinaio ha scritto:Non sono proprio milanese al 100x100 comunque sento gli altri ed approfittiamo della tua disponibilità
paperofranco ha scritto:lafacciazza ha scritto:paperofranco ha scritto:Ieri sera una serata sulla carta di un certo rilievo, e invece poi non ha riservato vere emozioni.
La Mission Haut-Brion 1988.
Il dubbio di una boccia non perfetta mi rimane in testa fino all’ultimo, anche se il livello era subito sotto il tappo(che si è sbriciolato) ed il vino non ha mostrato difetti evidenti.
Nota fumé da subito molto intensa, rimane un po’ statica per tutto il tempo senza trovare quella vera eleganza che ricordo in certe belle versioni di Haut-Brion, come un po’ sporcata da “qualcos’altro”. Dico questo immaginando che lo stile dei vini sia più o meno lo stesso. Bocca di notevole freschezza con un tannino fine ancora incisivo, ti lascia una sensazione di crudezza di fondo e un ché di irrisolto, persistenza comunque molto lunga.
Mi manca la signorile eleganza del profumo e il tatto vellutato e setoso del grande vecchio Bordeaux.
La Mission fa vini diversi da Haut Brion, molto piu' potenti e tannici, piu' balsamicie molto piu' "terrosi". C'e' fruttato dolce e spesso se li bevi accanto l'uno all'altro la Mission ti sembra un vino piu' "rustico". Ma sempre elegante; immagina un gentiluomo di campagna inglese vestito con abiti su misura ma adatti al luogo,giusto per darti un'immagine di riferimento
La nota fume' e' un classico.
Haut Brion 88 (bevuto parecchie volte e l'ultima volta penso l'estate scorsa),ne ho parlato di recente e Ale lo ha confermato, e' un vino anche se diverso dall'89 , semplicemnte fantastico; algido, ricco di note iodate e mentolate. Penso che berremo questa bottiglia insieme ad Haut Brion nell'orizontale che sta organizzando Ale quindi vedremo a che punto sta
Bella immagine.
Non ho capito una cosa, "bevuto parecchie volte" intendevi La Mission?
lafacciazza ha scritto:paperofranco ha scritto:lafacciazza ha scritto:paperofranco ha scritto:Ieri sera una serata sulla carta di un certo rilievo, e invece poi non ha riservato vere emozioni.
La Mission Haut-Brion 1988.
Il dubbio di una boccia non perfetta mi rimane in testa fino all’ultimo, anche se il livello era subito sotto il tappo(che si è sbriciolato) ed il vino non ha mostrato difetti evidenti.
Nota fumé da subito molto intensa, rimane un po’ statica per tutto il tempo senza trovare quella vera eleganza che ricordo in certe belle versioni di Haut-Brion, come un po’ sporcata da “qualcos’altro”. Dico questo immaginando che lo stile dei vini sia più o meno lo stesso. Bocca di notevole freschezza con un tannino fine ancora incisivo, ti lascia una sensazione di crudezza di fondo e un ché di irrisolto, persistenza comunque molto lunga.
Mi manca la signorile eleganza del profumo e il tatto vellutato e setoso del grande vecchio Bordeaux.
La Mission fa vini diversi da Haut Brion, molto piu' potenti e tannici, piu' balsamicie molto piu' "terrosi". C'e' fruttato dolce e spesso se li bevi accanto l'uno all'altro la Mission ti sembra un vino piu' "rustico". Ma sempre elegante; immagina un gentiluomo di campagna inglese vestito con abiti su misura ma adatti al luogo,giusto per darti un'immagine di riferimento
La nota fume' e' un classico.
Haut Brion 88 (bevuto parecchie volte e l'ultima volta penso l'estate scorsa),ne ho parlato di recente e Ale lo ha confermato, e' un vino anche se diverso dall'89 , semplicemnte fantastico; algido, ricco di note iodate e mentolate. Penso che berremo questa bottiglia insieme ad Haut Brion nell'orizontale che sta organizzando Ale quindi vedremo a che punto sta
Bella immagine.
Non ho capito una cosa, "bevuto parecchie volte" intendevi La Mission?
No bevuto parecchie volte(6) si riferisce a haut Brion 88; solo 4 per la mission 88
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