vignadelmar ha scritto:paipus ha scritto:
come si può dimostrare la validità di simili punteggi in modo migliore? era una degustazione alla cieca, erano tutti degustatori con i fiocchi, era tra i primi vini bevuti, era per acclamazione popolare uno dei migliori "nasi" mai sentiti, è l'unico a cui sono stati attribuiti certi voti..cosa volete di più dalla vita?
sarebbe davvero molto triste e avvilente se nella categoria dei grandi vini ci potessero entrare solo i soliti nobilissimi 5/6 nomi dell'enologia mondiale, il vino è un emozione, il vino è vita, il vino è stupirsi dopo anni e anni di bevute per le emozioni che un umilissimo rossese può dare.
vallo a dire a Davide che Golia non si può sconfiggere..
Secondo me per esprimere un voto così importante avendone una relativa certezza, certezza relativa dato che siamo nel regno assoluto della soggettività, le condizioni sono altre. Se a te vanno bene mica c'è problema.
Il "problema" è nato quando a quella valutazione si è voluta dare una valenza assoluta e non emozionale. Secondo me per essere assoluta deve essere frutto di una valutazione più attenta e scrupolosa, tutto qui.
Ho detto la mia.
Ciao
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ma cos'è per te una valutazione professionale che possa conferire una valenza assoluta e non emozionale?
quella in cui si assaggiano, magari non alla cieca, 100 bottiglie diverse e si sparano mille voti sulle ali dell'assolutismo dato da una targhetta "degustatore gambero rosso" "degustatore l'espresso" ?? queste danno valenza assoluta??
perchè una valutazione data da molti assaggiatori ben più avvezzi di tanti "professionisti" a bere grandi vini "storici" è meno attendibile e assoluta?? se gli avessero dato "solo" 93 sarebbe cambiato qualcosa? quel vino sarebbe stato meno "pericoloso" per il gotha enologico mondiale?
chiedo tutto senza la minima ironia, cerco solo di capire cosa intendi.