Messaggioda Palma » 03 ago 2008 19:14
Metto qualche vino sui vini bevuti, che sono risuktati di valore assoluto, ma hanno creato animate discussione su chi fosse il vincitore. Le note riportate quindi sono assolutamente personali e non rappresentano l'idea di tutti i componenti il panel di degustazione (oltre a me, manichi e lo svizzero JtF)
- Villa Bucci riserva 2001: non ha saputo mai che Verdicchio potrebbe assagiare questo buon. Fatto dalle viti di 40 anni, questo è ricco, piccante e full-bodied con la grande lunghezza e la complessità - spiegate dal fatto che it' miscela dello S.A. di frutta da cinque vigne differenti. Bello. Bevanda ora.
- Clos Vougeot 2004 Ch. de La Tour: Qui ci è buon equilibrio della quercia/frutta/estratto e mentre il legno non è invisibile, è integrato più strettamente. I sapori full-bodied ricchi, dolci e muscolari trasportano il volume eccezionale ed il peso reale e questo anche è benedetto con una quantità impressionante di estratto asciutto. Il rivestimento più ovviamente è strutturato e richiederà parecchi anni nella cantina per venire intorno.
- Monprivato 1999: fatto in i ricchi, stile quasi opulento per questo vino, 1999 aromi esaltanti delle esposizioni delle rose e frutta dolce, con un profilo più full-bodied che il 2001, con gli importi generosi di frutta matura, della lunghezza eccezionale, dei tannini per sempre squisito bene-integrati e di un rivestimento che ultimi. Mentre si siede nel vetro, le note dei minerali ed il tabacco emergono gradualmente per completare questo Barolo magnifico.
- Rocche 1999: si apre con un naso sbalorditivo delle rose, del catrame, della liquirizia, del mentolo e del tabacco seguiti dal centro fragile della frutta rossa dolce della ciliegia con la lunghezza e l'indennità eccezionali, tannini serici. Comunque il mezzo nel corpo, là è abbondanza della struttura portante, suggerente che beva bene almeno l'età 20. È un'espressione minimizzata, tuttavia incredibilmente raffinata di Nebbiolo da uno dei luoghi superiori del Barolo. Una grande rappresentazione
- Chateau Leoville Las Cases 1996: Colore nero/viola è seguito da un naso spettacolare del cassis, del liquore della ciliegia, della griglia di dolore e dei minerali. È potente e ricchi sull'attacco, con tannino in modo bello integrato, concentrazione voluminosa, tuttavia nessun suggerimento di pesantezza o disjointedness. Mentre questo vino si siede nel vetro si sviluppa nell'altezza e nella ricchezza. È un notevole, senza giunte, palato-macchiare e vino straordinario elegante - la st classica - Julien. Malgrado dolcezza del tannino
ex Victor
Extreme fighet du chateau