Messaggioda Nexus1990 » 22 mag 2025 14:11
Ieri sera ci siamo riuniti in occasione del ritorno di un caro amico che vive a Parigi da un paio d’anni. Tema “Tour de France en Rouge”
Bourgogne et Beaujolais: La Finesse (Dix Ans)
Chateau Des Jacques Moulin-á-Vent ‘La Rochelle’ 2015
Vino di notevole compattezza, già dal colore rosso porpora, vivo, al naso esibisce un frutto di rovo molto tonico, un che di speziato scuro, un tocco floreale. In bocca il registro è lo stesso: frutto bello, solare, sorso con trama fittissima, molto intenso, buona lunghezza salina. Fa attendere altri 4/5 anni, già molto buono. 17/20
Rossignol-Trapet Gevrey Chambertin 1erCru ‘Aux Combottes’ 2015
Bottiglia che sembra avere una decina d’anni in più del suo compagno di batteria, ma non per questo stanca: naso un filo autunnale ma molto profondo, fatto di spezie dolci e tè nero, un niente di fruttino, ancorché un po’ asciugato. Bocca elettrica e agrumata, vivace, di tensione acido/sapida e finezza, in retrolfattiva qualche botanica (ginepro) arricchisce il ventaglio aromatico. 17,25/20
Bourgogne et Vallée de la Loire: L’Equilibre (Quinze Ans)
Anne Gros Echezeaux ‘Les Loachausses’ 2010
Pregevole l’integrità del vino e del frutto: al naso agrume chiaro e lamponi, grande definizione. Sorso che ha quella precisione “libera” che hanno solo i grandi Borgogna, golosissimo, non cambia tantissimo nel calice ma ha energia da vendere. Finale lungo e finemente speziato/mentolato. 18,25
Clos Rougeard Saumur-Champigny ‘LesPoyeux’ 2010
Intossicante l’intensità olfattiva: spezie bruciate, hashish, jalapeno, coriandolo, zafferano, qualcosa di selvatico, è impossibile staccare il naso che ti richiama continuamente. La presa sul palato è eccezionalmente solida, la trama serrata, il finale molto lungo con tutto il corredo speziato/bruciato/orientaleggiante. Un vino di impatto clamoroso, una esperienza davvero unica. 18,75
Bordeaux et Vallée du Rhone: La Puissance (Vingt-Cinq Ans)
Guigal Côte-Rôtie ‘LaMouline’ 2000
Integrità spettacolare a partire dal colore, sembra avere 15 anni di meno. Parte un po’ ridotto perfino, ma non serve tanto tempo per far aprire questo vino meraviglioso: carne affumicata, sangue, pepe bianco, frutti di bosco, fiori blu, arioso e ampio. In bocca pieno, carnoso, la potenza senza peso al suo apice, in allungo torna la nota ematica, il sale, l’agrume, un floreale chiaro. Grandissimo. 18,75
Chateau Pontet Canet Pauillac 2000
Giovanissimo anche questo già dal colore scuro ma luminoso, sfodera un corredo più “normale” degli altri dove sotto la coltre balsamica/mentolata ci sono frutto e spezia scura, liquirizia, cuoio nobile. Bocca di bel dinamismo, succosa, lunga, finale piacevolmente mentolato, rinfrescante. Soffre un po’ il paragone con la maggiore luminosità/estroversione del suo vicino, comunque un grande vino che ha prospettiva di miglioramento per 10 anni almeno. 17,75