Consigli: bianchi fermi affinati in botte

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littlewood
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda littlewood » 17 dic 2024 22:03

La rocca di pieropan se aspettato come e' giusto che sia....ma anche gli eremi di corrado dottori oppure il dettori bianco oppure il matio di cadinu...o il bianco del casal di ca' la bionda .... :D
Pirlage
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda Pirlage » 17 dic 2024 23:37

Monferrale ha scritto:
Pirlage ha scritto:Dubbio: un cuvee bois les cretes del 2018...è ancora godibile, se bevuto a breve/inizio 2025?
O siamo già troppo in là? Chiedo perché la mia enoteca ha ancora una bottiglia 2018...


se è stato conservato bene sì


Alla fine l'ho presa... Su come tiene i vini il mio pusher ho pochi dubbi, poi son d'accordo che se è andato ritorno con bottiglia tappo e scontrino e si rimedia.
A proposito: ricordo bene, il cuvee bois ha il tappo a vite?
Monferrale
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda Monferrale » 17 dic 2024 23:50

Pirlage ha scritto:
Monferrale ha scritto:
Pirlage ha scritto:Dubbio: un cuvee bois les cretes del 2018...è ancora godibile, se bevuto a breve/inizio 2025?
O siamo già troppo in là? Chiedo perché la mia enoteca ha ancora una bottiglia 2018...


se è stato conservato bene sì


Alla fine l'ho presa... Su come tiene i vini il mio pusher ho pochi dubbi, poi son d'accordo che se è andato ritorno con bottiglia tappo e scontrino e si rimedia.
A proposito: ricordo bene, il cuvee bois ha il tappo a vite?


Non se recentemente abbiano introdotto il tappo a vite ma il 2018 se ben ricordo non lo aveva…
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paperopap
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda paperopap » 18 dic 2024 09:42

Pirlage ha scritto:A proposito: ricordo bene, il cuvee bois ha il tappo a vite?


Io ho la 2020 e non ha lo stelvin.
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Raido
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda Raido » 18 dic 2024 15:59

La Torre a Civitella di Sergio Mottura ?
ferrari federico
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda ferrari federico » 18 dic 2024 16:16

littlewood ha scritto:
ferrari federico ha scritto:Io direi il cuvée bois di les Cretes, il sempre valido Cervaro della Sala, un po’ fuori budget l’eccezionale Fiorduva della Cuomo.

Ecco .dire valido il cervaro mi sembra un' ossimoro ...


Il Cervaro è qualche anno che non lo bevo ma lo ricordo come un bianco di livello…
È così cambiato?
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda Trabateo » 18 dic 2024 16:33

littlewood ha scritto:
Trabateo ha scritto:
BaronBirra ha scritto:Se non è tassativo il legno, Fattoria San Lorenzo - San Lorenzo Bianco


E tutta una serie di Fiano a ben meno del range indicato

Fiano no legno please!


Anche tu dovresti leggere bene e seguire la Consecutio temporum
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda gmi1 » 18 dic 2024 17:42

come non menzionare il mitico Giarone di Bertelli? 1990 e 1998 annate ormai iconiche....
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda dani23 » 18 dic 2024 17:57

gmi1 ha scritto:come non menzionare il mitico Giarone di Bertelli? 1990 e 1998 annate ormai iconiche....

Lascia stare Glauco, a parte quelle ‘mummificate’ a Viadana, tutte le altre si possono lavandinare…purtroppo…
Patatasd
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda Patatasd » 18 dic 2024 19:02

ferrari federico ha scritto:Il Cervaro è qualche anno che non lo bevo ma lo ricordo come un bianco di livello…
È così cambiato?

Mah... bisogna capire cosa uno intende per livello.
Comunque non credo proprio che sia cambiato, visto che rappresenta appieno lo stereotipo del "vinone" bianco barricato degli anni '90, più una caricatura che un vino.
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda vinogodi » 18 dic 2024 20:01

...Cervaro , conoscendone la storia , mi ricorda la parabola di Annamaria Clementi negli spumanti , proprio perchè li seguivo "da vicino" . Vini paradossali, legnosi volutamente per un mercato che allora lo richiedeva ( come il Batar di Querciabella, il Cuvée Bois di Cretes, lo Chardonnay di Planeta ,i Predicati/capitolari del muschio toscani ecc) . Nel tempo alcuni di loro si sono non dico ingentiliti, ma consapevoli di un gusto mutato , hanno ridimensionato le caratteristiche di "falegnameria-wines" . Oggi Cervaro si beve ( come l'Annamaria Clementi) : magari non lo apprezza l'amante dello Chablis , ma si beve senza bisogno di pulirsi dalla segatura il palato... 8)
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda LibeDeOro » 18 dic 2024 21:12

Patatasd ha scritto:
ferrari federico ha scritto:Il Cervaro è qualche anno che non lo bevo ma lo ricordo come un bianco di livello…
È così cambiato?

Mah... bisogna capire cosa uno intende per livello.
Comunque non credo proprio che sia cambiato, visto che rappresenta appieno lo stereotipo del "vinone" bianco barricato degli anni '90, più una caricatura che un vino.



L’ho sempre evitato come la peste quantomeno prima di un lustro, ma un amico ha voluto stappare a tutti i costi un 2022 qualche mese or sono (nonostante i miei avvertimenti rispetto a quello che pensavo avremmo assaggiato) ed invece è un altro Cervaro.
Non so se dipenda dal fatto che non fa più tutta la malolattica, ma non ho assolutamente trovato il solito vinone stucchevole.
Bella freschezza sulla solita materia importante.
Piaciutone.
"I vincenti trovano sempre una strada, i perdenti trovano sempre una scusa" JFK.
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda gmi1 » 19 dic 2024 13:08

dani23 ha scritto:
gmi1 ha scritto:come non menzionare il mitico Giarone di Bertelli? 1990 e 1998 annate ormai iconiche....

Lascia stare Glauco, a parte quelle ‘mummificate’ a Viadana, tutte le altre si possono lavandinare…purtroppo…

e va bé, peró ci hanno fatto bere bene ai tempi...
ferrari federico
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Re: Consigli: bianchi fermi affinati in botte

Messaggioda ferrari federico » 24 dic 2024 10:40

vinogodi ha scritto:Vini paradossali, legnosi volutamente per un mercato che allora lo richiedeva


È indubbiamente vero: negli anni ‘90 molti cercavano il vino “barricato” come sinonimo di qualità, di modernismo ecc e non solo nei bianchi. Poi, a un certo punto, è scoppiato il trend dei vini autoctoni, naturali ecc e, mi sembra, è ritornata in auge una certa impostazione tradizionalista (alla Bartolo Mascarello, tanto per intenderci)

Per quanto riguarda il mio personale parere, non è questione di legno si o legno no (mi piacciono sia gli Chablis freschi e minerali sia i Mersault strutturati, burrosi e maturati in legno nuovo), così come non è problema di tradizione o innovazione (la tradizione altro non è che innovazione consolidata e non è immutabile) ma è questione di aderenza al terroir e, se mai, di stile del produttore.

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