vinogodi ha scritto:Vini paradossali, legnosi volutamente per un mercato che allora lo richiedeva
È indubbiamente vero: negli anni ‘90 molti cercavano il vino “barricato” come sinonimo di qualità, di modernismo ecc e non solo nei bianchi. Poi, a un certo punto, è scoppiato il trend dei vini autoctoni, naturali ecc e, mi sembra, è ritornata in auge una certa impostazione tradizionalista (alla Bartolo Mascarello, tanto per intenderci)
Per quanto riguarda il mio personale parere, non è questione di legno si o legno no (mi piacciono sia gli Chablis freschi e minerali sia i Mersault strutturati, burrosi e maturati in legno nuovo), così come non è problema di tradizione o innovazione (la tradizione altro non è che innovazione consolidata e non è immutabile) ma è questione di aderenza al terroir e, se mai, di stile del produttore.