diego ha scritto:Belle bottiglie...andrea.
Dicci cosa ha detto lo spagnolo però!
Siamo amici da vent'anni, in Italia viene raramente e in Spagna beviamo i suoi amati tempranillo e qualche bordeaux. Ogni anno scambio con lui un gran brunello che ama, con Vega Sicilia o Pesquera. Per questo motivo ho voluto fargli bere Giacosa (e anche l'Amarone), perchè sapesse che da noi non c'è solo il brunello. Non conosceva molto il nebbiolo, in Catalunya si trova poco, in effetti spesso all'estero Montalcino ha un impatto maggiore della langa. Ho molti amici e conoscenti spagnoli, di varie fasce d'età e, a parte i grandi appassionati, in generale è conosciuto Gaja, non il barbaresco, solo un poco di più il barolo. Forse la toscana esercita fascino maggiore del Piemonte, per l'indotto immaginario generale, l'arte, la "fama" del Chianti, le spiagge, il Palio di Siena, Bolgheri...
Comunque mi amigo è rimasto affascinato anche dal trebbiano di Valentini, del quale gli ho regalato la 2002. Certo in Spagna bianchi così se li sognano, per ora.
Del nebbiolo comunque era tanto colpito che a pranzo in un ristorante di un amico ha voluto fare un ripassino con spettacolare brasato d'asino e polenta, formaggi di capra, bolle Stocker nature per aperitivo poi
Gattinara San Francesco 2001 - Antoniolo profumi decisi, profondo e intenso, ma molto elegante nelle note di fiori "scuri" macerati. Me lo aspettavo più duro, invece anche al palato, scalpita ma fine, dolcemente, nonostante i tannini all'erta e un gusto minerale deciso. Piaciuto.
Barolo 1991 - Bartolo Mascarello inaspettato millesimo, invece vivissimo, profumi di bacche rosse dolci, geranio, arachidi, note leggermente "fumose" da cenere di legna. In bocca è un po' diluito, non ossidato ma leggero, acidità ancora fresca ma un po' smussata, un bel sapore delicatamente floreale in ritorno. Piaciuto con emozioncina (Bartolo's rules).
Per finire stasera in una storica osteria milanese (che ho scoperto essere frequentata da forumisti), abbiamo fatto i bravi e con l'ottimo agnello con patate abbiamo bevuto solo un discreto q/p, il
rosso Conero base di Moroder 2005, montepulciano credo in purezza, molto piacevole al palato, anche sensuale, non ampissimo nei profumi, affumicati e appena vinosi.
Domani domenica "di magro".
Sorrisone gaudente.