Stilistmaxim ha scritto:Buongiorno sono un distributore di vini artigianali ci tenevo a far presente che vini di Carmelo Cappello sono presenti in Giappone, Francia, Germania, Svizzera e la nostra Italia, scelti personalmente da sommelier di ristoranti stellati e non, in più da proprietari ed esperti assaggiatori di enoteche e wine bar.
Riguardo alla sua disamina parecchio incoerente, trovo che alcune caratteristiche potrebbero essere individuate in vini deviati ma chiaramente le non è in grado di capirlo.
In alcune bottiglie all'apertura c'è quel velo di odore dovuto all'artigianalità del vino ma che poi scompare, e non dopo giorni! Ogni volta che mi arrivano i campioni delle nuove annate lascio la bottiglia aperta una settimana ed assaggio un calice ogni giorno e non c'è mai un decadimento del vino.
Poco tempo fa abbiamo assaggiato con dei nuovi clienti le tre etichette con l'annata in questione, e i vini erano parecchio performanti, dominava una grande pulizia ed equilibrio, per tutte tre le etichette. (Parole dei proprietari)
Quindi trovo che la sua descrizione manchi di rispetto a tutti i professionisti che hanno degustato scelto e continuano ad acquistare i vini di Carmelo Cappello.
Non si può semplicemente dare queste informazioni dissonanti dalla realtà, stiamo parlando di vini artigianali di alta qualità che sfidano il tempo, atti a divenire ricercati ( e questo sta già accadendo) ed apprezzati dai migliori assaggiatori e sommelier nel mondo. Cheers!
Che se ne parli bene o che se ne parli male, l'importante è che se ne parli...
Dovrebbe esserne già contento.
Ormai una certa tipologia di vino attira tante persone, anche se io continuo a dire che esistono solo vini buoni, vini meno buoni e vini con evidenti problematiche/difetti enologici ma che in tanti ritengono dare personalità al vino.
E' anche vero che a qualcuno piacciono le donne molto in carne, quelle con l'esoftalmo o quelle con le ascelle pelose, per non parlare di tutto l'arcobaleno che ormai si ostenta in ogni dove. De gustibus. Libertà.
Però nessuno, e ribadisco nessuno, potrà oggettivamente dire che Charlize Theron non sia quantomeno da 99+ PP .
Dalla sua descrizione, parrebbe quindi che i vini di Cappello sarebbero quindi i nuovi Charlize Theron enologici, oggettivamente incriticabili per chiunque. Giusto un pelo di esagerazione.
Penso invece che il suo intervento sia stato alquanto inopportuno, soprattutto per i modi.
Se passa dalle mie parti, organizziamo una degustazione rapida con altri 2-3 buoni palati e se ne parla in amicizia ma senza sconti ed in totale ed assoluta onestà intellettuale.