I miei 2 cents....
In primis ringrazio Marco per l'organizzazione e tutti i presenti per la bella compagnia di bevuta.
La Barrique si dimostra una garanzia.
Crichet Paje si dimostra a pieno titolo un vino "world class", meraviglioso! Alla prima nasata ho esclamato subito pinot noir di borgogna, anche alla seconda a dire il vero, finché non l'ho assaggiato non mi sono allontanato da quei lidi.. In bocca non tradisce le sue origini pur essendo un "qualcosa a parte" e con il tempo anche il naso si allinea al suo terroir. Esplosivo e profondo, vino apolide, devo ammettere che rappresenta la punta di diamante della denominazione a mio gusto/avviso.
Voto 97.
CLB La Colombiere, parte piano molto chiuso e con il tempo si è rivelato sempre di più regalando un vino vibrante giocato sulla freschezza con un equilibrio di frutto davvero mirabile, buona complessità, di una beva pazzesca e di grande allungo.
Voto 96.
Sua maestà Leroy con NSG Aux Allots... mi aspettavo di più, sicuramente non li manca complessità e mutevolezza, sia in naso che in bocca ci senti di tutto, ma ad volume più basso e con un pizzico in meno di equilibrio/amalgama rispetto alle mie aspettative. Mentre lo degustavo pensavo che qualche anno prima avrebbe avuto un miglior sostegno di acidità e frutto un po' più croccante, rispetto ai liuex dits di Vosne Romanee un gradino sotto.
Voto 95.
Mini verticale di calvari.... orgasmo! 3 annate differenti ci regalano 3 vini davvero e dico davvero diversi.
2002 siamo in rodano.
1999 vino forse della giornata perché nonostante gli annetti sulle spalle ha ancora un bel percorso da fare.
1996 godibilissimo con una carattere più crepuscolare ma di grande equilibrio e complessità.
Tutti vini bellissimi e non appena li metti in bocca senti subito la stoffa del fuoriclasse.
Voto 1999 97+.
Coche Dury, per me è il re mida dei bianchi di Borgogna, personalmente mi fa impazzire e si sente la mano in tutti i suo vini.
Il suo Puligny è ampio, potente, fresco ma allo stesso tempo, come tutti i suoi vini è caratterizzato da una tensione che non stanca la burrosità di base del vino.
Da finire in attesa del cestino dei grissini.
Voto 96.
Infine i Kurni V.V., prima volta in vita mia (non per il Kurni normale), dico semplicemente che non è il mio vino. La 2007 l'ho trovata più che altro un esercizio di stile a tal punto da far impallidire il più ostico dei primitivi. Concentrazione, concertazione e concentrazione, equilibrio e acidità in panchina con la pubalgia.
Lady marmalade.
La 2002 invece molto più addomesticata, alla fine l'ho trovata più nelle mie corde e con maggior equilibrio, certo ti rendi conto che non siamo a Chambolle Musigny, ma è il bicchiere del terzetto che riproverei volentieri.
p.s. per Marco, si sono una fighetta nebbiolista / pinot noirista.