maxer ha scritto:pipinello ha scritto:Tutti i disciplinari prevedono che la riserva, semplicemente, sia un vino che ha fatto un anno di affinamento in più.
Da nessuna parte c'è scritto che debba essere il risultato di una selezione in vigna o altro.
E la maggioranza dei produttori la interpretano così; si tengono il vino un anno in più in cantina e lo fanno pagare quel 20-30% in più.
O credete davvero che tutte le riserve di Brunello e Barolo siano vini differenti e che Tiezzi sia un'eccezione?
Chi fa davvero un altro vino non se lo fa sicuramente pagare il 20% ma il 200% in più...
E gli allocchi " intenditori " ci cascano a frotte ...
Dal disciplinare del Barolo. Caratteristiche al consumo dell'annata vs riserva. Scovate le differenze...
1. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita «Barolo», all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso granato;
odore: intenso e caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol;
con «menzione geografica aggiuntiva» e «vigna»: 13,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
2. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita «Barolo» tipologia «riserva», all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso granato;
odore: intenso e caratteristico;
sapore: asciutto, pieno, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol;
con «menzione geografica aggiuntiva» e «vigna»: 13,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.