PELAVERGA 2017 G.B.BurlottoDopo le numerose crisi di astinenza superate a fatica lo scorso anno, questa volta mi sono mosso per tempo : prenotazione cartoni in ottobre, richiamo a Fabio in aprile, ritiro a metà giugno.
Il 2017 è una meraviglia ! Questo vino, che in vigna e in cantina è molto amato da Fabio, riesce a comunicarmi una grande sensazione di piacere e di gioia nel bere.
Lo so benissimo, ci sono, e bevo, bottiglie molto più blasonate, più strutturate, più costose ..., magari più transalpine, più più più.
Però il Pelaverga 2017 di Burlotto, con la sua eleganza, la sua tradizionale peposità (tra l' altro quest' anno piacevolmente accentuata), la sua straordinaria bevibilità, la sua raffinata semplicità mai banale, lo considero fra i miei vini italiani preferiti , (non solo in quella sua bassa fascia di prezzo), tanto che oserei chiamarlo lo Syrah della Langhe (fesseria ? Mah
).
Ah, l' ho accompagnato (ad una temperatura di 12-13 gradi) ad un risotto Carnaroli Acquerello, cipolla di Tropea come moderato soffritto, mia usuale e rispettosa aggiunta di acqua salata nella cottura, mantecatura all' onda con burro di malga e un' ottima crema di tartufo bianco di Alba (7,5 %) della TartufLanghe (è sì un po' costosetta, ma finora è l' unica crema al tartufo che non mi ha mai provocato ustioni gastriche di origini chimiche ...), semplice aggiunta di erba cipollina tagliata sottilmente per un buona presentazione anche estetica.
Vino amato, abbinamento perfetto = bottiglia finita