Messaggioda vinotec » 20 apr 2018 15:21
...qui sotto le impressioni sui vini bevuti, fatta dal mio compaesano Iacopo Casadio, non iscritto al forum, ma da me invitato per amicizia:
Never Wine Alone si trova qui: Brisighella.
2 h ·
Ivo Zoffoli continua ad invitarmi e io non posso che ringraziare e godere; della compagnia, che inizio a conoscere e che ogni volta mi insegna tanto, e naturalmente della maestosità liquida instillata nelle mie papille e nei miei ricordi.
L’ennesima opera d’arte di Ivo, l’ennesimo bis concesso al pubblico in delirio.
__________
Allora il menu è andato così e rispecchia le batterie di vini, magnificamente organizzate da Marco Vinogodi: entrata di crescentine, squacquerone e salame del contadino, crostini di porcini e di fagiano. A seguire pappardelle al colombaccio, tordi e merli al tegame, beccacce in umido, capriolo classe 0 in salmì, polenta fritta. Per concludere con mostarda viadanese con parmigiano reggiano 40 mesi e creme caramel della mamma fatto in casa.
———————
|• OVERTURE •|
- CHAMPAGNE DUMENIL N.A MAGNUM: durato un battito di ciglia anche se in magnum. Teso, longilineo, di bella freschezza agrumata. Bevibilità massima.
- PHILIPONNAT 2013/SBOC. 2017: lo Champagne dell’Avvocato. Dosaggio importante, con un finale amaricante che può far storcere il naso ma che personalmente adoro.
- FERRARI PERLE BIANCO RIS. 2007: tra il lime e la mela verde. Tagliente e bevibile in grande scioltezza.
- BLANC DE BLANC VOIRIN JUMEL GRAND CRU: una bolla davvero particolare. Anzi, di sparkling ha poco. Minerale certo, ma con potenza e rotondità inusuale. Da tutto pasto.
- BLANC DE BLANC JEAN VALENTIN SAINT AVERTIN PREMIER CRU: beva più semplice, missionario e piacevole.
——————-
|• I° ATTO •|
BOURGOGNE 2009 NEGOCE LEROY: quando c’è la Madame è sempre qualcosa di evocativo. Rosso granato, profilo delicato, profumi carichi di tipicità. Bocca piacevolmente fresca e un po’ smagrita. Coerente con l’annata. Qui lo stile Leroy, lascia il passo al Suo gusto personale e la fa propendere per l’etichettatura, con il regale sigillo.
CHARME-CHAMBERTIN TORTOCHOT 2007: uno degli innumerevoli vini mai assaggiati fino a quel momento. Mi convince molto, ma ascolto anche i più esperti che lamentano una non particolare nitidezza e un’opaca bellezza. (Sarò di bocca buona!!!!). A me ha stregato. Nel lungo periodo mi pareva esemplare l’alto lignaggio, tutto giocato sull’eleganza. Piacevole nota balsamica e note vegetali/officinali. Tannino fine di magnifica fattura.
- BRUNELLO DI MONTALCINO BIONDI SANTI 2006: possente, di consistenza importante e alta densità palatale. Note di di viola. Bocca tesa ma vigorosa. Vino ciccione, succoso di arancia che gratifica e accarezza armoniosamente la bocca e con ancora tanta vita davanti.
——————-
|• II° ATTO •|
- ORNELLAIA 2000: Scuro autunnale sia alla vista che al gusto. Al naso amarene sotto spirito, frutta matura in confettura, cannella , terra arata , foglie caduche autunnali . In bocca è rotondo e sovviene la macchia mediterranea. Sentori di sottobosco bagnato, autunnale.
- CHATEAU PALMER 1995: vivo e di integrità perfetta. Gran bella tensione in bocca. Tabacco, spezie orientali e il cuoio. Terziarizzazione perfetta ma che non dà adito a note piraziniche eccessive. Il Bordeaux che ci piace e ci convince sempre.
- CHATEAU PICHON LOGUEVILLE COMTESSE DE LALANDE 1990: un Pauillac setoso di un rosso ancora chiaro, con qualche ruga d'espressione aranciata. Naso eccezionale con spezie e agrifoglio, caffè e goudron. Bocca severa ma carezzevole come un nonno introverso ma affettuoso. Tratto minerale fa da contraltare al tabacco e alle note carnose. Ancora frutto scuro netto e caldo.
——————-
|• III° ATTO •|
- AMARONE ROCCOLO GRASSI 2000: non il mio vino come tipologia ma effettivamente aperto e godibile. Ciliegia, cacao amaro ed erbe aromatiche.
- SPECIAL: ovvero un prelievo da botte di Kurni Vecchie Vigne 2008, da una partita di uve da vigne di 100 anni non in commercio: estratto secco 55ma. Ha una forza e spessore monolitici, con una persistenza infinita e impattante. Non è un prodotto che rappresenta l'idea del produttore come vino finito, ma non si può non amare nella sua piacevolezza, rotondità e lunghezza.
——————-
|• FINALE •|
- PASSITO DI BRISIGHELLA 1978 ALBANA DI ROMAGNA: ambrato , molto mallo e tabacco con note fumé. Ivo lo ha voluto aprire per la ricorrenza della sua laurea, quindi ha in sé un plus nostalgico che te lo può fare solo amare a prescindere.
- PORTO FERREIRA 1963: i più esperti mi parlano di un’annata monumentale quasi storica per la zona. Ambrato di densità notevole, profumi esplosivi di scorza di arancio, cardamomo, prugna, spezie dolci, pietra focaia. Bocca calda, fine, avvolgente, setosa, morbida, carezzevole. Di livello assoluto. Equilibrio e armoniosità si tengono la mano.
_________
Ringrazio Ivo, anche se non so più come fare ad esprimere tutta la mia stima e la mia gratitudine per tutto questo. Sono tutte “prime” per me, vorrei continuare ad applaudirti, e non vorrei mai si spegnessero le luci o chiudessero le quinte.
Con affetto.
I.
UBI MAIOR, MINOR CESSAT !