A giornata primaverile soleggiata ieri abbiamo abbinato, per contrasto, una cieca di nebbiolo.
Metto qualche impressione.
Prima batteria con tre vini sensibilmente diversi fra loro.
F.lli Alessandria – Barolo Monvigliero 2009
Balsamico, invitante sul frutto scuro e dolce, caldo ma setoso in bocca, elegante, con possibilità di crescita ma sostanzialmente già risolto. Abbastanza irresistibile.
Cavallotto – Barolo Bricco Boschis 2004
Al naso prima si deve liberare del chiuso, poi dà l’idea di un vino già avanti, idea del tutto smentita dalla bocca, la più aggressiva e giovanile della giornata. Tradizionale. Col tempo si ricompone mostrando ampiezza, articolazione e lampi di classe, benché non perda del tutto l’aggressività tannica; mi sembra un gran bel vino, da aspettare ancora un pochino.
La Spinetta – Barbaresco Vigneto Starderi 2005
Un bestione lungo e potente che tende a sovrastare gli altri; col tempo, oltre alle note classiche, si articola variamente su menta, vernice, spezie, poi anche erbaceo…Niente da dire, gran bel vino anche questo, se piace il genere…
Seconda batteria più difficile da giudicare sia per la quantità di vino già buttata giù che per l’invasività sensoriale dello Spinetta che rimane sul palato e nel cavo.
Parusso – Barolo Le Coste-Mosconi 2007
Un po’ come il Cavallotto al naso sembra più avanti che in bocca, dove è un pelo asciutto e troppo giovane. Cresce nel bicchiere ed è buono, ma mi sembra avere meno potenzialità del suddetto. Il più potente della seconda batteria.
Brovia – Barolo Villero 2004
Floreale, si sviluppa sul frutto acidulo con naturalezza e continuità, elegante come Il Monvigliero di cui sopra, ma qui siamo più sul frutto rosso; sfaccettato, lungo. Molto molto buono.
Cascina Ebreo – Torbido 2004
Ripulito da qualche nota ferrosa al naso, secondo me è preso nel momento perfetto di beva. Assetto su frutto, note di bosco e di terra, molto “sostanziale”, voglio dire che non ha grandi svolazzi ma in bocca è un godimento.
Nel complesso una dimostrazione molto notevole, lo dico da sangiovesista convinto, della bontà del nebbiolo.
Metto le mie preferenze accompagnate da una voto in ventesimi stile vecchio Espresso che ha solo la funzione di chiarire le mie impressioni, senza la minima pretesa di dare una valutazione oggettiva.
I migliori secondo me Il Villero Brovia e il Monvigliero F.lli Alessandria (siamo sui 18.5).
Seguono da vicino Torbido Cascina Ebreo e Cavallotto Bricco Boschis (17.5-18)
Parusso direi 17.
La Spinetta per me va sui 16.5-17, ma se valutato in centesimi americani potrebbe avvantaggiarsi del tasso di cambio e tramutarsi in un 95/100…
Queste impressioni penso siano state più o meno condivise nel gruppo, tranne che per il Cavallotto (che a qualcuno è piaciuto di meno) e per la Spinetta (che a qualcuno è piaciuto di più).
Alla prossima!