Disfida a singolar tenzone ottimamente organizzata, as usual, da Marco con cui mi ci ritrovo in quasi tutti i descrittori già elencati.
La classifica rispecchia fedelmente quanto la fotografia di ieri ha immortalato e, non me ne vogliano i Sangiovesisti o Sangiovesari, se togliamo i pesi massimi, il nebbiolo gioca in un’altra categoria: provocazione voluta
Riporto alcune note del mio personale tabellino, che non è però quello di Rino Tommasi…vi dovrete accontentare:
Batteria dei 2004 di un’altra galassia (personalmente ho dato un ex-equo) dove, all’eleganza del Poggio di Sotto rispondeva il Monvigliero (per me primo assaggio in assouto) estremamente avvolgente.
Le prime note che ho scritto di getto sono state: oliva, salamoia, china che ho poi scoperto essere le principali caratteristiche di quest’espressione delle Langhe, l’avessi conosciuto prima…
In ogni caso, per quanto riguarda l’eccezionale Sangiovese, terzo assaggio e mai deluso, anzi, sempre beva goduriosa.
Batteria dei 96 dove il ringer è arrivato a fine degustazione e che, per me, non solo avrebbe messo in riga i suoi coetanei piemontesi e toscani ma, se giocato in piena kermesse, avrebbe detto la sua anche con altre espressioni di giornata più importanti.
Come spesso mi capita, ogni volta che ho la fortuna di assaggiare dei Taurasi anzianotti, mi sorprendo nel dire (e confermare): “vino irreale”
Batteria degli 85: Biondi Santi uber alles!
Batteria dei 64: qui invece concordo con Andrea e dissento parzialmente con quanto scritto da Marco.
Se è vero che il Villa Antinori aveva conservato un’ottima integrità, è anche vero che si era perso per strada certe peculiarità del Sangiovese sfoderando invece un “sospettoso” yogurt ai frutti di bosco.
Come ho avuto già modo di scrivere a Marco, trovo che la scelta del NSG di Mugnier, che la nostra parte del tavolo, forse più intenta a far gioiosa caciara che a tendere l’udito alle richieste che invece arrivavano da altrove, non aveva colto, sia stata quantomeno improvvida ma tant’è che il generoso padrone di casa ha voluto assecondarla.
Di mio, avrei preferito di gran lunga un riesling o bolla sgrassante, per quanto riguarda il PN, sono tra quel 88,71% che se l’è cagato e goduto ben poco.
PS: la prossima volta Bobbi e il Parente ai lati opposti del tavolo;
PPS: e i ciccioli per il Perso?!
Quasi dimenticavo!!!
Le 3 bolle d'ingresso:
MC Lini BdN 2005 (sb 2015): maturo, cremoso, champagne classico ma di bellissima beva...ah, dalla regia mi dicono non essere una bollicina francese
Chateau de Bligny BdB 2006: maturo, cremoso, champagne classico e di bellissima beva...e questo sì che è francese
Le Brun Servenay VV 2006: speziato, affumicato, agrumato, bollicina raffinata e mooooooolto interessante, il mio preferito.
Disfida Vintage perfettamente riuscita e goduta: grazie Marco!
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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... non c'entrava un cazzo ma cerco anche di accontentare chi ha desiderata da soddisfare ... 
