Parliamo di guerra

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tenente Drogo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 16 dic 2023 22:19

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
Se io dovessi sentirmi in colpa perchè vivo in un paese più fortunato... non capisco perchè tu non accetti il fatto che il benessere di cui godiamo è a scapito del benessere di un altro essere umano.


vabbè mi contraddico alla velocità della luce
non è che non l'accetto, è che non è vero


la ricchezza è un gioco a somma zero... se io guadagno tu perdi...




ma non è così
la ricchezza crea ricchezza

naturalmente non facciamo finta che non ci siano problemi, che non ci siano squilibri

ma come diceva Keynes: «Il capitalismo non è intelligente, non è bello, non è giusto, non è virtuoso e non mantiene le promesse. In breve, non ci piace e stiamo cominciando a disprezzarlo. Ma quando ci chiediamo cosa mettere al suo posto, restiamo estremamente perplessi.»
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 17 dic 2023 09:53

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
Se io dovessi sentirmi in colpa perchè vivo in un paese più fortunato... non capisco perchè tu non accetti il fatto che il benessere di cui godiamo è a scapito del benessere di un altro essere umano.


vabbè mi contraddico alla velocità della luce
non è che non l'accetto, è che non è vero


la ricchezza è un gioco a somma zero... se io guadagno tu perdi... bisogna che cominciamo a capirla sta storia, altrimenti guardiamo agli americani come i nuovi guru filantropi anziché al paese che ha più milionari al mondo sulle spalle degli altri e non fa una piega se c'è da danneggiare il prossimo anziché se stessi.
Sta gente ha un vantaggio indescrivibile rispetto al resto del mondo e noi europei ci accontentiamo delle briciole e non possiamo muovere manco una critica innocente agli stati uniti come riguardo al trattamento di Assange, non parlo di Moro, che passiamo per essere putiniani...ma vi rendete conto che siete più americani voi di un americano porca m......a? Incredibile come ci siano riusciti a fotterci il cervello! Dovremmo invece essere solidali nella sventura e capire che viviamo un benessere di serie B(ovvero c'è chi sta meglio di noi.... ma dai? giura?) che mai potrà essere come quello degli stati uniti... viviamo in grande quello che era il sogno, in piccolo, trasmesso dal Berlusca agli italiani x 20 anni, ovvero il sogno di farcela, di diventare milionari, di diventare uomini di successo.
Usciamo da questo cazzo di paradigma per favore perché, a conti fatti, il benessere di cui godono gli statunitensi, non lo raggiungeremo mai... state sereni... manco leccandogli il culo come stiamo facendo da 80 anni a questa parte!

...e non dimentichiamo gli inglesi


Non è vero che la ricchezza sia una quantità finita e che quindi quando qualcuno accumula, altri si impoveriscono.
Il numero di persone nel mondo sotto la soglia di povertà non è mai stato così basso.
L'ascesa di Cina e India negli ultimi 50 anni , anche se in diversi stadi di sviluppo, è sotto gli occhi di chiunque e lo testimonia, e sono 2,5 miliardi di persone.
Già basta questa constatazione per confutare la tua affermazione.
Non progredi est regredi
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 24 dic 2023 12:10

Bernard-Henri Lévy oggi su Repubblica
(qualcuno dirà che è propaganda: auguri anche a loro)

-------------------------

A partire dall’invasione del 24 febbraio 2022 ho trascorso gran parte del mio tempo in Ucraina - e da quei miei soggiorni ho tratto tre documentari per il cinema. Inoltre, negli ultimi cinquant’anni ho coperto la maggior parte delle guerre di Israele, dove sono tornato nelle ore successive all’attacco pogromista del sette ottobre. I due Paesi vivono, naturalmente, circostanze diverse. Mentre la risposta israeliana a Gaza ha causato molte vittime civili, la reazione ucraina non ha praticamente interessato il territorio della Russia, suo nemico. Stando alle sole immagini, è semmai il paragone inverso che viene alla mente: Netanyahu colpisce così come Putin colpisce, e le macerie di Gaza non appaiono diverse da quelle di Mariupol. Ucraina e Israele hanno in comune il fatto di essere stati entrambi aggrediti, mentre i loro aggressori condividono una strategia identica, che consiste nel colpire deliberatamente dei bersagli civili. Sono uniti da un nesso, che si chiama Iran – il Paese che fornisce a Putin i droni Shahed (uno dei quali ha schivato, di fronte ai miei stessi occhi, l’auto di Antem Bogomolov, generale ucraino in capo nella zona di Bakhmut) e che mette a disposizione di Hamas i propri campi di addestramento in Libano, i propri istruttori e, forse, le proprie strategie. E non è tutto: i due aggressori, Putin e Hamas, sono anche collegati direttamente tra di loro, poiché Mosca è l’unica grande capitale in cui i terroristi palestinesi sono stati ricevuti prima (il 10 settembre) e dopo (il 26 ottobre) l’attacco del 7 ottobre. A tutto questo si aggiunga il preoccupante gioco di Erdogan, che moltiplica le sue manifestazioni di amicizia verso Putin e tratta gli assassini di Hamas con fare amichevole, alla stregua di “liberatori”. Si aggiunga, inoltre, l’atteggiamento della Cina, che da un lato si rifiuta di condannare il pogrom e dall’altro non perde occasione per riaffermare la propria “fiducia” verso la Russia di Putin. A coloro che prendono sul serio quell’arte di vedere il mondo “come se fosse un’unica città” che gli antichi greci chiamavano “geopolitica”, la situazione appare inequivocabile: da un lato, in Ucraina e in Israele, troviamo delle democrazie imperfette (ma pur sempre democrazie), nate da una guerra di decolonizzazione contro l’impero britannico e contro l’impero sovietico, e successivamente russo. Dall’altro troviamo invece la grande alleanza che unisce contro i democratici interni ed esterni la Russia a vocazione eurasiatica, l’Internazionale islamista (che si estende dai talebani al Qatar, passando anche da Hamas), la Turchia neo-ottomana, un Iran improvvisamente nostalgico dello splendore perduto e una Cina neo-imperiale che tiene i punti, osserva la capacità degliamericani di soccorrere i propri alleati in Europa e nel vicino Oriente e aspetta il momento buono per aprire (o meno) un terzo fronte a Taiwan. Non si tratta di un conflitto tra civiltà, ma di una guerra politico-ideologica che vede schierati su sponde opposte del mondo intero (proprio così: del mondo intero, che comprende tanto il Sud Globale che l’Occidente) i fautori e i nemici della libertà e del diritto. Del resto, i primi bersagli di questo inizio di guerra mondializzata – Israele e Ucraina - non sono poi inappropriati: ho ripreso alcuni soldati ucraini che hanno come modello Tsahal, e ho filmato dei soldati di Tsahal che combattono nelle fila dell’esercito ucraino. Ho trascorso qualche tempo nelle comunità ebree di Odessa e Dnipropetrosk, nelle quali si prega con una sola voce per la vittoria dell’Ucraina e di Israele; e conosco abbastanza Israele da aver visto la sua società civile schierarsi quasi da subito, e a spada tratta, a favore dell’Ucraina invasa. So che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha tardato a prendere atto di questa comunione di destini, ma so anche che il presidente dello Stato, Isaac Herzog, mi ha detto personalmente, sin dalle prime settimane del conflitto, che il suo Paese è naturalmente a fianco dell’unica nazione post sovietica che dopo aver fatto i conti con il proprio passato antisemita si è spinta oltre il lutto e la memoria sino ad eleggere un presidente - Volodymir Zelensky – che non ha mai fatto mistero del proprio giudaismo. Nessuno, inoltre, ignora il fatto che questo eroico presidente, discendente da una famiglia di sopravvissuti della Shoah, che di fronte all’invasore del proprio Paese si è levato come Giuda Maccabeo o come David contro il filisteo Golia, non ha esitato a condannare l’aggressione di Hamas e ad affermare il proprio sostegno allo Stato ebraico colpito al cuore, lanciando l’idea di una visita in Israele. Il terrorismo è una famiglia. Quando si deportano i bambini di Mariupol o si prendono in ostaggio quelli del kibbutz di Kfar Aza o Beeri, ad agire è la stessa barbarie. E di fronte a questa Internazionale del peggio, si impone quella che il dissidente ceco Jan Patocka chiamava la “solidarietà degli scossi”. Israele ed Ucraina, un’unica lotta. È su questi due fronti che si deciderà l’assetto del nuovo Grande Gioco che stabilirà, su scala mondiale, l’espansione o il declino dei valori liberali. E sarebbe pericoloso cedere alla tentazione di fissare un ordine di priorità tra le emergenze, di differenziare tra le sciagure, di tagliare gli aiuti all’Ucraina per favorire Israele, o viceversa.

(Traduzione di Marzia Porta)
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 24 dic 2023 12:51

tenente Drogo ha scritto:Bernard-Henri Lévy oggi su Repubblica
(qualcuno dirà che è propaganda: auguri anche a loro)
Cut Cut


In questo caso a propaganda aggiungerei come rinforzo "sfacciata" :D
Comunque auguri anche a chi pensa sia un articolo "obiettivo" .
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 24 dic 2023 14:06

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:Bernard-Henri Lévy oggi su Repubblica
(qualcuno dirà che è propaganda: auguri anche a loro)
Cut Cut


In questo caso a propaganda aggiungerei come rinforzo "sfacciata" :D
Comunque auguri anche a chi pensa sia un articolo "obiettivo" .


l'obiettività non esiste

auguri
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda maxer » 24 dic 2023 18:43

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:Bernard-Henri Lévy oggi su Repubblica
(qualcuno dirà che è propaganda: auguri anche a loro)
Cut Cut


In questo caso a propaganda aggiungerei come rinforzo "sfacciata" :D
Comunque auguri anche a chi pensa sia un articolo "obiettivo" .

...
speravo che almeno a natale il caporale romano si fosse calmato (sedato ?)

e invece no ! ! !

come se colto da raptus scribendi, lui insiste insiste insiste, come volesse convincere il mondo su ogni argomento, dal calcio alle guerre, da Report all' economia ...

meno male che abbiamo il tuttologo sapiens pontificante, che con leggerezza e senza mai porsi dubbi sa intrattenere noi, lettori ignoranti ma fortunati di avere una luce che sempre illumina le nostre povere menti

il missionario del sapere
...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 24 dic 2023 20:06

auguri Max!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda maxer » 25 dic 2023 08:25

tenente Drogo ha scritto:auguri Max!

...
auguri Nico !
...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda mennella » 25 dic 2023 11:05

Auguri a voi due :?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 29 dic 2023 11:23

c'è una ragione, almeno una, per non stare dalla parte dell'Ucraina aggredita?


https://www.lastampa.it/esteri/2023/12/ ... H-P1-S1-T1
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 29 dic 2023 11:52

ammesso - e assolutamente non concesso - che si dovesse liberare il Donbass dai "nazisti", c'era bisogno di radere al suolo Mariupol, bombardare Kiev, bombardare Odessa?

è chiaramente una guerra di conquista di territori, anche per lo sbocco sul Mar Nero
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda maxer » 29 dic 2023 12:03

tenente Drogo ha scritto:c'è una ragione, almeno una, per non stare dalla parte dell'Ucraina aggredita?


https://www.lastampa.it/esteri/2023/12/ ... H-P1-S1-T1

...
c' è una ragione, direi almeno cento, per non stare dalla parte del popolo Palestinese aggredito e sterminato dai sionisti (22.000 morti, di cui il 70% donne e minori e 56.000 feriti, perlopiù gravi) ?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 29 dic 2023 12:15

maxer ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:c'è una ragione, almeno una, per non stare dalla parte dell'Ucraina aggredita?


https://www.lastampa.it/esteri/2023/12/ ... H-P1-S1-T1

...
c' è una ragione, direi almeno cento, per non stare dalla parte del popolo Palestinese aggredito e sterminato dai sionisti (22.000 morti, di cui il 70% donne e minori e 56.000 feriti, perlopiù gravi) ?
...


"Perché voi ebrei rispondete sempre a una domanda con un'altra domanda?"
"E perché no?"
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda maxer » 29 dic 2023 15:01

tenente Drogo ha scritto:
maxer ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:c'è una ragione, almeno una, per non stare dalla parte dell'Ucraina aggredita?


https://www.lastampa.it/esteri/2023/12/ ... H-P1-S1-T1

...
c' è una ragione, direi almeno cento, per non stare dalla parte del popolo Palestinese aggredito e sterminato dai sionisti (22.000 morti, di cui il 70% donne e minori e 56.000 feriti, perlopiù gravi) ?
...


"Perché voi ebrei rispondete sempre a una domanda con un'altra domanda?"
"E perché no?"

...
perché non sono un ebreo :mrgreen:

e non ti ho mai letto condannare i crimini di guerra di Netanyahu con la stessa asprezza con cui condanni quelli compiuti da Putin contro i civili (e mai da Zelensky ? ...)
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