paperofranco ha scritto:
Ma ora come sono i vini di Aldo Conterno, mi sembra che non se ne parli più molto.
Bellissima materia, ottima mano.
Purtroppo però l'uso dei legni è ancora piuttosto aggressivo, e nel vino si sente.
Ti faccio un esempio concreto: colonnello 2008. Bevuto appena uscito, col vino in piena apertura, era una meraviglia con uno splendido respiro langarolo; risentito un 6 mesi dopo, in fase di chiusura, il legno era netto e preponderante.
Detto questo, l'impressione è che con le ultime annate la mano sul legno sia un filo più dosata rispetto agli ultimi anni '90. Personalmente spero che in futuro l'alleggerisca ancor di più, perchè i vini in questione meritano.