Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 02 ott 2014 09:06

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Non per niente, ma voci famigliari dalla germania mi dicono non si sta così male come qualcuno vuol farci credere.



Se è per questo, anche qui.


Non avevo dubbi che in Brianza, e in altre aree del nord, non si sta poi così male. Il fatto è che l'Italia non è quei 1000 km2 di discreto benessere, ma un qualcosa di molto diverso, purtroppo.
Non ho capito poi perchè mai la germania, "spaventata" da questa sua crescente instabilità economica dovrebbe concedere sconti ad un'espressione geografica irriformabile e impenitente come l'italia.
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 02 ott 2014 09:44

La mossa della Francia si basa su quanto ha visto accadere in Italia negli ultimi anni.
Loro,giustamente,non vogliono finire di strozzare l'economia in un momento di recessione come questo. Avere dei vincoli di bilancio va bene quando l'economia tira,ma quando è in picchiata è stupido sacrificare una possibile ripresa in ragione di accordi fatti quando la situazione era diversa:questo è il problema dell'economia europea,i vincoli si devono adattare al momento storico che si vive,vanno contestualizzati,perchè mantenere i limiti dell'indebitamento in recessione finisce di distruggere quello che ancora funziona.
ps: la Merkel ha rotto il c@@zo con la storia dei compiti a casa. Andasse a fan@@o lei,Monti ed i professori del c@@@o
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 ott 2014 10:01

Tex Willer ha scritto:ps: la Merkel ha rotto il c@@zo con la storia dei compiti a casa. Andasse a fan@@o lei,Monti ed i professori del c@@@o


:lol: :lol: :lol:

Purtroppo la culona è aggredita da destra da quei deficienti di Alternative fuer Deutschland (uno dei fondatori del movimento è stato uno dei firmatari della petizione alla corte costituzionale tedesca riguardo ai limiti del mandato della BCE).
Non è di certo un cuor di leone, ma, come con lo psiconano da noi, il vero limite è l'opinione pubblica locale, ed il comportamento al seggio di Herr Schmidt.
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 02 ott 2014 12:14

zampaflex ha scritto:
Tex Willer ha scritto:ps: la Merkel ha rotto il c@@zo con la storia dei compiti a casa. Andasse a fan@@o lei,Monti ed i professori del c@@@o


:lol: :lol: :lol:

Purtroppo la culona è aggredita da destra da quei deficienti di Alternative fuer Deutschland (uno dei fondatori del movimento è stato uno dei firmatari della petizione alla corte costituzionale tedesca riguardo ai limiti del mandato della BCE).
Non è di certo un cuor di leone, ma, come con lo psiconano da noi, il vero limite è l'opinione pubblica locale, ed il comportamento al seggio di Herr Schmidt.

Infatti l'Europa non è la Merkel e neppure Herr Schmidt. L'Europa sono tante(forse troppe)componenti diverse,realtà economiche e sociali diverse.
Adesso non è possibile che per non scontentare qualcuno si manda all'aria tutti gli altri.
Sarebbe una buona cosa che ora anche il nostro governo alzasse la voce: lo stallo dell'economia non si risolve proponendo alle banche liquidità che poi le banche non girano al mercato perchè non ricevono garanzie sufficenti.
Si creasse un fondo di garanzia per imprese e famiglie,perchè possano accedere al credito con maggiore facilità. Se per far questo lo Stato sfora un limite , pazienza.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 02 ott 2014 13:10

Tex Willer ha scritto:Si creasse un fondo di garanzia per imprese e famiglie,perchè possano accedere al credito con maggiore facilità. Se per far questo lo Stato sfora un limite , pazienza.



Mah....io sono di avviso contrario.
Secondo me "il credito" in un paese paleozoico come l'Italia serve a poco se prima non si creano le condizioni strutturali per poterlo trasformare (il paese!) in un'area competitiva internazionale.
Tradotto in termini spicci: se hai una rete di trasporti nazionali penosa come la nostra, una tassazione improponibile, una burocrazia farraginosa, una giustizia lenta e una rete di servizi inesistente nessuno viene ad investire nel tuo paese, e il credito a questo punto corrisponde solo ad un'elemosina, praticamente fumo al vento.
Immagina un'azienda che riceve dei finanziamenti per acquistare nuovi macchinari e ristrutturare i propri capannoni. Intanto deve essere sana, e questo già non è una cosa da poco, ma poi a chi vende i suoi prodotti, maggiorati del peso del debito, se non c'è domanda interna? I soldi ricevuti ad un certo punto devono essere restituiti, e con tanto di interessi.
Non per nulla le maggiori banche italiane totalizzano 190 miliardi di crediti "incagliati", terminologia soft che nasconde un problema di dimensioni ciclopiche, con buona pace di chi afferma che "stanno rientrando".

Peggio ancora per le famiglie, che vivono in un clima di diseducazione finanziaria mostruoso, considerato che gli studi di settore dimostrano ancora oggi che il credito al consumo è per le solite cose: auto nuova, elettronica, viaggi, mobili nuovi ecc. Il tutto in piena deflazione salariale, con un renzi e padoan che hanno nell'agenda la progressiva riduzione del costo del lavoro.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 ott 2014 15:14

harmattan ha scritto:
Tex Willer ha scritto:Si creasse un fondo di garanzia per imprese e famiglie,perchè possano accedere al credito con maggiore facilità. Se per far questo lo Stato sfora un limite , pazienza.



Mah....io sono di avviso contrario.
Secondo me "il credito" in un paese paleozoico come l'Italia serve a poco se prima non si creano le condizioni strutturali per poterlo trasformare (il paese!) in un'area competitiva internazionale.


Toh, sono d'accordo con te. :lol:

PS: (anche per Tex) dichiarazione di oggi di Unicredit: hanno chiesto e ottenuto dalla BCE 7mld a fronte della procedura TLTRO ma ad oggi hanno avuto richieste dalle imprese per soli 3mld. Loro deduzione: non c'è bisogno particolare di credito da parte delle aziende. Mio controcanto: come diceva Trilussa a proposito del mezzo pollo, bisognerebbe vedere a livello di filiale quante domande sono state respinte.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 ott 2014 15:29

Notizia controtendenza, quest'anno recupera il mercato dei veicoli commerciali.

Veicoli commerciali, vendite 8 mesi Italia +15,1%, meglio di media Ue 02/10/2014 15:20 - RSF

TORINO, 2 ottobre (Reuters) - Il mercato italiano dei veicoli commerciali registra una fase positiva, con incrementi di vendite superiori alla media europea.

Nei primi otto mesi del 2014 le immatricolazioni di veicoli commerciali in Italiasono aumentate del 15,1% rispetto allo stesso periodo del 2013, a fronte di una media dell''Unione Europea del +9,1%, secondo una nota del Centro Ricerche Continental.

Tra i grandi paesi la crescita italiana è seconda solo a quella spagnola(+33,9%) e precede Regno Unito (+12,8%), Germania (+7,5%) e Francia (-1%).

Nel dettaglio dei segmenti di mercato, le immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 t di PTT) sono cresciute in Italia del 16,9%, contro una mediaeuropea dell'11,1%; quelle di veicoli commerciali medi (oltre 3,5 t di PTT) sono aumentate del 3,4% nel nostro Paese a fronte di un calo dello 0,4% in Europa e nel comparto dei pesanti (oltre 16 t di PTT) l'aumento italiano è stato del 12,8%, contro una media europea del 3%.
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 02 ott 2014 15:30

Allora per quale motivo non si concedono mutui a coppie di giovani con reddito misto(da tempo indeterminato e precari) se non con garanzia di terzi di età tale da non superare gli 80 anni al termine del finanziamento?
In sostanza due giovani che hanno 30 e 35 anni non hanno garanti;ma di sicuro,fino a quella età,non possono avere redditi e contratti di lavoro tali da essere affidabili.http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... -96683672/
La realtà è che iniettare liquidità sul mercato è un modo per rimettere in moto l'economia,USA docet. Che poi questo non basti è evidente.
Occorre una revisione totale della spesa pubblica ed un taglio considerevole del carico fiscale.
Per le altre cose,se non si è imparato nulla dal secondo dopoguerra ad oggi,non è questo il momento per cercare di insegnare qualcosa: abbiamo poco tempo per risollevarci,anzi forse il tempo è finito.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 02 ott 2014 17:48

Tex Willer ha scritto:Allora per quale motivo non si concedono mutui a coppie di giovani con reddito misto(da tempo indeterminato e precari) se non con garanzia di terzi di età tale da non superare gli 80 anni al termine del finanziamento?
In sostanza due giovani che hanno 30 e 35 anni non hanno garanti;ma di sicuro,fino a quella età,non possono avere redditi e contratti di lavoro tali da essere affidabili.


Per il semplice motivo che ho citato sopra, ossia che i pagatori non esigibili, o scarsamente esigibili, ossia le coppiette giovani a 900€ e precarie, non rientrano nelle politiche di credito delle banche, peraltro ancora scottate dalla quantità di soldi persi.
C'è da aggiungere che il trend peggiorerà ancora, soprattutto dopo la riforma del lavoro, che non sarà solo quella dell'art. 18, ma anche quella della de-nazionalizzazione/de-categorizzazione dei contratti di lavoro e della riduzione del costo del lavoro. Per il prossimo futuro i giovani, la generazione 2.0, lavorerà per quattro baiocchi al mese, nonostante una scolarizzazione avanzata.
Questo è quello che ci stanno infiocchettando per benino!

Riguardo alla Francia volevo solo far notare che nonostante si urli a squarciagola il dissenso, rifiutarsi di rientrare nella soglia del 3% per i prossimi due anni (o tre?) genererà inequivocabilmente una procedura di infrazione che porterà a far pagare ai contribuenti qualche miliardo in più.
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 02 ott 2014 18:07

harmattan ha scritto:
Tex Willer ha scritto:Allora per quale motivo non si concedono mutui a coppie di giovani con reddito misto(da tempo indeterminato e precari) se non con garanzia di terzi di età tale da non superare gli 80 anni al termine del finanziamento?
In sostanza due giovani che hanno 30 e 35 anni non hanno garanti;ma di sicuro,fino a quella età,non possono avere redditi e contratti di lavoro tali da essere affidabili.


Per il semplice motivo che ho citato sopra, ossia che i pagatori non esigibili, o scarsamente esigibili, ossia le coppiette giovani a 900€ e precarie, non rientrano nelle politiche di credito delle banche, peraltro ancora scottate dalla quantità di soldi persi.

A questo serve un fondo di garanzia dello Stato. Se non si rimette in moto la macchina dell'economia andiamo a fondo e con noi va a fondo l'euro ed a quel punto non si parlerà più di vincoli,infrazioni,indici ed altre ca@@ate del genere.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 08 ott 2014 12:21

Senza pregiudizi di sorta, ecco un articolo battuto da alcune testate estere (ma non italiane!) http://www.reuters.com/article/2014/10/07/us-markets-forex-deutsche-idUSKCN0HW0UV20141007

E riportato, con i dovuti commenti, da ZeroHdge

http://www.zerohedge.com/news/2014-10-07/deutsche-banks-shocking-admission-qe-europe-will-be-ineffective


dove si introduce il concetto di Euroglut, ossia come lo squilibrio globale creata dal massiccio surplus delle partite correnti in Europa si ripercuoterà nei prossimi anni.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 08 ott 2014 17:39

Il report di Deutsche Bank (grazie del contributo, H) però non è rivolto agli analisti economici, ma a quelli finanziari. Cioè intende cercare di fare luce sui movimenti relativi dei cross dell'euro e del mercato dei titoli pubblici dell'area Euro.

In sostanza dice che, perseverando una mancanza di stimoli alla domanda interna e essendo quindi la crescita economica legata all'aumento delle esportazioni, l'area Euro genererà un surplus di capitali che poi andrà ad investire dove troverà rendimenti adeguati, quindi non all'interno ma all'esterno. Questo movimento si concretizzerà in vendita di euro per acquistare altre valute, e quindi secondo DB causerà un calo del tasso di cambio portando l'Euro alla parità col dollaro. In subordine i tassi di interesse dell'area resteranno bassi perchè dirigendo gli investimenti al di fuori si limiterà la crescita economica.

Per me viene sottodimensionata la prima parte dell'equazione, cioè il fatto che se un paese (area) esporta, incassa valuta estera che poi cambia nella propria valuta, rafforzandola.
Inoltre sempre di più i movimenti dei tassi di cambio dipendono di più dal differenziale tra i tassi a breve (due anni), piuttosto che da altri fattori.
Infine, un calo del tasso di cambio dell'Euro dell'8% all'anno dovrebbe rafforzare l'inflazione che andrebbe a sollecitare i tassi a lungo, e questo movimento viene apparentemente ignorato dagli autori del report (anche se a loro favore, ma forse è solo il sunto che lo tace).
Vedo peraltro che anche Barclays e la piovra gigante (Goldman Sachs, "giant squid") danno proiezioni simili ma meno estreme.

Direi un interessante elaborazione di previsione, su uno scenario possibile ma certamente non scolpito nella pietra come tutte le previsioni a lungo termine.
Ce ne faremo una ragione, vorrà dire che andremo in vacanza in India invece che negli USA...

PS: ah, a proposito: visto che sia le banche d'affari sia i traders (visto oggi un grafico dei futures €/$, con il massimo annuale di short sull'euro) ci danno la nostra moneta in calo, comprare dollari tra 1,275 e 1,30 dovrebbe essere, secondo loro, una buona occasione di investimento in vista di rivenderli verso 1,10 tra 18 e 24 mesi. Ma sempre seguendo l'investimento con attenzione, i cambi fanno vittime facilmente...
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 22 ott 2014 12:34

Squinzi: "lo stato dell'edilizia è comatoso...l'edilizia è fondamentale per la ripresa del paese".
https://it.finance.yahoo.com/notizie/squinzi-lo-stato-delledilizia-e-100301196.html

Peccato che il numero di appartamenti costruiti e invenduti sia parecchio sopra alle possibilità di assorbimento del mercato.
"8 ottobre - Sono più di 540mila le case in vendita in Italia, per il 26% di nuova costruzione. In un mercato immobiliare fermo, affaticato da compravendite ancora al ribasso (-1% su base annua nel secondo trimestre 2014), l'offerta residenziale pesa sui bilanci delle famiglie e delle imprese edili che faticano a trovare acquirenti. In media ci sono 15,8 case invendute ogni mille unità abitative presenti sul territorio nazionale (dati Scenari Immobiliari)."

Quando si dice lobby...
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 22 ott 2014 16:32

zampaflex ha scritto:Peccato che il numero di appartamenti costruiti e invenduti sia parecchio sopra alle possibilità di assorbimento del mercato.


C'è anche da dire che in molte città si viaggia a dei prezzi per m2 ancora troppo alti per le capacità di spesa di un lavoratore con uno stipendio da media nazionale.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 ott 2014 15:36

"La Commissione non condivide la scelta di rendere pubblica la lettera (NB: contenente le osservazioni della commissione uscente sulla finanziaria 2015 italiana)", dice il presidente Jose Manuel Barroso definendo "unilaterale" la scelta dell'esecutivo di Matteo Renzi.

Traduzione: "Sto leccando il cubo alla Germania per garantirmi un posto da domani e facendo così voi Italiani mi mettete in croce!"

Ma fottiti, va!
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 ott 2014 16:58

Molto interessante questo articolo su globalizzazione e potenze economiche in un clima economico che cambia.

http://www.stratfor.com/weekly/similarities-between-germany-and-china#axzz3GhLFXSka
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Re: Diario economico

Messaggioda gianni femminella » 23 ott 2014 18:31

zampaflex ha scritto:Molto interessante questo articolo su globalizzazione e potenze economiche in un clima economico che cambia.

http://www.stratfor.com/weekly/similarities-between-germany-and-china#axzz3GhLFXSka


Grazie della segnalazione.
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 23 ott 2014 18:37

zampaflex ha scritto:"La Commissione non condivide la scelta di rendere pubblica la lettera (NB: contenente le osservazioni della commissione uscente sulla finanziaria 2015 italiana)", dice il presidente Jose Manuel Barroso definendo "unilaterale" la scelta dell'esecutivo di Matteo Renzi.

Traduzione: "Sto leccando il cubo alla Germania per garantirmi un posto da domani e facendo così voi Italiani mi mettete in croce!"

Ma fottiti, va!

Su questo Renzi ha ragione. Va bene, fa questo casino per farsi dire che non si fa dettare le decisioni in maniera economica da Bruxelles.
Però basta con queste lettere riservate:se hanno qualcosa da dire lo dicessero pubblicamente,invece di mandare queste lettere che fanno tanto di avvertimento "mafioso".
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 ott 2014 22:13

Tex Willer ha scritto:
zampaflex ha scritto:"La Commissione non condivide la scelta di rendere pubblica la lettera (NB: contenente le osservazioni della commissione uscente sulla finanziaria 2015 italiana)", dice il presidente Jose Manuel Barroso definendo "unilaterale" la scelta dell'esecutivo di Matteo Renzi.

Traduzione: "Sto leccando il cubo alla Germania per garantirmi un posto da domani e facendo così voi Italiani mi mettete in croce!"

Ma fottiti, va!

Su questo Renzi ha ragione. Va bene, fa questo casino per farsi dire che non si fa dettare le decisioni in maniera economica da Bruxelles.
Però basta con queste lettere riservate:se hanno qualcosa da dire lo dicessero pubblicamente,invece di mandare queste lettere che fanno tanto di avvertimento "mafioso".


Soprattutto, è inaccettabile che la commissione uscente (a giorni, forse questa settimana) spenda giudizi anche duri quando è evidente, pure nella stessa Germania, che bisogna alimentare la crescita interna dato che l'export da solo non ci caverà fuori dalle secche della repressione teutodiretta.
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 24 ott 2014 08:56

Bene Renzi nel chiedere trasparenza sui costi di Bruxelles.
Questa storia che i conti debbano restare segreti a chi li paga(i contribuenti) lascia assai perplessi noi italiani che sappiamo come succede...
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 24 ott 2014 12:25

C'è un interessante, e soprattutto illuminante, articolo sul Corsera del 22 ottobre c.m. a firma di Mario Sensini.

Ecco un passo che merita molta attenzione:

"Per la prima volta dopo tanti anni, è una legge di bilancio che dà più di quanto non toglie. Ma solo nell’immediato, perché lascia in eredità al futuro molte più tasse di quante non ne elimini oggi: 18 miliardi nel 2016, 24 nel 2017, 28 nel 2018....
...........
Per coprire le spese e per correggere il deficit, dopo un 2015 di pausa nel percorso di risanamento, la manovra prevede fin da ora un forte aumento dell’Iva e, ancora una volta, delle accise.
E sconta tuttora una riduzione molto forte delle detrazioni Irpef.
Nel 2016 l’aliquota Iva del 10% passerebbe al 12, poi al 13% nel 2017, mentre quella del 22 salirebbe prima al 24, poi al 25 e al 25,5% nel 2018. Nello stesso tempo si prevede un taglio delle detrazioni Irpef per 4 miliardi nel 2016, e 7 negli anni successivi.
La manovra, per ora, ha solo scongiurato una parte del taglio degli sconti fiscali, quello che doveva scattare già quest’anno, poi rinviato al 2015, da 3 miliardi.
Sul futuro, dunque, pende un fortissimo aumento delle imposte, quasi 20 miliardi nel 2016, e quasi 30 nel 2018
".

Ora posso anche capire che gli impegni presi con bruxelles sono legge, ma il concetto di RIPRESA ECONOMICA per questo governo è un termine tutto personale e piuttosto fantasioso. Come si può sperare di risalire la china con un programma di tassazione simile?
Questo sempre per la serie che il cazzacciaro fiorentino è al top nei sondaggi come uomo della provvidenza.
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Messaggioda zampaflex » 24 ott 2014 16:31

harmattan ha scritto:C'è un interessante, e soprattutto illuminante, articolo sul Corsera del 22 ottobre c.m. a firma di Mario Sensini.

Ecco un passo che merita molta attenzione:

"Per la prima volta dopo tanti anni, è una legge di bilancio che dà più di quanto non toglie. Ma solo nell’immediato, perché lascia in eredità al futuro molte più tasse di quante non ne elimini oggi: 18 miliardi nel 2016, 24 nel 2017, 28 nel 2018....
...........
Per coprire le spese e per correggere il deficit, dopo un 2015 di pausa nel percorso di risanamento, la manovra prevede fin da ora un forte aumento dell’Iva e, ancora una volta, delle accise.
E sconta tuttora una riduzione molto forte delle detrazioni Irpef.
Nel 2016 l’aliquota Iva del 10% passerebbe al 12, poi al 13% nel 2017, mentre quella del 22 salirebbe prima al 24, poi al 25 e al 25,5% nel 2018. Nello stesso tempo si prevede un taglio delle detrazioni Irpef per 4 miliardi nel 2016, e 7 negli anni successivi.
La manovra, per ora, ha solo scongiurato una parte del taglio degli sconti fiscali, quello che doveva scattare già quest’anno, poi rinviato al 2015, da 3 miliardi.
Sul futuro, dunque, pende un fortissimo aumento delle imposte, quasi 20 miliardi nel 2016, e quasi 30 nel 2018
".

Ora posso anche capire che gli impegni presi con bruxelles sono legge, ma il concetto di RIPRESA ECONOMICA per questo governo è un termine tutto personale e piuttosto fantasioso. Come si può sperare di risalire la china con un programma di tassazione simile?
Questo sempre per la serie che il cazzacciaro fiorentino è al top nei sondaggi come uomo della provvidenza.


E ridaje. Sono le clausole di salvaguardia introdotte per consentire il recupero immediato nel caso in cui i programmi di taglio della spesa non vadano in porto secondo quanto stabilito nella stessa legge di stabilità. Non sono aumenti già previsti!
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 29 ott 2014 15:15

ROMA, 29 ottobre (Reuters) - I primi nove mesi del 2014 si chiudono con un aumento dei mutui alle famiglie di quasi il 30% rispetto all'analogo periodo del 2013.

Lo dice l'Abi riferendo i risultati un monitoraggio condotto su un campione di 84 banche, che rappresenta circa l'80% del mercato bancario italiano.

"Tra gennaio e settembre 2014 l'ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 17,705 miliardi di euro rispetto ai 13,681 miliardi dello stesso periodo del 2013.L'incremento su base annua è, quindi, del 29,4%", spiega l'associazione degli istituti di credito.

Sono in aumento soprattutto i mutui a tasso variabile che rappresentano, nei primi nove mesi del 2014, il 79,4% delle nuove erogazioni complessive.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 29 ott 2014 17:21

zampaflex ha scritto:E ridaje. Sono le clausole di salvaguardia introdotte per consentire il recupero immediato nel caso in cui i programmi di taglio della spesa non vadano in porto secondo quanto stabilito nella stessa legge di stabilità. Non sono aumenti già previsti!


Zampa, dai, non sei più un pischelletto, dovresti sapere che questa faccia da cu£o a montecitorio è un artista della menzogna. Le clausole di salvaguardia, come le chiamamo gli "economisti" altro non sono che reali aumenti perchè i programmi di taglio della spesa (quali!) sono insufficienti e le coperture sono più che vacue.

Basterebbe farsi due conti per capire che quella dei 18 miliardi di tagli di tasse è una bufala, frutto di una lettura al lordo, che non considera le coperture né l’impatto macroeconomico della manovra, cioè il riflesso che la stessa potrà avere sul Pil, nel breve e medio periodo. Ossia l’unica cosa che conta veramente.

La realtà, come vado anticipando dal 2008 da buon gatto nero, è che il paese si è avviato verso un declino irreversibile, e che una parte delle colpa è anche nostra.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 nov 2014 16:12

Report molto interessante sull'ipotesi che tra non molto si assisterà all'inversione dei flussi di investimento dagli USA ai mercati emergenti, provocando uno sconquasso in tali mercati.

Il meccanismo di base è:
- bassi rendimenti negli USA spingono a cercare rendimenti in mercati più "caldi" e redditizi come gli EM;
- l'abbondante liquidità fornita dalla FED fornisce imponenza a questi flussi, consentendo agli investitori di indebitarsi in $ a tassi bassi e importi alti;
- quando improvvisamente si inverte la direzione del cambio US$/altre valute gli investitori cominciano a rimpatriare i guadagni ottenuti prima che si svalutino;
- l'effetto si rinforza sul cambio dei paesi emergenti e diventa una valanga.

http://d21uq3hx4esec9.cloudfront.net/uploads/pdf/141025_TFTF2.pdf
Non progredi est regredi

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