Tex Willer ha scritto:Si creasse un fondo di garanzia per imprese e famiglie,perchè possano accedere al credito con maggiore facilità. Se per far questo lo Stato sfora un limite , pazienza.
Mah....io sono di avviso contrario.
Secondo me "il credito" in un paese paleozoico come l'Italia serve a poco se prima non si creano le condizioni strutturali per poterlo trasformare (il paese!) in un'area competitiva internazionale.
Tradotto in termini spicci: se hai una rete di trasporti nazionali penosa come la nostra, una tassazione improponibile, una burocrazia farraginosa, una giustizia lenta e una rete di servizi inesistente nessuno viene ad investire nel tuo paese, e il credito a questo punto corrisponde solo ad un'elemosina, praticamente fumo al vento.
Immagina un'azienda che riceve dei finanziamenti per acquistare nuovi macchinari e ristrutturare i propri capannoni. Intanto deve essere sana, e questo già non è una cosa da poco, ma poi a chi vende i suoi prodotti, maggiorati del peso del debito, se non c'è domanda interna? I soldi ricevuti ad un certo punto devono essere restituiti, e con tanto di interessi.
Non per nulla le maggiori banche italiane totalizzano 190 miliardi di crediti "incagliati", terminologia soft che nasconde un problema di dimensioni ciclopiche, con buona pace di chi afferma che "stanno rientrando".
Peggio ancora per le famiglie, che vivono in un clima di
diseducazione finanziaria mostruoso, considerato che gli studi di settore dimostrano ancora oggi che il credito al consumo è per le solite cose: auto nuova, elettronica, viaggi, mobili nuovi ecc. Il tutto in piena deflazione salariale, con un renzi e padoan che hanno nell'agenda la progressiva riduzione del costo del lavoro.