Parliamo di guerra

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tenente Drogo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 24 giu 2023 09:30

io mi ritiro

vediamo come va a finire il tentativo di colpo di stato, poi magari ci sarà da commentare quello
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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l'oste
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 24 giu 2023 16:41

tenente Drogo ha scritto:"In Italia per trecento anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, hanno avuto cinquecento anni di pace e democrazia. E cosa hanno prodotto? L'orologio a cucù."

dice il personaggio interpretato da Orson Welles ne "Il terzo uomo"

E comunque la Svizzera è sempre stata neutrale in ogni guerra, ha un'ottimo welfare sociale anche per gli stranieri che lavorano in Svizzera, paga in generale più del doppio degli stipendi (anche ai camerieri) e ha fiumi non inquinati, investe sul green power dalla base e fanno da sempre pochi stupri edilizi. Poi è vero che devono un bel po' del loro benessere al potere forte delle banche, ma è un club sempre meno segreto e ogni tanto pure ai loro istituti capitano cazzi amari (confesso di godere molto quando le banche soffrono).
Un'Europa con tante Svizzera (e Danimarca e pure Irlanda e un po' anche Olanda tolti i neo razzisti) sarebbe un'Europa che amerei di più.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 24 giu 2023 18:06

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:"In Italia per trecento anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, hanno avuto cinquecento anni di pace e democrazia. E cosa hanno prodotto? L'orologio a cucù."

dice il personaggio interpretato da Orson Welles ne "Il terzo uomo"

E comunque la Svizzera è sempre stata neutrale in ogni guerra, ha un'ottimo welfare sociale anche per gli stranieri che lavorano in Svizzera, paga in generale più del doppio degli stipendi (anche ai camerieri) e ha fiumi non inquinati, investe sul green power dalla base e fanno da sempre pochi stupri edilizi. Poi è vero che devono un bel po' del loro benessere al potere forte delle banche, ma è un club sempre meno segreto e ogni tanto pure ai loro istituti capitano cazzi amari (confesso di godere molto quando le banche soffrono).
Un'Europa con tante Svizzera (e Danimarca e pure Irlanda e un po' anche Olanda tolti i neo razzisti) sarebbe un'Europa che amerei di più.

La neutralità della Svizzera è un comodo paravento per potere approfittare delle guerre altrui, riciclando la merda in valuta di ogni cacicco, sultano, satrapo, boss o CFO del pianeta. Oggi un pochino di meno, dopo decenni di bastonate dall'esterno hanno accettato di darsi una piccola ripulita, ma è uno stato mafioso con un costo della vita da petroliere.
Non è un caso che gli svizzeri non ricchi vengano a sciare qui da noi per risparmiare.
PS: neutrali oggi, ma per secoli hanno fornito mercenari. E quando i Grigioni hanno governato la Valtellina, fino a che non li hanno scacciati le agitazioni napoleoniche, hanno lasciato una società arretrata, quasi medievale.

Olanda poi, sanguisughe infami, commercianti tagliagole... Bella nazione si, ma a spese del resto d'Europa.
No grazie.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 24 giu 2023 19:14

zampaflex ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:"In Italia per trecento anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, hanno avuto cinquecento anni di pace e democrazia. E cosa hanno prodotto? L'orologio a cucù."

dice il personaggio interpretato da Orson Welles ne "Il terzo uomo"

E comunque la Svizzera è sempre stata neutrale in ogni guerra, ha un'ottimo welfare sociale anche per gli stranieri che lavorano in Svizzera, paga in generale più del doppio degli stipendi (anche ai camerieri) e ha fiumi non inquinati, investe sul green power dalla base e fanno da sempre pochi stupri edilizi. Poi è vero che devono un bel po' del loro benessere al potere forte delle banche, ma è un club sempre meno segreto e ogni tanto pure ai loro istituti capitano cazzi amari (confesso di godere molto quando le banche soffrono).
Un'Europa con tante Svizzera (e Danimarca e pure Irlanda e un po' anche Olanda tolti i neo razzisti) sarebbe un'Europa che amerei di più.

La neutralità della Svizzera è cut cit
PS: neutrali oggi, ma per secoli hanno fornito mercenari. E quando i Grigioni hanno governato la Valtellina, fino a che non li hanno scacciati le agitazioni napoleoniche, hanno lasciato una società arretrata, quasi medievale.

Olanda poi, sanguisughe infami, commercianti tagliagole... Bella nazione si, ma a spese del resto d'Europa.
No grazie.


Eh ho capito ma senza entrare nel merito ,sul quale potrei anche concordare ma non e' quello il punto, se andiamo indietro nei secoli non so chi si salva.
Il paradiso terrestre ahinoi se lo sono fumati Adamo ed Eva.
Con il tuo metro di giudizio non so quali nazioni oggigiorno puoi salvare,a me cosi su due piedi non ne vengono a mente.
Spero non l'Ucraina :D
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Timoteo » 24 giu 2023 19:22

Travolta ha scritto:
zampaflex ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:"In Italia per trecento anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, hanno avuto cinquecento anni di pace e democrazia. E cosa hanno prodotto? L'orologio a cucù."

dice il personaggio interpretato da Orson Welles ne "Il terzo uomo"

E comunque la Svizzera è sempre stata neutrale in ogni guerra, ha un'ottimo welfare sociale anche per gli stranieri che lavorano in Svizzera, paga in generale più del doppio degli stipendi (anche ai camerieri) e ha fiumi non inquinati, investe sul green power dalla base e fanno da sempre pochi stupri edilizi. Poi è vero che devono un bel po' del loro benessere al potere forte delle banche, ma è un club sempre meno segreto e ogni tanto pure ai loro istituti capitano cazzi amari (confesso di godere molto quando le banche soffrono).
Un'Europa con tante Svizzera (e Danimarca e pure Irlanda e un po' anche Olanda tolti i neo razzisti) sarebbe un'Europa che amerei di più.

La neutralità della Svizzera è cut cit
PS: neutrali oggi, ma per secoli hanno fornito mercenari. E quando i Grigioni hanno governato la Valtellina, fino a che non li hanno scacciati le agitazioni napoleoniche, hanno lasciato una società arretrata, quasi medievale.

Olanda poi, sanguisughe infami, commercianti tagliagole... Bella nazione si, ma a spese del resto d'Europa.
No grazie.


Eh ho capito ma senza entrare nel merito ,sul quale potrei anche concordare ma non e' quello il punto, se andiamo indietro nei secoli non so chi si salva.
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Se restasse altro da fumare pregasi inoltrare.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Tex Willer » 24 giu 2023 19:35

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:"In Italia per trecento anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, hanno avuto cinquecento anni di pace e democrazia. E cosa hanno prodotto? L'orologio a cucù."

dice il personaggio interpretato da Orson Welles ne "Il terzo uomo"

E comunque la Svizzera è sempre stata neutrale in ogni guerra, ha un'ottimo welfare sociale anche per gli stranieri che lavorano in Svizzera, paga in generale più del doppio degli stipendi (anche ai camerieri) e ha fiumi non inquinati, investe sul green power dalla base e fanno da sempre pochi stupri edilizi. Poi è vero che devono un bel po' del loro benessere al potere forte delle banche, ma è un club sempre meno segreto e ogni tanto pure ai loro istituti capitano cazzi amari (confesso di godere molto quando le banche soffrono).
Un'Europa con tante Svizzera (e Danimarca e pure Irlanda e un po' anche Olanda tolti i neo razzisti) sarebbe un'Europa che amerei di più.

Per inquadrare bene la Svizzera di consiglio la lettura di un libro del 1990 di Ziegler , La Svizzera lava piu' bianco.
Gia' allora la situazione era questa, una gigantesca lavatrice che ripuliva e rimetteva in giro denaro di tutte le provenienze,sopratutto quelle illecite.
Oggi si sono dati una ripulita esteriore, per evitare le complicazione delle black list, ma se vai in un qualsiasi istituto bancario svizzero con un capitale ingente la maniera la trovano.
Francamente non mi sento di invidiare una societa' basata su questi principi, al confronto sono orgoglioso di essere italiano e di tenermi i tanti limiti che ha la nostra societa'.
Se qualcosa è gratis, il prodotto sei tu
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda maxer » 24 giu 2023 21:46

Tex Willer ha scritto:,... una gigantesca lavatrice che ripuliva e rimetteva in giro denaro di tutte le provenienze, sopratutto quelle illecite.
Oggi si sono dati una ripulita esteriore, per evitare le complicazione delle black list, ma se vai in un qualsiasi istituto bancario svizzero con un capitale ingente la maniera la trovano

... tranquillo, che se vai con il tuo "capitale anche non troppo ingente" in tante banche (o società finanziarie) italiane, i tuoi soldini, messi da parte, magari anche in contanti, con grandi sacrifici ( :mrgreen:), te li mettono anche loro al sicuro

Di Stati - lavatrici (e di detersivi che "lavano più bianco che più bianco non si può") è pieno tutto il mondo, dal Vaticano a San Marino, da Cipro all' Olanda, dall' Inghilterra e le sue isolette Vergini, dal Delaware a Panama, dal Lussemburgo a Cipro, da Taiwan alle Bahamas, solo per fare qualche piccolo esempio, passando anche per la nostra 'amatissima' patria
...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 25 giu 2023 19:35

La nazione perfetta non esiste, essendo governate tutte da esseri umani. La Svizzera è vero, è una lavatrice e per anni un rifugio per capitali loschi, ma come dice maxer, non tanto di più di altre nazioni, bella Italia compresa. In compenso ha una democrazia diretta che funziona forse anche perché è frazionata nei governi cantonali e più facile da amministrare.
Se guardiamo al senso etico della maggioranza dei cittadini, Svizzera, Danimarca, Olanda e qualche altro stato in giro per il pianeta danno due giri di pista a tantissimi, bella Italia compresa.
Il punto è capire se l'etica sia ancora un valore o se ormai è la patria degli ingenui e degli illusi.
Non invidio nessuno, amo l'Italia ma meno di quanto detesto i nostri vizi e inghippi congeniti che impediscono di valorizzare al massimo i talenti, le bellezze naturali e artistiche, le competenze nei lavori artigianali e molto altro.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Timoteo » 25 giu 2023 22:06

l'oste ha scritto:La nazione perfetta non esiste, essendo governate tutte da esseri umani. La Svizzera è vero, è una lavatrice e per anni un rifugio per capitali loschi, ma come dice maxer, non tanto di più di altre nazioni, bella Italia compresa. In compenso ha una democrazia diretta che funziona forse anche perché è frazionata nei governi cantonali e più facile da amministrare.
Se guardiamo al senso etico della maggioranza dei cittadini, Svizzera, Danimarca, Olanda e qualche altro stato in giro per il pianeta danno due giri di pista a tantissimi, bella Italia compresa.
Il punto è capire se l'etica sia ancora un valore o se ormai è la patria degli ingenui e degli illusi.
Non invidio nessuno, amo l'Italia ma meno di quanto detesto i nostri vizi e inghippi congeniti che impediscono di valorizzare al massimo i talenti, le bellezze naturali e artistiche, le competenze nei lavori artigianali e molto altro.


Non mi voglio addentrare perché qui è terreno di chi ha altre competenze e saperi (m'hanno salvato con la manovra di Heimlich mentre scrivevo perché me stavo a strozza').
Ma in Italia l'etica non esiste.
Chiunque può evade.
E chi non può evadere giustifica chi evade.
Cojoni al cubo.
Mi scuso e mi ritiro.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 26 giu 2023 10:20

oggi fossi in voi comprerei il Foglio

https://www.ilfoglio.it/russia-ucraina/ ... 5432357%2F
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 26 giu 2023 11:27

tenente Drogo ha scritto:oggi fossi in voi comprerei il Foglio

https://www.ilfoglio.it/russia-ucraina/ ... 5432357%2F


Parsi :D :D :D
Scegli veramente sempre il peggio tra i peggio :D :D :D
Non mi stupisco di quello che scrivi visto chi leggi.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 26 giu 2023 12:16

tenente Drogo ha scritto:io mi ritiro

vediamo come va a finire il tentativo di colpo di stato, poi magari ci sarà da commentare quello


A me è sembrato più una cosa del tipo "attacco la Kamchatka con 3 carroarmatini" ma poi al momento del lancio dei dadi c'è stato un "Parola turna indrè!"
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 26 giu 2023 12:18

e vabbè, ognuno ha i suoi opinionisti di riferimento

chissà se qualcuno dei miei venticinque lettori, rimasto silente, non sia interessato agli approfondimenti di Vittorio Emanuele Parsi

certo non la maggioranza di quelli che sono intervenuti in questo thread, per i quali si conferma l'attualità del saggio del 2002 dell'ex deputato radicale Massimo Teodori

Immagine

"Con gli strumenti dello storico e del saggista politico, Massimo Teodori descrive in questo libro la parabola del pregiudizio antiamericano in Italia nel Novecento. Sotto accusa, a suo avviso, sono gli ingredienti che hanno fatto grandi, ricchi e potenti gli Stati Uniti. Alla base dell'antiamericanismo che accomuna movimenti di destra e di sinistra, comunisti e fascisti, populisti, cattolici retrogradi e localisti tradizionali è quindi l'estraneità o la diffidenza verso la democrazia liberale nel cui segno si è potuto sviluppare l'American way of life, un modello politico e culturale che è divenuto il paradigma della modernizzazione in Occidente."
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Timoteo » 26 giu 2023 12:22

Travolta ha scritto:
Parsi :D :D :D
Scegli veramente sempre il peggio tra i peggio :D :D :D
Non mi stupisco di quello che scrivi visto chi leggi.
Parsi,no dico Parsi :D :D :D


https://youtu.be/RjbwKuH9vEs
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 26 giu 2023 12:27

tenente Drogo ha scritto:"La propaganda antiamericana diffusa dal Pci ha plasmato atteggiamenti e visioni del mondo anti-occidentali e ha mantenuto una forte presa nella società italiana dopo il 1991, in particolare tra gli intellettuali."

https://www.linkiesta.it/2023/06/propag ... -liberale/


esprimo tutti i dubbi sulla fondazione, i corsi proposti e i relatori (mario mori fra i tanti...)

"il Pci è riuscito a diffondere la convinzione dell’imminente collasso del capitalismo e a collegare questa convinzione al mito dello Stato proletario sovietico facendo leva sui sentimenti anticapitalisti e antiamericani diffusi negli ambienti fascisti, cattolici, socialisti e comunisti italiani."

è vero, a partire dalle teorie di Marx

"Con il passare del tempo, l’idealizzazione dell’Unione Sovietica è diminuita e il Partito comunista italiano ha preso le distanze dal regime sovietico, ma la denigrazione degli Stati Uniti è rimasta una caratteristica importante del discorso politico e culturale del partito."

la denigrazione?
"Denigratorio: Diretto a danneggiare con critiche infondate e malevole."
Nulla di infondato nè malevolo... fatti!

" La propaganda antiamericana diffusa dal Pci ha plasmato atteggiamenti e visioni del mondo anti-occidentali e ha mantenuto una forte presa nella società italiana dopo il 1991"

A parte la "forte presa"... semplificando mi pare che il pci si dissolse e una parte riconobbe gli "errori" del comunismo, un'altra invece, minoritaria, sosteneva invece che gli ideali comunisti fossero stati applicati male e si potesse fare di meglio...

"Poi, «nei primi anni ’90 inizia a svilupparsi – in un primo momento nell’ambito dell’estrema destra italiana – il fenomeno del rossobrunismo, una sintesi ideologica di fascismo e social-comunismo, caratterizzata da estremo nazionalismo e “sovranismo”, lotta alla globalizzazione e al capitalismo, antiamericanismo, ostilità nei confronti dell’Unione europea, tradizionalismo e critica radicale alla “decadenza” delle società liberal-democratiche dell’Occidente»"

anche hitler e mussolini hanno fatto leva su ideali socialisti... a spese di chi si fanno queste politiche sociali?
non è nato 30 anni fa il rossobrunismo

"Frutto un po’ dello stesso contraccolpo della paura del jihadismo e della crisi economica mondiale – ma innescato su un tronco nazionale differente che è quello della tradizione diplomatica machiavellico-sabauda piuttosto che dell’antiamericanismo comunista e fascista – «allo stesso tempo, a partire dalla seconda metà degli anni Duemila si afferma in Italia un’altra scuola di pensiero filo-russo, più pragmatica e moderata: quella degli intellettuali e politici Russlandversteher. Le misure attive di Mosca in Italia nell’era Putin mirano a rafforzare sia il rossobrunismo sia la corrente Russlandversteher. Ma a differenza dei rossobruni, i Russlandversteher italiani non attaccano l’Occidente, la Nato e l’Ue, ma affermano che l’Italia, al fine di tutelare i propri interessi strategici (specie in campo economico ed energetico) deve, pur appartenendo all’Alleanza Atlantica, coltivare un rapporto speciale con la Russia e rafforzare la collaborazione con Mosca in tutti i campi. I Russlandversteher, come i rossobruni, ammirano Putin come leader politico e statista. Quando scoppia la crisi ucraina nel 2013-2014 l’orientamento Russlandversteher occupa già una posizione dominante nel mondo accademico e nella comunità di esperti di politica estera in Italia». Prima dell’attacco all’Ucraina del 2022 la posizione mainstream in Italia è piuttosto la loro, e tuttora questa tendenza ha un forte spazio nel dibattito"

ci sta... ovviamente l'articolo e il paper sono focalizzati sull'attivismo russo (ma siamo pur sempre il paese di Gladio)

"Una società distopica senza passato e senza futuro, senza fede e senza ideali, senza cultura e senza arte, senza padri e madri, senza famiglia e Stato, senza maestri e guide spirituali, senza rispetto per gli anziani e speranze per i nostri figli."

detta così... non credo abbia cannato di tanto in questo passaggio.

Questa area avvia una intensa collaborazione con intellettuali e politici ultranazionalisti russi, tra cui il filosofo e geopolitico neo-Eurasista Aleksandr Dugin, che dopo il collasso del sistema sovietico si reca con frequenza nel nostro Paese, diventando un punto di riferimento per la destra radicale e la nascente galassia rossobruna.

certo, è stato fatto tutto quanto alla luce del sole...

ciò che dice Viganò, a tratti assurdo e impensabile, a tratti e solo in alcuni punti invece pure condivisibile..
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 26 giu 2023 12:45

tenente Drogo ha scritto:e vabbè, ognuno ha i suoi opinionisti di riferimento

chissà se qualcuno dei miei venticinque lettori, rimasto silente, non sia interessato agli approfondimenti di Vittorio Emanuele Parsi

certo non la maggioranza di quelli che sono intervenuti in questo thread, per i quali si conferma l'attualità del saggio del 2002 dell'ex deputato radicale Massimo Teodori

Immagine

"Con gli strumenti dello storico e del saggista politico, Massimo Teodori descrive in questo libro la parabola del pregiudizio antiamericano in Italia nel Novecento. Sotto accusa, a suo avviso, sono gli ingredienti che hanno fatto grandi, ricchi e potenti gli Stati Uniti. Alla base dell'antiamericanismo che accomuna movimenti di destra e di sinistra, comunisti e fascisti, populisti, cattolici retrogradi e localisti tradizionali è quindi l'estraneità o la diffidenza verso la democrazia liberale nel cui segno si è potuto sviluppare l'American way of life, un modello politico e culturale che è divenuto il paradigma della modernizzazione in Occidente."


Pero' magari un riassuntino su tutte le cose che ha detto e scritto da mesi e vedere quante ne azzeccate e quante ne ha toppate uno potrebbe farlo,dopodiche' liberissimo di tenertelo come punto di riferimento. E' pure sfacciatamente fazioso ma questo non e' importante lo so io come penso lo sappia anche tu.Non mi conosci di persona ma ti ripeto che non ho abitudine di contar balle e ti garantisco che non ho alcun pregiudizio antiamericano ,certo non mi piacciono tante cose del modello U.S.A. e sono critico su parti della loro storia ma non ho alcun * pregiudizio * ,parlo per me non parlo per gli altri.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 26 giu 2023 13:05

prendo atto dei differenti punti di vista
la discussione è sostanzialmente inutile, visto che ognuno giustamente resta della sua idea

mettere qualche link ogni tanto può essere utile se ci fossero dei lettori interessati che non intervengono e leggono soltanto

ci saranno?

boh
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda maxer » 26 giu 2023 14:36

...
a tene', ma non avevi scritto. in modalità ufficiale, che ti ritiravi* ?

e pensare che c' eravamo tutti ciecamente fidati di te
peccato :mrgreen:
...

*siccome Yevgeny Prigozhin
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 26 giu 2023 14:55

tenente Drogo ha scritto:mettere qualche link ogni tanto può essere utile se ci fossero dei lettori interessati che non intervengono e leggono soltanto


certo può essere utile mettere un link ogni tanto anche per questo tipo di lettori... ed è giusto anche commentarli i link :wink:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 26 giu 2023 15:07

maxer ha scritto:...
a tene', ma non avevi scritto. in modalità ufficiale, che ti ritiravi* ?

e pensare che c' eravamo tutti ciecamente fidati di te
peccato :mrgreen:
...

*siccome Yevgeny Prigozhin


hai ragione
non volevo deluderti
(lo so che speravi mi contraddicessi)
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda maxer » 26 giu 2023 15:13

tenente Drogo ha scritto:
maxer ha scritto:...
a tene', ma non avevi scritto. in modalità ufficiale, che ti ritiravi* ?

e pensare che c' eravamo tutti ciecamente fidati di te
peccato :mrgreen:
...

*siccome Yevgeny Prigozhin


hai ragione
non volevo deluderti
(lo so che speravi mi contraddicessi)

...
piccola differenza
non "speravo", ne ero sicuro 8)
...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 26 giu 2023 15:19

tenente Drogo ha scritto:la discussione è sostanzialmente inutile, visto che ognuno giustamente resta della sua idea


probabilmente succede perchè utilizziamo chiavi di lettura differenti...

ad esempio io parto dalla premessa che la russia abbia le basi militari nato intorno ai propri confini (giusto o sbagliato non ne ho idea), l'america però di basi cinesi o russe non ne ha neanche una nè le vorrebbe.
Questo è un fatto, che non c'entra con l'essere anti-americani o col pregiudizio anti-americano.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 26 giu 2023 15:29

La sceneggiata russa è stato un triello alla messicana che avrebbe divertito Sergio Leone.

Putin e Prigozhin (suo prestanome, non dimenticatelo) contro i militari pavidi.
Prigozhin che si monta la testa e Vlad che si prende un cagotto e manda il fedele Lassie Lukashenko.
I capi di Rostov che prendono il the insieme al cuoco e pubblicano il video per protestare.
I carri armati wagneriani che si spostano davvero come quelli di Risiko.

Che buffonata.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Patàta » 26 giu 2023 15:57

Timoteo ha scritto:Se restasse altro da fumare pregasi inoltrare.


Roba buona, mi raccomando!
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tenente Drogo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 26 giu 2023 16:13

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:la discussione è sostanzialmente inutile, visto che ognuno giustamente resta della sua idea


probabilmente succede perchè utilizziamo chiavi di lettura differenti...

ad esempio io parto dalla premessa che la russia abbia le basi militari nato intorno ai propri confini (giusto o sbagliato non ne ho idea), l'america però di basi cinesi o russe non ne ha neanche una nè le vorrebbe.
Questo è un fatto, che non c'entra con l'essere anti-americani o col pregiudizio anti-americano.


invece c'entra, perché tu, in buona compagnia con Bergoglio, vedi quelle basi NATO come una minaccia alla Russia, mentre per i paesi che le ospitano, alcuni ex colonie dell'URSS, sono il deterrente per non essere più invasi

oops, sarà doppiamente contento Maxer
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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