Messaggioda gianni femminella » 18 ott 2024 21:31
Dunque, continuiamo a leggere libri.
A volte bastano cinque pagine per innamorarsi di un libro. Come a volte un sorso è sufficiente a farci innamorare di un vino, o uno sguardo di una donna.
Si tratta di un volume postumo, di uno scrittore morto troppo presto
Carlos Ruiz Zafón - La città di vapore
La mia copia di per sé ha una storia nella storia. Compro tre libri usati, apro il pacchetto, ne controllo due, poi di fretta vado al lavoro. Dopo una mezz'ora mia moglie mi manda un messaggio da casa e mi ringrazia, a lei Zafon piace, questo che ha trovato sul tavolino è l'unico che non abbia ancora letto. A me Zafón piace abbastanza, ma sebbene nella mia scala sia troppo "commerciale", termine che utilizzo per farla breve, di Zafón ho letto tutto ( tranne uno ). Il fatto è che tra noi siamo troppo in sintonia, perché io possa rinunciare a leggere tutti i suoi libri ( di mia moglie) anche solo perché a piacciono a lei. Stupito le rispondo che non ho comprato nessun libro dello scrittore spagnolo e che forse è stato acquistato mesi fa e poi dimenticato da qualche parte. Lei mi risponde che era proprio sul tavolino accanto ai divani e qui il dubbio mi coglie. Che ci fa lì?
Ebbene nella mia testardaggine di non considerare subito l'ipotesi più semplice insisto nel mio smarrimento e continuo a non capire. Dopo tante ipotesi trovo che la soluzione è semplice, nella fretta non avevo visto bene tutti e tre i titoli e non mi ero accorto che il venditore aveva fatto confusione e invece di una copia de "La città fantasma" di McGrath mi aveva inviato "La città di vapore" di Zafón. In altri parole io avevo acquistato il primo e lui erroneamente mi aveva inviato il secondo. La cosa bella è che questo fosse l'unico libro di Carlos Ruiz che ancora mancasse in casa nostra.
Ebbene, se continua così dovrò rileggere una seconda volta tutti i libri trascorsi. Tanta grazia merita attenzione.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
Rutilio Namaziano, de reditu