Parlando di magistrati migranti, prendiamo qualche informazione per capire meglio il teatrino delle barchette.
Il governo italiano ha stilato un elenco di 19 paesi sicuri per il rimpatrio: "I 19 Stati sicuri sono: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d'Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia."
https://tg24.sky.it/politica/2024/10/21/lista-paesi-sicuri-2024#:~:text=I%2019%20Stati%20sicuri%20sono,Serbia%2C%20Sri%20Lanka%20e%20Tunisia.Ma la direttiva europea 2013/32 va interpretata alla luce della sentenza della Corte di Giustizia UE del 4/10/24
https://www.unionedirittiumani.it/newsletter/sentenza-della-corte-di-giustizia-dellunione-europea-sui-paesi-di-origine-sicuri/che dice, sullo specifico punto, così: "L’articolo 37 della direttiva 2013/32 dev’essere interpretato nel senso che: esso osta a che un paese terzo possa essere designato come paese di origine sicuro allorché talune parti del suo territorio non soddisfano le condizioni sostanziali di siffatta designazione..."
Perciò la prassi governativa di avviare procedure di rimpatrio accelerate, anche per i paesi elencati nel decreto ministeriale, non è conforme al diritto comunitario, come qui è spiegato:
https://pagellapolitica.it/articoli/migranti-albania-tornano-italia "Il motivo è sempre lo stesso, e cioè che i trasferimenti dei migranti in Albania sarebbero in contrasto con quanto stabilito da una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea. In sostanza, secondo la giustizia italiana la definizione di Paese “sicuro” attribuita dall’Italia a Bangladesh ed Egitto, Paesi di provenienza dei 43 migranti, non rispecchierebbe le normative comunitarie. In particolare, secondo la Corte di Giustizia la valutazione di un Paese come “sicuro” deve estendersi a tutte le sue parti, senza eccezioni. Secondo la legge italiana, invece, la designazione di un Paese sicuro può essere fatta escludendo alcune parti di territorio o categorie di persone: per esempio, possono essere escluse da questa categoria le persone provenienti da una regione di un Paese sicuro che discrimina una determinata religione o orientamento sessuale. Proprio questa non conformità tra la legge italiana e la normativa europea, confermata dalla sentenza, ha portato anche questa volta la Corte d’Appello di Roma a non convalidare il trattamento dei migranti in Albania. "
Quando verrà risolto questo disallineamento?
Il Tribunale di Roma e la Corte d’Appello hanno chiesto alla Corte europea di pronunciarsi definitivamente sulla questione. Secondo fonti stampa, il parere europeo potrebbe arrivare il 25 febbraio.