zampaflex ha scritto:
Ma il punto B non è soggettivo. Te lo esemplifico: agli albori di questa crisi (2008) leggevo zerohedge e mi ero procurato gli strumenti per potere speculare al ribasso (poi non utilizzati per timore e ritardo mio nel muovermi). Passando il tempo, ho scoperto che i discorsi millenaristici diventavano sempre più copie trite e ritrite degli inizi e non succedeva niente di quanto annunciato (anche da teste molto fini come David Rosenberg). Dopo un po' incappo in un altro blog, scritto questa volta da un convinto assertore delle forze autoregolanti dell'economia (ovviamente repubblicano) che misurava passo passo la situazione ed i progressi potenziali ed effettivi. Passa il tempo e dei due chi ha sempre avuto ragione è stato il secondo!
Ne ho tratto alcune lezioni.
Non ho dubbi che tu abbia tratto delle lezioni personali, ma credo che la tua interpretazione è piuttosto lontana dal concetto che voglio affermare.
Tu intanto continui a parlarmi della
tua esperienza con una convinzione universalistica direi piuttosto preoccupante, come se la tua ricetta personale fosse applicabile a tutti
a mò di panacea, quando in realtà non è così. Delle
forze autoregolanti dell'economia ai milioni di esodati, licenziati, disoccupati, stagisti, ecc. non gliene frega nulla, perchè per loro, al momento, un lungo momento, non c'è futuro. E lo stesso discorso vale per chi aveva già una posizione e si è visto rimodulare il contratto al ribasso oppure per chi aveva un'impresa e ha dovuto chiudere perchè i pagamenti sono in ritardo e le tasse strozzano.
E non vale neanche la filastrocca neoliberista, stupida e trita, sul
self made man, sul genio, che riesce a re-inventarsi e risorgere dalle proprie ceneri e capire il mercato perchè è appena il 10% che riesce a ricreare occupazione/impresa dopo aver fallito. Un'esiguità in un campo di battaglia pieno di cadaveri.
Sono d'accordo, invece, sul fatto
che di fronte al disastro, l'economia diventa creativa e trova soluzioni non pensate in precedenza perchè quella che chiamano crisi ha indubbiamente creato anche opportunità inaspettate, ma rimane sempre il fatto
che non è per tutti possibile perchè quello che più conta è il background economico e professionale di ogni individuo. Se tu non hai una professionalità specifica e hai fatto il
passacarte per una vita, al momento che ti licenziano sei fottuto al 90%. Idem se hai un'impresa fallita e senza capitali con debiti per i prossimi 20 anni.
Cerchiamo quindi di non generalizzare e riconoscere che in Italia, al momento, gli unici a vedere la luce in fondo al tunnel sono quei pochi dotati di una buona torcia con le pile cariche (il famoso background). Per tutti gli altri solo tenebre profonde.