tenente Drogo ha scritto:la sensazione è che la casta della magistratura, modalità Marchese del Grillo, si senta superiore ad ogni altro potere e si opponga a qualsiasi proposta che modifichi lo status quo
Ed è giusto che sia così: la costituzione, figlia dei saggi principi di Montesquieu e dell'esperienza dei governi liberali post assolutisti, ha stabilito che la magistratura sia pienamente indipendente, tanto che è dotata sia di un organo di autogoverno sia di potestà regolamentare autonoma.
Il potere politico, che sia governativo o parlamentare, NON HA il potere di irrompere nelle attività della magistratura: il suo compito è emanare le leggi che governano la vita dei cittadini e che la magistratura viene chiamata ad usare in caso di controversie o infrazioni.
Pesi e contrappesi.
Se il politico è onesto, non ha nulla da temere.
Se il politico non vuole più essere giudicato per un certo tipo di potenziale reato (vedi, ehm ehm, abuso d'ufficio), modifica la legge. Cav. docet.
Se il politico contesta la magistratura, abbiamo un problema.