zampaflex ha scritto:Non è stato un errore, la liberazione è stata voluta.
Fanno quello che vogliono, che conviene a loro e velocemente.
Tanto ad eventuali critiche c'è la solita manfrina che il popolo li ha votati, senza ricordarsi che li hanno votati magari anche per le promesse elettorali non mantenute su pensioni, accise, tassazione banche. Non hanno mantenuto nemmeno la "difesa dei confini" dai pericolosi poveracci migranti.
Detto questo per me l'avviso di garanzia a Meloni è fuori dal vaso, perchè il responsabile di ruolo non è il presidente del consiglio, soprattutto vista la dinamica e l'agire di altri ministri, loro si colpevoli. Ma ormai tra governo e giudici si va avanti a vendette, a ripicche, alla faccia del "popolo".
Perché la riforma della giustizia è fondamentale per gli italiani, ma non per le schermaglie e le convenienze di politici o magistrati per vincere a chi lo ha più duro.
La riforma dovrebbe partire dal codice, dallo snellimento di burocrazia, tempi e iter processuale (e quindi dei costi) anche per le cause civili, dalla riforma della prescrizione (ingiustizia abnorme, un reato non lo è più perché è passato tot tempo), della modifica della pena per i micro reati che stipano le carceri di piccoli pusher e ladruncoli da supermercato. Meglio assegnare loro dei lavori sociali utili e pesanti, rieducativi veramente, invece di tenerne cinque in una cella a non fare un caxxo tutto il giorno con costi giornalieri enormi.
Ma il governo vuol costruire più carceri e così via di costi, bandi, appalti, solito giro di cassa.
Andrebbe riformata anche la politica, tagliando nettamente i benefici economici, la facilità di "raccomandare" (esempio abusi d'ufficio non più reato), di assegnare prebende e cadreghine (diminutivo del lombardo
cadrega, sedia) in cambio di taniche o serbatoi di voti. Il loro potere sta soprattutto in queste rendite di posizione.
Ma è un sogno impossibile visto che chi dovrebbe cambiare "il sistema" è il primo a beneficiarne abbestia.