Parliamo di guerra

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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tenente Drogo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 01 dic 2024 12:54

il punto di Guido Olimpio

-‐-------------

Siria, tante troppe incognite.

Israele: contento di vedere iraniani indeboliti in Siria ma non credo che voglia vedere crollo di Assad. Teme nascita di realtà jihadista ai suoi confini. Inoltre in questi anni di guerra civile IDF ha raggiunto un tacito modus vivendi con ribelli...Come lo ha con Putin.

Ribelli. Sono più compatti rispetto al passato, meglio organizzati. Dominano gli ex qaedisti di HTS (ex al Nusra) e il loro leader Joulani è personaggio abile. Da ricordare che posizione più pragmatica di al Nusra portò a distacco di ala più radicale che confluì nel nascente Isis. Ma certamente diplomazie sono preoccupate del "dna" dei queste formazioni. Vale il detto storpiato: meglio il diavolo (Assad) che conosco che il diavolo (ribelli) che non conosco.

Turchia. Dialogava con Assad e poi ha autorizzato le milizie siriane filo-turche ad attaccare regime siriano. Doppio/triplo gioco. Posizione ufficiale sempre ambigua: è evidente che eventuale controllo totale di Aleppo da parte dei ribelli offre ad Ankara possibilità di estendere influenza.

Iran. Secondo me gli ayatollah stanno facendo una fatwa postuma su Sinwar...In pochi mesi dal trionfo alla messa in un angolo. E ora arriva Trump.

Usa. Trump dovrà decidere su cosa fare: ci sono membri del suo team (come la Gabbard, direttrice futura dell'intelligence) che tifano per Assad, The Donald voleva ritirare le forze da Siria già nel primo mandato ma poi ci ha ripensato ed ha persino bombardato (cosa non fatta da Obama).

Russia. Tuona, minaccia, usa missili super ma alla fine non riesce a impedire che un pugno di ribelli conquistino la seconda città di Siria. Penserà a conservare le sue basi (aerea e navale).
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 01 dic 2024 15:20

chissà come mai solo israele teme l'espandersi dell'estremismo islamico in sira e non lo teme invece la turchia... ehi, però ricordate solo che entrambi questi paesi hanno occupato parti della siria da quando è nato il conflitto.

quindi solo ankara ha interesse ad estendere la propria influenza in sira

ma dove li trovi sti imparziali fenomeni? (faccine, taac)
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 01 dic 2024 16:31

bobbisolo ha scritto:chissà come mai solo israele teme l'espandersi dell'estremismo islamico in sira e non lo teme invece la turchia... ehi, però ricordate solo che entrambi questi paesi hanno occupato parti della siria da quando è nato il conflitto.

quindi solo ankara ha interesse ad estendere la propria influenza in sira
9
ma dove li trovi sti imparziali fenomeni? (faccine, taac)


Guido Olimpio scrive sul Corriere della Sera
è abbastanza noto
è uno dei migliori e più informati giornalisti italiani

non è che l'hai un po' frainteso?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 02 dic 2024 12:56

tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:chissà come mai solo israele teme l'espandersi dell'estremismo islamico in sira e non lo teme invece la turchia... ehi, però ricordate solo che entrambi questi paesi hanno occupato parti della siria da quando è nato il conflitto.

quindi solo ankara ha interesse ad estendere la propria influenza in sira

ma dove li trovi sti imparziali fenomeni? (faccine, taac)


Guido Olimpio scrive sul Corriere della Sera
è abbastanza noto
è uno dei migliori e più informati giornalisti italiani

non è che l'hai un po' frainteso?


mi sembra chiaro quello che dice (non è che mi hai frainteso tu?), lo riporto per comodità:

Israele: contento di vedere iraniani indeboliti in Siria ma non credo che voglia vedere crollo di Assad. Teme nascita di realtà jihadista ai suoi confini. Inoltre in questi anni di guerra civile IDF ha raggiunto un tacito modus vivendi con ribelli...Come lo ha con Putin.

Turchia. Dialogava con Assad e poi ha autorizzato le milizie siriane filo-turche ad attaccare regime siriano. Doppio/triplo gioco. Posizione ufficiale sempre ambigua: è evidente che eventuale controllo totale di Aleppo da parte dei ribelli offre ad Ankara possibilità di estendere influenza.


comunque di giornalisti svalvolati ce ne sono, hai voglia, tipo cappellini
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 03 dic 2024 01:19

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:chissà come mai solo israele teme l'espandersi dell'estremismo islamico in sira e non lo teme invece la turchia... ehi, però ricordate solo che entrambi questi paesi hanno occupato parti della siria da quando è nato il conflitto.

quindi solo ankara ha interesse ad estendere la propria influenza in sira

ma dove li trovi sti imparziali fenomeni? (faccine, taac)


Guido Olimpio scrive sul Corriere della Sera
è abbastanza noto
è uno dei migliori e più informati giornalisti italiani

non è che l'hai un po' frainteso?


mi sembra chiaro quello che dice (non è che mi hai frainteso tu?), lo riporto per comodità:

Israele: contento di vedere iraniani indeboliti in Siria ma non credo che voglia vedere crollo di Assad. Teme nascita di realtà jihadista ai suoi confini. Inoltre in questi anni di guerra civile IDF ha raggiunto un tacito modus vivendi con ribelli...Come lo ha con Putin.

Turchia. Dialogava con Assad e poi ha autorizzato le milizie siriane filo-turche ad attaccare regime siriano. Doppio/triplo gioco. Posizione ufficiale sempre ambigua: è evidente che eventuale controllo totale di Aleppo da parte dei ribelli offre ad Ankara possibilità di estendere influenza.


comunque di giornalisti svalvolati ce ne sono, hai voglia, tipo cappellini


ho capito: Guido Olimpio è troppo mainstream per te
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 03 dic 2024 19:53

In questi giorni i " cari,, russi stanno facendo carne di porco in Siria ma naturalmente i soliti "fenomeni,, tutti zitti....ah ma loro non sono l' occidente per cui ....
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 dic 2024 18:48

incerto il futuro della Siria
il leader dei ribelli ha un passato jihadista ma rinnega il passato e promette moderazione
vedremo

intanto festeggiamo la caduta del macellaio di Damasco


per non dimenticare:
https://www.amnesty.it/nome-codice-caes ... i-siriane/

quella mostra poi venne anche a Roma ed era impressionante
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 08 dic 2024 20:11

tenente Drogo ha scritto:incerto il futuro della Siria
il leader dei ribelli ha un passato jihadista ma rinnega il passato e promette moderazione
vedremo

intanto festeggiamo la caduta del macellaio di Damasco
cut cut

Sembra proprio una notevole scelta strategica dei "ribelli" (termine mediatico che non condivido, vista la variegatura degli attori contro il regime). Hanno scelto il timing perfetto mentre gli "aiutanti" del regime erano più impegnati e distratti in altre situazioni (a parte forse la Cina, della quale però molto spesso "si sa e non si sa", del resto è nel loro DNA storico agire nell'ombra).
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 08 dic 2024 22:02

Scopro oggi che esiste un format diplomatico regolare dell'asse del male mediorientale (Iran, Russia, Turchia).
https://it.wikipedia.org/wiki/Astana_Processus
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 09 dic 2024 19:24

Un po' ot ma in fondo è un forum gastronomico.
Girano rumors riguardo la possibile apertura della più quotata macelleria d'Europa a Mosca.
Due soci hanno già aderito in loco.
Peccato che un altro massimo esperto del settore abbia già da tempo un canale di distribuzione di massa a Washington.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 09 dic 2024 20:41

l'oste ha scritto:Un po' ot ma in fondo è un forum gastronomico.
Girano rumors riguardo la possibile apertura della più quotata macelleria d'Europa a Mosca.
Due soci hanno già aderito in loco.
Peccato che un altro massimo esperto del settore abbia già da tempo un canale di distribuzione di massa a Washington.


confesso che non l'ho capita
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 09 dic 2024 21:18

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Un po' ot ma in fondo è un forum gastronomico.
Girano rumors riguardo la possibile apertura della più quotata macelleria d'Europa a Mosca.
Due soci hanno già aderito in loco.
Peccato che un altro massimo esperto del settore abbia già da tempo un canale di distribuzione di massa a Washington.


confesso che non l'ho capita

È un po' criptica in effetti ma se pensi chi sono i più attuali macellai...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 09 dic 2024 22:17

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Un po' ot ma in fondo è un forum gastronomico.
Girano rumors riguardo la possibile apertura della più quotata macelleria d'Europa a Mosca.
Due soci hanno già aderito in loco.
Peccato che un altro massimo esperto del settore abbia già da tempo un canale di distribuzione di massa a Washington.


confesso che non l'ho capita

È un po' criptica in effetti ma se pensi chi sono i più attuali macellai...


Assad e Netanyahu, ma non sono europei
Putin è europeo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 09 dic 2024 23:32

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Un po' ot ma in fondo è un forum gastronomico.
Girano rumors riguardo la possibile apertura della più quotata macelleria d'Europa a Mosca.
Due soci hanno già aderito in loco.
Peccato che un altro massimo esperto del settore abbia già da tempo un canale di distribuzione di massa a Washington.


confesso che non l'ho capita

È un po' criptica in effetti ma se pensi chi sono i più attuali macellai...


Assad e Netanyahu, ma non sono europei
Putin è europeo

Ho scritto la macelleria, non i macellai più quotati d'Europa.
Al momento i due soci sono di base (sic) a Mosca (Russia, Europa). :wink:

PS : "distribuzione di massa" :lol:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2024 16:04

Per Vladimir Putin, la Siria è il simbolo della sua autoaffermazione come leader globale. Ma per la Russia, la Siria è un inutile fardello che richiede un enorme dispendio di forze militari, politiche ed economiche, senza dare nulla in cambio».
Questa doveva essere soltanto una chiacchierata sul presidente russo visto da vicino. Poi l’attualità ha imposto la sua legge. L’ex generale dell’Fsb Evgenij Savostyanov è considerato uno degli analisti più raffinati sullo stato del suo Paese.
Nella sua vita precedente è stato l’uomo chiamato da Boris Eltsin a smantellare il vecchio Kgb di Mosca, e poi un cosiddetto tecnico di prestigio impegnato in politica. Per via del suo passato, gli fu perdonata l’insubordinazione del 2015, quando se ne andò dal ministero della Cultura denunciando il clima di censura a suo giudizio ormai imperante su «ogni questione di pubblico interesse», come scrisse nella sua lettera di dimissioni. Nel 2022, promosse e firmò un documento contro la guerra in Ucraina e poi un altro ancora contro l’uso della minaccia nucleare.
Oggi vive all’estero. «Ho certamente pagato un prezzo. Ho perso quello che ho lasciato a Mosca, ho perso il mio status. Ma non ha importanza. Sono rimasto un uomo libero, i cui atti non sono in contrasto con le sue convinzioni».
Che cosa significa la caduta di Assad per Putin?
«È soprattutto una colossale umiliazione personale, ricevuta in primo luogo da Recep Erdogan, che già lo aveva umiliato altre volte. Erdogan l’ha cacciato dal Caucaso del Sud, gli ha chiuso il Bosforo, lo ha fatto aspettare ai loro incontri. Il presidente turco è consapevole di quanto la Russia sia indebolita dalla politica ambiziosa di Putin. Era già chiaro nel 2014, ai tempi del primo conflitto ucraino: quando inizi a fare una politica revanscista, tieni conto che qualcuno potrebbe prendersi la rivincita su di te. Un pezzo alla volta, Erdogan sta riconquistando quel che la Turchia aveva perso nel ventesimo secolo».
Quali ricadute per Mosca?
«Sul piano militare e politico, non molte. Le nostre basi in Siria non consentono di risolvere nessun compito importante, soprattutto ora che la Turchia ha chiuso l’accesso delle navi militari al Mar Nero. La presenza delle ammiraglie russe è sempre stata solo simbolica: era evidente a tutti che non possiamo contrapporci alle flotte della Nato nel Mediterraneo. Gli unici valori aggiunti dell’alleato Siria erano le sue votazioni filorusse all’Onu, che non decidono niente. E poi, la possibilità di fornire armi ai nostri “amici” in Libano, Cisgiordania, e Iraq. Adesso, dopo la disfatta di Hamas e Hezbollah a opera di Israele, è una operazione che ha pochissimo senso persino nella logica dei servizi segreti russi».
L’Ucraina fa bene a rallegrarsi di questa svolta in MedioOriente?
«Gli avvenimenti siriani dimostrano che le forze dell’esercito russo sono logorate dall’Operazione militare speciale. Se avesse potuto, Putin avrebbe salvato Assad. Ma oggi, impegnare qualunque risorsa in un altro scenario è quasi impossibile. Nel futuro immediato, il cambio di regime in Siria è invece vantaggioso per la
Russia: si risparmiano mezzi, si può rinforzare il contingente in Ucraina. Putin potrebbe addirittura utilizzare l’abbandono di quell’area come una risorsa di scambio nei negoziati, specie se verranno gestiti da Erdogan».
Come immagina la reazione di Putin alla caduta di Assad?
«Lui adotta una comunicazione burocratica, affidata ai documenti. Alle riunioni, tace. Si limita a osservare, in silenzio. Fin dagli inizi, questo aspetto caratterizza in modo esauriente la sua personalità».
Quanto pesa su di lui l’esperienza come ufficiale del Kgb?
«Molto. Putin veniva preparato per lavorare come arruolatore e reclutatore di agenti. A funzionari di questo genere, si insegna a studiare attentamente il carattere dell’interlocutore- oggetto di arruolamento, a saperlo ascoltare a lungo e con attenzione, fingendo una silenziosa socievolezza per adattarsi a lui e quando serve sopprimere la sua volontà premendo sui punti nevralgici scoperti. Ha sempre fatto così ».
Come giudica la sua evoluzione negli anni?
«Inesistente. Dopo aver occupato la carica di presidente della Russia, Putin non ha più inteso rendere il potere a nessuno. Ma è impossibile rimanere nella comunità di Stati democratici come governatore insostituibile. Quindi, ha dovuto imboccare la via della contrapposizione all’Occidente ».
Le minacce nucleari sono un bluff?
«Non vanno trattate con leggerezza. Ma tutta la politica estera di Putin, tutte le sue guerre e le sue provocazioni, non sono altro che un modo per garantirsi un governo eterno. Una persona che si appresta ad una guerra nucleare non investe miliardi nella ricerca di rimedi per prolungare la sua vita a 120 anni e più, come sta facendo lui».
Per la Russia i Brics sono una vera opzione di sopravvivenza?
«Già oggi siamo di fronte ad una totale dipendenza dell’economia russa dalla Cina. I Brics, che io chiamo “Club degli amatori degli investimenti cinesi”, cercano invece di tenersi lontano dalla Russia: non la finanziano tramite la banca dell’organizzazione, non sostengono le iniziative su una valuta alternativa e un sistema di pagamenti, hanno paura delle sanzioni secondarie dell’Occidente».
La crisi economica e la svolta siriana potrebbero contribuire alla fine della guerra in Ucraina?
«Nelle file dei ribelli vincitori di Assad ci sono non poche persone provenienti dall’ex Urss. Gente che potrebbe tornare a casa, nei Paesi dell’Asia centrale. Una destabilizzazione locale, penso al Tagikistan o all’eterno problema irrisolto del Caucaso, è possibile. Gli avvenimenti recenti hanno dimostrato che oggi la Russia non potrebbe fare molto in caso di nuovi focolai di rivolta. Questo potrebbe stimolare Putin alla ricerca di un’uscita dalla guerra in Ucraina. Ma dopo quel che è successo in Siria, la sua posizione negoziale risulta indebolita. Come dicevano in un celebre film, un vecchio leone è prima di tutto vecchio».
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 11 dic 2024 17:24

di un analista siriano/svizzero
molto interessante

https://rproject.it/2024/12/capire-la-r ... -in-siria/
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda vinogodi » 11 dic 2024 20:38

...io non l'ho ancora capito: ma in Siria, chi sono i " buoni" e chi sono " i cattivi"? Chi devo tifare? ...aiutatemi... 8)
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 11 dic 2024 22:07

vinogodi ha scritto:...io non l'ho ancora capito: ma in Siria, chi sono i " buoni" e chi sono " i cattivi"? Chi devo tifare? ...aiutatemi... 8)

Hanno finito i buoni ovunque. Effetto Natale?
In alcune zone della Siria hanno finito anche i buoni pasto e più che stelle comete o Babbo Natale sulla slitta, in cielo volano aerei con un altro tipo di cose cadenti.
Come cambiano i tempi vicino a Betlemme.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Marco » 12 dic 2024 10:03

vinogodi ha scritto:...io non l'ho ancora capito: ma in Siria, chi sono i " buoni" e chi sono " i cattivi"? Chi devo tifare? ...aiutatemi... 8)


Quoto.
Giuro che non riesco a capirci nulla.... :roll:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 12 dic 2024 11:08

vinogodi ha scritto:...io non l'ho ancora capito: ma in Siria, chi sono i " buoni" e chi sono " i cattivi"? Chi devo tifare? ...aiutatemi... 8)


Al Jolani, il qaedista pentito, merita una chance
give peace a chance
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 12 dic 2024 12:10

tenente Drogo ha scritto:
vinogodi ha scritto:...io non l'ho ancora capito: ma in Siria, chi sono i " buoni" e chi sono " i cattivi"? Chi devo tifare? ...aiutatemi... 8)


Al Jolani, il qaedista pentito, merita una chance
give peace a chance


quando "l'alternativa" sembra peggio del "dittatore"

che sarà mai un estremista islamico al potere?

non voglio difendere Assad, ci mancherebbe, tuttavia ritengo che l'alternativa non sia laica e non suoni neanche pacifista... vedremo, in ogni caso
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 12 dic 2024 12:47

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
vinogodi ha scritto:...io non l'ho ancora capito: ma in Siria, chi sono i " buoni" e chi sono " i cattivi"? Chi devo tifare? ...aiutatemi... 8)


Al Jolani, il qaedista pentito, merita una chance
give peace a chance


quando "l'alternativa" sembra peggio del "dittatore"

che sarà mai un estremista islamico al potere?

non voglio difendere Assad, ci mancherebbe, tuttavia ritengo che l'alternativa non sia laica e non suoni neanche pacifista... vedremo, in ogni caso


Com'era quella storia già vista in Afghanistan?
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 12 dic 2024 13:02

Trabateo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
vinogodi ha scritto:...io non l'ho ancora capito: ma in Siria, chi sono i " buoni" e chi sono " i cattivi"? Chi devo tifare? ...aiutatemi... 8)


Al Jolani, il qaedista pentito, merita una chance
give peace a chance


quando "l'alternativa" sembra peggio del "dittatore"

che sarà mai un estremista islamico al potere?

non voglio difendere Assad, ci mancherebbe, tuttavia ritengo che l'alternativa non sia laica e non suoni neanche pacifista... vedremo, in ogni caso


Com'era quella storia già vista in Afghanistan?


e anche quella in Libia?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda mennella » 12 dic 2024 13:13

bobbisolo ha scritto:che sarà mai un estremista islamico al potere?
non voglio difendere Assad, ci mancherebbe, tuttavia ritengo che l'alternativa non sia laica e non suoni neanche pacifista... vedremo, in ogni caso


Se diamo una sguardo a chi ha gestito il potere solo negli ultimi 80 anni in qualsiasi stato del mondo orientale,
dal nord Africa a tutto il Vicino Oriente, compreso il Golfo Persico, vedremo solo dittatori o potere religioso.

Questo perche' la classe politica in questi stati non e' mai esistita, si e' trattato solo di avvicendamenti
di personaggi al poter con partito unico e Rais/Presidente a vita (fino alla morte per omicidio), con la sequenza
di sovrani (despoti), colpi di stato militari con Presidente a vita ... qualsiasi partito di opposizione disciolto e
oppositori in galera (o fatti suicidare). Gli unici che hanno potuto tessere una rete sotterranea di potere e
consenso sono stati i partiti di ispirazione (pesante) religiosa, i quali hanni spazi riservati per farlo.
Ma questi ultimi si sono sempre dimostrati un alternativa pessima allo stesso livello dei dittatori deposti.

Anche la cosiddetta democratica Turchia che ha libere elezioni non riesce piu' a scollare il potere
al partito di Erdogan, che non puo' essere considerato laico. L'unico paese che ha rappresentato nei decenni
un epserienza laica e democratica e' stato il Libano, che pero' e' stato storicamente minato da corruzione
e antagonismi di potere molto forte; poi con l'arrivo di Hezbollah e' finito sotto "tutela".
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 12 dic 2024 13:30

mennella ha scritto:
bobbisolo ha scritto:che sarà mai un estremista islamico al potere?
non voglio difendere Assad, ci mancherebbe, tuttavia ritengo che l'alternativa non sia laica e non suoni neanche pacifista... vedremo, in ogni caso


Se diamo una sguardo a chi ha gestito il potere solo negli ultimi 80 anni in qualsiasi stato del mondo orientale,
dal nord Africa a tutto il Vicino Oriente, compreso il Golfo Persico, vedremo solo dittatori o potere religioso.

Questo perche' la classe politica in questi stati non e' mai esistita, si e' trattato solo di avvicendamenti
di personaggi al poter con partito unico e Rais/Presidente a vita (fino alla morte per omicidio), con la sequenza
di sovrani (despoti), colpi di stato militari con Presidente a vita ... qualsiasi partito di opposizione disciolto e
oppositori in galera (o fatti suicidare). Gli unici che hanno potuto tessere una rete sotterranea di potere e
consenso sono stati i partiti di ispirazione (pesante) religiosa, i quali hanni spazi riservati per farlo.
Ma questi ultimi si sono sempre dimostrati un alternativa pessima allo stesso livello dei dittatori deposti.

Anche la cosiddetta democratica Turchia che ha libere elezioni non riesce piu' a scollare il potere
al partito di Erdogan, che non puo' essere considerato laico. L'unico paese che ha rappresentato nei decenni
un epserienza laica e democratica e' stato il Libano, che pero' e' stato storicamente minato da corruzione
e antagonismi di potere molto forte; poi con l'arrivo di Hezbollah e' finito sotto "tutela".


tutto ok

intendo comunque laico in senso religioso (sempre meglio specificare)... d'altronde entrambi gli stati, siria e turchia, sono (uno non più o si vedrà) stati laici

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