Diario economico

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beluga
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 17 giu 2014 21:45

zampaflex ha scritto:Altri segnali di miglioramento lento dell'economia italiana.

"Nel primo trimestre 2014, rispetto al periodo corrispondente dell'anno precedente, il valore dei mancati pagamenti da parte delle imprese italiane si riduce dell'1,7%, sia per quanto riguarda le transazioni con pagamento immediato rispetto alla consegna della merce, sia per le transazioni con pagamento differito. Diminuiscono di 3,7 giorni anche i tempi medi di pagamento (che si attestano a 77,5 giorni), con il dato specifico riferito alle giornate di ritardo in calo sensibile (-2,7). Resta stabile la percentuale di imprese puntuali, mentre passa dal 9,2% al 7,6% la quota di aziende che salda le fatture con oltre 60 giorni di ritardo, casi che possono sfociare prima in mancati pagamenti e quindi in autentici default.

Sono i dati generali che si ricavano da Payline – il database Cerved che monitora le esperienze di pagamento di 2,5 milioni di imprese italiane e dalla lettura del corrispondente rapporto sul primo periodo dell'anno in corso. Tutti gli indicatori mostrano progressi rispetto alla stessa frazione del 2013, coinvolgendo quasi tutti i settori e tutte le aree del Paese.

In netto calo anche i protesti: tra Gennaio e Marzo le società colpite sono 19 mila, -14,4% rispetto al 2013, anno che nell'ultimo trimestre registrava già, a sua volta, un incoraggiante -10,8%. Rimane però elevato il numero di società protestate, di ben 27 punti percentuali al di sopra dei livelli pre-crisi, quando in un singolo trimestre erano circa 15 mila. Diminuzione e consolidamento della tendenza coinvolgono tutta la Penisola, in doppia cifra per tutti i settori dell’economia: in particolare, nell’industria (-20% rispetto allo scorso anno), il numero di società protestate è tornato vicino ai livelli pre-crisi (+2,8%)."


Dai non rovinare la serata ad Harmattan. Quando ci sono segnali positivi ha delle terribili coliche intestinali :wink:
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Re: Diario economico

Messaggioda tasteclimber » 17 giu 2014 23:05

zampaflex ha scritto:Altri segnali di miglioramento lento dell'economia italiana.

"Nel primo trimestre 2014, rispetto al periodo corrispondente dell'anno precedente, il valore dei mancati pagamenti da parte delle imprese italiane si riduce dell'1,7%, sia per quanto riguarda le transazioni con pagamento immediato rispetto alla consegna della merce, sia per le transazioni con pagamento differito. Diminuiscono di 3,7 giorni anche i tempi medi di pagamento (che si attestano a 77,5 giorni), con il dato specifico riferito alle giornate di ritardo in calo sensibile (-2,7). Resta stabile la percentuale di imprese puntuali, mentre passa dal 9,2% al 7,6% la quota di aziende che salda le fatture con oltre 60 giorni di ritardo, casi che possono sfociare prima in mancati pagamenti e quindi in autentici default.

Sono i dati generali che si ricavano da Payline – il database Cerved che monitora le esperienze di pagamento di 2,5 milioni di imprese italiane e dalla lettura del corrispondente rapporto sul primo periodo dell'anno in corso. Tutti gli indicatori mostrano progressi rispetto alla stessa frazione del 2013, coinvolgendo quasi tutti i settori e tutte le aree del Paese.

In netto calo anche i protesti: tra Gennaio e Marzo le società colpite sono 19 mila, -14,4% rispetto al 2013, anno che nell'ultimo trimestre registrava già, a sua volta, un incoraggiante -10,8%. Rimane però elevato il numero di società protestate, di ben 27 punti percentuali al di sopra dei livelli pre-crisi, quando in un singolo trimestre erano circa 15 mila. Diminuzione e consolidamento della tendenza coinvolgono tutta la Penisola, in doppia cifra per tutti i settori dell’economia: in particolare, nell’industria (-20% rispetto allo scorso anno), il numero di società protestate è tornato vicino ai livelli pre-crisi (+2,8%)."


Non mi sembrano dati che indichino granche: fatti fuori i più deboli, rimangono i più solidi. Finchè durano.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 18 giu 2014 11:01

tasteclimber ha scritto:Non mi sembrano dati che indichino granche: fatti fuori i più deboli, rimangono i più solidi. Finchè durano.


Infatti sono dati insignificanti e soprattutto decontestualizzati, frutto del teatrino della dichiarazia di editorialisti alla istituto luce, ad uso di quel 41% di struzzi che ha votato pro-UE non rendendosi conto di prenderlo nel deretano.
Quante volte leggiamo di un miglioramento della bilancia commerciale senza che nessuno spieghi che dipende solo dal crollo delle Importazioni, e che a sua volta questo crollo delle importazioni è causato dall'ormai inesistente domanda Interna??? La carta da cu£o pro-Renzie certe cose non le spiega. Che ci vuoi fare!

E il mercato auto? A maggio in Italia è calato del 3,8%, nel resto dell'UE invece si è registrato un incremento positivo. C'è o non c'è qualcosa che non va in questo paese di mazzettari? Magari una notizia simile la troviamo sui quotidiani a mò di trafiletto in trentesima pagina.http://www.economiaweb.it/auto-a-maggio-43-nei-5-mesi-66/

E i debiti della PA con le imprese? A tutt'oggi mancano ancora 90 miliardi di euro all'appello, mentre si favoleggia che è iniziato il pagamento. Maquandomai!!!!

Gli unici segnali positivi vanno cercati altrove, magari in famiglia, tra parenti e/o amici. Ma non nelle notizie fiabesche di questo paese.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 18 giu 2014 12:21

harmattan ha scritto:
Infatti sono dati insignificanti e soprattutto decontestualizzati, frutto del teatrino della dichiarazia di editorialisti alla istituto luce, ad uso di quel 41% di struzzi che ha votato pro-UE non rendendosi conto di prenderlo nel deretano.
Quante volte leggiamo di un miglioramento della bilancia commerciale senza che nessuno spieghi che dipende solo dal crollo delle Importazioni, e che a sua volta questo crollo delle importazioni è causato dall'ormai inesistente domanda Interna??? La carta da cu£o pro-Renzie certe cose non le spiega. Che ci vuoi fare!



Leopardi ti faceva una pippa! :lol:

Le tue affermazioni sul commercio estero sono parzialmente errate e fuorvianti.
Il dato di export di fine 2012 e 2013 (390 mld cadauno) è il più alto di sempre. Certo, va deflazionato, ma nel triste 2009 stavamo a 292mld e nell'ultimo anno buono prima della crisi, il 2008, a 369mld (dato più alto di sempre fino a quel momento). Quindi il riorientamento dell'industria nazionale verso i mercati esteri è sensibile, oltre che forzato, ma anche sensato.
1999 221mld
2008 369mld
2009 292mld
2010 337mld
2011 376mld
2012 390mld
2013 390mld

Riguardo all'import ovviamente il dato è in calo, visto che la domanda interna è crollata. Ma dal momento che abbiamo per anni importato troppo facendo andare in rosso le bilance commerciali e dei pagamenti (assolutamente esagerato il dato di import del 2011 mentre il saldo negativo record del 2010 fa venire in mente solo l'orchestra sul Titanic...), questo riequilibrio fa solo bene. Conseguenza indiretta del riequilibrio della bilancia dei pagamenti è l'arrestarsi della tendenza all'aumento del deficit nella posizione finanziaria netta verso l'estero, e chi è padrone di questa è padrone del proprio destino (vedi vendite sui BTP della seconda metà del 2011).
I dati sono:
1999 207mld
2008 382mld
2009 298mld
2010 367mld
2011 400mld
2012 380mld
2013 359mld

Certo, la bolletta energetica ha la sua grande importanza in questo, e i consumi di energia sono in calo di almeno il 10% in cinque anni, però...compriamo meno macchine tedesche, caxxo!
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 18 giu 2014 12:23

harmattan ha scritto:
tasteclimber ha scritto:Non mi sembrano dati che indichino granche: fatti fuori i più deboli, rimangono i più solidi. Finchè durano.


Infatti sono dati insignificanti e soprattutto decontestualizzati, frutto del teatrino della dichiarazia di editorialisti alla istituto luce, ad uso di quel 41% di struzzi che ha votato pro-UE non rendendosi conto di prenderlo nel deretano.
Quante volte leggiamo di un miglioramento della bilancia commerciale senza che nessuno spieghi che dipende solo dal crollo delle Importazioni, e che a sua volta questo crollo delle importazioni è causato dall'ormai inesistente domanda Interna??? La carta da cu£o pro-Renzie certe cose non le spiega. Che ci vuoi fare!

E il mercato auto? A maggio in Italia è calato del 3,8%, nel resto dell'UE invece si è registrato un incremento positivo. C'è o non c'è qualcosa che non va in questo paese di mazzettari? Magari una notizia simile la troviamo sui quotidiani a mò di trafiletto in trentesima pagina.http://www.economiaweb.it/auto-a-maggio-43-nei-5-mesi-66/

E i debiti della PA con le imprese? A tutt'oggi mancano ancora 90 miliardi di euro all'appello, mentre si favoleggia che è iniziato il pagamento. Maquandomai!!!!

Gli unici segnali positivi vanno cercati altrove, magari in famiglia, tra parenti e/o amici. Ma non nelle notizie fiabesche di questo paese.


Anche stavolta l'abbiamo scampata, niente colica intestinale.
Ormai è qualche anno che consigli di portare via i soldi dall'Italia annunciando la morte imminente del nostro sistema economico. Intanto gli interessi sul debito pubblico diminuiscono in progressione, segno che gli investitori internazionali non sono d'accordo con le fosche previsioni catastrofali.
Gli anni passano, noi non muoriamio però stiamo invecchiando.
Non resta che solidarizzare col padre di Pennac che diceva che l'unico modo per non morire giovani è quello di invecchiare.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 18 giu 2014 15:12

zampaflex ha scritto:
Le tue affermazioni sul commercio estero sono parzialmente errate e fuorvianti.
Il dato di export di fine 2012 e 2013 (390 mld cadauno) è il più alto di sempre. Certo, va deflazionato,.....


Questa tua affermazione sembra una supercazzola :D Che significa parzialmente errate e fuorvianti? Vuoi dire che la bilancia commerciale in positivo, in Italia, significa qualcosa di buono?

Il seguente schema chiarisce quanto il crollo dell'import influenza la bilancia commerciale, ergo i dati che qualcuno vuol vedere positivi non corrispondono ad una situazione di benessere economico per il paese.

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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 18 giu 2014 16:19

beluga ha scritto:Anche stavolta l'abbiamo scampata, niente colica intestinale.
Ormai è qualche anno che consigli di portare via i soldi dall'Italia annunciando la morte imminente del nostro sistema economico. Intanto gli interessi sul debito pubblico diminuiscono in progressione, segno che gli investitori internazionali non sono d'accordo con le fosche previsioni catastrofali.
Gli anni passano, noi non muoriamio però stiamo invecchiando.
Non resta che solidarizzare col padre di Pennac che diceva che l'unico modo per non morire giovani è quello di invecchiare.


Magari invecchiando si perde quell'obiettività necessaria per riconoscere certe cose, che ne sai?

Cmq se affermi quanto scrivi implicitamente ancora credi che fare investimenti in Italia sia una cosa buona e giusta, e magari dispensi anche qualche consiglio ad amici e parenti.
Sono scelte personali in fondo.
Quello che mi domando è come maturano certe scelte, ossia qual'è quel background che ti porta a pensare, per esempio, che avere titoli allo 0,5% sia una mossa azzeccata oppure acquistare una casa al triplo del suo valore effettivo e pagarci una miriade di tasse sia il goal della tua vita o peggio ancora continuare a fare impresa in Italia. Se non si riescono a capire certe cose nel 2014 è grave.
Caro beluga gli investitori internazionali se ne fregano abbondantemente delle catastrofi millenariste perchè non li riguarda, tanto finchè c'è gente che la mattina si alza, lavora come un tacchino e regala il 68% di tasse allo Stato, senza ottenere nulla in cambio, hanno trovato la famosa vigna dei cojoni, quella delle pecore tutte in fila che non avranno neanche la pensione dall'INPS.
Hai ragione tu cmq, gli anni passano, noi non muoriamo, ma invecchiamo. Purtroppo l'italiano medio sta invecchiando male, ed invecchiare male è peggio di morire.

P.S.: Gli interessi sul debito pubblico possono diminuire quanto ti pare, ma che ci fai se hai una situazione simile? Nulla. Acqua paola dicono a Roma. :lol:

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 18 giu 2014 16:42

Beh, se rinnovi 300 miliardi all'anno di titoli pagando un tasso medio del 2% (mentre prima pagavi il 4%), nel giro di tre anni metà del tuo debito costerà molto meno di prima e risparmierai dei bei soldini, utili ad aumentare la spesa pubblica a parità di deficit (facilitando la ripresa, Keynes docet) o a tagliare le tasse (cosa buona anzi buonissima e giusta).
Dato che ciò è esattamente quello che si sta verificando oggi, nonostante il debito totale in aumento vedrai che a fine anno e ancor più a fine 2015 avremo risparmiato dei bei miliardi. Potenzialmente venti (all'anno).


PS: Harmà, perlamaronna, impara a controllare le immagini che posti, che sbordano sempre! Posta il link piuttosto! :D
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 18 giu 2014 18:48

zampaflex ha scritto:Beh, se rinnovi 300 miliardi all'anno di titoli pagando un tasso medio del 2% (mentre prima pagavi il 4%), nel giro di tre anni metà del tuo debito costerà molto meno di prima e risparmierai dei bei soldini, utili ad aumentare la spesa pubblica a parità di deficit (facilitando la ripresa, Keynes docet) o a tagliare le tasse (cosa buona anzi buonissima e giusta).
Dato che ciò è esattamente quello che si sta verificando oggi, nonostante il debito totale in aumento vedrai che a fine anno e ancor più a fine 2015 avremo risparmiato dei bei miliardi. Potenzialmente venti (all'anno).



Non ho mai messo in dubbio che tassi inferiori possano farci risparmiare dei soldi, il problema è che c'è un rapporto sproporzionato con il debito pubblico, ossia risparmiamo 20 miliardi in un anno ma il debito è cresciuto di altri 100. E' un pò come svuotare il titanic con il secchiello.
Una altra cosa poi. L'eurozona, Italia compresa, ha un crescente debito privato che oltre a sommarsi a quello pubblico, deprime la crescita, e se c'è scarsa crescita questa impatta alla fine sui conti pubblici, in un loop che avrà fine chissà quando.

P.S.: Mi dispiace per il file troppo grande, ma non potevo ridimensionarlo!
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 18 giu 2014 20:35

harmattan ha scritto:
beluga ha scritto:Anche stavolta l'abbiamo scampata, niente colica intestinale.
Ormai è qualche anno che consigli di portare via i soldi dall'Italia annunciando la morte imminente del nostro sistema economico. Intanto gli interessi sul debito pubblico diminuiscono in progressione, segno che gli investitori internazionali non sono d'accordo con le fosche previsioni catastrofali.
Gli anni passano, noi non muoriamio però stiamo invecchiando.
Non resta che solidarizzare col padre di Pennac che diceva che l'unico modo per non morire giovani è quello di invecchiare.


Magari invecchiando si perde quell'obiettività necessaria per riconoscere certe cose, che ne sai?

Cmq se affermi quanto scrivi implicitamente ancora credi che fare investimenti in Italia sia una cosa buona e giusta, e magari dispensi anche qualche consiglio ad amici e parenti.
Sono scelte personali in fondo.
Quello che mi domando è come maturano certe scelte, ossia qual'è quel background che ti porta a pensare, per esempio, che avere titoli allo 0,5% sia una mossa azzeccata oppure acquistare una casa al triplo del suo valore effettivo e pagarci una miriade di tasse sia il goal della tua vita o peggio ancora continuare a fare impresa in Italia. Se non si riescono a capire certe cose nel 2014 è grave.
Caro beluga gli investitori internazionali se ne fregano abbondantemente delle catastrofi millenariste perchè non li riguarda, tanto finchè c'è gente che la mattina si alza, lavora come un tacchino e regala il 68% di tasse allo Stato, senza ottenere nulla in cambio, hanno trovato la famosa vigna dei cojoni, quella delle pecore tutte in fila che non avranno neanche la pensione dall'INPS.
Hai ragione tu cmq, gli anni passano, noi non muoriamo, ma invecchiamo. Purtroppo l'italiano medio sta invecchiando male, ed invecchiare male è peggio di morire.

P.S.: Gli interessi sul debito pubblico possono diminuire quanto ti pare, ma che ci fai se hai una situazione simile? Nulla. Acqua paola dicono a Roma. :lol:



C'è una logica che non capisco nel tuo argomentare.
Primo, io i titoli li comprati quando tutti li vendevano presi dal panico su un immediato crollo dell'Italia. Ti assicuro che non rendono lo 0,5% :wink:
Se oggi rendono così poco vorrà dire che gli investitori esteri hanno voglia di rimetterci, oppure che non vedono nero come te.
Tu prosegui con le tue teorie e porti a sostegno i fatti che le confermano e ignori o irridi tutte le argomentazioni che sembrano sconfermarle.
Gli anni passano, noi restiamo vivi mentre tu sei convinto che siamo già morti.
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Re: Diario economico

Messaggioda tasteclimber » 18 giu 2014 21:48

zampaflex ha scritto:
PS: Harmà, perlamaronna, impara a controllare le immagini che posti, che sbordano sempre! Posta il link piuttosto! :D


1920x1080 e passa la paura :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 18 giu 2014 22:38

beluga ha scritto:...Se oggi rendono così poco vorrà dire che gli investitori esteri hanno voglia di rimetterci, oppure che non vedono nero come te...


A dire la verità se usiamo come parametro i tassi REALI, cioè al netto dell'inflazione, sul 10Y stiamo attualmente pagando ancora 2 punti (mentre la Cermania viaggia sullo 0,7%). Parte della discesa dei tassi è dovuta alla fame di rendimenti sicuri da parte degli investitori istituzionali, agevolati dal carry trade (prendono a prestito a zero e incassano anche solo l'1%, moltiplicato per 50 o 70 volte il capitale iniziale, sai che pacchia...); parte alla discesa in tutto il mondo dei tassi di inflazione, in alcuni posti pericolosamente vicini allo zero o comunque con lo zero davanti alla virgola; parte infine ad aspettative di crescita di medio periodo ancora basse.

Non dovrebbe però mancare molto, almeno negli USA, per vedere l'inversione del fenomeno quantomeno nella parte lunga della curva. In UK c'erano vicini ma stanno importando disinflazione dall'Europa e ora viaggiano bassi anche loro.

Dopo la sbornia della bolla del debito (pubblico+privato) [giustamente rilevata da Harmà] ci vogliono sempre un bel po' di anni per digerirne lo scoppio. Il casino europeo è però aggravato dal credit crunch in atto ovunque, aizzato da Basilea III ma soprattutto dovuto agli squilibri patrimoniali (leverage spinti e troppi prestiti interbancari a breve), e questo secondo colpo farà si che per uscirne bene si dovrà attendere di più.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 19 giu 2014 09:06

beluga ha scritto:Se oggi rendono così poco vorrà dire che gli investitori esteri hanno voglia di rimetterci, oppure che non vedono nero come te.
Tu prosegui con le tue teorie e porti a sostegno i fatti che le confermano e ignori o irridi tutte le argomentazioni che sembrano sconfermarle.
Gli anni passano, noi restiamo vivi mentre tu sei convinto che siamo già morti.



Se oggi i nostri titoli rendono così poco è perchè chi è al governo rassicura i mercati che l'Italia è solvibile. Essere solvibili significa che su un fronte di 2146 miliardi di debito pubblico ce ne sono più di 4000 di ricchezza privata messi a disposizione nelle fauci della "finanza": conti correnti, depositi, immobili....tutti assets che sono e saranno sempre più spolpati a chi possiede qualcosa in questo paese di ladri.
Non bisogna consultare il mago Otelma quindi per capire che tutte le prossime riforme (catastale, fiscale,, ecc.) saranno indirizzate ad erodere il patrimonio degli italiani. Certo, tu, come molti altri, siete della linea di pensiero che tutto questo sacrificio serve per pareggiare i conti e rimettere in carreggiata il paese. Fermo restando che ancora devo vedere un solo dato positivo, mi domando veramente se vivete nel mondo dei sogni o in qualcosa di simile.

Poi tu parli di "teorie". Quali teorie....le mie non sono teorie, ma verità oggettive. Se un imprenditore paga il 70% di tasse in Italia e a 2 ore di volo ci sono almeno 5 destinazioni in cui se ne pagano meno della metà, c'è qualcosa che non va. Ma non tanto nel paese, ma nelle persone che rimangono qui a sostenere che gli investimenti in Italia (case, titoli, azioni, impresa...) sono mejo.

Riguardo ai morti, beh.... non farti mai ingannare dalle sensazioni personali. Il Sesto Senso, con Bruce Willis, docet :wink:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 giu 2014 09:11

Lettera molto interessante quella di oggi di John Mauldin perché è incentrata sull'Italia, derivata da una serie di colloqui e conferenze tenute da o con lui durante le sue vacanze qui.

http://d21uq3hx4esec9.cloudfront.net/uploads/pdf/140622_TFTF.pdf
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 27 giu 2014 12:45

Fiducia ancora in crescita, moderata ma comunque crescita, in Italia.

ROMA, 27 giugno (Reuters) - La fiducia delle imprese manifatturiere sale nel mese di giugno a 100 dal 99,8 di maggio, rivisto da 99,7.
Lo rende noto Istat, spiegando che il dato è il più alto da giugno 2011.
La mediana delle stime raccolte da Reuters fra gli analisti indicava un livello a 99,8.
Migliorano le attese di produzione (da 4 a 6 il saldo) e i giudizi sugli ordini (da -21 a -20). Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -3 a zero.
L'indice complessivo sul clima delle imprese - manifattura, servizi, commercio e costruzioni - sale a 88,4 da 86,9 di maggio.
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Re: Diario economico

Messaggioda Dedalus » 30 giu 2014 13:46

ma che, dopo tutto 'sto tempo ce sta ancora zampaflex a dire che in Italia va tutto bene e presto la crisi sarà finita?

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 30 giu 2014 15:45

Dedalus ha scritto:ma che, dopo tutto 'sto tempo ce sta ancora zampaflex a dire che in Italia va tutto bene e presto la crisi sarà finita?

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Posso dire lo stesso di te in versione Cassandra? :wink: :mrgreen:
Bentornato su questi schermi, comunque.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 01 lug 2014 03:01

zampaflex ha scritto:Fiducia ancora in crescita, moderata ma comunque crescita, in Italia.


Fiducia? Ma che indice reale e'? Dai zampa lo sai meglio di me che parliamo di fuffa.
Intanto per l'autunno servono altri 25 miliardi di euro perche' la situazione e' peggiore di quella descritta dall'istituto luce del governo. Si procedera' con la riforma della tassa di successione e del catasto, due belle legnate per gli italiani, compresi quelli non inclusi nel 41% che hanno votato la banda di ladroni.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 01 lug 2014 03:29

zampaflex ha scritto:Fiducia ancora in crescita, moderata ma comunque crescita, in Italia.


Fiducia? Ma che indice reale e'? Dai zampa lo sai meglio di me che parliamo di fuffa. La fiducia si acquista al momento che si passa da una forma di dittatura, quella in cui viviamo, ad uno stato di democrazia, di liberta'. Oggi chi vive in questo paese con la tassazione al 67%, l'IVA al 22, tasse sul capital gain, disoccupazione reale al 20%, servizi da quarto mondo una corruzione borbonica e' un povero disgraziato, uno sfigato, e chi non riconosce queste cose o e' stupido o di un'ignoranza da far paura.
Prendi ad esempio la riforma della tassa di successione, che arrivera' almeno al 25% a partire da un massimale di 500k. Significa che se erediti due stamberghe in periferia gia' eccedi il massimale e ti ritrovi a pagare decine di migliaia di euro, giusto per mantenere lo stipendio del renzie di turno. Cose che neanche nella Russia di putin si vedono.
I roboanti annunci dell'istituto luce del governo, quelli che lasciavano intendere che la presidenza italiana alla UE avrebbe ammorbidito gli impegni di Maastricht, lasciano il tempo che trovano e rivelano la tristezza della propaganda italica, ma ancor piu' la gabattagine di un popolo che si beve tutto e che continua credere che investire e fare impresa in Italia sia un fatto positivo. [/quote]
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 lug 2014 15:51

Dedicato al mio duo di affezionati lettori Harmattan & Dedalus ...soprannominabili "pessimismo & fastidio" (per chi si ricorda quella breve gag dei Cavalli marci con due tizi vestiti in tuta che non facevano altro che portare in giro degli ingombranti e pesanti scatoloni...) :lol:

Italia, sale disoccupazione ma da mercato segnali stabilizzazione 01/07/2014 14:07 - RSF

(Riscrive con dettagli, contesto, commenti)
* Tasso disoccupazione maggio a 12,6% da 12,5%
* Disoccupazione giovanile scende a 43% da 43,2%
* Occupati +0,2% su mese in maggio, inattivi -0,5%

MILANO/ROMA, 1 luglio (Reuters) - Tasso di disoccupazione italiano in lieve rialzo nel mese di maggio, sempre vicino ai massimi da 37 anni, anche se l'aumento del numero degli occupati e il calo della popolazione inattiva sembrano poter fornire qualche primo segnale di stabilizzazione delmercato del lavoro.

Secondo i dati comunicati stamane dall'Istat il tasso di disoccupazione si è portato al 12,6% dal 12,5% di aprile, dato quest'ultimo rivisto rispetto al 12,6% della lettura iniziale.

Il dato di maggio è risultato in linea con le previsioni degli economisti, elaborate in un sondaggio Reuters.

Nel corso del 2014 il tasso di disoccupazione italiano ha di fatto galleggiato in prossimità del valore massimo sia dall''inizio delle serie storiche mensili (2004) siadall'inizio delle serie storiche trimestrali (primo trimestre 1977), toccato a quota 12,7% tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014.

Resta su livelli record anche se in lieve diminuzione la disoccupazione giovanile: il tasso dei senza lavoronella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni (sul totale degli occupati o di coloro che sono in cerca di lavoro) è passato al 43% dal 43,2% di aprile, rivisto dal 43,3%.

AUMENTO OCCUPATI PIÙ CHE COMPENSATO DA CALO INATTIVI
Il tasso di occupazione inItalia è risultato pari al 55,5% in maggio, in crescita di 0,1 punti in termini congiunturali.

Gli occupati sono aumentati di 52.000 unità, +0,2% su base mensile: un rimbalzo che l'economista di Intesa Sanpaolo Paolo Mameli definisce"incoraggiante" anche se non si è tradotto in una calo del tasso di disoccupazione, in quanto "più che compensato" dall''aumento della forza lavoro. Il numero degli inattivi è infatti calato di 67.000 unità in maggio, ovvero dello 0,5% rispetto al mese precedente. Il tasso di inattivi si è attestato al 36,3% (-0,2 punti su mese e -0,3 su base annua) riportandosi dopo la risalita di aprile vicino al minimo storico (36,2% ritoccato lo scorso marzo).

Mameli sottolinea inoltre il recuperodell'occupazione maschile (+0,6% su mese) a fronte del calo di quella femminile (-0,3%), un dato che potrebbe essere interpretato come segnale di ripresa degli occupati in settori quali l'industria in senso stretto e l'edilizia, a discapito deiservizi.

Nonostante i numeri ancora pesanti "sembra in atto una stabilizzazione del mercato del lavoro" commenta Mameli, pur riconoscendo che "la situazione più delicata rimane quella dei giovani".

"Le aspettative sull'occupazione dalle indagini di fiducia di imprese e consumatori confermano che anche per il mercato del lavoro il peggio sembra alle spalle, anche se ci vorrà tempo prima di vedere un miglioramento significativo" conclude l'economista di Intesa Sanpaolo, che vede un tasso di disoccupazione complessivamente stabile in Italia nei prossimi mesi (12,6% la stima media per il 2014).
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 lug 2014 13:01

Altre buone notizie sul fronte stavolta degli investimenti esteri. E finalmente la prova di una strategia industriale italiana dove il pubblico supporta il privato e lo aiuta a crescere, dopo tanti anni di disastri con le partecipazioni statali*

http://carlofesta.blog.ilsole24ore.com/2014/07/02/ecco-perche-il-kuwait-ha-investito-500-mln-per-il-23-per-cento-del-fondo-strategico/

* questo articolo può servire a Bernardo che tempo fa aveva chiesto come valutare la differenza di rendimento tra impresa pubblica e privata: ecco, in questo caso il pubblico mette una quota di capitale destinata a rafforzare la gestione privata e finalizzata all'espansione su nuovi prodotti e mercati. Vincente, a giudicare dai risultati.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 04 lug 2014 17:49

Per quelli che (come Berlusconi e Bossi) hanno criticato a caso, negli anni scorsi, la gestione dell'ingresso nell'euro da parte dell'Italia nel 1996-8...
Si racconta di una frase pronunciata nella decisiva riunione ristretta a Palazzo Borschette, a Bruxelles, dove allora si ritrovavano ministri e governatori della nascente eurozona. Nel momento più caldo del meeting il presidente della Bundesbank, Hans Tietmeyer, continuava ad intervenire per strappare una parità più favorevole alla Germania e mettere all’angolo l’Italia, togliendo la parola al ministro delle Finanze Theo Waigel. A un certo punto Carlo Azeglio Ciampi, con al fianco il governatore Antonio Fazio e come unico “supersherpa”, l’allora direttore generale del Tesoro, Mario Draghi, sbottò: “Mi scusi, presidente Tietmeyer, ma io sono stato governatore di una banca centrale per tanti anni e posso dirle che questa è una decisione che spetta ai ministri, non ai banchieri centrali”. Dicono che Tietmeyer da quel momento restò muto.
Grande Carlo Azelio!
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 07 lug 2014 16:30

Ecco perché la voce grossa del capogruppo democristiano tedesco a Bruxelles è solo "posturing"...gli ordini di merci alla Crande Cermania da parte degli altri partners europei sono in forte calo, rallentando quindi l'intera economia krukka, notoriamente votata all'export.
Per cui non possono permettersi un ulteriore calo e quindi di tirare troppo il collo con le misure antideficit...

http://soberlook.com/2014/07/merkel-goes-to-china-to-halt-german.html
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 08 lug 2014 12:06

Pensioni. Stiamo meglio del resto d'Europa, e si sapeva.

In termini assoluti nel 2013 la spesa pensionistica (previdenza e assistenza) complessiva lorda (comprese le pensioni dei dipendenti pubblici ex Enpals e dello spettacolo e sport ex Enpals) sale dell'1,7% sul 2012 a 265,9 miliardi (pari al 16,3% del PIL - tendenzialmente dovremmo tornare nel lungo periodo al 14%).

L'Inps ha chiuso il bilancio 2013 in rosso per 9,9 miliardi (dopo i 12 mld di disavanzo dell''anno precedente) legato prevalentemente alla gestione dell''ex Inpdap, l''istituto di previdenza dei lavoratori pubblici. La perdita si dovrebbe ridurre a 7,9 mld afine 2014.
L'istituto difende la sua solidità patrimoniale evidenziando che a seguito della norma inserita nell'ultima legge di stabilità, che rende definitivi i trasferimenti del Tesoro per coprire il buco dell'ex Inpdap, a fine 2014 l'attivo patrimoniale sarà pari a 21 miliardi.

I pensionati Inps al 31 dicembre 2013 sono in tutto circa 15,8 milioni (compresi ex Inpdap ed ex Enpals) di cui 7,3 milioni uomini e 8,5 donne. Il reddito medio annuo è pari a 1.297 euro lordi mensili (1.081 per le donne e 1.547 per gli uomini). Il 43% dei soggetti percepisce meno di 1.000 euro lordi al mese (il 13,4% sta sotto i 500 euro). Il 26% ha una pensione compresa tra 1.000 e 1.500 euro mentre il 15% sta sopra i 2.000 e, tra questi, meno di 700.000 persone hanno un assegno superiore ai 3.000 euro.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 08 lug 2014 12:11

Credito bancario: rallenta il calo ma non si inverte ancora.

Rallenta ancora a maggio il trend di crescita delle sofferenze delle banche italiane.
Secondo le statistiche mensili a cura di Bankitalia, il tasso di crescita sui dodici mesi è infatti sceso a 21,7% da 22,3% di aprile, livello cui si era portato dal 23% segnato a marzo.

Ennesima contrazione per i prestiti al settore privato, che su base annua hanno segnato -3,2% da -3,1% di aprile.

Nel dettaglio, i prestiti alle famiglie sono scesi dell'1,0% sui dodici mesi, come ad aprile mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 4,7% da -4,4% del mese precedente.

Secondo l'indagine sul credito bancario, condotta dalla stessa Bankitalia, nel primo trimestre di quest'anno la domanda di credito delle imprese italiane è ripartita, mentre l'offerta è rimasta restrittiva. Sempre ad aprile via Nazionale, che pubblicherà la prossima indagine trimestrale sul credito bancario alla fine di questo mese, prevedeva inoltre un incremento della domanda dei prestiti da parte delle imprese nella seconda frazione d'anno.

Tornando ai numeri odierni, sul fronte dei costi dei prestiti, i tassi d'interesse - comprensivi delle spese accessorie - sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,65% dal 3,63% nel mese precedente.

Quelli sulle nuove erogazioni dicredito al consumo al 9,35% dal 9,37% del mese precedente.

I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono scesi al 4,18% da 4,27% di aprile; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,58% da 2,66%.

Per quanto riguarda la raccolta bancaria, nel mese in cui i lavoratori a basso reddito hanno ricevuto il bonus da 80 euro, il tasso di crescita sui 12 mesi dei depositi del settore privato ha accelerato al 2,7% contro il 1,4% ad aprile.

Traduzione: il consumatore risparmia perché non ha fiducia nel futuro, per cui i consumi ristagnano; le imprese ciò nonostante chiedono più soldi ma le banche non glieli danno ancora.
Insomma, c'è da avere pazienza...
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