Pagina 1 di 1

Vinitaly con il Conte

Inviato: 09 apr 2025 17:24
da Trabateo
Prima esperienza al Vinitaly verso cui, mea culpa, sono sempre stato prevenuto.
Giornata divertentissima anche e sopratutto per merito dei compagni di viaggio, Silvio, Luca, il Chietino (lo sai) e Fabio aka Conte Baulì a cui tutti dobbiamo essere più che grati.
Tanti assaggi quasi tutti di grande qualità con pochissime cose storte.

Partenza dal padiglione del Piemonte per omaggiare e ringraziare Casa Bolmida e per farci coccolare dalle varie sfaccettature del nebbiolo.
Non è un caso che abbia scritto casa, perché da Silvano Bolmida l'ambiente è più che famigliare: per gli amanti della sabbia nelle mutande, rivolgersi altrove.

Silvano Bomida
Non avevo assaggi recenti perché erano anni che non mi confrontavo con i suoi...loro Baroli. Beh, piacevolmente sorpreso: la rusticità si è notevolmente affievolita lasciando spazio a finezza ed eleganza.
Le Coste 21: il più leggero della batteria, perde in tradizionalità, guadagna in piacevolezza, un filino ruffiano, ma bell'inizio.
Bussia 21: qui si guadagna in corpo e materia.
Vigna Fantini 21: altro step in crescendo, barolo ricco e intrigante.
Riserva (Bussia) 19: diversa annata, diverso grado di maturazione, per un discorso di immediatezza, più indietro dei 21. Qui avverto la polverosità dei nebbioli langaroli, strepitoso in prospettiva.

Burlotto
Escluso il Pelaverga, i miei assaggi si contano sulle dita, anzi su un solo dito, quindi occasionissima di cui ho ben voluto approfittare.
Monvigliero 21: Un mix di balsamicità e fragolina, struttura ed eleganza, grandissimo barolo (GAC).
Cannubi 21: proviamo una zona più calda. E' ampio e grosso in confronto al fratello maggiore, al sorso una quasi confettura di prugna e ciliegia. Molto buono ma dopo un po' rischia di stancare.

Travaglini
3 Vigne 20: ovviamente ancora segnato dal legno, però grande vino in prospettiva. Balsamico e radicoso, robusto e irruento. Piaciuto molto nella sua diversità.

Scagliola
Barbera Sansì e Barbera Sansì Antologia (22 se non ricordo male): piacciono tanto al Conte, io le ho trovate come tante altre barbere, frutto e alcol, solo un po' più balsamiche. Dicono che danno il meglio dopo 10 anni, sarà sicuramente così, nel frattempo, in attesa della contro prova, passo oltre.

Elio Sandri
A fine degustazione arriva anche lui e quindi parte il primo show del Chietino :mrgreen:
Perno 19: mieloso di timo e castagno, ma anche tanto bel frutto, elegante ca va sans dire: buonissimo.
Perno Riserva 19: molto balsamico, radice di liquerizia e genziana, lunghezza infinita: ottimo.
Vigna Disa Riserva 19: barolo cesellato, dove la parte balsamica e il frutto (arancia) compongono un bellissimo arabesco: strepitoso!
Vigna Cerretta 19: primo anno di questo cru, risulta il meno immediato tra i suoi baroli, ancora chiuso e scontroso: da aspettare.

F.lli Alessandria
Monvigliero 21: tutto al posto giusto, frutto, parte balsamica, viola, espressività, eleganza e persistenza...buono è buono ma non mi porta via con sé. Mi ha dato l'impressione di essere un vino fatto a tavolino e non con il cuore, ovviamente sensazione tutta mia.
Gramolere 21: più spesso, radicoso e con struttura meno elegante del fratello. Buono ma stessa sensazione di cui sopra.

Elvio Cogno
Cascina Nuova 21: bella balsamicità, caramella fragola e ciliegia, perfetta corrispondenza al sorso, barolo da pronta beva: piaciuto molto per la beva assassina.
Ravera 21: profumi di erba appena tagliata, più radice che frutto, perfetta, anche qui, la corrispondenza naso-bocca: molto buono pure questo.
Bricco Pernice 20: più fiori (viola), più balsamico, risulta ancora un po' chiuso e astringente: non ancora pronto ma i miei 2 ramini per il futuro.
Vigna Elena 19: un corredo di profumi che spaziano tra fiori viola e frutto rosso (ciliegia e sanguinella), balsamico ovviamente, struttura ed eleganza a braccetto. Strepitoso e altro GAC di giornata.

Antoniolo
Prendiamo alla sprovvista il produttore che quasi si sottrae...quasi, poi si scioglie un po' (sempre grazie al Chietino) e via che si assaggia.
Osso San Grato 20: ferroso e minerale, arancia rossa, acidità e tannino perfettamente a braccetto, persistente e gustosissimo: dire buonissimo è fargli un torto, vedete voi.
San Francesco 20: più solare e più carico dell'Osso, con una nota di vaniglia, più glicerico in bocca ma senza disturbare, buonissimo ma il fratello è altra cosa.

Garrone
La Gera 23: si inizia a sperimentare sullo chardonnay nel nord del Piemonte. Semplice e beverino, sentori di mela e minerale, un po' chabliseggiante.
Prunent 22: ferroso e minerale, abbastanza beverino con buon frutto.
Dieci Brente 21: parte un po' ridotto, arieggiandosi esce il nebbiolo della Val d'Ossola, ricalca il Prunent ma con maggior complessità.
Vigna Fornace 22: naso baroleggiante, più giocato sul frutto che sul minerale, un po' ruffiano ma comunque crea interesse.

Boniperti
Barton 21: seguendo il consiglio del buon Simone, al banco d'assaggio dell'alto Piemonte, ci facciamo servire questo Fara. Bilanciato tra grafite e frutto, un po' ruffiano ma, molto buono.

Cantine Menegola
Tappa obbligata per i varesotti che con il Menegola hanno passato intere giornate a buttar giù Chiavennasca.
Sassella Riserva 18: scuro, cupo, profumi di eucalipto e macchia mediterranea. Ingresso dolce poi prende il sopravvento la parte di radice e minerale. Non mi ha entusiasmato.
Sforzato 15: parto prevenuto per le mie precedenti esperienze con questo tipo di vinone della Valtellina. Invece rimango piacevolmente stupito dalla succosità e godibilità di questa interpretazione. Balsamico, profondo, spara un bel ciliegione succoso, mix di frutta e radice: molto buono e 15% per nulla percepiti.

Salvatore Molettieri
Qui la carrellata sembra obbligatoria, da un rosato assolutamente prescindibile, passando per l'Aglianico e terminando con la carrellata dei vari Taurasi. Tutto abbastanza veloce e senza particolari guizzi tranne che per:
Taurasi Vigne 5 Querce Riserva 17: bella la persistenza del cioccolato ma risulta ancora imberbe. Vino da CBCR.

Perillo
Il solito carrarmato anche se servirti del vino con residui non è stato proprio piacevole, ancor meno farglielo notare.
Come al solito vini che inizieranno a far brillare le papille gustative tra 5/10 anni.
Taurasi 13: frutto nero con prevalenza di mirtillo, cioccolato e bella persistenza.
Taurasi Riserva 12: un po' chiuso al naso ma bocca da sballo.

Fattoria Zerbina
Grazie al Conte qui giochiamo quasi in casa con aneddoti e racconti, da tragicommedia, dei Vinitaly passati.
Bianco di Cerapano 24: bell'espressione di Albana secco, salvia, fiori bianchi, pompelmo. Un mix tra sauvignon e riesling. Interessante.
Tergiero 24: profumi asciutti di fiori bianchi, sorso morbido di frutta disidratata.
Arrocco 23: mi ha ricordato molto un Coteaux du Layon: molto buono.
AR 19: zafferano da sauternes, dolcezza e acidità da purosangue beerenauslese: mostruoso.

Rocca di Montegrossi
CC GS San Marcellino 19: ruffiano, spezie dolci, ingresso amaro, glicerico. Anche no

Tiezzi
Vigna Soccorso 19: mix di frutta tra arancia e ciliegia, poi tabacco biondo, sorso corrispondente: buonissimo.
Vigna Soccorso 20: più chiuso del 19, sentori fumè, ancora astringente e tannico: deve farsi.
Vigna Soccorso Riserva 19: specchio del 19 base ma ancora un po' chiuso, deve maturare ancora un po'.

Fontodi
Anche qui bel siparietto con il Conte e il Chietino che spalleggiano il mescitore...e anche qui ricordi di Vinitaly passati.
CC 22: qui si va sul classico Chianti di gioventù dove domina indiscusso il frutto. Molto buono.
CC GS Vigna del Sorbo 21: qui l'upgrade è più che percettibile, pur rimanendo sul frutto, si avverte la maggior complessità nei confronti del fratello minore. Piaciuto un bel po'.
Flaccianello 21: da lacrima ora, figuriamoci tra 10 anni.

Riecine
Riecine di Riecine 22: 6 mesi senza una goccia d'acqua, non fa legno...il vino più elegante che conosca. Mix di ciliegia e spezie, note di incenso, bevibilità assassina e persistenza infinita: superlativo.
CC GS Vigna Gittori 21: molto frutto, finezza ed eleganza che vanno a braccetto, al sorso ancora astringente: deve maturare ma promette veramente bene.

La Scolca
Non giudicabile se non negativamente: non si può servire una bollicina a temperatura ambiente.
Il mescitore era un addetto della Fisar e non sembrava nemmeno di primo pelo...mah.

Valle Reale
Vigna del Convento 20: minerale, trebbiano che ricorda uno chablis, solo di misura XL in quanto risulta un po' grasso e largo, però bevuta interessante e da rivedere.
Vigneto di Popoli 16: MPA che non esiste più in quanto le vigne sono stante espiantate. Bellissimi sentori di amarena e mora, sorso fotonico.

Intervallo all'Enoteca del Bottazzi dove i varesotti sono di casa.
Qualche assaggio tra champagne e borgogna bianca, su tutti si erge la Cuvée Jadis di Caillez Lemaire: crema pasticcera, nocciola, sorso ricco ma al contempo minerale. Buonissimo

Tiberio
Visita più per ricordare i fasti di un calcio da oratorio che non esiste più, un tuffo al cuore per il Chietino e Antonio.
Assaggiati in fretta Trebbiano e Pecorino, vini piuttosto beverini.

Cadgal
Nuovo corso dopo l'era di Alessandro Boido, qui il Conte si stacca e rientra in gioco solo per il Vigna Vecchia continuando a rimarcare il lavoro di Boido al nuovo proprietario (come farselo amico).
Anche qui carrellata completa con Chardonnay e Sauvignon assolutamente prescindibili e poi in crescendo le varie espressioni del Moscato fino ad arrivare al Vigna Vecchia assaggiato in versione 19 (buono ma ancora immaturo) e 14 che, ancora una volta, sorprende per espressività e bontà: un vino che andrebbe preservato dal WWF.

Mi è dispiaciuto non assaggiare qualche bianco campano, qualche vino dell'Etna e i vini de Le Ragnaie (dove so per certo che altri forumisti hanno fatto gruppo). Purtroppo ho salutato Riccardo in uscita dal suo box (mi sembrava avere una certa fretta) mentre i compagni di merende si stavano perdendo via in non so cosa...subito dopo siamo passati da Fontodi e Riecine.

A fine giornata, e prima che ci ramazzino fuori, torniamo a far visita, salutare e ringraziare la Famiglia Bolmida, poi...
Chiusura con cori da stadio del Conte (che è migliorato: e se lo dice lui :mrgreen: ) e un gruppo di avventori sardi con cui guadagniamo l'uscita. Si ritorna all'auto, pizzetta e poi rientro in autostrada.

Giornata divertentissima e in ottima compagnia, alla fine, i vini hanno fatto da contorno, com'è giusto che sia.

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 09 apr 2025 17:38
da zampaflex
Trabateo ha scritto:Prima esperienza al Vinitaly
Giornata divertentissima e in ottima compagnia, alla fine, i vini hanno fatto da contorno, com'è giusto che sia.


Infatti. Solo queste poche bevute?
Dilettanti! Casinisti! Chiacchieroni!
:mrgreen:

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 09 apr 2025 20:41
da paperopap
Trabateo ha scritto:Antoniolo
Prendiamo alla sprovvista il produttore che quasi si sottrae...quasi, poi si scioglie un po'


E' proprio lui! Ogni anno passo a trovarlo al banco e ogni volta - di primo acchito - mi squadra come se mi vedesse quale un eschimese nel Maghreb! Poi, appunto, si scioglie e ieri - ad esempio - ci ha tenuto a portarmi davanti alla porta del magazzino, su sui era impressa la gigantografia del loro territorio, a spiegarmi la geolocalizzazione di ogni singolo vigneto.

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 09 apr 2025 22:13
da BREZZA
ESISTE UN SOLO CONTE!

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 10 apr 2025 13:43
da bpdino
Trabateo ha scritto:
Tiezzi
Vigna Soccorso 19: mix di frutta tra arancia e ciliegia, poi tabacco biondo, sorso corrispondente: buonissimo.
Vigna Soccorso 20: più chiuso del 19, sentori fumè, ancora astringente e tannico: deve farsi.
Vigna Soccorso Riserva 19: specchio del 19 base ma ancora un po' chiuso, deve maturare ancora un po'.



La riserva ed il base sono identici: vengono "imbottigliati" allo stesso momento ma la riserva viene commercializzata un anno dopo; nessuna selezione in vigna e nessun ulteriore affinamento in cantina/botte.

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 10 apr 2025 15:11
da sbrega
Si beve sempre troppo poco di Antoniolo... :| :| :|

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 10 apr 2025 15:59
da l'oste
sbrega ha scritto:Si beve sempre troppo poco di Antoniolo... :| :| :|

Quoto.
Meglio così, vade retro Parker altrimenti ciao prezzi.

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 10 apr 2025 16:34
da Kalosartipos
Si beve sempre troppo poco Nord Piemonte in generale.

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 10 apr 2025 17:20
da vinogodi
...parlate per voi... 8)

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 10 apr 2025 18:00
da l'oste
vinogodi ha scritto:...parlate per voi... 8)

Quoto :wink:

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 11 apr 2025 09:40
da sbrega
Kalosartipos ha scritto:Si beve sempre troppo poco Nord Piemonte in generale.

vero :wink:

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 11 apr 2025 12:31
da bobbisolo
sky lo sai

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 11 apr 2025 13:28
da Alberto
BREZZA ha scritto:ESISTE UN SOLO CONTE!

Bravo, stavo per dirlo io!!! :lol:

Matteo, se ci sei batti un colpo.

Ma so' ragazzi, perdoniamoli... :wink:

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 11 apr 2025 15:39
da meursault
Originale solo uno, ma ci saranno le nuove generazioni.
Largo al 2.0/3.0 ecc
:mrgreen:

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 11 apr 2025 22:40
da BREZZA
DAI PATACCA VEDIAMOCI PER UNA BOTTIGLIA BUONA ZERO ORIZZONATALI! 2 BOTTIGLIE SECCHE ANNATA 96

PRIMA DELL'ESTATE PERO'!!!


TARASACCO

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 11 apr 2025 22:41
da BREZZA
meursault ha scritto:Originale solo uno, ma ci saranno le nuove generazioni.
Largo al 2.0/3.0 ecc
:mrgreen:



LARGO UN CAZZO!

Re: Vinitaly con il Conte

Inviato: 16 apr 2025 18:38
da Il Parente
Da Perillo, per il secondo anno consecutivo, ho fatto cambiare una delle bottiglie che avevano messo in degustazione (Ris. 12) per evidentissima Casse rameosa.
Considerato che quello che dai da bere è il tuo vero biglietto da visita, come minimo devi assaggiare prima di offrire. Troppa superficialità. Comunque il ragazzo, arrossito, mi ha ringraziato e ha provveduto immediatamente al cambio.
Due parole in più su Valle Reale. I due vini assaggiati sono due fuoriclasse, purtroppo vigneto di popoli mda nn c'è più (stessa sorte del s calisto, estirpato per l'attacco di un non meglio precisato parassita, ma penso che si trattasse…della pecunia euriforme).
Il trebbiano v.di popoli di capestrano rimane il loro miglio bianco, nn sono d'accordo con Ivan, in primis nel dire che ricorda uno Chablis… è un trebbiano zio! E siamo in Abruzzo. :evil:
In secondo luogo non era grasso ecco forse rispetto alla 19 e 18 mancava un poco di acidità... Sly :lol:
Famiglia bolmida sempre il top! E v. Dei Fantini 21 splendido.
Elio un grande.. in tutti i sensi e v. Disa ris 19 vino strepitoso.
Ps non ho parole x soldati… non si può servire la scolca d’antan, una delle migliori bolle italiche, a temperatura ambiente :roll: e anche se sei vestito da pinguino… il risultato nn cambia!
Pps osso vino del cuore!