Gambero Rosso Forum

Magari pensavate di avere, a vostra insaputa, solo falsi di Tignanello, Sassicaia o Masseto o dei principali 1er Grand Cru di Bordeaux o Grand Cru di Borgogna...ma in realtà potreste avere molte più bottiglie, anche di denominazioni insospettabili
https://www.liberta.it/news/cronaca/2024/07/10/gutturnio-e-ortrugo-doc-contraffatti-da-due-aziende-piacentine-12-denunce/

...trecento o quattrocento penso di averle. Una quindicina le smaltisco domenica: col cazzo che apro agli incompetenti presenti dei Monfortino o Soldera...
PS: Borgogna che ho non so, mi hanno garantito al mercatino di Acerra di provenienza diretta dalle maisons. anche se Montrachet di Leflaive a 80 Euro qualche dubbio me l'ha fatto venire...

vinogodi ha scritto:...trecento o quattrocento penso di averle. Una quindicina le smaltisco domenica: col cazzo che apro agli incompetenti presenti dei Monfortino o Soldera...
PS: Borgogna che ho non so, mi hanno garantito al mercatino di Acerra di provenienza diretta dalle maisons. anche se Montrachet di Leflaive a 80 Euro qualche dubbio me l'ha fatto venire...

Mica tutti possono avere i canali privilegiati che hai tu ad Acerra...
Pensa a noi poracci che abbiamo comprato in enoteca o da privati che erano in altrettanta buona fede e ci ritroviamo in mano dei tarocchi n.1
Questa gente viene beccata dopo che ha infettato per mesi (a volte per anni) il mercato con migliaiao decine di migliaia di bottiglie false. Mi domando: che fine hanno fatto? E' probabile che molte riposino serenamente nelle nostre cantine.
Il sommelier di un ristorante con tre stelle Michelin a Tokyo, mi raccontò che, secondo lui, oltre la metà delle bottiglie di Henri Jayer che i suoi facoltosi clienti portavano al ristorante per delle degustazioni privare erano false. A volte penso che nel nostro mondo ci sia indifferenza od omertà sul problema per evitare di turbarsi i sogni...

ma pensa te ... povero ortrugo... magari quello contraffatto è anche più buono di quello certificato

ma poi... non si potrebbero sapere i nomi delle aziende?
Il giornale non le pubblica perché non può o non ne ha "voglia"? ( chiedo perché sono ignorante in materia di notizie/diffamazione/etc.etc.)

sbrega ha scritto:ma poi... non si potrebbero sapere i nomi delle aziende?
Il giornale non le pubblica perché non può o non ne ha "voglia"? ( chiedo perché sono ignorante in materia di notizie/diffamazione/etc.etc.)

Mi sono posto la stessa domanda anche perche' in Val d'Arda ci sono tot cantine uscendo il nome "scagioni" tutte le altre.

La domanda potebbe essere modificata in: quanti vini falsi avete bevuto nella vostra (più o meno lunga) vita di enoappassionati?
Leggete qui... https://www.corriere.it/cook/news/24_luglio_27/i-magnati-taiwan-tremano-loro-investimenti-vino-contraffatto-88e8a66c-4b3f-11ef-a49f-ffc5cc30eabe.shtml

sbrega ha scritto:ma poi... non si potrebbero sapere i nomi delle aziende?
Il giornale non le pubblica perché non può o non ne ha "voglia"? ( chiedo perché sono ignorante in materia di notizie/diffamazione/etc.etc.)

Credo che dipenda dallo stato dell'indagine: se non sono ancora stati emessi provvedimenti dal magistrato inquirente, deve essere tutelata la privacy degli indagati (per evitare di finire sui giornali come sicuri colpevoli prima delle eventuali sentenze di colpevolezza)

"Secondo alcuni studi di settore il mercato del vino contraffatto in Italia potrebbe valere fino a 10 miliardi di euro all'anno mentre per Coldiretti il giro d'affari nei 12 mesi supera i 6 miliardi. La stima di Federalimentare, comunicata a Vinitaly 2024, parla di una contraffazione dei vini italiani nel mondo (escludendo l'italian sounding) che vale circa due miliardi: il 30% dei sei miliardi di valore complessivo delle frodi di prodotti agroalimentari. "

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AF4z7QoD

Wineduck ha scritto:"Secondo alcuni studi di settore il mercato del vino contraffatto in Italia potrebbe valere fino a 10 miliardi di euro all'anno mentre per Coldiretti il giro d'affari nei 12 mesi supera i 6 miliardi. La stima di Federalimentare, comunicata a Vinitaly 2024, parla di una contraffazione dei vini italiani nel mondo (escludendo l'italian sounding) che vale circa due miliardi: il 30% dei sei miliardi di valore complessivo delle frodi di prodotti agroalimentari. "

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AF4z7QoD

...e si continua a non fare i nomi , sia dalla stampa , sia dagli appassionati . Quando non ci sono dati circostanziati, l'allarmismo diventa quasi pernicioso, perchè crea un clima di sospetto poco edificante. Come quando si denunciavano truffe sul mercatino Compra&Vendi senza fare nomi . Senza fare tante inchieste , ve lo garantisco e certifico io che : " ... ci sono truffe nel vino !!!!" ...grazie al cazzo , come ci sono quelle dei concessionari che tirano indietro i chilometri delle macchine oppure nell'alimentare che falsificano posticipando la data di scadenza ...tanto per fare esempi , ma fin quando non saltano fuori i nomi ...

Wineduck ha scritto:"Secondo alcuni studi di settore il mercato del vino contraffatto in Italia potrebbe valere fino a 10 miliardi di euro all'anno mentre per Coldiretti il giro d'affari nei 12 mesi supera i 6 miliardi...

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AF4z7QoD

...beh , insomma , non è così elevato : basta qualche cassetta di Musigny di Leroy o di Chevalieres Montrachet di Domaine D'Auvenay e la stima è stata raggiunta se non superata ...

vinogodi ha scritto:

Wineduck ha scritto:"Secondo alcuni studi di settore il mercato del vino contraffatto in Italia potrebbe valere fino a 10 miliardi di euro all'anno mentre per Coldiretti il giro d'affari nei 12 mesi supera i 6 miliardi...

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AF4z7QoD

...beh , insomma , non è così elevato : basta qualche cassetta di Musigny di Leroy o di Chevalieres Montrachet di Domaine D'Auvenay e la stima è stata raggiunta se non superata ...

I falsari di bottiglie sono un bel po' sgamati, sanno che prima di scucire certe somme single bottle per gli esempi che citi, un compratore la farebbe controllare molto a fondo con verifica del falso abbastanza sicura.
Il mercato delle fake bottles riguarda per la maggior parte vini in fascia 200/400 € a bottiglia, con minori controlli dai compratori, così le cassette da 6 iniziano a passare di mano a rosicare margini.

vinogodi ha scritto:

Wineduck ha scritto:"Secondo alcuni studi di settore il mercato del vino contraffatto in Italia potrebbe valere fino a 10 miliardi di euro all'anno mentre per Coldiretti il giro d'affari nei 12 mesi supera i 6 miliardi. La stima di Federalimentare, comunicata a Vinitaly 2024, parla di una contraffazione dei vini italiani nel mondo (escludendo l'italian sounding) che vale circa due miliardi: il 30% dei sei miliardi di valore complessivo delle frodi di prodotti agroalimentari. "

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AF4z7QoD

...e si continua a non fare i nomi , sia dalla stampa , sia dagli appassionati . Quando non ci sono dati circostanziati, l'allarmismo diventa quasi pernicioso, perchè crea un clima di sospetto poco edificante. Come quando si denunciavano truffe sul mercatino Compra&Vendi senza fare nomi . Senza fare tante inchieste , ve lo garantisco e certifico io che : " ... ci sono truffe nel vino !!!!" ...grazie al cazzo , come ci sono quelle dei concessionari che tirano indietro i chilometri delle macchine oppure nell'alimentare che falsificano posticipando la data di scadenza ...tanto per fare esempi , ma fin quando non saltano fuori i nomi ...

Seguo questa materia da diversi anni ed ho collezionato decine di articoli sulle vicende che riguardano la falsificazione. Fino a quando esistevano meno vincoli sulla privacy (*) i nomi venivano fatti eccome: nel 2017-18 i falsari di Bergamo che avevano messo in circolazione migliaia di bottiglie di Tignanello false arrivarono fin qui sul forum. Ricordo benissimo le casse che giravano a 240€ l'una che furono acquistate anche da moltissimi forumisti. A me le avevano proposte su un altro canale perchè qualcuno di quelle zone ne aveva acquistate un gigantesco quantitativo (non so quanto consapevolmente) e cervava per varie strade di alleggersi dello stock.
Il fenomeno non deve essere così irrelevante se le aziende più conosciute hanno investito su varie tipologie di metodi di anticontraffazione: dai chip NFC adottati da Selosse, Cheval Blanc, Roumier etc. a quelli più sofisticati di Ponsot, fino alle fascette olografiche di Masseto e Ornellaia per finire con l'etichetta stampata in filigrana (rilevabile con la luce blu) di Sassicaia. Nessun metodo funziona meglio dei chip NFC (posizionati sotto l'etichetta principale e non nella retroetichetta), non riscrivibili e di ultima tecnologia (non quelle ciofeghe che hanno rifilato a Selosse ed altri 40 produttori francesi tutti di alto livello): in futuro quindi i produttori saranno sempre pù attrezzati contro questo fenomeno (che in certe parti dell'Asia è una vera e propria piaga) ma le bottiglie vecchie sono molto rischiose perchè ci sono molti falsi in giro e non è facile difendersi.

(*) i nomi non vengono fatti per le pressioni delle grandi aziende produttrici che non vogliono che si diffonda quel clima di sospetto di cui tu parli. Anche fra noi appassionati c'è molta omertà o reticenza a parlarne ma così facciamo solo il gioco dei falsari.

Buttate un occhio nei vari mercatini sparsi per il web e vedrete girare vuoti, scatole, casse, fascette, capsule...
In discarica ci sono tesori a quanto pare.

Scusate se la domanda è scema ma non sono esperto in materia. Come ti difendi pur avendo il chip nell'etichetta se il falsario riempe è riutilizza la bottiglia originale ?

Andyele ha scritto:Scusate se la domanda è scema ma non sono esperto in materia. Come ti difendi pur avendo il chip nell'etichetta se il falsario riempe è riutilizza la bottiglia originale ?

Il chip ha la geolocalizzazione, se prendi un cartone e le bottiglie non hanno fatto lo stesso percorso qualcosa non va.
Se ne prendi una sola ed ha fatto giri strani qualcosa non va, ecc...
Quantomeno alza la difficoltà, poi chiaro è una guerra continua.

Andyele ha scritto:Scusate se la domanda è scema ma non sono esperto in materia. Come ti difendi pur avendo il chip nell'etichetta se il falsario riempe è riutilizza la bottiglia originale ?

La domanda è più che lecita. Per questo esistono sistemi a due chip: uno lo applica il produttore dietro all'etichetta e un secondo lo applica il cliente sulla capsula. I chip sono applicati in mezzo ad una pellicola adesiva su cui è distribuita l'antenna: sono fatti apposta per rompersi non appena si tenta di staccare la fascetta adesiva dalla capsula. I dati del proprietario della bottiglia che applica la fascetta NFC vengono registrati in blockchain quindi non più modificabili. Parliamo di dati criptati e massimamente riservati se il proprietario non vuole essere identificato. Però in questo modo il legame con quella bottiglia rimane indissolubile.
Ovviamente se la bottiglia cambiasse proprietario in modo legittimo (regalo o cessione onerosa) viene registrato il nuovo proprietario.

nottingham ha scritto:

Andyele ha scritto:Scusate se la domanda è scema ma non sono esperto in materia. Come ti difendi pur avendo il chip nell'etichetta se il falsario riempe è riutilizza la bottiglia originale ?

Il chip ha la geolocalizzazione, se prendi un cartone e le bottiglie non hanno fatto lo stesso percorso qualcosa non va.
Se ne prendi una sola ed ha fatto giri strani qualcosa non va, ecc...
Quantomeno alza la difficoltà, poi chiaro è una guerra continua.

Tutto corretto, dobbiamo solo specificare che tutto questo avviene attraverso delle App scaricabili gratuitamente dai due grandi store. La differenza qualitativa però la faranno i servizi contenuti nelle App: a mio parere l'originalità e la storia degli spostamenti geografici delle bottiglie sono informazioni interessanti per la maggior parte dei wine lovers ma se ci fossero tutti gli altri servizi legati alle bottiglie di vino che attualmente sono dispersi su tante piattaforme diverse sarebbe un sogno per ciascuno di noi. Secondo me fra qualche settimana ne vedremo delle belle, ci saranno cambiamenti importanti.

Nel Torinese sotto accusa 4 tipografi. Perquisizioni a Torino, Monza, Cuneo, Roma e Bologna, sequestrate 5.000 etichette false
"Per gli inquirenti l’organizzazione aveva tirato su un business da circa 2 milioni di euro"

https://www.lastampa.it/torino/2024/10/15/news/vino_francese_falso_arresti-14718146/?ref=LSHAT-BH-P2-S1-T1