Gambero Rosso Forum

Essendo prossimi all'uscita del millesimo 2018, com'è stata l'annata in Piemonte ed in particolare nella Langhe?
Ciao e grazie

io uso come riferimento questo sito:
https://www.langhevini.it/report-vendem ... mmia-2018/

Non sarà il top ma già è indicativa.

...buona...

Da quel che si legge dovrebbe essere stata un'annata discreta, sempre tenendo conto delle diversità da zona a zona e da produttore a produrre, ma nulla di eccezionale. Sicuramente meglio della 17, annata che personalmente gradisco molto poco, ma peggio - da quanto si dice - sia della 19 sia della 20. Poi aspettiamo di bere qualcosa per giudicare con più coscienza

Per quello che ho sentito dalla botte, ho riscontrato una grande piacevolezza.....

da parte mia solo una cosa, correggete il titolo, Barolo é Barolo, nome proprio e glorioso, baroli non si puó leggere e sentire...

gmi1 ha scritto:da parte mia solo una cosa, correggete il titolo, Barolo é Barolo, nome proprio e glorioso, baroli non si puó leggere e sentire...

Severo ma giusto.

gmi1 ha scritto:da parte mia solo una cosa, correggete il titolo, Barolo é Barolo, nome proprio e glorioso, baroli non si puó leggere e sentire...

...come tutti i plurali parlando di vino : Lambruschi , Amaroni , Primitivi , Valpolicelle , Barbere , Dolcetti , Brunelli ... Eccezione solo per il Chianti che , quando declinato al singolare , si può chiamare "Chianto" ...

Visto che non attizza a nessuno, potete mandare le vostre assegnazioni al mio indirizzo

Smarco ha scritto:Visto che non attizza a nessuno, potete mandare le vostre assegnazioni al mio indirizzo

Pagando il giusto.....

ORSO85 ha scritto:

Smarco ha scritto:Visto che non attizza a nessuno, potete mandare le vostre assegnazioni al mio indirizzo

Pagando il giusto.....

no no, se non vi soddisfano voi pagate me

Smarco ha scritto:

ORSO85 ha scritto:

Smarco ha scritto:Visto che non attizza a nessuno, potete mandare le vostre assegnazioni al mio indirizzo

Pagando il giusto.....

no no, se non vi soddisfano voi pagate me

Mai detto, anzi....buona annata (per quel che conta il mio parere da scola-bottiglie).

Smarco ha scritto:Visto che non attizza a nessuno, potete mandare le vostre assegnazioni al mio indirizzo

...le mie me le tengo : già assaggiato Nebbiolo Ester Canale 2018 ed è una bomba ... Dalle botti i Barolo/Barbaresco (i) di Bartolo , Conterno , Mascarello Mauro , Massolino, Roagna, Rivella , Cinque Sogni di Monforte (già in bottiglia) , Giacosa ecc ... me le tengo stretto...

vinogodi ha scritto:

gmi1 ha scritto:da parte mia solo una cosa, correggete il titolo, Barolo é Barolo, nome proprio e glorioso, baroli non si puó leggere e sentire...

...come tutti i plurali parlando di vino : Lambruschi , Amaroni , Primitivi , Valpolicelle , Barbere , Dolcetti , Brunelli ... Eccezione solo per il Chianti che , quando declinato al singolare , si può chiamare "Chianto" ...

scusami Marco, ma non sono d'accordo, lambrusco, amarone, primitivo, valpolicella, barbera, dolcetto, brunello,.... declinalo come vuoi ma questo é il nome,

gmi1 ha scritto:da parte mia solo una cosa, correggete il titolo, Barolo é Barolo, nome proprio e glorioso, baroli non si puó leggere e sentire...

Esatto. Bravo

Per quello che può valere, ì Nebbiolo 2018 bevuti erano tutti molto buoni ed anche i Barbaresco 2018 li ho graditi molto. Fabio Alessandria mi ha anticipato che per lui è annata goduriosa (e comunque anche i suoi 2017 erano spettacolari)

Ciao

Ho notato qualche barbaresco molto su di alcol... tipo Cascina Roccalini a 15.5%.. sorprendente e poco rassicurante?

cosimomarchi ha scritto:Ho notato qualche barbaresco molto su di alcol... tipo Cascina Roccalini a 15.5%.. sorprendente e poco rassicurante?

...io ho visto tipologie di Amarone sorprendentemenre a 12.5 °. Inizio di glaciazione in alcune aree...

gmi1 ha scritto:da parte mia solo una cosa, correggete il titolo, Barolo é Barolo, nome proprio e glorioso, baroli non si puó leggere e sentire...

Detto con simpatia, ma anche é e puó non si possono leggere

Per quello che ho bevuto, nebbioli già pronti e qualche barolo in botte, annata abbastanza diluita, quindi non grossi carichi di polifenoli. sicuramente vini meno caldi e potenti della '17, tannini meno vigorosi e una buona bevibilità, vini abb carezzevoli (chiaramente nell'ambito del barolo). Da valutare magari qualche nota vegetale. Nel complesso più equilibrata della 17 ma non di lunga gittata. Decisamente inferiore cmq alla 19 e alla 20.

vinogodi ha scritto:

Smarco ha scritto:Visto che non attizza a nessuno, potete mandare le vostre assegnazioni al mio indirizzo

...le mie me le tengo : già assaggiato Nebbiolo Ester Canale 2018 ed è una bomba ... Dalle botti i Barolo/Barbaresco (i) di Bartolo , Conterno , Mascarello Mauro , Massolino, Roagna, Rivella , Cinque Sogni di Monforte (già in bottiglia) , Giacosa ecc ... me le tengo stretto...

Massolino ettecredo che sia Special, nel base ci sono confluiti tutti i cru

uscito il report di Galloni...

The Enigma of 2018 Barolo

Two thousand and eighteen is without a doubt the most erratic, frustratingly inconsistent Barolo vintage I have encountered in twenty-five years of visiting the region and a lifetime of drinking these wines. It is a vintage with some hits, many misses and highly variable quality throughout. Even so, with care readers will find a number of gorgeous wines among this year’s new releases.

It was a tough year in the vineyard, as we will explore later on in this report. Quality is all over the place. The best 2018 Barolos bring to mind vintages like 2012 and 1998, years in which the top wines are undeniably attractive, but without the personality of truly great vintages. Those are the hits. For the misses, it is a totally different situation. I tasted a number of 2018 Barolos that are washed out and diluted. To find wines like this in Piedmont we have to go all the way back to the early 1990s and vintages such as 1991, 1992 and 1994.

Not surprisingly growers made very different choices. A number of producers did not bottle all of their vineyard-designates. These include Massolino, Trediberri and Oddero, who blended all but their Brunate and Vigna Rionda into their straight Barolo. For the third consecutive vintage Roberto Conterno will not release a Monfortino. But many producers did bottle their entire range, with various degrees of success. Some, like Gaja and Elio Grasso, bottled their Barolos in drastically reduced volumes. At the far opposite end of the spectrum, Marco Parusso made all of his Barolos, plus three Riservas.

Some may try to pass off the 2018 Barolos as easygoing wines, i.e. wines that are good for restaurants. Be careful. While that generalization is certainly true for some 2018s, the reality is that the market will soon be awash with a number of weak, emaciated 2018 Barolos that discerning readers will want to avoid.

http://www.ivinidelpiemonte.com/blog/ve ... o-bonelli/

https://www.vignaioli.it/wp-content/upl ... _web-1.pdf

Se avete voglia di leggere qualcosa, io sinceramente del pdf non ho letto tutto.

Vorrei poi sapere cosa ha assaggiato Galloni, i produttori che non lavorano bene ci sono sempre, ma visti certi suoi giudizi lo prenderei con le molle.

Quello che ha descritto si applica ad almeno metà delle scorse 15 annate forse...

Smarco ha scritto:Visto che non attizza a nessuno, potete mandare le vostre assegnazioni al mio indirizzo

e' l'annata di mio figlio

ioenontu ha scritto:uscito il report di Galloni...

The Enigma of 2018 Barolo

Two thousand and eighteen is without a doubt the most erratic, frustratingly inconsistent Barolo vintage I have encountered in twenty-five years of visiting the region and a lifetime of drinking these wines. It is a vintage with some hits, many misses and highly variable quality throughout. Even so, with care readers will find a number of gorgeous wines among this year’s new releases.

It was a tough year in the vineyard, as we will explore later on in this report. Quality is all over the place. The best 2018 Barolos bring to mind vintages like 2012 and 1998, years in which the top wines are undeniably attractive, but without the personality of truly great vintages. Those are the hits. For the misses, it is a totally different situation. I tasted a number of 2018 Barolos that are washed out and diluted. To find wines like this in Piedmont we have to go all the way back to the early 1990s and vintages such as 1991, 1992 and 1994.

Not surprisingly growers made very different choices. A number of producers did not bottle all of their vineyard-designates. These include Massolino, Trediberri and Oddero, who blended all but their Brunate and Vigna Rionda into their straight Barolo. For the third consecutive vintage Roberto Conterno will not release a Monfortino. But many producers did bottle their entire range, with various degrees of success. Some, like Gaja and Elio Grasso, bottled their Barolos in drastically reduced volumes. At the far opposite end of the spectrum, Marco Parusso made all of his Barolos, plus three Riservas.

Some may try to pass off the 2018 Barolos as easygoing wines, i.e. wines that are good for restaurants. Be careful. While that generalization is certainly true for some 2018s, the reality is that the market will soon be awash with a number of weak, emaciated 2018 Barolos that discerning readers will want to avoid.

Io invece apprezzo veramente molto la linea tenuta da Galloni. Finalmente un critico che demolisce un'annata e che parla chiaro ai suoi lettori, invece di osannarle tutte indistintamente. Quando sono eccezionali perchè sono effettivamente grandi, quando fanno schifo....perchè sono "classiche". Massima onestà intellettuale verso chi gli paga l'abbonamento! Chapeau!
Se fossero tutti così forse riusciremmo a bere bene senza "donare un rene" ad gni acquisto importante.

Per anni su questo forum hanno imperversato degli utenti che si ponevano come sedicenti "pseudo-critici", dei "sopraffini degustatori" con capacità talmente elevate da non riuscire a spiegarsi perchè le folle non seguissero loro invece che quegli sfigati di Robertino Parker, Monicuccia Larner, Antoniuzzo Gallons, Giacomino Suckling, ecc. Ovviamente per loro l'unica spiegazione possibile era che i critici professionisti fossero tutti prezzolati mentre loro NO! Loro tutti santi ed incorruttibili, insensibili alle sirene del Dio Danaro, loro che vivono di radici ed acqua di fonte all'interno delle loro capanne di fango e paglia... Un po' come i no-vax che ritengono i vaccini non-sicuri perchè realizzati da multinazionali che "ci guadagnano sopra" (come se la relazione fra le variabili "profitto/etica" fosse una funzione matematica.... e pure lineare!
Adesso che uno dei critici più affermati ed autorevoli (con il suo personale stile di degustazione e valutazione che può, legittimamente, piacere o non piacere) dice qualcosa "controcorrente": quali giudizi da "haters" gli potremmo affibbiare? Mica lo vogliamo lasciare "impunito" vero?