Borgogna 2018
Inviato: 15 ott 2021 18:08
Com'è andata la 18 in Borgogna(rossa)?
Buona annata o grande annata?
Buona annata o grande annata?
...ti dirò... ho anche sentito vini eccellenti da annate ritenute eccezionali e vini del caz*o da annate considerate del caz*o ... tra l'altro molto spesso ...giama ha scritto:La questione, comunque, si risolve velocemente smettendo (abitudine principalmente italiana) di catalogare le annate per l'intera Borgogna. E' cosa che potrebbe avere un senso solo ed esclusivamente in quelle particolarmente omogenee (nel bene e nel male).
A chi non è capitato di bere emerite schifezze da annate ritenute grandi, e grandi cose da annate reputate minori?
Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
... certo che Giama qualifica un forum , però con un pizzico di buona volontà ( e tempo) si potrebbe tutti dare un bel contributo, anche di integrazione fra diverse generazioni di forumisti . Noto solo una certa idiosincrasia nelle discussioni o di parlare di vino in maniera emozionale . C'era un tempo dove dopo una bicchierata le discussioni si animavano : oggi trovo un atteggiamento un poco più passivo. Non tanto nell'affrontare la bevuta, quanto per scambiarsi opinioni ...Wineduck ha scritto:Forse sto sognanndo! Una specie di break spazio-temporale....un pezzo di vecchio forum che ricompare dalle nebbie del presenteGrazie Magister
pipinello ha scritto:Inutile girarci intorno,, i produttori quelli sono e i prezzi ormai pure
Quando si rischiava con i Village a 40 e i premier a 80-100 ci poteva stare di prendersi una sola.
Oggi, con prezzi almeno quintuplicati l'appassionato vero o va alla ricerca dll'Araba fenice a prezzi umani (che vi sia ciascun lo dice, dove ne.sun lo sa) o si rivolge dritto in Rodano o persino in Bordeaux.
La Borgogna non si discute, sono semplicemente i soldi che non bastano più per bere a certi livelli. E uno de ne fa una ragione
vinogodi ha scritto:... certo che Giama qualifica un forum , però con un pizzico di buona volontà ( e tempo) si potrebbe tutti dare un bel contributo, anche di integrazione fra diverse generazioni di forumisti . Noto solo una certa idiosincrasia nelle discussioni o di parlare di vino in maniera emozionale . C'era un tempo dove dopo una bicchierata le discussioni si animavano : oggi trovo un atteggiamento un poco più passivo. Non tanto nell'affrontare la bevuta, quanto per scambiarsi opinioni ...Wineduck ha scritto:Forse sto sognanndo! Una specie di break spazio-temporale....un pezzo di vecchio forum che ricompare dalle nebbie del presenteGrazie Magister
PS: non voglio forzare la mano , ci mancherebbe , la cosa deve sorgere spontanea e non indotta ......certo "piccole donne crescono" e , con l'età , si è più affaccendati in altre faccende ...
PPS : mi manca tanto la quota rosa che rianimerebbe qualche sonnolento periodo . Penso proprio che l'animazione di qualche lustro fa , anche nella piazza, fosse dovuto anche e proprio alla presenza di gnocca , spiritosa e partecipe ...
PPPS : oggi nella piazza impera l'argomento "scacciafiga" : calcio , politica , economia ...
FiloBianco ha scritto:Quello che ha detto il magister ma vorrei calcare un po' la mano.
Onestamente se non sei andato in cantina corri rischi grossi visti i prezzi. Credo sia una delle annate meno omogenee degli ultimi 20/30 anni. Sicuramente una delle peggiori dal 2005 (quando ho iniziato a visitare di persona). Ci sono variazioni significative tra i singoli cru di ogni produttori. L'anno scorso dalle sorelle il VR base e' stato una delusione ma posso citarti altri 20 vini di produttori famosi che non toccherei.
Con le annate concordo con Giancarlo. Onestamente visto anche il tenore alcolico non secondario, la puoi saltare a pie' pari o concentrarti sui Bourgogne. Se poi hai voglia di fare lavoro di "scoperta" buon per te ma tutte le annate che gli stanno attorno sono potenzialmente meglio.
Utile ricordare che un'annata cosi' ricca ad altri e' piaciuta di piu'.
...Giancà , sacrosanto . Però dopo un certo percorso sensoriale , pur nella democrazia palatale che ci può contraddistinguere ( bevo nel quotidiano ciò che citi) , per avere l'emozione ho da cavalcare la puledra di classe . Perchè "a scendere" nell'ultimo quindicennio l'alternativa l'ho cercata , ma poi ricadi sempre nei soliti luoghi comuni enoici , quando vuoi farti prendere dall'esoterismo enoico e dal brivido rizza - peluria. Ricordo il percorso "di redenzione economica" post Leroy in analogia stilistica, ad esempio , soprattutto guardando ai prezzi dell'ultimo lustro , dove i vini di DRC , una volta sull'olimpo , ormai si possono considerare dei grandi rapporti Q/P a confronto di quelli di Madame ( dove un village Lieu - dits qualunque dei Suoi 11 costa come un Echezaux o Grands Echezaux di DRC) : Leroy -> Engel -> Rayas -> Soldera - > Pergole Torte -> Monvigliero Burlotto...ma non c'è stato nulla da fare ... quando risento Madame ho le lacrimucce e mi emoziono come un bimbo e gli altri , in successione , ad esplodere economicamente nell'ordine di citazione ... ( visto Monvigliero 2016 aggirarsi a 600 Euro...)...giama ha scritto:pipinello ha scritto:Inutile girarci intorno,, i produttori quelli sono e i prezzi ormai pure
Quando si rischiava con i Village a 40 e i premier a 80-100 ci poteva stare di prendersi una sola.
Oggi, con prezzi almeno quintuplicati l'appassionato vero o va alla ricerca dll'Araba fenice a prezzi umani (che vi sia ciascun lo dice, dove ne.sun lo sa) o si rivolge dritto in Rodano o persino in Bordeaux.
La Borgogna non si discute, sono semplicemente i soldi che non bastano più per bere a certi livelli. E uno de ne fa una ragione
.... E per fare un esempio ancora più preciso perché è esperienza recente, adoro il Montevertine 2018 (per me straordinario) addirittura più del Pergole Torte pari annata (che inserirà la freccia del sorpasso tra qualche anno). Mi domando e vi domando: quanto bisogna spendere in Borgogna per avere un vino a quel prezzo e di quella qualità?...
giama ha scritto:
Anche l'alternativa ai village e ai 1er cru in Borgogna, buoni e a prezzi ragionevoli, esiste. Ognuno ha le sue alternative, e va bene così. Piuttosto che andare in Rodano e a Bordeaux, però, io, ribadisco "io", vado a pescare in alcune zone dove è possibile trovare vini a prezzi ragionevoli e di qualità eccelsa in Italia. Per fare un esempio, io credo che poche zone come il Chianti Classico possano offrire una qualità così alta ai prezzi che sappiamo.
vinogodi ha scritto: per avere l'emozione ho da cavalcare la puledra di classe
zampaflex ha scritto:
Illustrissimo, visto che ieri avevi tempo da spendere, vediamo se riesco a strappartene un poco anche oggi![]()
Per chi non ha tempo o voglia di andare in loco ogni anno, come te o come il redivivo Filobianco (che saluto, altro nome riemerso dalle nebbie del passato), può essere un aiuto realmente adeguato la guida della RVF, al netto dei gusti personali da fare collimare? E in questo caso, secondo la tua esperienza, un 96/100 dato ad un vino di denominazione periferica come Rully, Macon, Marsannay, Pouilly, può gareggiare ad armi pari con un voto identico delle zone più vocate (a prezzi molto inferiori, ça va sans dire)?
giama ha scritto:zampaflex ha scritto:
Illustrissimo, visto che ieri avevi tempo da spendere, vediamo se riesco a strappartene un poco anche oggi![]()
Per chi non ha tempo o voglia di andare in loco ogni anno, come te o come il redivivo Filobianco (che saluto, altro nome riemerso dalle nebbie del passato), può essere un aiuto realmente adeguato la guida della RVF, al netto dei gusti personali da fare collimare? E in questo caso, secondo la tua esperienza, un 96/100 dato ad un vino di denominazione periferica come Rully, Macon, Marsannay, Pouilly, può gareggiare ad armi pari con un voto identico delle zone più vocate (a prezzi molto inferiori, ça va sans dire)?
E spendiamo un pò di tempo![]()
...qui si apre un capitolo nuovo che meriterebbe un thread a parte , pensandola esattamente come te ed essendo considerato , all'interno di certi contesti , un talebano enoinfoiato e , soprattutto relativamente ai bianchi italiani ...che neppure attingendo a piene mani ai concetti di "parametrizzazione" e "contestualizzazione" assai cari alla cultura "delle guide" in generale , esclusivamente perchè mi sembra un assurdo ideologico ( senza nessuna intenzione di sminuire il valore in degustazione dei colleghi , per l'amor del cielo) elargire dei 98/100 a Cervaro della Sala qualunque, Cuvée Bois d'assalto , Fiano e Greco pittoreschi oppure Terlano - Rarity epigoni di un'attività sessuale dedicata ai dildi o alle bambole gonfiabili sensoriali ( mò mi cacciano dalla guida...). Probabilmente è anche una questione di educazione del palato e del pregresso personale di assaggi. La contestualizzazione è necessaria ma va apertamente dichiarata , magari in una introduzione o come prefazione alla critica, altrimenti chi legge paventa un'assolutezza del giudizio che , come hai bene espresso relativamente ad aree non omogenee di produzione, può assolutamente fuorviare . Per cui sembrerebbe che un 96/100 ben assestato di un Auxey Duresse di alto livello per la tipologia , sia davvero un affare del secolo rispetto all'acquisto di un 93/100 di un Montrachet di Boillot oppure un Marquis de Laguiche di Drohuin ...giama ha scritto:E spendiamo un pò di tempo...
... che la pioggia di voti alti sia più fitta (fenomeno da noi in Italia ormai francamente ridicolo, con centinaia di voti superiori ai 95/96 punti per vini tranquillamente trascurabili)...
... ok, fa parte della dialettica e delle correnti di pensiero , quindi mi sta bene il Giama - pensiero sull'argomento accettandolo anche se non pienamente condividendolo. A me l'elemento di sintesi piace assai , oltre che più univoco per catalogare un pensiero altrimenti fumoso . Ci sono giudizi che non riesco a catalogare perchè criptati o falsamente arzigogolati, mentre un valore di sintesi va a collocare meglio il pensiero dello scrivente . Se non tiriamo fuori le pippe della contestualizzazione o se ne assottiglia meglio il contorno , una scala di valori numerica o simbolica è di veloce interpretazione oppure univoca , seppur filtrata dalla sensibilità e gusto personali. Concordo sulla valorizzazione di tale sintesi con elementi che ne spieghino la valenza e trasmettano la sensazione ed emozione , ci mancherebbe . Starei ore e ore a scrvere e descrivere certi vini , ma ancora le ferie non posso permettermele per tale attività in maniera continuativa...giama ha scritto:Marco, questo è non l'unico ma uno dei motivi principali per cui credo che sia venuto il momento di farla finita con i punteggi, i bicchieri (nel suo contesto anche le faccine) e via di seguito. Compiuto questo passo, il racconto del vino e sul vino prenderebbe altri sentieri. Ma le guide continueranno finché il pubblico sarà recettivo. Tutti quanti teniamo famiglia.