Aiuto a riconoscere gusto
Inviato: 25 mag 2020 00:50
Ciao a tutti.
Mi sono appena iscritto e già chiedo un aiuto. Prima però mi presento anche per introdurre la strana domanda che sto per fare.
Il mio approccio al vino è stato progressivo. Da ragazzo proprio non mi piaceva e anche l’odore mi dava fastidio. Non ero neanche un amante della birra. Però proprio dalla birra è partito il mio percorso. Pian piano ho cominciato a sperimentare ed apprezzare molto i vari stili, fino ad arrivare addirittura a farla in casa con scarsi risultati.
Un po’ prima dei 40 (lo so, molto tardi....) ho cominciato ad apprezzare sempre di più il vino. Anche in questo caso è stato un approccio progressivo. Prima solo vino bianco poi pian piano il rosso. Tanto che adesso preferisco il rosso alla birra e a molti bianchi. Non bevo molto (un calice a pranzo), però tendenzialmente mi piace gustare un buon vino, che sia adatto alle mie tasche (tra i 10 e i 15 euro per il vino ‘quotidiano’). Stranamente anche per il vino rosso ho imparato solo con il tempo ad apprezzare i vari aromi. Prima ad esempio bevevo tendenzialmente solo primitivo e ripasso (amarone per le occasioni speciali) per poi imparare ad apprezzare anche vini diversi. Eppure ancora oggi ci sono alcuni vini che non riesco proprio a bere. Mentre altri mi fanno impazzire da quanto li apprezzo, ve ne sono alcuni, in cui ritrovo sempre un gusto, che, pur costando anche parecchio, finiscono per essere usati in cucina da mia moglie (lei non beve). Sto per dire una stupidata per gli intenditori, ma il gusto che non riesco a riconoscere è quello che mi richiama gli odori ed i gusti che sentivo ai primi assaggi da ragazzo. Quelli che più mi ricordano il vino in quanto tale. È come se non mi piacesse il vino che sa di......vino. Ecco la stupidata l’ho detto. Parlo di rosso. Provo a fare qualche esempio di vini Rossi che apprezzo, sicuramente commerciali : Ripasso Tommasi, Amarone un poi tutti, Primitivo De Castris, Nebbiolo Il Falchetto o Prunotto, Barbaresco e Barolo di nuovo un po’ tutti, Ruchè di Montalbera (questo scoperto da poco, mi piace davvero molto), Salina Rosso di Colosi. I toscani in generale, e dico un’altra eresia, li bevo ma non mi fanno impazzire (ma nemmeno li schifo). Altri Rossi che ho apprezzato sono la Malvasia Nera Talò, Ramione di Pianetto (altro vino molto piacevole), il Merlot o anche alcuni Cotes du Rhone o Lagrein. Non so se a fronte di questi vini voi ci ritroviate note in comune, a me sembrano abbastanza variegati. Eppure....
Ad esempio ho preso un Pinot nero Erste+ che non sono riuscito a finire o, ancora peggio un Haut-Medoc 2008 di Lanessan che proprio neanche un calice (con immediato ritorno al gusto ‘vinoso’). Ho fatto due esempi di bottiglie non proprio di vino a basso costo per far capire che non credo sia un discorso di qualità, ma proprio di gusto. Non è neanche una questione di Pinot, perché uno dei vini che mi sono piaciuti di più ad esempio è Le Grive di Forteto della Luja. Una cosa un po’ più strana mi succede con il dolcetto (che è sicuramente un vino meno ‘nobile’). Una buona bottiglia di dolcetto la bevo volentieri, mentre quello che solitamente si trova in molte trattorie di campagna ha nuovamente quel gusto ‘vinoso’ che me lo rende imbevibile.
Scusate la lunga presentazione e la domanda certamente molto strana.
Piccola aggiunta: non è il gusto di tappo, che ho imparato a conoscere con alcune bottiglie sfortunate.
Mi sono appena iscritto e già chiedo un aiuto. Prima però mi presento anche per introdurre la strana domanda che sto per fare.
Il mio approccio al vino è stato progressivo. Da ragazzo proprio non mi piaceva e anche l’odore mi dava fastidio. Non ero neanche un amante della birra. Però proprio dalla birra è partito il mio percorso. Pian piano ho cominciato a sperimentare ed apprezzare molto i vari stili, fino ad arrivare addirittura a farla in casa con scarsi risultati.
Un po’ prima dei 40 (lo so, molto tardi....) ho cominciato ad apprezzare sempre di più il vino. Anche in questo caso è stato un approccio progressivo. Prima solo vino bianco poi pian piano il rosso. Tanto che adesso preferisco il rosso alla birra e a molti bianchi. Non bevo molto (un calice a pranzo), però tendenzialmente mi piace gustare un buon vino, che sia adatto alle mie tasche (tra i 10 e i 15 euro per il vino ‘quotidiano’). Stranamente anche per il vino rosso ho imparato solo con il tempo ad apprezzare i vari aromi. Prima ad esempio bevevo tendenzialmente solo primitivo e ripasso (amarone per le occasioni speciali) per poi imparare ad apprezzare anche vini diversi. Eppure ancora oggi ci sono alcuni vini che non riesco proprio a bere. Mentre altri mi fanno impazzire da quanto li apprezzo, ve ne sono alcuni, in cui ritrovo sempre un gusto, che, pur costando anche parecchio, finiscono per essere usati in cucina da mia moglie (lei non beve). Sto per dire una stupidata per gli intenditori, ma il gusto che non riesco a riconoscere è quello che mi richiama gli odori ed i gusti che sentivo ai primi assaggi da ragazzo. Quelli che più mi ricordano il vino in quanto tale. È come se non mi piacesse il vino che sa di......vino. Ecco la stupidata l’ho detto. Parlo di rosso. Provo a fare qualche esempio di vini Rossi che apprezzo, sicuramente commerciali : Ripasso Tommasi, Amarone un poi tutti, Primitivo De Castris, Nebbiolo Il Falchetto o Prunotto, Barbaresco e Barolo di nuovo un po’ tutti, Ruchè di Montalbera (questo scoperto da poco, mi piace davvero molto), Salina Rosso di Colosi. I toscani in generale, e dico un’altra eresia, li bevo ma non mi fanno impazzire (ma nemmeno li schifo). Altri Rossi che ho apprezzato sono la Malvasia Nera Talò, Ramione di Pianetto (altro vino molto piacevole), il Merlot o anche alcuni Cotes du Rhone o Lagrein. Non so se a fronte di questi vini voi ci ritroviate note in comune, a me sembrano abbastanza variegati. Eppure....
Ad esempio ho preso un Pinot nero Erste+ che non sono riuscito a finire o, ancora peggio un Haut-Medoc 2008 di Lanessan che proprio neanche un calice (con immediato ritorno al gusto ‘vinoso’). Ho fatto due esempi di bottiglie non proprio di vino a basso costo per far capire che non credo sia un discorso di qualità, ma proprio di gusto. Non è neanche una questione di Pinot, perché uno dei vini che mi sono piaciuti di più ad esempio è Le Grive di Forteto della Luja. Una cosa un po’ più strana mi succede con il dolcetto (che è sicuramente un vino meno ‘nobile’). Una buona bottiglia di dolcetto la bevo volentieri, mentre quello che solitamente si trova in molte trattorie di campagna ha nuovamente quel gusto ‘vinoso’ che me lo rende imbevibile.
Scusate la lunga presentazione e la domanda certamente molto strana.
Piccola aggiunta: non è il gusto di tappo, che ho imparato a conoscere con alcune bottiglie sfortunate.