Reboro
Inviato: 04 apr 2020 14:57
Apro un nuovo argomento perché da una ricerca ho visto che si tratta di vino totalmente assente dal forum (e qualche domanda già me la pongo, sui motivi...).
Ne avevo letto in abbondanza, quando il progetto fu lanciato. Poi me ne sono completamente scordato e non mi ci sono mai imbattuto (nonostante passi proprio a poca distanza ogni volta che vado o rientro dalle mie zone montane) fino a quando tempo fa sono stato omaggiato di una bella cassettina in legno di Reboro Pisoni contenente le annate 2012/13/14.
Del vitigno Rebo ho avuto in vita mia pochi assaggi, non malvagi ma nemmeno memorabili; la storia del vitigno è comunque interessante per chi se la vuole anadare a cercare sul web. Ma voglio dare fiducia e comunque son sempre curioso di conoscere cose nuove, quindi l'omaggio mi ha fatto piacere.
Altro esempio di scoperta trentina l'ho avuto leggendo qua sul forum una discussione sul Ciso, un altro progetto trentino, con anche qualche nota nostalgica e romantica in più; mettendomi alla ricerca ho scovato a Natale in un negozietto delle mie zone d'origine rendenesi diverse bottiglie di 2011 a un prezzo di liquidazione e con la formula soddisfatti o rimborsati, e devo dire che sono state bevute istruttive e pure interessanti.
Ecco, quindi, qualcuno sa dirmi cosa devo aspettarmi di trovare nelle tre diverse bottiglie di Reboro Pisoni? Una brutta copia di sfursat, o forse meglio di amarone, visto l'uso dei graticci in appassimento? Una bella espressione di terroir della zona della valle dei laghi? Un esercizio enologico fine a se stesso? Un piccolo gioiello o una boiata?
Ero intenzionato in queste settimane di distanziamento forzato dalla mia cantina, dovendo dare fondo a quel poco che per caso è ancora a portata di mano, a tirare il collo alla 2012...
Ne avevo letto in abbondanza, quando il progetto fu lanciato. Poi me ne sono completamente scordato e non mi ci sono mai imbattuto (nonostante passi proprio a poca distanza ogni volta che vado o rientro dalle mie zone montane) fino a quando tempo fa sono stato omaggiato di una bella cassettina in legno di Reboro Pisoni contenente le annate 2012/13/14.
Del vitigno Rebo ho avuto in vita mia pochi assaggi, non malvagi ma nemmeno memorabili; la storia del vitigno è comunque interessante per chi se la vuole anadare a cercare sul web. Ma voglio dare fiducia e comunque son sempre curioso di conoscere cose nuove, quindi l'omaggio mi ha fatto piacere.
Altro esempio di scoperta trentina l'ho avuto leggendo qua sul forum una discussione sul Ciso, un altro progetto trentino, con anche qualche nota nostalgica e romantica in più; mettendomi alla ricerca ho scovato a Natale in un negozietto delle mie zone d'origine rendenesi diverse bottiglie di 2011 a un prezzo di liquidazione e con la formula soddisfatti o rimborsati, e devo dire che sono state bevute istruttive e pure interessanti.
Ecco, quindi, qualcuno sa dirmi cosa devo aspettarmi di trovare nelle tre diverse bottiglie di Reboro Pisoni? Una brutta copia di sfursat, o forse meglio di amarone, visto l'uso dei graticci in appassimento? Una bella espressione di terroir della zona della valle dei laghi? Un esercizio enologico fine a se stesso? Un piccolo gioiello o una boiata?
Ero intenzionato in queste settimane di distanziamento forzato dalla mia cantina, dovendo dare fondo a quel poco che per caso è ancora a portata di mano, a tirare il collo alla 2012...