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Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 13:23
da MANUZ
Qualcuno ha assaggiato i nuovi Barolo 2015 di burlotto?
E invece
Approposito di sandrone .. è uscito un nuovo Barolo il vite Talin 2013
Qualcuno ne sa di più???

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 13:33
da Kalosartipos
Solo GB Burlotto: base, Acclivi e Monvigliero.. tutti buoni, ora preferisco Acclivi.

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 13:40
da BarbarEdo
MANUZ ha scritto:Approposito di sandrone .. è uscito un nuovo Barolo il vite Talin 2013
Qualcuno ne sa di più???

Sei interessato in qualità di appassionato o di vivaista? :mrgreen: (almeno, così deduco dalla tua firma...).
Scherzi a parte, Vite Talin non ancora assaggiato, mi piacerebbe molto sentirlo. A quanto è uscito? (tra l'altro è un 100 punti Parker).

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 15:40
da MANUZ
BarbarEdo ha scritto:
MANUZ ha scritto:Approposito di sandrone .. è uscito un nuovo Barolo il vite Talin 2013
Qualcuno ne sa di più???

Sei interessato in qualità di appassionato o di vivaista? :mrgreen: (almeno, così deduco dalla tua firma...).
Scherzi a parte, Vite Talin non ancora assaggiato, mi piacerebbe molto sentirlo. A quanto è uscito? (tra l'altro è un 100 punti Parker).

:mrgreen: :mrgreen:
se tutto va bene ad entrambi darò barbatelle l'anno prossimo..

Ho sentito ieri sandrone al telefono e ha detto che appena vado a trovarlo mi spiegherà la storia del vite Talin, mi accennava che è una selezione di una vite che negli anni 80 aveva trovato, diversa dalle altre, ma sempre nebbiolo..
io gliene ho fermate 2 e non ho piu pallida idea del costo... :oops:

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 15:52
da Michelasso
MANUZ ha scritto:Qualcuno ha assaggiato i nuovi Barolo 2015 di burlotto?
E invece
Approposito di sandrone .. è uscito un nuovo Barolo il vite Talin 2013
Qualcuno ne sa di più???

Se sai il tedesco...https://www.weinkenner.de/ur-barolo-gefunden-vite-talin-von-luciano-sandrone/

Per il prezzo immagino saremo ai livelli dell'innominabile 2016

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 15:55
da MANUZ
Ok dai chi traduce???

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 18:18
da maxer
a) Monvigliero :D :D :D :D :D (da aspettare, poco)
b) Cannubi :D :D :D :D :) (già pronto)
c) Acclivi :D :D :D :D (da aspettare, molto)
d) Base :D :D :D (da aspettare, con speranza)

Barbera Aves :D :D :D :D (tra le Barbera)

P.S. 1 confesso che sono gravato da un pesante conflitto di interesse : i Burlotto sono da sempre i miei Barolo preferiti. Il Monvigliero, ad esempio, lo considero il più elegante e 'pinoteggiante', molto vicino a certi Pinot Noir della Borgogna.
È solo un mio parere :wink:

P.S. 2 per Fabio i 2016 promettono mooolto bene ...

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 18:33
da BarbarEdo
Da quello che ricordo: trattasi di una vite trovata in una vigna che Sandrone e affittava negli anni 80, e che ha in seguito comprato. Acini piccoli, buccia spessa e particolare resistenza alla peronospora. Ne ha innestato dei cloni e piantato una vigna, le cui uve fino al '12 finivano ne "le vigne" e dal 13 vinificate a parte. Pare si tratti di un Michet virosato, che dà vini di particolare struttura e fittezza.
Un'operazione lungimirante... Oggi sto discorso attira un sacco la curiosità di critici e pubblico. In realtà se si guarda nelle vecchie vigne in giro per il Piemonte si trovano un mucchio di viti da selezione massale con caratteristiche molto particolari, poi non più propagate perché poco produttive in favore di altri cloni.
Qualche giovane produttore del Monferrato sta cercando ora di recuperare questi vecchi cloni oggi, in quest'epoca di "ancestrofilia", vedi Enrico Druetto o Tommaso Gallina. Negli anni 80 la filosofia corrente era un po' diversa, per cui, chapeu...
Non so il prezzo ma, trattandosi di un "unicum" in Langa, tirato in poche migliaia di bottiglie per anno, e in più una bella mano in cantina, facile che superi i 200...

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 21:36
da MANUZ
BarbarEdo ha scritto:Da quello che ricordo: trattasi di una vite trovata in una vigna che Sandrone e affittava negli anni 80, e che ha in seguito comprato. Acini piccoli, buccia spessa e particolare resistenza alla peronospora. Ne ha innestato dei cloni e piantato una vigna, le cui uve fino al '12 finivano ne "le vigne" e dal 13 vinificate a parte. Pare si tratti di un Michet virosato, che dà vini di particolare struttura e fittezza.
Un'operazione lungimirante... Oggi sto discorso attira un sacco la curiosità di critici e pubblico. In realtà se si guarda nelle vecchie vigne in giro per il Piemonte si trovano un mucchio di viti da selezione massale con caratteristiche molto particolari, poi non più propagate perché poco produttive in favore di altri cloni.
Qualche giovane produttore del Monferrato sta cercando ora di recuperare questi vecchi cloni oggi, in quest'epoca di "ancestrofilia", vedi Enrico Druetto o Tommaso Gallina. Negli anni 80 la filosofia corrente era un po' diversa, per cui, chapeu...
Non so il prezzo ma, trattandosi di un "unicum" in Langa, tirato in poche migliaia di bottiglie per anno, e in più una bella mano in cantina, facile che superi i 200...

Ieri sera mi ha richiamato al telefono il sig. Sandrone e purtroppo ero preso con un lavoro e non ho potuto stare molto al telefono con lui ma mi ha raccontato molto velocemente qll che hai scritto tu.. però siamo rimasti che appena torno in Piemonte vado a trovarlo così mi racconta bene la storia e vorrei andare a vederlo in vigneto questo nebbiolo..
Per quanto riguarda il resto un po’ per fortuna è un po’ purtroppo si usano quasi solo selezioni clonali in vigneto e sono pochi quelli che fanno selezioni massali. Un per comodità un po’ però anche perché il servizio fitosanitario a noi vivaisti non ci lascia molto spazio a lavorare con selezioni massali e aziendali, un po’ perché il viticoltore non ha la lungimiranza di osservare e segnare eventuali piante malate o al contrario particolarmente ‘diverse’ , però sarebbe molto bello recuperare ceppi particolari e ripartire con selezioni mirate..
vedremo il prezzo quale sarà ma più importante vedremo di assaggiarlo :lol:

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 21:38
da MANUZ
maxer ha scritto:a) Monvigliero :D :D :D :D :D (da aspettare, poco)
b) Cannubi :D :D :D :D :) (già pronto)
c) Acclivi :D :D :D :D (da aspettare, molto)
d) Base :D :D :D (da aspettare, con speranza)

Barbera Aves :D :D :D :D (tra le Barbera)

P.S. 1 confesso che sono gravato da un pesante conflitto di interesse : i Burlotto sono da sempre i miei Barolo preferiti. Il Monvigliero, ad esempio, lo considero il più elegante e 'pinoteggiante', molto vicino a certi Pinot Noir della Borgogna.
È solo un mio parere :wink:

P.S. 2 per Fabio i 2016 promettono mooolto bene ...

Grazie mille.... vediamo quello che riuscirò ad accaparrarmi ... il base a me comunque il precedente,2014, è piaciuto molto ...

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 23 mar 2019 22:40
da maxer
MANUZ ha scritto: ... il base a me comunque il precedente,2014, è piaciuto molto ...

..... dei 2014, all' uscita ho preferito nettamente il mio Monvigliero, quindi una terza bottiglia bevuta quest' anno si è rivelata molto 'seduta' e deludente.
Al contrario, il Base inizialmente lo avevo trovato chiuso e arcigno, per poi aprirsi e rivelarsi un bel Barolo tradizionale piaciuto.

'Sti vini furbastri e spiazzanti, valli a capire cosa combinano nel tempo, una volta imbottigliati (leggasi Vinos e BarbarEdo in altro thread) ..... :wink:

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 24 mar 2019 00:53
da BarbarEdo
MANUZ ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Da quello che ricordo: trattasi di una vite trovata in una vigna che Sandrone e affittava negli anni 80, e che ha in seguito comprato. Acini piccoli, buccia spessa e particolare resistenza alla peronospora. Ne ha innestato dei cloni e piantato una vigna, le cui uve fino al '12 finivano ne "le vigne" e dal 13 vinificate a parte. Pare si tratti di un Michet virosato, che dà vini di particolare struttura e fittezza.
Un'operazione lungimirante... Oggi sto discorso attira un sacco la curiosità di critici e pubblico. In realtà se si guarda nelle vecchie vigne in giro per il Piemonte si trovano un mucchio di viti da selezione massale con caratteristiche molto particolari, poi non più propagate perché poco produttive in favore di altri cloni.
Qualche giovane produttore del Monferrato sta cercando ora di recuperare questi vecchi cloni oggi, in quest'epoca di "ancestrofilia", vedi Enrico Druetto o Tommaso Gallina. Negli anni 80 la filosofia corrente era un po' diversa, per cui, chapeu...
Non so il prezzo ma, trattandosi di un "unicum" in Langa, tirato in poche migliaia di bottiglie per anno, e in più una bella mano in cantina, facile che superi i 200...

Ieri sera mi ha richiamato al telefono il sig. Sandrone e purtroppo ero preso con un lavoro e non ho potuto stare molto al telefono con lui ma mi ha raccontato molto velocemente qll che hai scritto tu.. però siamo rimasti che appena torno in Piemonte vado a trovarlo così mi racconta bene la storia e vorrei andare a vederlo in vigneto questo nebbiolo..
Per quanto riguarda il resto un po’ per fortuna è un po’ purtroppo si usano quasi solo selezioni clonali in vigneto e sono pochi quelli che fanno selezioni massali. Un per comodità un po’ però anche perché il servizio fitosanitario a noi vivaisti non ci lascia molto spazio a lavorare con selezioni massali e aziendali, un po’ perché il viticoltore non ha la lungimiranza di osservare e segnare eventuali piante malate o al contrario particolarmente ‘diverse’ , però sarebbe molto bello recuperare ceppi particolari e ripartire con selezioni mirate..
vedremo il prezzo quale sarà ma più importante vedremo di assaggiarlo :lol:

Massima invidia... Piacerebbe molto anche a me assaggiare quel vino. Proverò a chiamare in azienda, ma non nutro molte speranze.

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 24 mar 2019 23:04
da Messner
BarbarEdo ha scritto:Da quello che ricordo: trattasi di una vite trovata in una vigna che Sandrone e affittava negli anni 80, e che ha in seguito comprato. Acini piccoli, buccia spessa e particolare resistenza alla peronospora. Ne ha innestato dei cloni e piantato una vigna, le cui uve fino al '12 finivano ne "le vigne" e dal 13 vinificate a parte. Pare si tratti di un Michet virosato, che dà vini di particolare struttura e fittezza.
Un'operazione lungimirante... Oggi sto discorso attira un sacco la curiosità di critici e pubblico. In realtà se si guarda nelle vecchie vigne in giro per il Piemonte si trovano un mucchio di viti da selezione massale con caratteristiche molto particolari, poi non più propagate perché poco produttive in favore di altri cloni.
Qualche giovane produttore del Monferrato sta cercando ora di recuperare questi vecchi cloni oggi, in quest'epoca di "ancestrofilia", vedi Enrico Druetto o Tommaso Gallina. Negli anni 80 la filosofia corrente era un po' diversa, per cui, chapeu...
Non so il prezzo ma, trattandosi di un "unicum" in Langa, tirato in poche migliaia di bottiglie per anno, e in più una bella mano in cantina, facile che superi i 200...


Complimenti per le nozioni, sei molto informato 8)

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 25 mar 2019 12:56
da BarbarEdo
Messner ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Da quello che ricordo: trattasi di una vite trovata in una vigna che Sandrone e affittava negli anni 80, e che ha in seguito comprato. Acini piccoli, buccia spessa e particolare resistenza alla peronospora. Ne ha innestato dei cloni e piantato una vigna, le cui uve fino al '12 finivano ne "le vigne" e dal 13 vinificate a parte. Pare si tratti di un Michet virosato, che dà vini di particolare struttura e fittezza.
Un'operazione lungimirante... Oggi sto discorso attira un sacco la curiosità di critici e pubblico. In realtà se si guarda nelle vecchie vigne in giro per il Piemonte si trovano un mucchio di viti da selezione massale con caratteristiche molto particolari, poi non più propagate perché poco produttive in favore di altri cloni.
Qualche giovane produttore del Monferrato sta cercando ora di recuperare questi vecchi cloni oggi, in quest'epoca di "ancestrofilia", vedi Enrico Druetto o Tommaso Gallina. Negli anni 80 la filosofia corrente era un po' diversa, per cui, chapeu...
Non so il prezzo ma, trattandosi di un "unicum" in Langa, tirato in poche migliaia di bottiglie per anno, e in più una bella mano in cantina, facile che superi i 200...


Complimenti per le nozioni, sei molto informato 8)


Ma no... quelli davvero informati sono altri, più "insider" di me :wink: .
A me interessa la pratica del recupero di vecchi cloni anche (soprattutto) dal punto di vista viticolo e fitosanitario. Non è un caso che quel vecchio clone di nebbiolo abbia una maggiore resistenza alle malattie crittogame, che verosimilmente negli ultimi 60 anni si sono evolute per adattarsi meglio ai nuovi cloni selezionati e messi in vendita dai vivai.
La selezione clonale era di sicuro la soluzione più razionale alle richieste del mercato del vino degli anni 50- 60-70, dove si doveva fare quantità e le viti dovevano essere selezionate per essere produttive. Oggi il mercato è indubbiamente diverso. Non che la produttività non sia importante, ma in certe denominazioni puntare sulle alte rese e bassi costi non è più la soluzione vincente. Penso che un'attenzione alla longevità delle viti e alla ricerca della complessità attraverso la policlonalità potrebbero essere strategie migliori per chi vuole fare alta qualità.
Sto pensando al problema della flavescenza, in primis. Ma anche mal dell'esca e atre simpatiche cose con cui ogni anno ci si confronta... Senza contare che i costi di sostituzione delle fallanze (quando non di intere vigne) generati dalla flavescenza sono piuttosto gravosi.
Discorso simile si potrebbe fare sui portainnesti, anche se lì mi sembra ci sia più libertà di movimento e più ricerca da parte dei vivai (penso ai nuovi portainnesti M dei VCR..).
C'è una frase di un biologo evoluzionista, George Williams che ho sentito citare un paio di volte e che rende bene l'idea:
“fare selezione clonale significa aver comprato cento biglietti per la lotteria del’evoluzione, tutti con lo stesso numero”.
Poi, certo, ci sono dei "contro": virosi, disomogeneità fisiologiche, di maturazione, di vigore, ecc... Però l'idea mi affascina e trovo interessanti i progetti di chi prova a riprendere una selezione massale da vecchi vigneti, pur con le infinite limitazioni legislative.

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 26 set 2019 15:22
da Gianfranco48
Assaggiato a Barolo. Dire un grande Barolo é limitativo. Ho risentito i profumi e i sapori dei grandi Barolo del passato.
Macerazione totale, lunga, di 20/35 giorni Maturazione per due anni in tonneaux di rovere francese e poi per 12 mesi in grandi botti. Affinamento 3 anni in bottiglia. Colore granato intenso, quasi inchiostro, corpo e struttura da gigante. Al naso profumi ampi di frutti rossi e di liquerizia e spezie così intensi da arrivare al cervello e che non smetteresti più di provare. In bocca corpo, struttura e sostanza di grande potenza e persistenza.
Tannini ancora giovani al palato ma fautori di grande longevità. Vino unico, esperienza unica, con prezzo credo importante - 250/300euro. Da provare assolutamente come appassionati reverenti del nettare che ci unisce.

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 26 set 2019 15:23
da Gianfranco48
Assaggiato a Barolo. Dire un grande Barolo é limitativo. Ho risentito i profumi e i sapori dei grandi Barolo del passato.
Macerazione totale, lunga, di 20/35 giorni Maturazione per due anni in tonneaux di rovere francese e poi per 12 mesi in grandi botti. Affinamento 3 anni in bottiglia. Colore granato intenso, quasi inchiostro, corpo e struttura da gigante. Al naso profumi ampi di frutti rossi e di liquerizia e spezie così intensi da arrivare al cervello e che non smetteresti più di provare. In bocca corpo, struttura e sostanza di grande potenza e persistenza.
Tannini ancora giovani al palato ma fautori di grande longevità. Vino unico, esperienza unica, con prezzo credo importante - 250/300euro. Da provare assolutamente come appassionati reverenti del nettare che ci unisce.

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 26 set 2019 15:29
da Smarco
Kalosartipos ha scritto:Solo GB Burlotto: base, Acclivi e Monvigliero.. tutti buoni, ora preferisco Acclivi.

quoto

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 26 set 2019 16:21
da Michelasso
Gianfranco48 ha scritto:Assaggiato a Barolo. Dire un grande Barolo é limitativo. Ho risentito i profumi e i sapori dei grandi Barolo del passato.
Macerazione totale, lunga, di 20/35 giorni Maturazione per due anni in tonneaux di rovere francese e poi per 12 mesi in grandi botti. Affinamento 3 anni in bottiglia. Colore granato intenso, quasi inchiostro, corpo e struttura da gigante. Al naso profumi ampi di frutti rossi e di liquerizia e spezie così intensi da arrivare al cervello e che non smetteresti più di provare. In bocca corpo, struttura e sostanza di grande potenza e persistenza.
Tannini ancora giovani al palato ma fautori di grande longevità. Vino unico, esperienza unica, con prezzo credo importante - 250/300euro. Da provare assolutamente come appassionati reverenti del nettare che ci unisce.


Quale esattamente hai assaggiato?

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 26 set 2019 18:56
da Gianfranco48
Vite Talin 2013

Re: Nuove annate burlotto e sandrone

Inviato: 26 set 2019 18:57
da Gianfranco48
Vite Talin 2013