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WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 21 nov 2018 15:00
da Raido
http://www.cronachedigusto.it/archiviod ... 33-53.html

Con tutto quello che valgono queste classifiche, secondo voi è possibile che il Nizza sia definitivamente la svolta "internazionale" per la barbera astigiana ?
Personalmente mi ha stupito, se l'è battuta con vini notevoli, per dire Monvigliero 2014 di Burlotto

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 21 nov 2018 15:32
da zampaflex
Raido ha scritto:http://www.cronachedigusto.it/archiviodal-05042011/325-scenari/26362-2018-11-20-16-33-53.html

Con tutto quello che valgono queste classifiche, secondo voi è possibile che il Nizza sia definitivamente la svolta "internazionale" per la barbera astigiana ?
Personalmente mi ha stupito, se l'è battuta con vini notevoli, per dire Monvigliero 2014 di Burlotto


Bah. Rivista modesta, classifica modesta.
Detto questo, la DOCG potrebbe creare un pizzico di interesse in più, ma alla fine parla il bicchiere.

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 21 nov 2018 17:26
da maxer
Raido ha scritto:http://www.cronachedigusto.it/archiviodal-05042011/325-scenari/26362-2018-11-20-16-33-53.html

Con tutto quello che valgono queste classifiche, secondo voi è possibile che il Nizza sia definitivamente la svolta "internazionale" per la barbera astigiana ?
Personalmente mi ha stupito, se l'è battuta con vini notevoli, per dire Monvigliero 2014 di Burlotto

Ma finalmente, un bel PROSECCO fra i primi dieci vini più buoni del pianeta Terra :!:
Sono proprio enthusiast :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 21 nov 2018 18:27
da BarbarEdo
zampaflex ha scritto:
Raido ha scritto:http://www.cronachedigusto.it/archiviodal-05042011/325-scenari/26362-2018-11-20-16-33-53.html

Con tutto quello che valgono queste classifiche, secondo voi è possibile che il Nizza sia definitivamente la svolta "internazionale" per la barbera astigiana ?
Personalmente mi ha stupito, se l'è battuta con vini notevoli, per dire Monvigliero 2014 di Burlotto


Bah. Rivista modesta, classifica modesta.
Detto questo, la DOCG potrebbe creare un pizzico di interesse in più, ma alla fine parla il bicchiere.

La Barbera d'Asti in realtà è già una DOCG da una decina d'anni mi pare...
I mercati internazionali (Germania in primis, norderuropa, stati uniti e ultimamente estremo Oriente) sono molto più interessati a questo vino di quanto non lo siano l'enogiornalismo, (o forse è meglio dire enobloggherismo) , la critica e in generale il chiacchiericcio virtuale sul vino tra "appassionati" in questo momento storico in Italia.
Se c'è un vino per nulla alla moda è la barbera. Ma lungi dal pensare che stia vivendo una crisi economica: per dire, oggi un ettaro di barbera a Nizza lo paghi tra i 100 e i 180k, mentre dieci anni fa te la cavavi con 40-60k...
Perché non è alla moda? Carattere degli astigiani ( e qui non mi dilungo...), rara miopia in fatto di marketing, poche esperienze bio-natural simili date dalla difficoltà sia oggettive di applicarle (zona pedoclimatica che necessita molti trattamenti in vigna, per non parlare della flavescenza...) sia culturali nel promuoverle. Vicinanza con le Langhe, e infine il carattere insito del vino: sempre un po' rustico nonostante tutto, senza il carisma del Chianti, né l'eleganza del nebbiolo, la solennità e l'opulenza dell'Amarone, insomma è in debito d'identità... Tante cose...

..detto questo mi vengono in mente 237 Barbera d'Asti migliori del "Cipressi" di Chiarlo.... :roll:

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 22 nov 2018 10:41
da Raido
Sì, intendevo proprio questo. Nel marasma delle barbere d'Asti però il Nizza non è proprio LA barbera classica, è più un'interpretazione nel solco di Braida e mi chiedevo se a livello di marketing internazionale (ma non solo) potesse essere più apprezzata/considerata del poco che è stato, immeritatamente, finora.
Detto questo, devo assaggiarlo.... Comunque altri Nizza, tipo Olim Bauda, Borgo Isolabella, ,mi avevano ben impressionato ma, ripeto, sono per me vini abbastanza diversi dalla barbera d'Asti a cui sono abituato.

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 22 nov 2018 10:55
da pippuz
Io fossi un produttore con un vino presente in questa "classifica" mi preoccuperei.

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 22 nov 2018 13:47
da Francesco M
BarbarEdo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Raido ha scritto:http://www.cronachedigusto.it/archiviodal-05042011/325-scenari/26362-2018-11-20-16-33-53.html

Con tutto quello che valgono queste classifiche, secondo voi è possibile che il Nizza sia definitivamente la svolta "internazionale" per la barbera astigiana ?
Personalmente mi ha stupito, se l'è battuta con vini notevoli, per dire Monvigliero 2014 di Burlotto


Bah. Rivista modesta, classifica modesta.
Detto questo, la DOCG potrebbe creare un pizzico di interesse in più, ma alla fine parla il bicchiere.

La Barbera d'Asti in realtà è già una DOCG da una decina d'anni mi pare...
I mercati internazionali (Germania in primis, norderuropa, stati uniti e ultimamente estremo Oriente) sono molto più interessati a questo vino di quanto non lo siano l'enogiornalismo, (o forse è meglio dire enobloggherismo) , la critica e in generale il chiacchiericcio virtuale sul vino tra "appassionati" in questo momento storico in Italia.
Se c'è un vino per nulla alla moda è la barbera. Ma lungi dal pensare che stia vivendo una crisi economica: per dire, oggi un ettaro di barbera a Nizza lo paghi tra i 100 e i 180k, mentre dieci anni fa te la cavavi con 40-60k...
Perché non è alla moda? Carattere degli astigiani ( e qui non mi dilungo...), rara miopia in fatto di marketing, poche esperienze bio-natural simili date dalla difficoltà sia oggettive di applicarle (zona pedoclimatica che necessita molti trattamenti in vigna, per non parlare della flavescenza...) sia culturali nel promuoverle. Vicinanza con le Langhe, e infine il carattere insito del vino: sempre un po' rustico nonostante tutto, senza il carisma del Chianti, né l'eleganza del nebbiolo, la solennità e l'opulenza dell'Amarone, insomma è in debito d'identità... Tante cose...

..detto questo mi vengono in mente 237 Barbera d'Asti migliori del "Cipressi" di Chiarlo.... :roll:


io ancora devo comprendere fino in fondo il perché di un bisogno così impellente di identificare con l'ennesima docg la barbera vinificata a Nizza rispetto alla docg barbera d'asti.
chiaramente al netto della frase che reputo insindacabile " la DOCG potrebbe creare un pizzico di interesse in più"

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 22 nov 2018 14:02
da BarbarEdo
Francesco M ha scritto:io ancora devo comprendere fino in fondo il perché di un bisogno così impellente di identificare con l'ennesima docg la barbera vinificata a Nizza rispetto alla docg barbera d'asti.
chiaramente al netto della frase che reputo insindacabile " la DOCG potrebbe creare un pizzico di interesse in più"

Ovviamente la creazione di una nicchia geografica di eccellenza all'interno di una denominazione più grande ripaga in senso economico. E infatti sta ripagando... (Alla fine il "perché" è sempre quello lì..).

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 22 nov 2018 15:12
da Francesco M
BarbarEdo ha scritto:
Francesco M ha scritto:io ancora devo comprendere fino in fondo il perché di un bisogno così impellente di identificare con l'ennesima docg la barbera vinificata a Nizza rispetto alla docg barbera d'asti.
chiaramente al netto della frase che reputo insindacabile " la DOCG potrebbe creare un pizzico di interesse in più"

Ovviamente la creazione di una nicchia geografica di eccellenza all'interno di una denominazione più grande ripaga in senso economico. E infatti sta ripagando... (Alla fine il "perché" è sempre quello lì..).


certo, capisco questo bisogno, e non critico, ma speravo in anche qualcos'altro da ricondurre magari a una peculiare
identificazione di un terroir d'eccellenza per la coltivazione della barbera.

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 22 nov 2018 16:18
da BarbarEdo
Francesco M ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Francesco M ha scritto:io ancora devo comprendere fino in fondo il perché di un bisogno così impellente di identificare con l'ennesima docg la barbera vinificata a Nizza rispetto alla docg barbera d'asti.
chiaramente al netto della frase che reputo insindacabile " la DOCG potrebbe creare un pizzico di interesse in più"

Ovviamente la creazione di una nicchia geografica di eccellenza all'interno di una denominazione più grande ripaga in senso economico. E infatti sta ripagando... (Alla fine il "perché" è sempre quello lì..).


certo, capisco questo bisogno, e non critico, ma speravo in anche qualcos'altro da ricondurre magari a una peculiare
identificazione di un terroir d'eccellenza per la coltivazione della barbera.

In parte l'area del Nizza (anzi, una parte dell'area) e quella storicamente identificata come più vocata, dove peraltro c'era la maggior concentrazione di aziende e vigneti di barbera all'interno dell'astigiano. Da lì a dire che sia un terroir d'eccellenza ne passa... È molto difficile da valutare. Direi che la creazione del brand e i suoi benefici commerciali superano di gran lunga qualunque reale discorso legato al terroir.
Poi, sai:i prezzi del Nizza stanno salendo (siamo sui prezzi del Barbaresco 10 anni fa o quasi...), qualcuno sta uscendo con la Riserva, sono previste 3 belle annate di fila: 15,16 e 17, insomma, le cose girano bene... Non è da escludere che tra qualche anno la differenza organolettica tra un Nizza e un barbera d'Asti superiore "fuori Nizza" sia più evidente, ma solo perché chi incassa di più può reinvestire in maggior qualità, e non per una così netta superiorità di terroir. (Mia opinione).

Re: WE Top 100 Cipressi 2015 di Chiarlo

Inviato: 22 nov 2018 16:30
da zampaflex
BarbarEdo ha scritto:
Francesco M ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Francesco M ha scritto:io ancora devo comprendere fino in fondo il perché di un bisogno così impellente di identificare con l'ennesima docg la barbera vinificata a Nizza rispetto alla docg barbera d'asti.
chiaramente al netto della frase che reputo insindacabile " la DOCG potrebbe creare un pizzico di interesse in più"

Ovviamente la creazione di una nicchia geografica di eccellenza all'interno di una denominazione più grande ripaga in senso economico. E infatti sta ripagando... (Alla fine il "perché" è sempre quello lì..).


certo, capisco questo bisogno, e non critico, ma speravo in anche qualcos'altro da ricondurre magari a una peculiare
identificazione di un terroir d'eccellenza per la coltivazione della barbera.

In parte l'area del Nizza (anzi, una parte dell'area) e quella storicamente identificata come più vocata, dove peraltro c'era la maggior concentrazione di aziende e vigneti di barbera all'interno dell'astigiano. Da lì a dire che sia un terroir d'eccellenza ne passa... È molto difficile da valutare. Direi che la creazione del brand e i suoi benefici commerciali superano di gran lunga qualunque reale discorso legato al terroir.
Poi, sai:i prezzi del Nizza stanno salendo (siamo sui prezzi del Barbaresco 10 anni fa o quasi...), qualcuno sta uscendo con la Riserva, sono previste 3 belle annate di fila: 15,16 e 17, insomma, le cose girano bene... Non è da escludere che tra qualche anno la differenza organolettica tra un Nizza e un barbera d'Asti superiore "fuori Nizza" sia più evidente, ma solo perché chi incassa di più può reinvestire in maggior qualità, e non per una così netta superiorità di terroir. (Mia opinione).


Se vendere ad un prezzo leggermente maggiore permetterà di ottenere, e vendere, maggiore qualità, ben venga.