I due clos de Tart che ho messo in vendita sono falsi?
Inviato: 16 nov 2018 13:46
...Certo che no, ovviamente, pero' in trattativa privata, pur senza parlare apertamente di falsi, un forumista che era interessato ha poi rinunciato dicendomi, parole sue, che qualcosa non quadrava nelle mie bottiglie e quindi "non voleva rischiare". Non si tratta di un privato, ma di un "professionista" (il virgolettato è d'obbligo, in questo caso). Ho aspettato un po' per vedere se questo "professionista" si fosse documentato come doveva, ma niente, e quindi ho deciso di pubblicare questo post, mi rendo conto per certi versi sgradevole, avendo comunque avvisato con ampio anticipo l'interessato che l'avrei fatto.
Una lunga ma doverosa premessa . TUTTE le bottiglie in mio possesso le ho comprate: a) Direttamente in azienda, dove possibile. b) da importatori storici. c) da tre-quattro enoteche storiche e di assoluta fiducia , all'uscita sul mercato dei vini stessi. Alcuni tra i piu' noti forumisti mi conoscono, e sanno. Unica eccezione, alcune bottiglie di prosecco Frozza che quello sciagurato di Littlewood, approfittando di un mio momento di debolezza, mi ha rifilato
Ho acquistato diversi CdT dal 97 al 2002 compresi, in occasione dei miei allora frequenti viaggi in Francia (quando forse il "professionista"si trastullava con le automobiline)e di 3 visite che feci al Domaine. Me le diede, con le sue stesse mani, Monsieur Sylvain Pitiot in persona, brillante regisseur del Domaine fino a poco fa. Ricordo un simpatico aneddoto, che amo a volte raccontare :una volta, giu' in cantina, lui stesso era intento a incollare a mano le etichette, barattolo di colla appoggiato su un tavolino. Un po' sorpreso e divertito, gli chiesi: ma come, le incolla a mano? E lui, fingendosi meravigliato della mia sorpresa, con un sorrisetto sornione mi sussurro': Certo, è qui il segreto di questo vino...
(Questo particolare poi spiegherà qualcosa...)
In un'occasione, essendo lui assente, mi comunico' che mi avrebbe lasciato le mie bottiglie presso il vicino ristorante , Castel de tres Girard. Li' le ritirai, accompagnate da una busta e un biglietto intestato e firmato dallo stesso Pitiot, con il mio nome e i suoi saluti, biglietto che ancora conservo, come pure conservo un bollettino di vendita del Domaine con il mio nome cognome e indirizzo. Il 97 non era stata una grande annata in borgogna, ma avevo deciso di fidarmi della RVF che parlava di un'ottima riuscita del vino in questione, come poi mi confermo' lo stesso Pitiot, e come ebbi modo poi di verificare in occasione della mia prima degustazione Chez moi dove il CdT 97 arrivo' secondo di poco dietro a un magnifico GE DRC sempre 97. Presenti Ali' 65, Davidef, Arnaldo, Rossano Cheers, Luca Picard.
Bene, giorni fa ho adocchiato qualche boccia di mio interesse presso un distributore, e, per finanziarmi l'eventuale acquisto, decido di mettere in vendita 1 CdT 97 e 1del 2002. E qui comincia l'avventura, che raccontero' nella prossima puntata, appena ho un po' di tempo.
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Una lunga ma doverosa premessa . TUTTE le bottiglie in mio possesso le ho comprate: a) Direttamente in azienda, dove possibile. b) da importatori storici. c) da tre-quattro enoteche storiche e di assoluta fiducia , all'uscita sul mercato dei vini stessi. Alcuni tra i piu' noti forumisti mi conoscono, e sanno. Unica eccezione, alcune bottiglie di prosecco Frozza che quello sciagurato di Littlewood, approfittando di un mio momento di debolezza, mi ha rifilato


Ho acquistato diversi CdT dal 97 al 2002 compresi, in occasione dei miei allora frequenti viaggi in Francia (quando forse il "professionista"si trastullava con le automobiline)e di 3 visite che feci al Domaine. Me le diede, con le sue stesse mani, Monsieur Sylvain Pitiot in persona, brillante regisseur del Domaine fino a poco fa. Ricordo un simpatico aneddoto, che amo a volte raccontare :una volta, giu' in cantina, lui stesso era intento a incollare a mano le etichette, barattolo di colla appoggiato su un tavolino. Un po' sorpreso e divertito, gli chiesi: ma come, le incolla a mano? E lui, fingendosi meravigliato della mia sorpresa, con un sorrisetto sornione mi sussurro': Certo, è qui il segreto di questo vino...



In un'occasione, essendo lui assente, mi comunico' che mi avrebbe lasciato le mie bottiglie presso il vicino ristorante , Castel de tres Girard. Li' le ritirai, accompagnate da una busta e un biglietto intestato e firmato dallo stesso Pitiot, con il mio nome e i suoi saluti, biglietto che ancora conservo, come pure conservo un bollettino di vendita del Domaine con il mio nome cognome e indirizzo. Il 97 non era stata una grande annata in borgogna, ma avevo deciso di fidarmi della RVF che parlava di un'ottima riuscita del vino in questione, come poi mi confermo' lo stesso Pitiot, e come ebbi modo poi di verificare in occasione della mia prima degustazione Chez moi dove il CdT 97 arrivo' secondo di poco dietro a un magnifico GE DRC sempre 97. Presenti Ali' 65, Davidef, Arnaldo, Rossano Cheers, Luca Picard.
Bene, giorni fa ho adocchiato qualche boccia di mio interesse presso un distributore, e, per finanziarmi l'eventuale acquisto, decido di mettere in vendita 1 CdT 97 e 1del 2002. E qui comincia l'avventura, che raccontero' nella prossima puntata, appena ho un po' di tempo.
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