...IN MAGGIO NON SI BEVE???????????
Inviato: 02 mag 2018 05:54
beh, nessuno ha bevuto nulla? io mi sono limitato ad un prosecchino...per ora...
Gambero Rosso Forum
https://forum.gamberorosso.it/
Messner ha scritto:In questo mese pare si manifesti la beva in maniera contenuta
Rossese di Dolceacqua Posaù Riserva Biamonti 2014
Vino che non ha svolto malolattica, direi pronto con piccoli margini evolutivi
Fruttini rossi fra cui spicca la fragolina di bosco, lampone, balsamico, mentuccia, origano, pepe di giamaica, pasta d'acciughe
Estremamente elegante e cangiante nel bicchiere, tannino che si fa sentire ancora ma ben bilanciato, molto persistente,
vena acida che invoglia continuamente la beva, assieme alle rotondità del vino stesso. Ottima bottiglia e ottima bevuta, non so se preferirlo al rossese di Perrino, mah, chi lo sa
BarbarEdo ha scritto:Messner ha scritto:In questo mese pare si manifesti la beva in maniera contenuta
Rossese di Dolceacqua Posaù Riserva Biamonti 2014
Vino che non ha svolto malolattica, direi pronto con piccoli margini evolutivi
Fruttini rossi fra cui spicca la fragolina di bosco, lampone, balsamico, mentuccia, origano, pepe di giamaica, pasta d'acciughe
Estremamente elegante e cangiante nel bicchiere, tannino che si fa sentire ancora ma ben bilanciato, molto persistente,
vena acida che invoglia continuamente la beva, assieme alle rotondità del vino stesso. Ottima bottiglia e ottima bevuta, non so se preferirlo al rossese di Perrino, mah, chi lo sa
Da preferirlo sicuramente al Rossese di Rosmarinus 2015, bevuto ieri... Naso bellino, ribes, linfa, fiori secchi... All'assaggio parte snello e succoso, poi però il finale non è amaro, di più! Gramo come la vita! Mi ci son voluti 5-6 grissini per togliermelo dalla gola...
alì65 ha scritto:da un vino con un nome come quello che ti aspettavi....se si fosse chiamato basilicum era sicuramente meno amaro..
BarbarEdo ha scritto:alì65 ha scritto:da un vino con un nome come quello che ti aspettavi....se si fosse chiamato basilicum era sicuramente meno amaro..
Lo chiami un po' come vuole... Con i giochi di parole che preferisce (ros - marinus... )...
Mi sbaglierò, ma "a naso" è andata così: abitudine a vinificare con parte dei raspi per dare un po' di tannino a un'uva che di suo ne ha poco (lo fanno in diversi a Dolceacqua). Annata calda, maturazione tecnologica precoce e raspi verdi: vino vegetale e amaro.
supersonic76 ha scritto:Tignanello 1985, Antinori
Aperto con la convinzione di cacciarlo nel lavandino.
Invece
..........................Ma davvero applausi.Al vino; al produttore
Alberto ha scritto:
Josko Gravner
Errore aver proposto il Breg 2009 (vino di una concentrazione e di una complessità difficilmente descrivibili) prima della pur valida ribolla 2009, vino nel quale però esce piuttosto netto l'alcol sul finale (14%...invece il Breg dei suoi 15% se ne impipa bellamente). Un altro pianeta rispetto a tutti gli altri bianchi/orange in assaggio, ad eccezione dei due produttori che seguono.
Nino Barraco
Grillo 2015 vino semplicemente da applausi, l'anima mediterranea dell'interpretazione bianchista scolpita in alto come su una trabeazione dorica...mare, sale, macchia, frutta con l'osso, marzapane, persistenza colossale. Grande! Convincente anche il nero d'avola 2015, tutto acciaio, molto fresco. Per chiudere, l'Alto Grado 2009, un grillo maturato in botte da 10hl scolma: un Marsala de facto di fascino e personalità.
Damijan Podversic
Che dire: tra i "non rossi" (uvaggio Kaplja Riserva 2005, uvaggio Kaplja 2011 da magnum, tocai Nekaj 2013) ho preferito decisamente il terzo, assolutamente non alcolico sebbene servito parcchio caldo, con un bel naso mielato ed anche in questo caso con tocchi botritizzati. Rosso Prelit 2013 (annata relativamente fresca in Collio, con qualche pioggia nei dintorni della vendemmia) di una certa eleganza, da risentire da solo, con più tranquillità.
Franca Miotti
Al rosso Valletta 2007 (taglio bordolese) il premio per il vino più "gastronomico" della giornata, bel naso di fascino, leggermente pelliccioso e con una speziatura vagamente evoluta, e bocca setosa, non enorme, compiuta, à point. Torcolato 2010 ancora un bimbo in fasce, miele sparato a mille al naso e tanta dolcezza.
BarbarEdo ha scritto:Belle note! Qualche domanda: per te il Grillo di Barraco può "competere" col Breg di Gravner (per quanto vini diversissimi)? Anche a me è piaciuto Barraco, ma lo vedrei ancora molto distante dal maestro goriziano. Mi intriga però parecchio l'Alto Grado!...
La riserva 2005 di Podversic come ti è sembrata? Il kaplja 2011 lo ricordo con un naso opulento di frutta candita e miele ma con scarsa dinamica in bocca... È ancora lui?
Infine: Franca Miotti = Firminio Miotti o sono due diverse aziende?
Thanks!
Alberto ha scritto:BarbarEdo ha scritto:Belle note! Qualche domanda: per te il Grillo di Barraco può "competere" col Breg di Gravner (per quanto vini diversissimi)? Anche a me è piaciuto Barraco, ma lo vedrei ancora molto distante dal maestro goriziano. Mi intriga però parecchio l'Alto Grado!...
La riserva 2005 di Podversic come ti è sembrata? Il kaplja 2011 lo ricordo con un naso opulento di frutta candita e miele ma con scarsa dinamica in bocca... È ancora lui?
Infine: Franca Miotti = Firminio Miotti o sono due diverse aziende?
Thanks!
Grazie!
Non parlerei di "competizione", quanto piuttosto di una ricerca di pienezza e complessità che in qualche modo avvicina il grillo di Nino al "mostro sacro" di Oslavia, nonostante siano molto differenti praticamente in tutto.
Il Kaplja Riserva 2005 ha un bel naso con influsso di botrite, ma l'annata secondo me presenta dei limiti evidentissimi, che anche un grande lavoro di selezione non può comunque superare del tutto. Il 2011 è meglio, più frutto ed anche una bella mineralità al naso...certo non è un vino sottile, però.
Franca Miotti è la figlia del fu Firmino, l'azienda è quella.
Alberto ha scritto:BarbarEdo ha scritto:Belle note! Qualche domanda: per te il Grillo di Barraco può "competere" col Breg di Gravner (per quanto vini diversissimi)? Anche a me è piaciuto Barraco, ma lo vedrei ancora molto distante dal maestro goriziano. Mi intriga però parecchio l'Alto Grado!...
La riserva 2005 di Podversic come ti è sembrata? Il kaplja 2011 lo ricordo con un naso opulento di frutta candita e miele ma con scarsa dinamica in bocca... È ancora lui?
Infine: Franca Miotti = Firminio Miotti o sono due diverse aziende?
Thanks!
Grazie!
Non parlerei di "competizione", quanto piuttosto di una ricerca di pienezza e complessità che in qualche modo avvicina il grillo di Nino al "mostro sacro" di Oslavia, nonostante siano molto differenti praticamente in tutto.
Il Kaplja Riserva 2005 ha un bel naso con influsso di botrite, ma l'annata secondo me presenta dei limiti evidentissimi, che anche un grande lavoro di selezione non può comunque superare del tutto. Il 2011 è meglio, più frutto ed anche una bella mineralità al naso...certo non è un vino sottile, però.
Franca Miotti è la figlia del fu Firmino, l'azienda è quella.
littlewood ha scritto:Fu' un paio di palle! Se Firmino ti sente ti da' una zappata in testa! E credimi Alberto ne' ha ancora la forza eccome!!!!
maxer ha scritto::shock:
Alberto, questo venerdì visito l'azienda dei Miotti.
Vieni con me a trovarli ?
max.giuli ha scritto:Alla cieca:
Joly - Coulée de Serrant 1999 Dorato ambrato. La prontezza iniziale al naso di frutta matura è preludio di una complessità molto più sfaccettata che cresce assieme all'acidità e che si fonde con essa in una coralità dove c'è tutto ma niente di troppo. Eccellente!
Valentini - Trebbiano 1993 Che bottiglia fortunata! Penso la più buona di trebbiano Valentini che io abbia bevuto. Perfetto sin dal colore paglierino carico si ma brillante. Al solito la camomilla, la nocciola ed un caffè appena sussurrato. Fresco, sapido, disarmante per quanto è buono in un altalena infinita di andirivieni olfattivi. E' vivo, non cede di una virgola, la temperatura sale e lui incurante se ne fa gioco lasciandoti dopo ogni sorso la voglia di berne ancora. Emozionante!
Radikon - Ribolla Riserva Ivana 1997 Dorato ambrato carico. L'albicocca e la pesca gialla sono elementi di un frutto meno esplosivo se paragonato a quello della Coulée. La leggera macerazione delle bucce introduce qui una parte secca che affonda le sue radici nel sottobosco. Il vino è equilibrato ma non sorprendente. Comunque molto buono!
Terlan - Chardonnay 1997 Giallo paglierino. I lieviti qui sono selezionati, è sicuramente il più convenzionale della batteria con pasta lievita, fiori e caco a formare un elegante precisione di sentori e sapori. Anche questo non delude, molto buono.