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Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 13:26
da videodrome
La famiglia Mommesin ha ceduto il domaine al gruppo Artemis (fondo d'investimento francese) ad una soma intorno ai 250 (non è un refuso) mio € circa 26 € ad ettaro dei circa 8 ha. di proprietà. Un caso isolato o la conferma che i piccoli vigneron stanno abicando alla finanza internazionale che sempre più rivolge i propri investimenti al mondo del vino?
Con transazioni ed importi di questo tipo non si rischia di creare l'ennesima bolla speculativa, mettendo in difficoltà i tanti piccoli produttori della Borgogna, molti immagino avranno anche vigne in affitto con il rischio di un'impennata anche dei terreni in locazione?
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 13:38
da Timoteo
videodrome ha scritto:La famiglia Mommesin ha ceduto il domaine al gruppo Artemis (fondo d'investimento francese) ad una soma intorno ai 250 (non è un refuso) mio € circa 26 € ettaro dei circa 8 di proprietà. Un caso isolato o la conferma che i piccoli vigneron stanno abicando alla finanza internazionale che sempre più rivolge i propri investimenti al mondo del vino?
Con transazioni ed importi di questo tipo non si rischia di creare l'ennesima bolla speculativa, mettendo in difficoltà i tanti piccoli produttori della Borgogna, molti immagino avranno anche vigne in affitto con il rischio di un'impennata anche dei terreni in locazione?
milioni.
credo manchi milioni.
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 13:45
da egio
son cifre pazzesche in entrambi i casi...

Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 13:46
da Ludi
egio ha scritto:son cifre pazzesche in entrambi i casi...

se fossero effettivamente 250 € facciamo una cordata e lo compriamo a 500. Artemis avrebbe fatto un guadagno del 100% in pochi giorni, per la gioia dei suoi sottoscrittori....

Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 13:47
da videodrome
Timoteo ha scritto:videodrome ha scritto:La famiglia Mommesin ha ceduto il domaine al gruppo Artemis (fondo d'investimento francese) ad una soma intorno ai 250 (non è un refuso) mio € circa 26 € ettaro dei circa 8 di proprietà. Un caso isolato o la conferma che i piccoli vigneron stanno abicando alla finanza internazionale che sempre più rivolge i propri investimenti al mondo del vino?
Con transazioni ed importi di questo tipo non si rischia di creare l'ennesima bolla speculativa, mettendo in difficoltà i tanti piccoli produttori della Borgogna, molti immagino avranno anche vigne in affitto con il rischio di un'impennata anche dei terreni in locazione?
milioni.
credo manchi milioni.
mio inteso per milioni
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 13:51
da Timoteo
videodrome ha scritto:Timoteo ha scritto:videodrome ha scritto:La famiglia Mommesin ha ceduto il domaine al gruppo Artemis (fondo d'investimento francese) ad una soma intorno ai 250 (non è un refuso) mio € circa 26 € ettaro dei circa 8 di proprietà. Un caso isolato o la conferma che i piccoli vigneron stanno abicando alla finanza internazionale che sempre più rivolge i propri investimenti al mondo del vino?
Con transazioni ed importi di questo tipo non si rischia di creare l'ennesima bolla speculativa, mettendo in difficoltà i tanti piccoli produttori della Borgogna, molti immagino avranno anche vigne in affitto con il rischio di un'impennata anche dei terreni in locazione?
milioni.
credo manchi milioni.
mio inteso per milioni
pinault è pieno di mio.......
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 14:34
da maxer
Ludi ha scritto:egio ha scritto:son cifre pazzesche in entrambi i casi...

se fossero effettivamente 250 € facciamo una cordata e lo compriamo a 500. Artemis avrebbe fatto un guadagno del 100% in pochi giorni, per la gioia dei suoi sottoscrittori....

Comunicatemi subito la data precisa in cui la vostra cordata acquisterà, ché
il giorno prima investo tutto in Artemis ...
Non facciamo scherzi però, se no mi incazzo di brutto brutto !

Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 15:53
da zampaflex
Ne parlava la RVF, e insieme si poneva la stessa domanda. Quali spazi nel futuro per i vignerons indipendenti, o familiari, in zone top come Bordeaux e Borgogna? A Bordeaux, per esempio, i cinesi già posseggono più di 160 chateaux...
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 16:13
da videodrome
zampaflex ha scritto:Ne parlava la RVF, e insieme si poneva la stessa domanda. Quali spazi nel futuro per i vignerons indipendenti, o familiari, in zone top come Bordeaux e Borgogna? A Bordeaux, per esempio, i cinesi già posseggono più di 160 chateaux...
Luciano, al di là della nazionalità (cinesi o francesi a questo punto poco importa) quello che preoccupa maggiormente è che la finanza e i fondi d'investimento internazionali stanno assorbendo come un buco nero una miriade di attività produttive d'eccellenza. Ovvero immense concentrazioni di denaro in mano a non si sa chi esattamente e cmq sempre più concentrate in poche, pochissime mani (vedi bayer e monsanto).
Non mi stupirei, tra qualche anno, di una offerta multimilionaria per Conterno....
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 16:47
da Alberto
Timoteo ha scritto:videodrome ha scritto:Timoteo ha scritto:videodrome ha scritto:La famiglia Mommesin ha ceduto il domaine al gruppo Artemis (fondo d'investimento francese) ad una soma intorno ai 250 (non è un refuso) mio € circa 26 € ettaro dei circa 8 di proprietà. Un caso isolato o la conferma che i piccoli vigneron stanno abicando alla finanza internazionale che sempre più rivolge i propri investimenti al mondo del vino?
Con transazioni ed importi di questo tipo non si rischia di creare l'ennesima bolla speculativa, mettendo in difficoltà i tanti piccoli produttori della Borgogna, molti immagino avranno anche vigne in affitto con il rischio di un'impennata anche dei terreni in locazione?
milioni.
credo manchi milioni.
mio inteso per milioni
pinault è pieno di mio.......
Che vuoi, il babbo ormai si gode la pensione, ed ha lasciato al figliuolo un gruzzoletto da parte da spendere qua e là...

Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 17:08
da Timoteo
Alberto ha scritto:Timoteo ha scritto:videodrome ha scritto:Timoteo ha scritto:videodrome ha scritto:La famiglia Mommesin ha ceduto il domaine al gruppo Artemis (fondo d'investimento francese) ad una soma intorno ai 250 (non è un refuso) mio € circa 26 € ettaro dei circa 8 di proprietà. Un caso isolato o la conferma che i piccoli vigneron stanno abicando alla finanza internazionale che sempre più rivolge i propri investimenti al mondo del vino?
Con transazioni ed importi di questo tipo non si rischia di creare l'ennesima bolla speculativa, mettendo in difficoltà i tanti piccoli produttori della Borgogna, molti immagino avranno anche vigne in affitto con il rischio di un'impennata anche dei terreni in locazione?
milioni.
credo manchi milioni.
mio inteso per milioni
pinault è pieno di mio.......
Che vuoi, il babbo ormai si gode la pensione, ed ha lasciato al figliuolo un gruzzoletto da parte da spendere qua e là...

Fica inclusa, seddiovole.
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 17:19
da zampaflex
videodrome ha scritto:zampaflex ha scritto:Ne parlava la RVF, e insieme si poneva la stessa domanda. Quali spazi nel futuro per i vignerons indipendenti, o familiari, in zone top come Bordeaux e Borgogna? A Bordeaux, per esempio, i cinesi già posseggono più di 160 chateaux...
Luciano, al di là della nazionalità (cinesi o francesi a questo punto poco importa) quello che preoccupa maggiormente è che la finanza e i fondi d'investimento internazionali stanno assorbendo come un buco nero una miriade di attività produttive d'eccellenza. Ovvero immense concentrazioni di denaro in mano a non si sa chi esattamente e cmq sempre più concentrate in poche, pochissime mani (vedi bayer e monsanto).
Non mi stupirei, tra qualche anno, di una offerta multimilionaria per Conterno....
Il bello è che i francesi, che si stimano un casino per la loro produzione vinicola, poi si castrano imponendo tasse di successione basate sul valore di mercato dei terreni che ammazzano le possibilità di trasmissione familiare...
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 08 nov 2017 23:05
da eno
zampaflex ha scritto:Ne parlava la RVF, e insieme si poneva la stessa domanda. Quali spazi nel futuro per i vignerons indipendenti, o familiari, in zone top come Bordeaux e Borgogna? .
Potrebbe essere che tra un po' si debba aggiungere anche la zona Langhe. Ho già sentito esprimere qualche timore.I "piccoli", se continua cosi', non potranno espandersi minimamente, coi prezzi che montano....
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 09 nov 2017 02:16
da l'oste
Penso che con alcuni amici resteremo gli "ultimi dei mohicalcool", quelli che hanno bevuto i vini pre-colonialismo, diventeremo sempre piu' talebani storcendo il naso con i vini di produttori oltre le 100.000 bottiglie o di aziende s.p.a, gireremo le zone "minori" come esploratori a caccia di piccoli produttori e aziende agricole sperando di scovare la "chicca" in bottiglia, serberemo le bottiglie pre-colonialismo come icone, per berle ad ogni notizia di nuova acquisizione da parte di Fondi, Inc. o milardariate varie.
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Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 09 nov 2017 11:58
da videodrome
l'oste ha scritto:Penso che con alcuni amici resteremo gli "ultimi dei mohicalcool", quelli che hanno bevuto i vini pre-colonialismo, diventeremo sempre piu' talebani storcendo il naso con i vini di produttori oltre le 100.000 bottiglie o di aziende s.p.a, gireremo le zone "minori" come esploratori a caccia di piccoli produttori e aziende agricole sperando di scovare la "chicca" in bottiglia, serberemo le bottiglie pre-colonialismo come icone, per berle ad ogni notizia di nuova acquisizione da parte di Fondi, Inc. o milardariate varie.
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Più o meno la penso anch'io così. Anzi è già abbastanza così per quanto mi riguarda.
Re: Cessione Clos de Tart
Inviato: 09 nov 2017 21:51
da AlessandroMarzocchi
videodrome ha scritto:l'oste ha scritto:Penso che con alcuni amici resteremo gli "ultimi dei mohicalcool", quelli che hanno bevuto i vini pre-colonialismo, diventeremo sempre piu' talebani storcendo il naso con i vini di produttori oltre le 100.000 bottiglie o di aziende s.p.a, gireremo le zone "minori" come esploratori a caccia di piccoli produttori e aziende agricole sperando di scovare la "chicca" in bottiglia, serberemo le bottiglie pre-colonialismo come icone, per berle ad ogni notizia di nuova acquisizione da parte di Fondi, Inc. o milardariate varie.
Mi piace.
Più o meno la penso anch'io così. Anzi è già abbastanza così per quanto mi riguarda.
Sì infatti. Non dite a nessuno che si può ancora bere benissimo con meno di 10€ a bottiglia...
