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Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 19 set 2017 12:14
da gambero_parlante
Brut Rosé - Monsupello
Extra Brut Farfalla - Ballabio
Franciacorta Nature '61 ’10 - Guido Berlucchi & C.
Franciacorta Brut ’12 - Lo Sparviere
Franciacorta Brut Arcadia ’13 - Lantieri de Paratico
Franciacorta Brut Museum Release ’07 - Ricci Curbastro
Franciacorta Brut Naturae ’13 - Barone Pizzini
Franciacorta Brut Satèn Soul ’11 - Contadi Castaldi
Franciacorta Dosage Zéro Vintage Collection ’12 - Ca' del Bosco
Franciacorta Pas Dosé 33 Ris. ’10 - Ferghettina
Franciacorta Pas Operé ’10 - Bellavista
Lugana Molin’16 - Cà Maiol
OP Brut Pinot Nero 'More ’13 - Castello di Cigognola
OP Brut Top Zero - F.lli Giorgi
OP Dosage Zero Vergomberra ’12 - Bruno Verdi
OP Pinot Nero Brut M. Cl. Cuvée della Casa - Francesco Montagna - Bertè & Cordini
OP Pinot Nero Rosé M. Cl. NorEma ’13 - Calatroni
Pinot Nero Arfena’15 - Andrea Picchioni
Valtellina Sforzato Albareda’15 - Mamete Prevostini
Valtellina Sfursat Carlo Negri’15 - Nino Negri
Valtellina Sup. Dirupi Ris.’14 - Dirupi
Valtellina Sup. Sassella Ris.’13 - Aldo Rainoldi
Valtellina Sup. Sassella Rocce Rosse Ris. ’07 - Ar.Pe.Pe.

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 19 set 2017 15:27
da gbaenergiaeco10
gambero_parlante ha scritto:Franciacorta Dosage Zéro Vintage Collection ’12 - Ca' del Bosco


dov'è il tag quando serve? @Venicka

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 19 set 2017 15:32
da gbaenergiaeco10
con bellavista ci deve essere un qualche accordo quadro :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 19 set 2017 15:38
da Francesco M
ah, c'è anche il franciacorta?

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 19 set 2017 17:02
da AlessandroMarzocchi
BUONO BERLUCCHI!

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 19 set 2017 17:27
da arnaldo
Guarda......mi aspettavo giusto questi....uno piu' uno meno.......

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 19 set 2017 17:31
da pippuz
Gli ultimi tre son buoni, l'ultimo in particolare :wink:

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 19 set 2017 17:35
da Francesco M
comunque, ammazza quante bolle in lombardia

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 08:27
da BarbarEdo
pippuz ha scritto:Gli ultimi tre son buoni, l'ultimo in particolare :wink:

La riserva di Dirupi è buona? Io non l'ho bevuta ma non immaginavo che da quell'annata in Valtellina si potesse tirar fuori qualcosa di eccellente.
Buono e di ottima prospettiva l'Arfena di Picchioni.

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 10:20
da venicka
gbaenergiaeco10 ha scritto:
gambero_parlante ha scritto:Franciacorta Dosage Zéro Vintage Collection ’12 - Ca' del Bosco


dov'è il tag quando serve? @Venicka

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


"c'est le gout du terroir, c'est la franciacortà"

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 10:23
da zampaflex
pippuz ha scritto:Gli ultimi tre son buoni, l'ultimo in particolare :wink:


Hai provato anche il 14 di Dirupi, quindi?

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 11:16
da benux
il mio preferito in zona resta il cabochon, non è uscito quest'anno?

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 12:05
da Bruciato
ma il Noir di Mazzolino?

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 16:37
da pippuz
zampaflex ha scritto:
pippuz ha scritto:Gli ultimi tre son buoni, l'ultimo in particolare :wink:


Hai provato anche il 14 di Dirupi, quindi?

Non avevo visto l'annata, davo per scontato fosse il 13.
Quindi in realtà non lo so, sicuramente il 13 mi era piaciuto, il 14 mica mi ricordo se l'ho bevuto.

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 17:55
da Cristianmark
gambero_parlante ha scritto:Franciacorta Brut Satèn Soul ’11 - Contadi Castaldi


no dai è uno scherzo

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 22:22
da Sonny
Azzz...ma sto Franciacorta proprio non vi va giù

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 20 set 2017 23:26
da Kalosartipos
Sonny ha scritto:Azzz...ma sto Franciacorta proprio non vi va giù

Giù dal lavandino.

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 21 set 2017 08:50
da vinogodi
Sonny ha scritto:Azzz...ma sto Franciacorta proprio non vi va giù
...sconta alcune variabili che sono svantaggi per certuni bevitori "consapevoli" mentre per la stragrande maggioranza dei bevitori , solo parzialmente consapevoli, certe caratterizzazioni e comunicazione sono molto importanti . Penso che chi si avvicina oggi alla Franciacorta criticando e generalizzando , compia un piccolo errore di preconcetto. FRa i vari fattori :
- E' zona molto recente e non particolarmente vocata , altrimenti , storicamente , avrebbero piantato le viti da immemore tempo e non , come per secoli , graminacee e solanacee . Non fatemi il paragone , scontato, con Cros Parantoux , grazie. Vado controcorrente e dico che tecnicamente , nell'ultimo lustro , ho notato un miglioramento tecnico evidente e lineare. Probabile che la forza economica, gli investimenti massicci, il dotarsi dei migliori tecnici (sempre perché di soldi ne girano tanti) abbia prodotto un effetto positivo su tutto il comparto , anche qualitativo.
- Era diventato il giardino di casa degli industriali bresciani e bergamaschi (e milanesi) , con grande dispiego di mezzi e di comunicazione (marketing), perché sprovveduti non li sono certo, anzi: ciò ha prodotto un circolo virtuoso di immagine e , quindi , di successo di mercato. Un po' il contrario di quello che ha fatto il ben più storico Oltrepò Pavese. Hanno capacità quasi "francese" di fare sistema e ci credono davvero, in questo business , dove inizialmente, salvo pochissimi , avevano cominciato quasi per gioco.
- Alcune caratteristiche comuni che perplimono i superappassionati , soprattutto avvezzi allo splendore e grandeur sciampagnofilo , e io fra quelli, (amarognolo , corto , di complessità e mineralità relativa, dal gas invadente, dal rapporto qualità/prezzo sfavorevolissimo) stanno poco a poco tornando su binari accettabili , per cui invito ad assaggiare alcuni produttori oggi, perché Franciacorta non è solo Cuvée Prestige di CàDelBosco , qualche Satén e il Berlucchi tirato in milioni di bottiglie e che si trova in qualsiasi angolo degli scaffali della Grande Distribuzione.

PS: non voglio fare l'avvocato difensore della Franciacorta , dove il 90% delle mie bolle bevute , che bevo e che berrò (salvo tracolli economici o di salute) rimane Champagne , però Franciacorta da uno 0,5% di quelle bevute è diventata addirittura il 2% , e solo bevendone un po' più spesso ho notato quello di cui parlo...

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 21 set 2017 09:08
da zampaflex
Vuoi dire che non sanno più di sapone alla citrosodina? :mrgreen:

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 21 set 2017 09:42
da Cristianmark
vinogodi ha scritto:
Sonny ha scritto:Azzz...ma sto Franciacorta proprio non vi va giù
...sconta alcune variabili che sono svantaggi per certuni bevitori "consapevoli" mentre per la stragrande maggioranza dei bevitori , solo parzialmente consapevoli, certe caratterizzazioni e comunicazione sono molto importanti . Penso che chi si avvicina oggi alla Franciacorta criticando e generalizzando , compia un piccolo errore di preconcetto. FRa i vari fattori :
- E' zona molto recente e non particolarmente vocata , altrimenti , storicamente , avrebbero piantato le viti da immemore tempo e non , come per secoli , graminacee e solanacee . Non fatemi il paragone , scontato, con Cros Parantoux , grazie. Vado controcorrente e dico che tecnicamente , nell'ultimo lustro , ho notato un miglioramento tecnico evidente e lineare. Probabile che la forza economica, gli investimenti massicci, il dotarsi dei migliori tecnici (sempre perché di soldi ne girano tanti) abbia prodotto un effetto positivo su tutto il comparto , anche qualitativo.
- Era diventato il giardino di casa degli industriali bresciani e bergamaschi (e milanesi) , con grande dispiego di mezzi e di comunicazione (marketing), perché sprovveduti non li sono certo, anzi: ciò ha prodotto un circolo virtuoso di immagine e , quindi , di successo di mercato. Un po' il contrario di quello che ha fatto il ben più storico Oltrepò Pavese. Hanno capacità quasi "francese" di fare sistema e ci credono davvero, in questo business , dove inizialmente, salvo pochissimi , avevano cominciato quasi per gioco.
- Alcune caratteristiche comuni che perplimono i superappassionati , soprattutto avvezzi allo splendore e grandeur sciampagnofilo , e io fra quelli, (amarognolo , corto , di complessità e mineralità relativa, dal gas invadente, dal rapporto qualità/prezzo sfavorevolissimo) stanno poco a poco tornando su binari accettabili , per cui invito ad assaggiare alcuni produttori oggi, perché Franciacorta non è solo Cuvée Prestige di CàDelBosco , qualche Satén e il Berlucchi tirato in milioni di bottiglie e che si trova in qualsiasi angolo degli scaffali della Grande Distribuzione.

PS: non voglio fare l'avvocato difensore della Franciacorta , dove il 90% delle mie bolle bevute , che bevo e che berrò (salvo tracolli economici o di salute) rimane Champagne , però Franciacorta da uno 0,5% di quelle bevute è diventata addirittura il 2% , e solo bevendone un po' più spesso ho notato quello di cui parlo...


chapeau

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 21 set 2017 09:57
da gbaenergiaeco10
vinogodi ha scritto:
Sonny ha scritto:Azzz...ma sto Franciacorta proprio non vi va giù
...sconta alcune variabili che sono svantaggi per certuni bevitori "consapevoli" mentre per la stragrande maggioranza dei bevitori , solo parzialmente consapevoli, certe caratterizzazioni e comunicazione sono molto importanti . Penso che chi si avvicina oggi alla Franciacorta criticando e generalizzando , compia un piccolo errore di preconcetto. FRa i vari fattori :
- E' zona molto recente e non particolarmente vocata , altrimenti , storicamente , avrebbero piantato le viti da immemore tempo e non , come per secoli , graminacee e solanacee . Non fatemi il paragone , scontato, con Cros Parantoux , grazie. Vado controcorrente e dico che tecnicamente , nell'ultimo lustro , ho notato un miglioramento tecnico evidente e lineare. Probabile che la forza economica, gli investimenti massicci, il dotarsi dei migliori tecnici (sempre perché di soldi ne girano tanti) abbia prodotto un effetto positivo su tutto il comparto , anche qualitativo.
- Era diventato il giardino di casa degli industriali bresciani e bergamaschi (e milanesi) , con grande dispiego di mezzi e di comunicazione (marketing), perché sprovveduti non li sono certo, anzi: ciò ha prodotto un circolo virtuoso di immagine e , quindi , di successo di mercato. Un po' il contrario di quello che ha fatto il ben più storico Oltrepò Pavese. Hanno capacità quasi "francese" di fare sistema e ci credono davvero, in questo business , dove inizialmente, salvo pochissimi , avevano cominciato quasi per gioco.
- Alcune caratteristiche comuni che perplimono i superappassionati , soprattutto avvezzi allo splendore e grandeur sciampagnofilo , e io fra quelli, (amarognolo , corto , di complessità e mineralità relativa, dal gas invadente, dal rapporto qualità/prezzo sfavorevolissimo) stanno poco a poco tornando su binari accettabili , per cui invito ad assaggiare alcuni produttori oggi, perché Franciacorta non è solo Cuvée Prestige di CàDelBosco , qualche Satén e il Berlucchi tirato in milioni di bottiglie e che si trova in qualsiasi angolo degli scaffali della Grande Distribuzione.

PS: non voglio fare l'avvocato difensore della Franciacorta , dove il 90% delle mie bolle bevute , che bevo e che berrò (salvo tracolli economici o di salute) rimane Champagne , però Franciacorta da uno 0,5% di quelle bevute è diventata addirittura il 2% , e solo bevendone un po' più spesso ho notato quello di cui parlo...


@venicka :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 21 set 2017 10:55
da marcolanc
vinogodi ha scritto:
Sonny ha scritto:Azzz...ma sto Franciacorta proprio non vi va giù
...sconta alcune variabili che sono svantaggi per certuni bevitori "consapevoli" mentre per la stragrande maggioranza dei bevitori , solo parzialmente consapevoli, certe caratterizzazioni e comunicazione sono molto importanti . Penso che chi si avvicina oggi alla Franciacorta criticando e generalizzando , compia un piccolo errore di preconcetto. FRa i vari fattori :
- E' zona molto recente e non particolarmente vocata , altrimenti , storicamente , avrebbero piantato le viti da immemore tempo e non , come per secoli , graminacee e solanacee . Non fatemi il paragone , scontato, con Cros Parantoux , grazie. Vado controcorrente e dico che tecnicamente , nell'ultimo lustro , ho notato un miglioramento tecnico evidente e lineare. Probabile che la forza economica, gli investimenti massicci, il dotarsi dei migliori tecnici (sempre perché di soldi ne girano tanti) abbia prodotto un effetto positivo su tutto il comparto , anche qualitativo.
- Era diventato il giardino di casa degli industriali bresciani e bergamaschi (e milanesi) , con grande dispiego di mezzi e di comunicazione (marketing), perché sprovveduti non li sono certo, anzi: ciò ha prodotto un circolo virtuoso di immagine e , quindi , di successo di mercato. Un po' il contrario di quello che ha fatto il ben più storico Oltrepò Pavese. Hanno capacità quasi "francese" di fare sistema e ci credono davvero, in questo business , dove inizialmente, salvo pochissimi , avevano cominciato quasi per gioco.
- Alcune caratteristiche comuni che perplimono i superappassionati , soprattutto avvezzi allo splendore e grandeur sciampagnofilo , e io fra quelli, (amarognolo , corto , di complessità e mineralità relativa, dal gas invadente, dal rapporto qualità/prezzo sfavorevolissimo) stanno poco a poco tornando su binari accettabili , per cui invito ad assaggiare alcuni produttori oggi, perché Franciacorta non è solo Cuvée Prestige di CàDelBosco , qualche Satén e il Berlucchi tirato in milioni di bottiglie e che si trova in qualsiasi angolo degli scaffali della Grande Distribuzione.

PS: non voglio fare l'avvocato difensore della Franciacorta , dove il 90% delle mie bolle bevute , che bevo e che berrò (salvo tracolli economici o di salute) rimane Champagne , però Franciacorta da uno 0,5% di quelle bevute è diventata addirittura il 2% , e solo bevendone un po' più spesso ho notato quello di cui parlo...

Completamente d'accordo.
In particolare sul primo punto. Qualche tempo fa, quasi per caso, sono stato a Ca' Del Bosco. Non nascondo che il mio iniziale scetticismo (ci sono andato con un amico ristoratore, loro buon cliente, ma sinceramente senza alcuna voglia di andarci) si è via via trasformato in grande rispetto per una realtà capace di cavare sangue dalle rape. Tecnicamente, lavorano in modo fenomenale e l'Annamaria Clementi, che non assaggiavo da secoli, mi ha lasciato a bocca aperta. Se non fosse per il prezzo (che per quanto mi riguarda è ben oltre il doppio di quanto sarei disposto a pagarlo), lo avrei comprato senza pensarci su due volte. Non è un caso che il loro attuale problema sia quello di trovare altri terreni da acquistare, vista la domanda sempre crescente (ovviamente in larga parte da clienti italiani).
Per quanto mi riguarda, lo scoglio, appunto, rimane il prezzo. Senza andare a cercare casi clamorosi come Fallet Prevostat, che in cantina esce attorno ai 20 euro a bottiglia, una 1er Cuvée di Bruno Paillard si trova a circa 30 euro e un base di Aubry a poco più di 20, senza tanta fatica. Pur essendo nazionalista fino al midollo, fatico molto a trovare qualcosa in Italia (non solo in Franciacorta, ma anche nel mio preferito Trentino) che tenga il passo, a quei prezzi.
Il paradosso, però, è un altro. Proprio domenica parlavo con il proprietario di un bar che lavora parecchio con gli aperitivi. Mi diceva che per lui, a parità di prezzo, è molto più facile vendere un bicchiere di Ca' del Bosco "base" che uno di uno champagne di un piccolo produttore "alla Aubry". Si potrà obiettare che toccherebbe a lui "educare" i propri clienti. Ma quando hai il bancone pieno di gente che ti chiede spritz, americani, negroni, prosecchi e via discorrendo, mica puoi fermarti a dare lezioni... e allora bravi ai nostri produttori della Franciacorta, che sono riusciti ad imporre in così poco tempo i loro brand. Più che criticarli, tanti altri dovrebbero prendere esempio: come ho scritto subito, stanno davvero cavando sangue dalle rape!

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 21 set 2017 11:14
da Sonny
vinogodi ha scritto:
Sonny ha scritto:Azzz...ma sto Franciacorta proprio non vi va giù
...sconta alcune variabili che sono svantaggi per certuni bevitori "consapevoli" mentre per la stragrande maggioranza dei bevitori , solo parzialmente consapevoli, certe caratterizzazioni e comunicazione sono molto importanti . Penso che chi si avvicina oggi alla Franciacorta criticando e generalizzando , compia un piccolo errore di preconcetto. FRa i vari fattori :
- E' zona molto recente e non particolarmente vocata , altrimenti , storicamente , avrebbero piantato le viti da immemore tempo e non , come per secoli , graminacee e solanacee . Non fatemi il paragone , scontato, con Cros Parantoux , grazie. Vado controcorrente e dico che tecnicamente , nell'ultimo lustro , ho notato un miglioramento tecnico evidente e lineare. Probabile che la forza economica, gli investimenti massicci, il dotarsi dei migliori tecnici (sempre perché di soldi ne girano tanti) abbia prodotto un effetto positivo su tutto il comparto , anche qualitativo.
- Era diventato il giardino di casa degli industriali bresciani e bergamaschi (e milanesi) , con grande dispiego di mezzi e di comunicazione (marketing), perché sprovveduti non li sono certo, anzi: ciò ha prodotto un circolo virtuoso di immagine e , quindi , di successo di mercato. Un po' il contrario di quello che ha fatto il ben più storico Oltrepò Pavese. Hanno capacità quasi "francese" di fare sistema e ci credono davvero, in questo business , dove inizialmente, salvo pochissimi , avevano cominciato quasi per gioco.
- Alcune caratteristiche comuni che perplimono i superappassionati , soprattutto avvezzi allo splendore e grandeur sciampagnofilo , e io fra quelli, (amarognolo , corto , di complessità e mineralità relativa, dal gas invadente, dal rapporto qualità/prezzo sfavorevolissimo) stanno poco a poco tornando su binari accettabili , per cui invito ad assaggiare alcuni produttori oggi, perché Franciacorta non è solo Cuvée Prestige di CàDelBosco , qualche Satén e il Berlucchi tirato in milioni di bottiglie e che si trova in qualsiasi angolo degli scaffali della Grande Distribuzione.

PS: non voglio fare l'avvocato difensore della Franciacorta , dove il 90% delle mie bolle bevute , che bevo e che berrò (salvo tracolli economici o di salute) rimane Champagne , però Franciacorta da uno 0,5% di quelle bevute è diventata addirittura il 2% , e solo bevendone un po' più spesso ho notato quello di cui parlo...


Disamina davvero lucida ed attenta, complimenti.
Mi ritrovo in tutto ciò che è riportato sopra, sia nei pro che nei contro, sarà forse anche per un po' di campanilismo il mio, ma credo che di impegno e di investimenti (non solo pubblicitari) ne stiano facendo parecchi; poi per carità che ci sia chi fa meglio e con meno, siamo tutti d'accordo.

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 21 set 2017 11:26
da Bruciato
giustissimo e condivisibile il discorso di Vinogodi sia per quanto riguarda la storia che il gusto dell'Annamaria Clementi
ancor più giusto il discorso sul rapporto qualità prezzo sballatissimo.. con quei soldi compro due Savart e mi danno pure il resto

ma il discorso è che hanno dato il massimo della valutazione a vini come il saten di contadi castaldi, il nature di berlucchi e di Ferghettina che non sono certo nemmeno paragonabili al top di Cà del Bosco.
e succede sempre, sempre, sempre

il che rende tutto grottesco e perde di credibilità

ma si sa bene che io non capisco un cazzo :lol:

Re: Tre Bicchieri 2018. Lombardia

Inviato: 21 set 2017 11:28
da andrea
Bruciato ha scritto:giustissimo e condivisibile il discorso di Vinogodi sia per quanto riguarda la storia che il gusto dell'Annamaria Clementi
ancor più giusto il discorso sul rapporto qualità prezzo sballatissimo.. con quei soldi compro due Savart e mi danno pure il resto

ma il discorso è che hanno dato il massimo della valutazione a vini come il saten di contadi castaldi, il nature di berlucchi e di Ferghettina che non sono certo nemmeno paragonabili al top di Cà del Bosco.
e succede sempre, sempre, sempre

il che rende tutto grottesco e perde di credibilità

ma si sa bene che io non capisco un cazzo :lol:

Ma il premiato in Ca' del Bosco non è AMC ma il dosaggio zero collection, vino che nei primi anni 90 era molto, ma di molto buono!