Re: LANGA QUASI TOP
Inviato: 15 set 2017 22:03
Sei un sadicone!!!
davidef ha scritto:Palma ha scritto:davidef ha scritto:Bene, stanno uscendo idee anche fuori dall'abituale seminato su cui riflettere
Su Cavallotto concordo, in flessione
Sandrone son curioso di risentirlo perché è una vita che non bevo cose sue recenti
Voerzio nessuno lo bada più? Clerico ?
Come vedete i vini nuovi di Conterno Fantino?
La lsita degli orrori'
Mettili assieme I Gaja questi, quando vuoi fare dispetto a qualcuno
non fare il Somaro , sai che abbiamo sempre un appuntamento per uno dei Cru di Gaja 1998
davidef ha scritto:ZEL WINE ha scritto:arnaldo ha scritto:gpetrus ha scritto:Voerzio, ormai completamente fuori prezzo. Negli ultimi anni ha introdotto nell'affinamento un mix tra barrique e botte grande abbandonando le sole barrique nuove. È rimasto però quel tannino troppo aggressivo che si placa, in parte, dopo almeno 20 anni. Insomma mi bevo, con calma, quelle che ho in cantina (fino al 2006) e poi finita lì... Se penso che costa forse più di un Cascina Francia...
Voerzio fa dei vini meravigliosi che si avvicinano ai 200 euro ormai......ed è questa l' unica pecca.....ma sui vini non si discute...sono molto buoni.......
Quali sono?
Ce ne sono tranquillo, sia del periodo preconcentrazione (i 1993 fantastici) e pure del periodo recente, mai avuto delusioni eccetto un 2004 stranamente stanco ma una bottiglia non fa testo
Dai, non facciamo il discorso solo ConternoGiacosaRoagna
davidef ha scritto:paolo7505 ha scritto:davidef ha scritto:Palma ha scritto:davidef ha scritto:Bene, stanno uscendo idee anche fuori dall'abituale seminato su cui riflettere
Su Cavallotto concordo, in flessione
Sandrone son curioso di risentirlo perché è una vita che non bevo cose sue recenti
Voerzio nessuno lo bada più? Clerico ?
Come vedete i vini nuovi di Conterno Fantino?
La lsita degli orrori'
Mettili assieme I Gaja questi, quando vuoi fare dispetto a qualcuno
non fare il Somaro , sai che abbiamo sempre un appuntamento per uno dei Cru di Gaja 1998
Ma proprio un 1998??
Ma che ti ha fatto di male povero Fabrizio...
Vecchio discorso
davidef ha scritto:vinotec ha scritto:...il 98 non mi sembrava una pessima annata per i sorì di Gaja...
Manco a me , infatti mi ero ripromesso di stapparne una assieme per capire cosa non piacesse
paolo7505 ha scritto:davidef ha scritto:vinotec ha scritto:...il 98 non mi sembrava una pessima annata per i sorì di Gaja...
Manco a me , infatti mi ero ripromesso di stapparne una assieme per capire cosa non piacesse
Non ho feeling in generale con l'annata, ma i Sori in particolare, tutti quelli che ho bevuto ( pochi a dir la verità perché li ho smollati alla svelta) li ho trovati di rara tristezza!
davidef ha scritto:giusto per rifare il punto al netto di una serie di aspetti, al netto di questi nomi che proprio evitiamo di considerare
Giacomo Conterno
Gaja
Giacosa
Mascarello Bartolo
Rinaldi
Roagna (solo il Crichet Pajè, gli altri mettiamoli tra i papabili)
oggi, secondo Voi, in Langa nelle denominazioni Barolo e Barbaresco, quali sono le 5 aziende per denominazione sul mercato in questo momento assolutamente da mettere via senza contare aspetti come il rapporto q/p e cose similari, parliamo [u]solo sotto il profilo emozionale e qualitativo.[/u]
5+5 nomi e se possibile perchè
grazie
Wineduck ha scritto:paolo7505 ha scritto:davidef ha scritto:vinotec ha scritto:...il 98 non mi sembrava una pessima annata per i sorì di Gaja...
Manco a me , infatti mi ero ripromesso di stapparne una assieme per capire cosa non piacesse
Non ho feeling in generale con l'annata, ma i Sori in particolare, tutti quelli che ho bevuto ( pochi a dir la verità perché li ho smollati alla svelta) li ho trovati di rara tristezza!
. ....Lui si è adeguato
Wineduck ha scritto:paolo7505 ha scritto:davidef ha scritto:vinotec ha scritto:...il 98 non mi sembrava una pessima annata per i sorì di Gaja...
Manco a me , infatti mi ero ripromesso di stapparne una assieme per capire cosa non piacesse
Non ho feeling in generale con l'annata, ma i Sori in particolare, tutti quelli che ho bevuto ( pochi a dir la verità perché li ho smollati alla svelta) li ho trovati di rara tristezza!
Ma vah! Che memoria corta che hai!
Era ottobre 2010 eravamo da Amerigo e davanti ai miei Sorì '89 e '90 hai sobbalzato come tutti noi!
Ho i testimoni!
I "vini tristi" di AVuerriana memoria sono altri! Gaja rimane un gigante di quel territorio, compreso pochissimo dagli enofighetti ma molto dal suo pubblico che è cresciuto negli anni, non certo diminuito. Sicuramente è stato colui che trasformato in oro un territorio che altrimenti sarebbe rimasto con le pezze al culo per altre 3 generazioni.
E' un illuminato che sa leggere i tempi come nessun altro. Mi dicono infatti che ad oggi non c'è più nemmeno una barrique nella sua cantina perchè il clima caldo genera uve completamente diverse da quelle di 30 anni or sono. Lui si è adeguato come si sono adeguati nella direzione della pulizia, della selezione degli acini, delle botti nuove, delle fermentazioni più corte e dei lieviti selezionati i così detti "tradizionalisti"...che ormai sono tradizionalisti tanto quanto io sono un capellone che si acconcia tutti i giorni con fogge diverse!
Ma piantimola con 'sti schemi unti e bisunti! Il mondo è cambiato e sono gli sciocchi rimpiangono quello di una volta!
paolo7505 ha scritto:Wineduck ha scritto:paolo7505 ha scritto:davidef ha scritto:vinotec ha scritto:...il 98 non mi sembrava una pessima annata per i sorì di Gaja...
Manco a me , infatti mi ero ripromesso di stapparne una assieme per capire cosa non piacesse
Non ho feeling in generale con l'annata, ma i Sori in particolare, tutti quelli che ho bevuto ( pochi a dir la verità perché li ho smollati alla svelta) li ho trovati di rara tristezza!
Ma vah! Che memoria corta che hai!
Era ottobre 2010 eravamo da Amerigo e davanti ai miei Sorì '89 e '90 hai sobbalzato come tutti noi!
Ho i testimoni!
I "vini tristi" di AVuerriana memoria sono altri! Gaja rimane un gigante di quel territorio, compreso pochissimo dagli enofighetti ma molto dal suo pubblico che è cresciuto negli anni, non certo diminuito. Sicuramente è stato colui che trasformato in oro un territorio che altrimenti sarebbe rimasto con le pezze al culo per altre 3 generazioni.
E' un illuminato che sa leggere i tempi come nessun altro. Mi dicono infatti che ad oggi non c'è più nemmeno una barrique nella sua cantina perchè il clima caldo genera uve completamente diverse da quelle di 30 anni or sono. Lui si è adeguato come si sono adeguati nella direzione della pulizia, della selezione degli acini, delle botti nuove, delle fermentazioni più corte e dei lieviti selezionati i così detti "tradizionalisti"...che ormai sono tradizionalisti tanto quanto io sono un capellone che si acconcia tutti i giorni con fogge diverse!
Ma piantimola con 'sti schemi unti e bisunti! Il mondo è cambiato e sono gli sciocchi rimpiangono quello di una volta!
Ale ma è una risposta al mio post?
Mi sa che avevi così voglia di partire con la filippica che non hai notato che io stavo commentando i Sori 98, non i Sori in generale.
89 e 90 sono comunque assolutamente di un altro pianeta rispetto ai 98, non sembrano veramente lo stesso vino.
E comunque, fino almeno a 3 anni fa, Gaja in cantina la barricaia l'aveva ancora bella intonsa, poi non sono più stato!
l'oste ha scritto:Concordo con paperofranco che i nomi usciti sono tanti ma gli stili sono spesso molto diversi, più sui barolo forse. Mi viene da pensare che oltre allo "stile generale" a cui credo ci si riferisca (dimensione e età botti, tempi macerazioni, uso di tecniche moderniste come rotomaceratori, tannini gallici, ecc ecc), ovvero il sempre classico "trad versus mods", ci siano differenze anche tra gli stessi "tradizionalisti" così come, forse anche di più, nei "modernisti".
E' il nebbiolo, che oltre alle differenti sottovarietà, lampia, michet soprattutto, cambia a seconda del territorio, dei suoli. Riesce a leggere il terroir ed essere differente anche a pochi km di distanza, eppure sempre con una costante aromatico-gustativa che lo fa riconoscere.
Attenendomi al titolo penso che quasi top siano Rizzi, Gresy, Albino Rocca e Cortese per i Barbaresco
Per i barolo i cru di Burlotto (concordo anche qui, grande manico ma diventato ormai di moda), di Brovia, Accomasso, Massolino e Brezza.
Da seguire anche se alcuni davvero piccoli e spesso le qualità dei vini sono legati all'annata (ma costano ancora il giusto e magari tra cinque anni saranno cresciuti fino al quasitop), i F.lli Adriano, F.lli Alessandria, Francesco Versio, Simone Scaletta, Aldo Bianco, Bondonio, Orlando Abrigo, Dante Rivetti.
egio ha scritto:Mi dispiace per il buon Aldo Bianco, non sapevo ci avesse lasciato; pensavo avesse solamente smesso/ceduto. Berrò, quando sarà, con animo "dedicato" l'ultima bottiglia del suo 2010, davvero una buona riuscita.
gpetrus ha scritto:egio ha scritto:Mi dispiace per il buon Aldo Bianco, non sapevo ci avesse lasciato; pensavo avesse solamente smesso/ceduto. Berrò, quando sarà, con animo "dedicato" l'ultima bottiglia del suo 2010, davvero una buona riuscita.
e' gia' da 3 anni se non sbaglio ..personaggio d'altri tempi ......immagino poi che le sue vigne di Rabaja - Trifolera siano state vendute ...ma non so a chi
...ottimi...Wraith ha scritto:i 2013 di Massolino (Margheria e Parafada) come sono che non li ho ancora testati?