Etna
Inviato: 09 mag 2016 11:47
Weekend di visite tra le Contrade etnee....
Graci: bellissima visita ed accoglienza da parte di Alberto Aiello. Assaggiato moltissimo, anche da botte, con i soliti Arcuria (sia bianco che rosso) e Barbabecchi a rubare la scena. Come sempre, andamento dell'annata invertito rispetto al continente: 2013 più difficile, 2014 splendida.
Girolamo Russo: qui ho assaggiato uno dei vini più emozionanti, il Feudo di Mezzo 2014. Incredibile contrasto tra animalità e note floreali e fruttate, davvero straordinario. Ottimo anche il San Lorenzo 2014, un filino più chiuso ed austero.
Salvo Foti - I Vigneri: l'incontro con Foti è sempre un'emozione. Lui, la moglie ed il figlio ci hanno dedicato buona parte della mattinata, con visita al nuovo vigneto di Milo ed allo stupendo palmento. Il Vinudilice è a mio avviso uno dei migliori rosati d'Etna (e d'Italia). Al termine della visita ci ha regalato una bottiglia di Vinupetra 2002, che abbiamo con emozione stappato il giorno dopo al ristorante: profondamente etneo, ma con più di un richiamo ad un grande Barolo.
Frank Cornelissen: spiazzante come sempre, ma i suoi vini non mi danno quel guizzo emozionale. Il Contadino, buono al naso, era amaricante e scomposto in bocca, mentre i due Munjibel (bianco e rosso) erano buoni, specie il secondo.
Ho anche approfittato per fare una visita allo Shalai, il neostellato di Linguaglossa. Alcuni piatti geniali (gambero gigante di Mazzara in tempura al finocchietto con emulsione di marmellata d'arancia e vaniglia assolutamente sublime), una piccola caduta con un bisque di scampi che aveva lievi sentori ammoniacali. Nel complesso eccellente, comunque. Qui bevuto il Porcaria 2013 di Passopisciaro, splendido.
Graci: bellissima visita ed accoglienza da parte di Alberto Aiello. Assaggiato moltissimo, anche da botte, con i soliti Arcuria (sia bianco che rosso) e Barbabecchi a rubare la scena. Come sempre, andamento dell'annata invertito rispetto al continente: 2013 più difficile, 2014 splendida.
Girolamo Russo: qui ho assaggiato uno dei vini più emozionanti, il Feudo di Mezzo 2014. Incredibile contrasto tra animalità e note floreali e fruttate, davvero straordinario. Ottimo anche il San Lorenzo 2014, un filino più chiuso ed austero.
Salvo Foti - I Vigneri: l'incontro con Foti è sempre un'emozione. Lui, la moglie ed il figlio ci hanno dedicato buona parte della mattinata, con visita al nuovo vigneto di Milo ed allo stupendo palmento. Il Vinudilice è a mio avviso uno dei migliori rosati d'Etna (e d'Italia). Al termine della visita ci ha regalato una bottiglia di Vinupetra 2002, che abbiamo con emozione stappato il giorno dopo al ristorante: profondamente etneo, ma con più di un richiamo ad un grande Barolo.
Frank Cornelissen: spiazzante come sempre, ma i suoi vini non mi danno quel guizzo emozionale. Il Contadino, buono al naso, era amaricante e scomposto in bocca, mentre i due Munjibel (bianco e rosso) erano buoni, specie il secondo.
Ho anche approfittato per fare una visita allo Shalai, il neostellato di Linguaglossa. Alcuni piatti geniali (gambero gigante di Mazzara in tempura al finocchietto con emulsione di marmellata d'arancia e vaniglia assolutamente sublime), una piccola caduta con un bisque di scampi che aveva lievi sentori ammoniacali. Nel complesso eccellente, comunque. Qui bevuto il Porcaria 2013 di Passopisciaro, splendido.