campania stories 2016
Inviato: 14 apr 2016 11:39
da piergi
CAMPI FLEGREI
Consueta piccola ma bella batteria, rispetto a qualche tempo fa mi pare che i vini esprimano “carta conosciuta”, come normale, l’effetto novità si è esaurito, ma rimangono gustose espressioni territoriali e ampelografiche.
La sibilla
Campi flegrei falanghina 2015
Naso segnato dall’estrema gioventù e da un carico eccessivo di lieviti. Nette le note di mela. Bocca ancora troppo giovane e poco espressiva.
Astroni
Campi flegrei falanghina colle imperatrice 2014
Bicchiere caratterizzato da una bocca molto mobile e dinamica, giocata su registro minerale.
Campi flegrei falanghina vigna astroni 2014
Naso inizialmente muto, escono timidamente note di lievito di birra e mallo di noce. Bocca ben più espressiva, sorso pieno e molta frutta bianca. Verticale
Campi flegrei falanghina strione 2011
Maturo ma affascinante, note insistenti di gasolio, sale. In bocca l’espressione minerale prevale su tutto. Chiude lungo
Campi flegrei piedirosso colle rotondella 2014
Cenere e piccoli frutti rossi al naso. Bocca molto elegante e delicata, penalizzato da una chiusura piuttosto repentina.
Campi flegrei piedirosso tenuta camaldoli riserva 2012
Forse il campione era un pò stanchino. Zolfo,china e sale ma su tutto un eccessiva nota amara.
Contrada Salandra
Campi flegrei falanghina 2013
Al naso nette note iodate che coprono sentori di pesca bianca. Perfetta corrispondenza in bocca, alternanza di sale e pesca.
Campi flegrei piedirosso Pro-polis 2011
Naso molto compresso, avrebbe bisogno di più aria. Bocca ben più espressiva, sale, china, frutta macerata. Chiusura leggermente amaricante.
MISCELLANEA
In onore dei vecchi numeri di Enogea (quanto ci manca….)
Sorrentino
Vesuvio lacryma christi bianco vigna lapillo 2014
Naso con una decisa impronta fumè, in bocca si sente la gioventù, un pò slegato, leggerissimo residuo zuccherino, chiude con un sentore di gomma bruciata “pigatiano”…
Vesuvio lacryma christi rosso vigna lapillo 2013
Nette note ematiche, in bocca è molto profondo, frutta sotto spirito e zolfo. Molto lungo il finale
Marisa Cuomo
Costa d’Amalfi furore bianco fiorduva 2014
Naso di miele, fiori bianchi e sale. In bocca palesa un estrema gioventù ma il sorso è verticale e molto appagante
Nanni copè
Terre del volturno rosso sabbie di sopra il bosco 2014
Rispetto altre edizioni l’ho trovato molto meno leggibile. Giocato molto su toni sussurrati e eleganti, l’annata ha regalato probabilmente una freschezza inedita da rivedere nel tempo in cosa si muterà.
Montevetrano
Colli di Salerno rosso montevetrano 2012
Cosa scrivere? Può piacere o meno ma è certamente l’unico taglio bordolese degno di nota nel sud Italia e certo da annoverare tra i migliori d’Italia. Consueta eleganza e freschezza, più Medoc che monti picentini.
Masseria felicia
Falerno del massico rosso etichetta bronzo riserva 2011
Un aglianico quasi da stereotipo, ma in senso buono. Aggressivo, tannico e austero, molto lungo ma con un finale penalizzato da una leggera scodata alcolica
Re: campania stories 2016
Inviato: 14 apr 2016 11:44
da piergi
IRPINIA
Annata in chiaroscuro, alcuni vini spiccano per vigore e precisione, ma la qualità media mi pare lontana da quella delle annate migliori. Paradossalmente, forse per l’esiguità degli assaggi, i greco mi paiono più pronti e leggibili rispetto ai fiano. Troppo pochi gli assaggi in rosso per poter esprimere un giudizio.
Rocca del principe
Fiano di Avellino 2014
Il campione più borgognone della giornata. A un naso piuttosto introverso fa da contraltare una bocca completa, dove c’è tanta grassezza ma al contempo acidità tagliente. Frutta e sale. Lunga persistenza finale.
Torricino
Fiano di Avellino serrapiano 2014
Naso di glicine, in bocca il vino è verticale e piuttosto austero, chiude lungo.
Greco di tufo 2015
Esageratamente giovane, il naso è segnato da un sentore di lievito quasi disturbante, in bocca è molto fresco ,semplice, ricorda le percoche al vino….
Greco di tufo raone 2014
Chiaramente qui siamo su un altro registro espressivo, il naso necessita di molta aria ma la bocca è già pronta, grasso senza essere glicerico e supportato da una adeguata acidità. Vino in prospettiva molto promettente.
Tenuta sarno 1860
Fiano di Avellino Sarno 1860 2014
Rispetto altre annate in questo momento il vino mi è sembrato troppo rigido e austero, ancora confuso sulla strada da prendere
Cantina del barone
Campania fiano particella 928 2014
Difficile davvero da giudicare. Non sono un patito della correttezza grammaticale enoica a tutti i costi, ma un vino così è abbastanza spiazzante. Il naso spazia dalla colla vinilica alla torba, in bocca saranno le sensazioni torbate, sarà una certa scodata alcolica calda, insomma sembra di bere un whiskey
Ciro picariello
Fiano di Avellino 2014
Naso caldo e speziato, note di origano. Bocca dotata di discreta acidità, frutta e note verdi, meno mineralità del solito, maggiore grassezza. Un buon vino ma non un edizione memorabile
Traerte
Fiano di Avellino 2014
Naso che colpisce per una inconsueta nota di crema pasticcera, in bocca ,al contrario, è affilato come una lama, salato e minerale. Penalizzato da una chiusura amara
Irpinia coda di volpe 2014
Chiuso, scontroso, una cazzimma esagerata
Colli di lapio
Fiano di Avellino 2014
Veramente deludente, non che le ultime edizioni mi avessero esaltato, ma in questo frangente mi pare anonimo e poco reattivo. Scorre via senza lasciare alcun segno, probabilmente è una mia carenza da degustatore inesperto ma realmente non sono riuscito a trovare nulla su cui appigliarmi.
Villa raiano
Fiano di Avellino ventidue 2013
Naso mobilissimo, curcuma e macchia mediterranea. Bocca molto compressa, note torbate e castagna fanno da contraltare a note più fresche e mediterranee
Fiano di Avellino alimata 2013
Anche in questo caso il naso è caleidoscopico, alla macchia si aggiungono china e note balsamiche. Balsamicità che in bocca è preponderante, la mentuccia fresca sovrasta ogni altro sentore rendendo in sorso sì fresco ma anche un po’ monocorde
Greco di tufo c/da marotta 2013
Il naso gioca sulle direi consuete note balsamiche, in questo caso erbe e rosmarino, in bocca però questa balsamicità è supportata da una decisa nota fruttata che ne rende la beva molto interessante.
Colli di castelfranci
Irpinia fiano paladino 2013
Naso dominato da una sensazione terrosa insistita, in bocca è opulento e grasso, penalizzato da una chiusura veloce.
Contrade di taurasi
Taurasi alta valle 2011
Naso di frutti rossi, caffè, goudron. In bocca il tannino è ben presente ma non copre nette sensazioni agrumate che precedono insistite note minerali. Chiude molto lungo con una noterella dolce finale.
Taurasi coste 2011
Anche qui il naso è molto complesso, arancia rossa, caffè, sale. In bocca rispetto all’altro cru aziendale la freschezza della nota acida è preponderante rendendo la beva molto golosa.
Vigne guadagno
Fiano di Avellino c/da sant’Aniello 2013
Compresso al naso, con l’aria emergono curiose note di pampepato. In bocca il vino scorre gradevolmente ma senza particolare complessità. Piacevole
Villa diamante
Fiano di Avellino clos d’haut 2013
Prova interlocutoria per un vino già assaggiato in precedenza. In questo frangente le note torbato-affumicate hanno quasi compromesso il profilo di un vino che ricordavo non certo solare e piacione ma ben più sfaccettato che in questa bottiglia. Da risentire!
Contrada
Fiano di Avellino contrada 2012
Si giova di una maggior maturità e di una annata più valida, quindi il vino si manifesta come molto interessante, decise note di frutta bianca su un tessuto nervoso che facilita la beva.
Greco di tufo contrada 2012
In questo caso, nonostante gli anni di bottiglia, il vino è introverso , ritroso a concedersi, sembra quasi compiacersi di note sulfuree così accentuate
D’Aione
Greco di tufo 2015
Quasi compiuto, il naso è ancora un po’ velato ma in bocca ha già una sua piacevole austerità da rosso travestito da bianco
Fonzone
Greco di tufo 2014
Piacione, gourmand, sibarita. Macchia mediterranea e resina, grasso in bocca. Da serata a due…
Cantine dell’angelo
Greco di tufo 2014
Struttura, acidità, mineralità. L’immagine perfetta del bianco 2.0
Greco di tufo torrefavale 2014
Sul mio taccuino accanto a questo vino ho scritto solo una parola “savonarolico”. Ora, magari prima di ricevere un tweet del presidente del consiglio che si congratula con me per l’ennesima offesa alla lingua di Dante, vengo a spiegarmi meglio. Con questo aggettivo estemporaneo (e che non userò mai più) intendevo che mi ha colpito moltissimo la scarna austerità che contraddistingue questo vino. Non che sia scheletrico, tutt’altro, anzi ha a corredo una discreta dose di corpo e alcol, ma tutto ciò è coperto da un mantello di zolfo, terra e cupezza che lo rendono quasi esoterico, inadatto comunque a questo genere di degustazioni.
[b]Benito Ferrara
Greco di tufo vigna cicogna 2014
Provando a fare una verticale di questo vino, ci si stupirebbe non poco per come sia cambiato lo stile di questa maison, almeno per il suo vino di punta. In questa versione è notevole il tocco agrumato che dona freschezza e agilità. Forse se dobbiamo trovare il pelo nell’uovo manco un po’ di complessità, gioca molto sulla immediatezza.
Tecce
Taurasi poliphemo 2012
Chi già conosce questo vino non può che rimanere sorpreso da questa versione. Il vino appare ripulito, sbarbato, pettinato con la riga di lato, il vestito è quello della domenica e a guardare bene tiene pure un giglio in mano, che stia facendo la prima comunione?
Va assolutamente seguito per vedere cosa sarà capace di combinare, io delle apparenze non mi fido….
Il cancelliere
Taurasi nero né 2011
Senza mezze misure, tannino che morde e gengive che si rivoltano a rivoluzione per un vino scapigliato, che ha china in infusione, caffè, frutta sotto spirito e un finale caldo di alcol
Antico castello
Taurasi riserva 2010
Una nota erbacea verdastra, come di caffè tostato male, pervade sia il naso che la bocca. Non mi è piaciuto
Re: campania stories 2016
Inviato: 15 apr 2016 12:23
da divino59
Quindi Piergiovanni visto che non mi e stato possibile partecipare a questo evento per impedimenti da parte mia, ci dici per cortesia qualche vino da comprare con relative annate, anche due per denominazione.
Complimenti per le note di degustazione e grazie.
Giulio.
Re: campania stories 2016
Inviato: 15 apr 2016 13:14
da gpetrus
complimenti e salutoni Piergi
Re: campania stories 2016
Inviato: 15 apr 2016 15:21
da arnaldo
Bravo Piergi,......ottimo lavoro........che mi aspetterei magari da qualcuno che è li' in loco a fare questo tipo di lavoro/report....e che magari fino a poco tempo fa lo faceva......
ripeto....bravo Piergi!!!!!
Re: campania stories 2016
Inviato: 15 apr 2016 15:23
da kubik
Grazie Piergi per il bel report
Re: campania stories 2016
Inviato: 15 apr 2016 16:16
da piergi
divino59 ha scritto:Quindi Piergiovanni visto che non mi e stato possibile partecipare a questo evento per impedimenti da parte mia, ci dici per cortesia qualche vino da comprare con relative annate, anche due per denominazione.
Complimenti per le note di degustazione e grazie.
Giulio.
Ti butto li quelli che comprerei io, da semplice appassionato.
Tra i fiano di sicuro Rocca del principe e il ventidue di villa raiano da bere o da tenere, mette da tenere per ora il Cloe d'auth di villa diamante.
Tra i greco il raone di Torricino e il vigna cicogna di Ferrara . Ma due bottiglie di torrefavale di cantina dell'anello le terrei da parte.....
Per i taurasi Sconto i pochissimi assaggi, ma il poliphemo non me lo lascerei scappare.
Bevuto in altra occasione, però tieni presente che il satirycon 2013 è veramente delizioso!
Re: campania stories 2016
Inviato: 15 apr 2016 20:50
da divino59
piergi ha scritto:divino59 ha scritto:Quindi Piergiovanni visto che non mi e stato possibile partecipare a questo evento per impedimenti da parte mia, ci dici per cortesia qualche vino da comprare con relative annate, anche due per denominazione.
Complimenti per le note di degustazione e grazie.
Giulio.
Ti butto li quelli che comprerei io, da semplice appassionato.
Tra i fiano di sicuro Rocca del principe e il ventidue di villa raiano da bere o da tenere, mette da tenere per ora il Cloe d'auth di villa diamante.
Tra i greco il raone di Torricino e il vigna cicogna di Ferrara . Ma due bottiglie di torrefavale di cantina dell'anello le terrei da parte.....
Per i taurasi Sconto i pochissimi assaggi, ma il poliphemo non me lo lascerei scappare.
Bevuto in altra occasione, però tieni presente che il satirycon 2013 è veramente delizioso!
Sai che sono riuscito a procurarmi direttamente in cantina qualche mese fa, alcune bottiglie di un Fiano del compianto Antoine Gaita prodotte nel 2000. Un vino a dir poco strepitoso, ed ogni tanto lo propongo a qualche nostro ospite che resta sorpreso dalla grande longevità di queste bottiglie.